INVECE DI BUSSARE...
BOSNIA: MOGLIE KARADZIC CHIEDE RISARCIMENTO DANNI A SFOR (ANSA) -
SARAJEVO, 06 FEB - Ljiljana Zelen, moglie di Radovan Karadzic,
ricercato per genocidio e crimini di guerra, ha sporto denuncia contro
la Forza di stabilizzazione della Nato in Bosnia (Sfor) che, tre
settimane fa, nel corso della non riuscita operazione di cattura
dell'ex leader serbo bosniaco, ha perquisito e ''demolito'' la sua
casa di Pale. Lo riferiscono i media locali. Nella denuncia
presentata alla polizia di Pale, roccaforte dei serbi di Karadzic
durante la guerra (1992-95), si dice che i militari della Nato, nella
notte tra l'11 e il 12 gennaio, hanno sfondato porte, forato i muri e
divelto i pavimenti, causando danni per 15 mila euro. Il portavoce
della polizia locale, Miroslav Popara, ha dal canto suo accusato un
militare della Sfor di aver usato, con la forza, uno dei poliziotti
locali come ''scudo umano'' nel momento in cui si trovavano davanti
alla porta d'ingresso della casa di Karadzic. Probabilmente, ha detto
Popara, i soldati della Nato si aspettavano che qualcuno dall'interno
sparasse o opponesse un'altra forma di resistenza. Ieri, il
portavoce della Sfor Dave Sullivan si e' limitato a dichiarare, circa
la denuncia della moglie di Karadzic, che la Sfor ''rispettera' la
procedura legale'' prevista e che ogni cittadino ha il diritto di
presentare una richiesta per danni alla Sfor se ritiene di averne
subiti. Nel corso della perquisizione della casa di Karadzic, ha
ricordato il portavoce, sono stati gli stessi militari della Sfor a
consegnare a Ljiljana Zelen l'apposito modulo per la richiesta di
eventuali danni. Sullivan ha invece categoricamente smentito che un
poliziotto di Pale sia stati usato come scudo umano. ''Questo non e'
assolutamente vero'', ha detto il portavoce che non ha potuto dire se
la Sfor avviera' o meno un'inchiesta in merito. Nell'operazione che
la Sfor ha lanciato tre settimane fa a Pale, durata tre giorni, oltre
a due case dei familiari di Karadzic, i militari hanno controllato il
traffico e perquisito anche il poliambulatorio, la chiesa ed altri
edifici alla ricerca di Karadzic. L'ex leader, latitante da otto anni,
e che si ritiene si nasconda tra la Bosnia orientale e il Montenegro,
secondo informazioni di intelligence sarebbe venuto a Pale per
ricevere assistenza medica. Secondo quanto ha rivelato tre giorni fa
il procuratore capo del Tribunale internazionale dell'Aja, Carla Del
Ponte, ''Karadzic e' stato li' per poche ore, ma la Sfor e' arrivata
due ore piu' tardi''. (ANSA) COR*VD 06/02/2004 14:22
http://www.ansa.it/balcani/bosnia/20040206142232835807.html
BOSNIA: MOGLIE KARADZIC CHIEDE RISARCIMENTO DANNI A SFOR (ANSA) -
SARAJEVO, 06 FEB - Ljiljana Zelen, moglie di Radovan Karadzic,
ricercato per genocidio e crimini di guerra, ha sporto denuncia contro
la Forza di stabilizzazione della Nato in Bosnia (Sfor) che, tre
settimane fa, nel corso della non riuscita operazione di cattura
dell'ex leader serbo bosniaco, ha perquisito e ''demolito'' la sua
casa di Pale. Lo riferiscono i media locali. Nella denuncia
presentata alla polizia di Pale, roccaforte dei serbi di Karadzic
durante la guerra (1992-95), si dice che i militari della Nato, nella
notte tra l'11 e il 12 gennaio, hanno sfondato porte, forato i muri e
divelto i pavimenti, causando danni per 15 mila euro. Il portavoce
della polizia locale, Miroslav Popara, ha dal canto suo accusato un
militare della Sfor di aver usato, con la forza, uno dei poliziotti
locali come ''scudo umano'' nel momento in cui si trovavano davanti
alla porta d'ingresso della casa di Karadzic. Probabilmente, ha detto
Popara, i soldati della Nato si aspettavano che qualcuno dall'interno
sparasse o opponesse un'altra forma di resistenza. Ieri, il
portavoce della Sfor Dave Sullivan si e' limitato a dichiarare, circa
la denuncia della moglie di Karadzic, che la Sfor ''rispettera' la
procedura legale'' prevista e che ogni cittadino ha il diritto di
presentare una richiesta per danni alla Sfor se ritiene di averne
subiti. Nel corso della perquisizione della casa di Karadzic, ha
ricordato il portavoce, sono stati gli stessi militari della Sfor a
consegnare a Ljiljana Zelen l'apposito modulo per la richiesta di
eventuali danni. Sullivan ha invece categoricamente smentito che un
poliziotto di Pale sia stati usato come scudo umano. ''Questo non e'
assolutamente vero'', ha detto il portavoce che non ha potuto dire se
la Sfor avviera' o meno un'inchiesta in merito. Nell'operazione che
la Sfor ha lanciato tre settimane fa a Pale, durata tre giorni, oltre
a due case dei familiari di Karadzic, i militari hanno controllato il
traffico e perquisito anche il poliambulatorio, la chiesa ed altri
edifici alla ricerca di Karadzic. L'ex leader, latitante da otto anni,
e che si ritiene si nasconda tra la Bosnia orientale e il Montenegro,
secondo informazioni di intelligence sarebbe venuto a Pale per
ricevere assistenza medica. Secondo quanto ha rivelato tre giorni fa
il procuratore capo del Tribunale internazionale dell'Aja, Carla Del
Ponte, ''Karadzic e' stato li' per poche ore, ma la Sfor e' arrivata
due ore piu' tardi''. (ANSA) COR*VD 06/02/2004 14:22
http://www.ansa.it/balcani/bosnia/20040206142232835807.html