La eliminazione dei serbi dalla Croazia

4: Il Vaticano festeggia

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LINKS:

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krajina1995.jpg
Da non dimenticare

http://www.reformation.org/holocaus.html
The Vatican's Holocaust

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Da "La Voce del Popolo", Fiume-Rijeka, 6 agosto 2003 e "Vecernji list",
Zagreb, 28 e 6 agosto 2003:

"Celebrata la Giornata del Ringraziamento" (titolo dell’articolo su "La
Voce"); "Celebrata la Giornata della Vittoria e del Ringraziamento
patriottico" (titolo in prima pagina del "Vecernji")

Knin. "In tutta la Croazia è stata celebrata ieri (5 agosto) la
Giornata del Ringraziamento, in memoria di tutti coloro che hanno dato
la vita per la libertà [sic] della Croazia. A Knin, simbolo della
vittoria [sic] croata, una delegazione del Governo guidata dal ministro
della Difesa Zeljka Antunovic e dal vice-premier Goran Granic, ha
deposto una corona di fiori ed ha acceso dei ceri dinanzi alla croce
[sic] innalzata per ricordare l’evento, dopo aver presenziato
all’alzabandiera alla fortezza di Knin".

Ricordiamo come è stata "conquistata" dalle truppe di Tudjman la
cittadina di Knin, capoluogo della regione, popolata a maggioranza da
serbi, che "si poteva difendere anche con le pietre". Dopo che
l’Esercito jugoslavo si era dovuto ritirare senza combattere, la
popolazione civile scappò in massa. Chi ricorda più il grande esodo dei
serbi dalle Krajine sotto il sole cocente estivo?!

Anche nelle celebrazioni di quella tragedia, nella cattolicissima
Croazia immancabile è la presenza della Chiesa.

"A ricorrenza della festa della Signora del Grande Voto Benedetto
Croato, protettrice del Vicariato militare, e in seguito alla Giornata
della Vittoria e del Ringraziamento, ieri (5 agosto) è stato benedetto,
a Zagabria, il nuovo, imponente edificio del Vicariato militare. La
celebrazione è stata presieduta dal rappresentante del Vaticano,
l’arcivescovo Francesco Monterisi."

E non finisce qui! Dopo la messa è stata inaugurata la statua  di papa
Giovanni Paolo II,  a grandezza d’uomo.

In occasione della benedizione del Vicariato militare, il Papa ha
inviato un messaggio in "lingua croata", nel quale esprime la speranza
che questo avvenimento dia un nuovo vigore al molto proficuo e fertile
lavoro di cura (delle anime) dell’esercito croato e della polizia.
Inoltre nel messaggio, inviato tramite il Segretario di Stato,
cardinale Angelo Sodano, il Papa esprime, tra l’altro, "la speranza che
ciò contribuirà anche alla promozione della cooperazione sempre più
armoniosa tra lo Stato e la Chiesa, per il bene comune della Croazia".

Il Papa "non sa" oppure "non vede" che cosa sta facendo in Croazia "il
figlio spirituale del Vaticano (e suo)" . Quel figlio "cresciuto" e
rafforzato con la beatificazione del cardinale Stepinac.

Il clero cattolico croato, come nel 1941, ed ora dal 1991, grazie allo
"status specialissimo" per le sue istituzioni, è "guida e luce" del
nuovo staterello croato, e si preoccupa di inculcare già dagli asili
nido credenze religiose ed un sostanziale odio razziale - che dovrebbe
essere un affronto al vero Credo - fino ad assolvere anche i criminali
di questa guerra fratricida, detta "civile", perché "combattenti
patrioti".

Proprio, lo ripetiamo, come fecero i prelati nel 1941 – 1945, nel
cosiddetto Stato Indipendente Croato; ora pero' anche con il
beneplacito degli ex comunisti e dei cosiddetti democratici della
sinistra, in primis Ivica Racan, primo ministro.

L’edificio nuovo del Vicariato militare occupa un’area di 1500 mq. E'
stato costruito su 4 piani, all'interno di un’area di 8800 mq, donata
dall’Episcopato metropolitano. Ufficialmente la costruzione è iniziata
il 23 di aprile 1999 (sic! Per festeggiare l'inizio dei bombardamenti
selvaggi contro la Jugoslavia federata –Serbia e Montenegro- ?!), con
benedizione e dedica sulla pietra di basamento. La costruzione è
costata circa 34 milioni di kune - la moneta locale, riedizione della
moneta dei nazisti - ed è stata finanziata dal ministero della Difesa e
dal ministero degli Interni, che si occuperanno anche della
manutenzione.

Il Vicariato militare per la cura dei fedeli cattolici appartenenti
alle forze militari e dipendenti dalla Repubblica di Croazia è stato
fondato il 25 aprile 1997 da papa Giovanni Paolo II, in seguito
all'accordo tra il Vaticano e la Repubblica di Croazia sottoscritto il
19 dicembre 1996. Come primo vescovo militare è stato nominato il
monsignor Juraj Jezerinac.

(a cura di I. Istrijan)


PS. Da "Antologija suvremene hrvatske gluposti" (Antologia della
stupidità contemporanea croata), Edizione di Feral Tribune, Split 1999:

"La nostra religione è molto più libera. Noi almeno abbiamo la
confessione, con la quale tutto ci viene perdonato".
(Una studentessa delle medie superiori, dopo la visita alla sinagoga.
Pubblicato nel mensile dei giovani cattolici "Mi", marzo 1994)

"Questo secolo non aveva mai visto una così grandiosa azione di
liberazione quale e' stata l'Operazione Tempesta. Questa è la
testimonianza che il popolo croato per un momento è stato toccato da
Dio"
(Maja Freundlich, giornalista, al succitato "Mi", giugno 1997)

"A tanti sembra mostruoso che io abbia dato la mano agli ustascia.
Anche se li avessi baciati non vedo che cosa c’è di strano".
(Zdravko Tomac, ex comunista, radicale trasversale pannelliano, ora
socialdemocratico e persino viceministro, a "Slobodna Dalmacija",
aprile 1996)


PPS. Consigliamo vivamente i libri:

"L'Arcivescovo del genocidio" (Monsignor Stepinac, il Vaticano e la
dittatura ustascia in Croazia, 1941 - 1945), di Marco Aurelio Revelli,
Edizioni Kaos, 1998

"Il fascismo e gli ustascia , 1929 -1941" (Il separatismo croato in
Italia) di Pasquale Iusso, Edizioni Gangemini editore, 1998