From: "Jugoistrijan"
Leggo che settori del cosiddetto centro-sinistra, da Prodi a Fassino,
caldeggiano l'attribuzione ad Emma Bonino di un incarico speciale delle
NU per i Paesi arabi.
Mi chiedo quale logica porti a proporre per un incarico simile una
persona notoriamente legata agli USA. Ricordiamoci che il Partito di
Emma Bonino e Marco Pannella ha adottato come bandiere - esibite nella
loro sede ed in tutte le loro manifestazioni pubbliche - quella
statunitense, quella britannica e quella israeliana.
A questo centro-sinistra opportunista (o sotto ricatto?), dalla memoria
corta, ricordiamo quello che scrisse giustamente Nichi Vendola su
"Liberazione", l' 11 -12 aprile 1999:
"Un uomo chiamato Emma"
di Nichi Vendola
Il lato maschile di Marco Pannella si chiama Emma Bonino. Emma è un
uomo di rara furbizia e di rocambolesco cinismo. Si veste come un
monaco tibetano ma ragiona come un funzionario modello della CIA.
Milita da sempre, con trepidante fanatismo, sul fronte occidentale:
laddove intreccia ghirlande di propaganda a favore dei diritti del
mercato e del mercato dei diritti. Non disdegna, tale è la sua passione
per i deboli, la compagnia degli hooligans del potere finanziario e
degli ustascia di tutte le Croazie del mondo. Lui, il Bonino, ama la
guerra condita con ironiche citazioni dei Mahatma Gandhi. Il quale è
incolpevole della vomitevole strumentalizzazione radical-chic di chi,
come Pannella, in quei tempi lontani avrebbe naturalmente tifato per il
colonialismo britannico. Lui, oggi commissario della polizia europea
predica la non violenza dei Mirage e dei B 52. Gli piacciono le stragi
ornamentali e le carneficine umanitarie. Emma è un sacerdote
dell'idillio atomico e dell'armonia occidentale, imposta con le buone o
le cattive: o pax americana o riposini in pace nei camposanti balcanici
o africani o di ogni meridione di questa Terra. Emma si compiace nel
farsi fotografare accanto a fanciulli ossuti e disperati: proprio
quelli che sono così piccoli e così poveri e così straziati grazie ai
suoi amici della NATO, del Fondo monetario, della Banca mondiale. Non
sei anche tu, carissimo Bonino, impegnato a consegnare al destino
inappellabile del sottosviluppo e della espropriazione di risorse, di
vita, di futuro, milioni e milioni di bambini nati fuori dal campo
dell'opulenza capitalistica? Una vipera con la faccia di colombella,
così è la nostra candidata quirinalizia, il nostro soldato Emma Bonino,
l'uomo giusto al posto giusto. (Su quale sia il giusto posto ciascuno
di noi potrebbe esprimere opinioni fantasiose). Nella storia della
tarantella dei tarantolati, gli ex radicali entreranno, ballando e
contorcendosi, da protagonisti assoluti. Magri, dietetici,
apocalittici. Nacquero libertari e morirono liberisti. Furono in altri
tempi scintille di trasgressione politica e culturale, oggi sono il
lato "anticonformista" del servilismo e dell'obbedienza di classe. Con
l'elmetto in testa, con la tessera NATO in tasca, con il cuore nel
portafoglio: come il colonnello Emma Bonino.
P.s. Seguirà traduzione in serbo-croato. Ivan
Leggo che settori del cosiddetto centro-sinistra, da Prodi a Fassino,
caldeggiano l'attribuzione ad Emma Bonino di un incarico speciale delle
NU per i Paesi arabi.
Mi chiedo quale logica porti a proporre per un incarico simile una
persona notoriamente legata agli USA. Ricordiamoci che il Partito di
Emma Bonino e Marco Pannella ha adottato come bandiere - esibite nella
loro sede ed in tutte le loro manifestazioni pubbliche - quella
statunitense, quella britannica e quella israeliana.
A questo centro-sinistra opportunista (o sotto ricatto?), dalla memoria
corta, ricordiamo quello che scrisse giustamente Nichi Vendola su
"Liberazione", l' 11 -12 aprile 1999:
"Un uomo chiamato Emma"
di Nichi Vendola
Il lato maschile di Marco Pannella si chiama Emma Bonino. Emma è un
uomo di rara furbizia e di rocambolesco cinismo. Si veste come un
monaco tibetano ma ragiona come un funzionario modello della CIA.
Milita da sempre, con trepidante fanatismo, sul fronte occidentale:
laddove intreccia ghirlande di propaganda a favore dei diritti del
mercato e del mercato dei diritti. Non disdegna, tale è la sua passione
per i deboli, la compagnia degli hooligans del potere finanziario e
degli ustascia di tutte le Croazie del mondo. Lui, il Bonino, ama la
guerra condita con ironiche citazioni dei Mahatma Gandhi. Il quale è
incolpevole della vomitevole strumentalizzazione radical-chic di chi,
come Pannella, in quei tempi lontani avrebbe naturalmente tifato per il
colonialismo britannico. Lui, oggi commissario della polizia europea
predica la non violenza dei Mirage e dei B 52. Gli piacciono le stragi
ornamentali e le carneficine umanitarie. Emma è un sacerdote
dell'idillio atomico e dell'armonia occidentale, imposta con le buone o
le cattive: o pax americana o riposini in pace nei camposanti balcanici
o africani o di ogni meridione di questa Terra. Emma si compiace nel
farsi fotografare accanto a fanciulli ossuti e disperati: proprio
quelli che sono così piccoli e così poveri e così straziati grazie ai
suoi amici della NATO, del Fondo monetario, della Banca mondiale. Non
sei anche tu, carissimo Bonino, impegnato a consegnare al destino
inappellabile del sottosviluppo e della espropriazione di risorse, di
vita, di futuro, milioni e milioni di bambini nati fuori dal campo
dell'opulenza capitalistica? Una vipera con la faccia di colombella,
così è la nostra candidata quirinalizia, il nostro soldato Emma Bonino,
l'uomo giusto al posto giusto. (Su quale sia il giusto posto ciascuno
di noi potrebbe esprimere opinioni fantasiose). Nella storia della
tarantella dei tarantolati, gli ex radicali entreranno, ballando e
contorcendosi, da protagonisti assoluti. Magri, dietetici,
apocalittici. Nacquero libertari e morirono liberisti. Furono in altri
tempi scintille di trasgressione politica e culturale, oggi sono il
lato "anticonformista" del servilismo e dell'obbedienza di classe. Con
l'elmetto in testa, con la tessera NATO in tasca, con il cuore nel
portafoglio: come il colonnello Emma Bonino.
P.s. Seguirà traduzione in serbo-croato. Ivan