Truppe italiane e tedesche rastrellano paesi nei Balcani

Fonte:
http://www.ansa.it/balcani

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BOSNIA: OPERAZIONE CARABINIERI MSU IN ROCCAFORTE KARADZIC

(ANSA) - SARAJEVO, 10 GEN - I carabinieri dell'Msu (Unita'
multinazionale specializzata della Sfor) hanno lanciato questa
mattina un'operazione a Pale, un tempo roccaforte dell'ex leader dei
serbi di Bosnia, Radovan Karadzic, ricercato per genocidio e crimini
di guerra e latitante da otto anni. Secondo un comunicato della
Forza di stabilizzazione della Nato in Bosnia (Sfor), 80 militari
dell'Msu ''in base alle informazioni ricevute, stanno cercando dei
sospetti per crimini di guerra o i loro sostenitori''. Il
portavoce della Sfor Dave Sullivan non ha voluto precisare se
l'obiettivo fosse lo stesso Karadzic ma ha dichiarato che mezzi della
Sfor si sono dispiegati stamani davanti all'edificio dove c'e' la
stazione radio della figlia di Radovan Karadzic, Sonja, e dove si
trova anche l'appartamento della moglie Ljiljana. Secondo
informazioni non confermate, i carabinieri hanno perquisito
l'ospedale locale dove si sarebbe rifugiato un ricercato che potrebbe
anche essere ferito. A molte ore dall'inizio dell'operazione -
stamattina all'alba - ci sono posti di blocco alle entrate del paese,
situato 16 chilometri a est di Sarajevo, e i militari controllano
tutte le macchine che entrano o escono. All'operazione prendono
parte anche unita' della polizia locale. Negli ultimi anni la
Sfor ha condotto numerose operazioni per la cattura di Karadzic e del
suo comandante militare, generale Ratko Mladic, ma senza successo.
Sembra che Karadzic si sposti continuamente tra la Bosnia orientale e
il Montenegro, mentre Mladic vivrebbe in Serbia. La scorsa estate
l'Alto rappresentante della comunita' internazionale in Bosnia Paddy
Ashdown ha bloccato i conti bancari di 14 persone, tra le quali i
familiari di Karadzic, con l'accusa di aver creato una rete di
sostegno alla sua fuga. (ANSA). COR*VD 10/01/2004 16:16

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BOSNIA: TUTTORA IN CORSO OPERAZIONE CARABINIERI MSU A PALE

(ANSA) - SARAJEVO, 11 GEN - E' tuttora in corso l'operazione lanciata
ieri all'alba dai carabinieri dell'Msu (unita' multinazionale
specializzata) della Forza di stabilizzazione Nato in Bosnia (Sfor) a
Pale ''alla ricerca di sospetti criminali di guerra o loro
sostenitori''. I militari controllano tutte la macchine che entrano
o escono da Pale, villaggio di montagna 16 chilometri a est da
Sarajevo, che durante la guerra (1992-95) e' stata la roccaforte
dell'ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic, ricercato per
genocidio e crimini di guerra, e dove oggi vive la sua famiglia.
Nel corso della notte, ha dichiarato il portavoce della polizia
locale Miroslav Popara, secondo quanto riporta l'agenzia Fena, i
carabinieri hanno perquisito la chiesa di Pale e il centro culturale
adiacente senza trovare nulla di sospetto. I poliziotti di Pale, ha
precisato Popara, che da ieri pomeriggio partecipano all'operazione
''sono solo osservatori in questa azione''. Ieri i militari
dell'Msu hanno perquisito il poliambulatorio di Pale dove, secondo le
informazioni ricevute, si sarebbe rifugiato un ricercato, forse
ferito. Sono stati perquisiti anche i locali della Croce rossa la
cui presidente, fino al 2002, e' stata la moglie di Karadzic,
Ljiljana, e anche la casa della famiglia nella frazione di Krivaca.
Uno dei posti di blocco per il controllo del traffico e' stato
istituito davanti all'edificio che ospita la stazione radio della
figlia Sonja, e un'altro davanti al distributore di benzina di
proprieta' di Mirko Krajisnik, fratello di Momcilo, ex presidente del
parlamento e alter ego di Karadzic, ora detenuto nel carcere del
Tribunale internazionale dell'Aja (Tpi) in attesa del processo per
genocidio e crimini di guerra. La Sfor non ha voluto rivelare il
nome della persona ricercata ne' se l'obiettivo dell'operazione sia
lo stesso Karadzic. Negli ultimi anni la Nato ha lanciato diverse
operazioni per la cattura dell'ex leader dei serbi di Bosnia,
latitante da otto anni, e anche del suo comandante militare, generale
Ratko Mladic, ma senza successo. La Procura del Tpi ha piu' volte in
passato accusato la polizia e l'esercito serbo bosniaco di
proteggere la fuga di Karadzic che si sposterebbe in continuazione
tra la Bosnia orientale e il Montenegro dove vive sua madre. Secondo
il Tpi, invece, Mladic vivrebbe in Serbia. (ANSA). COR*VD
11/01/2004 13:20

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BOSNIA:SFOR; OPERAZIONE A PALE, FERMATO SOSTENITORE KARADZIC

(ANSA) - SARAJEVO, 11 GEN - Si e' conclusa con un fermo l'operazione
condotta negli ultimi due giorni dai militari della Forza di
stabilizzazione della Nato in Bosnia (Sfor) che hanno perquisito
numerosi edifici di Pale, villaggio 16 chilometri a est da Sarajevo,
roccaforte, durante la guerra (1992-95) dell'ex leader serbo bosniaco
Radovan Karadzic, ricercato per genocidio e crimini di guerra.
L'uomo fermato, secondo fonti serbo bosniache, e' Dusan Tesic detto
Bato, ex appartenente dell'unita' speciale di polizia, e secondo la
Sfor ''un sostenitore dei ricercati per crimini di guerra''. Non
si tratterebbe, pero', dello stesso individuo per la cattura del
quale ieri mattina e' scattata l'operazione che la Sfor ha lanciato
dopo aver ricevuto un'informazione secondo cui un sospetto di guerra
sarebbe rimasto ferito e avrebbe cercato soccorso e rifugio a Pale.
La Sfor, pero', non ha voluto rivelare il nome della persona
ricercata ne' se l'obiettivo dell'operazione fosse lo stesso
Karadzic, ma ieri mattina, all'alba, una compagnia dei carabinieri
dell'Msu, circa 80 uomini, hanno bloccato le vie d'accesso a Pale,
effettuando controlli su tutte le macchine in entrata e in uscita da
Pale, e presidiato numerosi edifici dei familiari dell'ex leader
serbo bosniaco, latitante da otto anni. A meta' giornata e' stato
perquisito il poliambulatorio di Pale, due strutture mediche di
proprieta' della moglie di Karadzic, Ljiljana, nonche' la sede della
Croce rossa di cui la signora e' stata presidente fino al 2002.
Nella notte e' stata perquisita la chiesa serbo-ortodossa e stamani
la casa della figlia di Karadzic, Sonja. La perquisizione e' durata
diverse ore e i militari hanno portato via tre sacchi di documenti.
''Hanno rovistato e buttato all'aria foto e documenti'', ha detto
Sonja Karadzic protestando per l'operazione della Nato, che ha
definito ''un'aggressione''. Negli ultimi anni la Nato ha lanciato
diverse operazioni per la cattura dell'ex leader dei serbi di Bosnia,
latitante da otto anni, e anche del suo comandante militare, generale
Ratko Mladic, ma senza successo. La Procura del Tpi ha piu' volte in
passato accusato la polizia e l'esercito serbo bosniaco di
proteggere la fuga di Karadzic che si sposterebbe in cotinuazione tra
la Bosnia orientale e il Montenegro dove vive sua madre. Secondo il
Tpi, invece, Mladic vivrebbe in Serbia. Lo scorso agosto la Sfor ha
cercato di arrestare Ratko Mladic nella casa di famiglia presso
Sarajevo, il giorno dei funerali della madre, ma il generale
ricercato non si e' fatto trovare. (ANSA). COR*VD 11/01/2004
18:09

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BOSNIA: FALLITA UN'ALTRA VOLTA LA CATTURA DI KARADZIC (2)

(ANSA) - SARAJEVO, 12 GEN - ''Nella tarda serata di venerdi' - si
dice in un comunicato - la Sfor ha ricevuto l'informazione che ha
fatto pensare che Karadzic si poteva trovare a Pale'', sua roccaforte
durante la guerra (1992-95), dove vivono ancora i suoi familiari.
Durante la notte sono state dispiegate le truppe a Pale, continua il
comunicato, alle quali nel corso della giornata si e' unita la
polizia locale. Secondo il comandante di Sfor, generale americano
Virgil Packett, e' stata la prima vera operazione congiunta, tra Sfor
e il ministero dell'interno serbo bosniaco, per la cattura di
sospetti criminali di guerra. Per tutta la durata dell'operazione,
200 militari della Sfor, tra cui circa 80 carabinieri dell'Msu
(Unita' multinazionale specializzata) hanno controllato le vie
d'acceso a Pale, localita' di montagna 16 chilometri a est da
Sarajevo, e le macchine in entrata e in uscita. Tra sabato e domenica
sono stati perquisiti diversi edifici, tra cui il poliambulatorio, la
chiesa e la casa della figlia di Karadzic, Sonja, in cui vive anche
la moglie di Radovan, Ljiljana. Al termine delle perquisizioni, ieri
pomeriggio, la Sfor aveva annunciato la conclusione dell'operazione
per il pomeriggio di oggi. La Nato ha lanciato in passato diverse
operazioni per la cattura di Karadzic, latitante da otto anni, in
particolare in Bosnia orientale. Si ritiene che l'ex leader serbo
bosniaco si sposti tra questa zona della Bosnia e il Montenegro dove
vive sua madre. La Forza di pace ha finora catturato decine di
ricercati 'minori' per crimini di guerra e tutte queste sono state
operazioni lampo condotte da squadre speciali e la cattura, nella
maggior parte dei casi, e' stata poi annunciata quando il ricercato
era gia' in volo verso l'Aja, sede del Tribunale internazionale
dell'Onu (Tpi) per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia. (ANSA)
COR*VD 12/01/2004 18:53

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BOSNIA: CACCIA AI RICERCATI, NUOVA OPERAZIONE SFOR A PALE

(ANSA) - SARAJEVO, 13 GEN - I militari della Forza di stabilizzazione
a guida Nato in Bosnia (Sfor), nel corso della notte scorsa hanno
lanciato una nuova operazione di ricerca dei sospetti criminali di
guerra a Pale, roccaforte, durante il conflitto (1992-95), dell'ex
leader serbo bosniaco Radovan Karadzic ricercato per genocidio e
crimini di guerra. L'azione, che segue l'operazione di tre giorni
iniziata all'alba di sabato e conclusa nel pomeriggio di ieri, e'
iniziata con la perquisizione ''di una casa nei dintorni di Breznik,
a est da Pale'', secondo quanto ha riferito il portavoce di Sfor Dave
Sullivan, precisando che l'attivita' e' ancora in corso e materiale
''di valore informativo'' e' gia' stato sequestrato. Miroslav
Popara, il portavoce della polizia di Pale che affianca i militari
della Nato, ha detto, riferisce l'agenzia di stampa Fena, che e'
stata perquisita la casa della moglie di Karadzic, Ljiljana, situata
nella frazione di Krivaca. Secondo la moglie di Karadzic in questa
casa, perquisita anche in passato, da tempo non vive nessuno, ma la
Sfor ha trovato e interrogato un guardiano. Nel corso del
weekend i militari Sfor, americani, inglesi e italiani, carabinieri
dell'Msu, hanno perquisito anche la casa nel centro di Pale della
figlia di Karadzic, Sonja, dove vive anche Ljiljana, e ha sequestrato
diversi documenti e munizionamenti illegali. Sono stati controllati
anche il poliambulatorio, la chiesa, il centro culturale, a seguito
di un'informazione di intelligence secondo cui Karadzic sarebbe
stato ferito e avrebbe cercato assistenza e rifugio a Pale. Secondo
il comandante della Forza di pace, il generale americano Virgil
Packett, questa e' stata la prima vera operazione congiunta, tra la
Nato e il ministero dell'interno serbo bosniaco, per la cattura di
sospetti criminali di guerra. La Sfor ha anche confermato oggi di
tenere tuttora ''in luogo sicuro'' la persona fermata sabato sul
monte Jahorina, vicino a Pale, con l'accusa di essere un
''sostenitore'' dei ricercati per crimini di guerra. Secondo fonti
locali si tratta di Dusan, detto Bato, Tesic, appartenente, durante la
guerra, dell'unita' speciale della polizia di Karadzic. (ANSA).
COR*VD 13/01/2004 16:09

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BOSNIA: TUTTI GLI SPOSTAMENTI DEL GENERALE MLADIC, STAMPA

(ANSA) - SARAJEVO, 15 GEN - Il generale Ratko Mladic, ex comandante
militare dei serbi di Bosnia, il ricercato eccellente assieme a
Radovan Karadzic per genocidio e crimini di guerra dal Tribunale
dell'Aja (Tpi), avrebbe lasciato la Serbia il 28 novembre scorso e ora
si troverebbe a Bileca, nel sudest della Bosnia. Lo scrive oggi il
quotidiano di Sarajevo 'Dnevni avaz', richiamandosi a fonti di
intelligence di Sarajevo e della Forza di stabilizzazione Nato in
Bosnia (Sfor). Secondo il giornale, Mladic ha lasciato la sua casa
di Valjevo, in Serbia, il 28 novembre dopo aver saputo che un gruppo
di agenti dei servizi tedeschi era arrivato in Serbia con l'intento di
catturarlo e trasferirlo in Bosnia. Il giornale ripercorre tutti i
presunti spostamenti di Mladic: prima la fuga da Valjevo a Visegrad,
in Bosnia orientale, organizzata da militari dell'esercito e dalla
polizia di Belgrado. In quella zona, a Dobrun, sarebbe rimasto quattro
giorni, per trasferirsi poi a Han Pijesak e trascorrere una
settimana nel grande bunker, costruito dall'ex Esercito federale
jugoslavo (Jna) e tenuto oggi dalle forze armate della Republika
Srpska (Rs, entita' a maggioranza serba di Bosnia). Nella notte tra
il 10 e l'11 dicembre Mladic si sarebbe avviato a Kasindol, nei
pressi di Sarajevo, nella casa di famiglia. Verso le 15:30 del giorno
11, due mezzi della Sfor si sono fermati davanti all'ufficio postale
ed hanno fotografato la casa e le jeep che lo avevano scortato.
Quando i militari della Nato se ne sono andati, verso le sei del
pomeriggio, i suoi accompagnatori hanno portato Mladic verso Pale per
strade secondarie. Dopo una sosta a Tjentiste per il pranzo con
Boro Milanovic, ex capo della polizia stradale di Foca, Mladic ha
proseguito ed e' arrivato a Bileca accompagnato da soli tre uomini,
mentre gli altri nove che erano con lui si sono fermati a Kalinovik.
Il Capodanno e il Natale ortodosso del 7 gennaio, sempre secondo il
giornale, Mladic li ha festeggiati in compagnia del comandante della
scuola ufficiali riservisti dell'esercito Rs, nella casa di un amico
sul lago di Bileca, dove, secondo quanto 'Dnevni avaz' ha scritto mesi
fa, Mladic sarebbe stato in vacanza anche l'estate scorsa. La
Procura del Tpi ha ripetutamente affermato che Mladic si nasconde in
Serbia, aiutato dall'esercito di Belgrado, e che solo occasionalmente
si sposta in Bosnia. Nell'agosto scorso la Sfor ha perquisito la casa
della sua famiglia di Kasindol il giorno dei funerali della madre di
Mladic, ma il generale non si e' fatto trovare. (ANSA) COR*VD
15/01/2004 13:07

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BOSNIA: CONTINGENTE, VISITA CAPO STATO MAGGIORE ESERCITO

(ANSA) - SARAJEVO, 15 GEN - Il capo di Stato maggiore dell'Esercito,
generale Giulio Fraticelli, e' arrivato oggi pomeriggio a Sarajevo,
proveniente dal Kosovo, per una breve visita al contingente italiano
inquadrato nella Forza di stabilizzazione della Nato in Bosnia (Sfor).
Fraticelli ha visitato la base italiana Tito Barracks, nel centro
di Sarajevo, dove il vice comandante del German-Italian battle group,
colonnello Marco Bedina, gli ha illustrato le attivita' del
contingente, formato da circa 900 unita' su base del 52/o reggimento
artiglieria 'Torino'. ''Ho voluto portarvi il saluto e
l'apprezzamento dell'esercito per il lavoro che svolgete - ha detto il
generale ai reparti schierati - attuando una politica di presenza, di
sicurezza fondamentale per l'Italia''. Una presenza, ha aggiunto
Fraticelli, destinata a durare in futuro, in cui, ha detto
rivolgendosi ai soldati, ''ciascuno di voi e' una pedina fondamentale
di questo processo storico, del percorso verso un vero sviluppo di
quest'area''. Entro la meta' del 2004 la Sfor, alla quale
contribuiscono oltre 30 paesi, sara' ridotta dagli attuali 12mila a
7mila uomini, ma non si conosce ancora di quante unita' sara' ridotto
il contingente italiano. (ANSA) COR*VD 15/01/2004 19:05