( srpskohrvatski / italiano )

Eurovisione? Ma si... / Evrovizija: ma da...

NOTA: "Eurovision" e' una specie di versione europea-transnazionale del
nostrano "Festival di Sanremo". L'edizione 2004 si e' svolta nei giorni
scorsi ad Istambul, ed e' stata trasmessa sui canali televisivi di
molti paesi europei - compresa la SerbiaMontenegro, da dove ci scrive
Paolo Teobaldelli...


=== in italiano : pensieri dalla jugoslavia ===


Eurovisione? Ma si ...

Giovedi 12 Maggio 2004 abbiamo assistito alla prima serata di
Eurovisione, nella suggestiva cornice del format televisivo turco.
Le canzoni si sono susseguite intramezzate da suggestive immagini di
paesaggi e rovine storico-artistiche, di antiche chiese
cristiano-ortodosse e islamiche, affreschi, statue, capitelli e
portali, immagini ricche di storia e tradizioni secolari, ma il
contrasto con le canzoni in gara e' risultato veramente, profondamente
ridicolo se non addirittura pietoso.

Quasi tutti hanno cantato in inglese con la sola eccezione di
Portogallo, Estonia e Serbia e Montenegro, i quali non solo hanno
scelto di mantenere le proprie canzoni nella propria lingua, ma si sono
anche presentati con sobrieta' ed eleganza nei propri costumi
tradizionali. Cosa dire degli altri?

La Svizzera che balla la break dance, il cantante danese vistosamente
di origine africana, quello greco una copia pietosa di Ricky Martin
(qui io ed i miei amici lo abbiamo ribattezzato Rickos Martinopulos),
il gruppo ucraino sembrava
uscito dalla pellicola di Conan il Barbaro 14esimo, la coppia di Malta
sembravano Mariah Carey con il nipote sfigato di Paul Mac Cartney, e
cosi' via... si sono susseguiti sul palco copie squallide, versioni
ridotte di un'iconografia anglo-americana.

Per non parlare poi dell'enigma di Cipro: sul palco si e' presentata
una copia grassottella della moglie di Brad Pitt che nessuno ha capito
da quale parte di Cipro provenisse, se da quella greco-cipriota o da
quella turco-cipriota.
O forse direttamente dalla ambasciata americana a Cipro?

Che dire poi dei costumi? Trucchi pesanti e grotteschi che avrebbero
reso felice un Fellini dei tempi migliori, minigonne esagerate, tacchi
a spillo, muscolotti in evidenza e movimenti pornografici che avrebbero
disgustato persino Cicciolina.
Insomma una coreografia quale quella che e' possibile vedere tutti i
giorni a tutte le ore nei deprimenti varieta' e talk shows televisivi
occidentali, tette, cosce, culi e bambolotti gonfiati di anabolizzanti,
e nei momenti di pausa un paio di presentatori idioti e narcotizzati a
presentare il tutto.

Ebbene lasciatemelo dire da italiano ed Europeo, quello cui abbiamo
assistito e' purtroppo il vero specchio dell'Europa, la sua immagine
odierna, un'Europa ricca di tradizioni, di storia, culture e religioni,
sommersa oramai dai MacDonalds, dai cibi OGM, da volgari saltimbanco,
intrattenuta da giullari di corte, da troie di regime (scusatemi
l'espressione un po' forte ma non e' mia bensi' di un grande poeta e
cantautore quale fu Fabrizio De Andre') e da menestrelli affamati di
quattrini che cantano 'per l'amazzonia e per la pecunia', glorificati
da avanzi di balera e da 'regine del tua culpa'.

E che dire poi dei paesi della ex-Jugoslavia? E' bastato assistere alle
canzoni di Slovenia, Croazia, e Bosnia ed Erzegovina per capire cosa e'
stato della loro storia di questi ultimi anni, della secessione dalla
Repubblica Federale di
Jugoslavia. Ufficialmente, lo sappiamo tutti, il motivo era di
difendersi dallo sciovinismo serbo, difendere la propria identita' e
cultura dai cattivi 'serbi invasori'.

Ma tutti hanno visto ora in Eurovisione come tali paesi hanno
conservato la propria identita' e cultura. La coppia slovena rimandava
a qualche vecchio film di Fred Astair e Ginger Rogers, il cantante
croato vestito a lutto sembrava trovarsi sotto la minaccia di qualche
cecchino, ma non serbo, bensi' piuttosto della SFOR, attento a che
questi non pronunciasse qualche parola in serbo-croato, ma il punto
veramente piu' basso dell'intera serata lo registrava sicuramente la
Bosnia ed Erzegovina.
Gia' il titolo tutto un programma: 'In the disco'; beh lo sanno tutti
che le discoteche sono nate in Bosnia!!

A questo punto permettetemi una disgressione di cui mi accingo subito a
spiegravi il motivo.
Il destino volle che su invito di alcuni amici bosniaci (e musulmani)
mi trovassi nell'estate del 1999 a Sarajevo e che in quell'occasione io
e questi amici ci recammo 'In the Disco' dove quella sera c'era un
grande evento. Permettemi dunque questa testimonianza sincera.


'In the disco': come Futura 99' a Sarajevo?

Vi dicevo dunque che in quella lontana estate del 99' mi trovavo con
degli amici a Sarajevo. Ricordo che passeggiammo a lungo per le
suggestive viuzze della
Bascarsija, mangiammo i buonissimi cevapcici bosniaci, famosi per la
loro qualita' in tutti i Balcani, ed insomma godemmo di quella calda e
tranquilla giornata di sole.

Sarajevo era completamente tappezzata di manifesti giganteschi che
reclamizzavano un grande eccezionale evento: Futura 99', una serata di
musica tecno in una grande fabbrica abbandonata, con la presenza quale
special guest di una famosa DJ tedesca. I miei amici, giovanissimi,
furono attratti dalla pubblicita' e iniziarono a chiedermi di andare
tutti
insieme a quel grande evento.

La tecno non mi ha mai appassionato, ma mi dissi, perche'no? D'altronde
eravamo in vacanza e non avevamo impegni per la serata e cosi' andammo.
Appena arrivati sul posto io ed i miei ci trovammo in una calca enorme.
Se non ricordo male c'erano piu' di 5.000 ragazzi e ragazze provenienti
da tutta la Bosnia.

Facemmo una fila di mezz'ora e finalmente pagato il biglietto
all'ingresso (che assomigliava di piu' ad un checkpoint della NATO che
ad una biglietteria, data la presenza di una ventina
di soldati della SFOR armati in assetto da guerra) entrammo nella
vecchia fabbrica ansiosi di ballare e divertirci.

L'edificio era di grandi dimensioni, ampissimo ed altissimo, e
nell'oscurita' intervallata da isteriche luci stroboscopiche
prevenienti da proiettori colorati, iniziammo a ballare insieme a tutti
gli altri giovani. La DJ tedesca ed il suo staff si trovavano su di un
palco alto circa due metri.

La musica non riusci' ad entusiasmarmi e cosi' mentre ballavo un po'
annoiato il mio sguardo inizio' a vagare in giro tra quella bella
gioventu', osservavo i loro visi, il loro modo di ballare, di
interagire, i loro comportamenti cosi' poco occidentali, quando ad un
tratto dio solo sa perche', i miei occhi seguirono la parete scrostata
e si posarono in alto ...

... rimasi pietrificato ed inorridito! Lungo tutte le pareti della
fabbrica intorno a noi, a circa 10/15 metri di altezza, ben al di sopra
delle luci, correva una balconata metallica sulla quale si trovavano
decine e decine di soldati americani, i quali nascosti nella
semioscurita', ognuno con grandi e sofisticate telecamere e potenti
macchine fotografiche ci scrutavano e ci riprendevano a ns. insaputa.

Scioccato chiamai a me i miei amici e chiesi loro di alzare gli occhi
al di sopra delle luci. La loro reazione fu identica alla mia. Dissi
loro che non intendevo restare un secondo di piu', che mi sentivo come
un animale in un recinto e disgustato mi diressi all'esterno, subito
seguito dai miei amici.

All'esterno con altrettanto stupore vedemmo che si trovavano molti
altri ragazzi e ragazze che evidentemente non avevano apprezzato molto
la situazione e com'e' nel carattere delle popolazioni slave,
solidarizzammo e tutti insieme restammo ancora un po' a smaltire il
disgusto bevendo, fumando e rideno in compagnia.


Vecchia e nuova Jugoslavia, vecchia e nuova Europa: che fare?

Per concludere ho apprezzato le parole di un ragazzo bosniaco di fede
cattolica che vive a Belgrado, fuggito dalla Bosnia fondamentalista
stile BIN LADEN-IZETBEGOVIC-
SFOR, il quale ieri mentre parlavamo della serata di Eurovisione ha
commentato cosi' la perfomance del cantante bosniaco: 'Sai quelli della
NATO amano i ragazzini nudi!!'

Insomma mi sono detto, la nuova Jugoslavia (con l'evidente eccezione di
Serbia e Montenegro) assomiglia molto alla nuova Europa (con l'evidente
eccezione di Portogallo ed Estonia) mentre la vecchia Jugoslavia
assomigliava molto alla vecchia Europa, quella stessa Europa che per
esempio disgusta persone come Rumsfeld, il quale come tutti
ricorderete, ha rivolto l'epiteto 'vecchia Europa' a Francia e
Germania, ree di non voler partecipare all'operazione di
'peace-keeping' in Iraq.

Data la situazione che fare? Stasera vedremo in scena i poteri centrali
e capiremo se assomigliano di piu' alla vecchia o alla nuova Europa. Se
assomigliano alla vecchia Europa allora ascolteremo sicuramente buona
musica e andremo a dormire con un po' piu' di speranza nel cuore. Se
invece assomigliano alla nuova Europa, beh allora temo che andremo a
dormire con la seguente angosciante domanda in testa:

- Non sara' che l'anno prossimo vedremo forse una brutta copia di Frank
SInatra cantare per il Kosovo una canzone intitolata 'Strangers in the
iraqui night'?

Paolo Teobaldelli
Pensieri dalla Jugoslavia 15/05/2004


=== na srpskohrvatskom : misli iz jugoslavije ===


Evrovizija: ma da...

Cetvrtak, 12. maj 2004., prisustvovali smo prvoj veceri Evrovizije, u
ambijentu koji svojom formom podseca na tursku televiziju; pesme su se
nizale smenjivajuci se sa slikama pejsaza i istorijsko-umetnickih
ruina, antickih pravoslavnih i islamskih crkvi, freski, statua,
kapitela i portala, slikama bogate vekovne istorije i tradicije, ali u
kontrastu sa pesmama sve je to izgledalo krajnje glupo i besmisleno, pa
i jadno.
Skoro svi su pevali na engleskom, osim Portugala, Estonije i Srbije i
Crne Gore, koji ne samo sto su svoje pesme otpevali na svom jeziku, vec
se i obukli sa umerenoscu i elegancijom u svoje tradicionalne kostime.
Sta reci o ostalima?
Svajcarska koja igra Break Dance, danski pevac vidno africkog porekla,
onaj grcki bedna kopija Riki Martina (kojeg smo moji prijatelji i ja
prozvali Rikos Martinopolos); grupa iz Ukrajine izgledala je kao da je
izasla iz filma Konan, 14. varvarin, par sa Malte podsecao je na Maraju
Keri i rodjaka Pola Mekartnija... Tako su se redom smenjivale na
podijumu blede kopije, skracene verzije jedne anglo-americke
ikonografije. A zatim, da ne govorimo o zagonetki sa Kipra: na podijumu
se pojavila jedna debeljuskasta kopija supruge Brad Pita za koju niko
nije shvatio iz kog dela Kipra bi mogla doci: iz onog grckog ili ipak
turskog?
Ili mozda iz americke ambasade na Kipru?
Potom, sta reci o kostimima? Groteskni slojevi sminke koji bi ucinili
srecnim i jednog Felinija iz boljih dana, prekratke mini-suknjice,
visoke potpetice, misici jasno istaknuti i pornografski pokreti koji bi
se zgadili cak i Cicolini. Ukratko, koreografije koje se mogu videti
svakoga dana u svakom trenutku u otuznom i deprimirajucem sarenilu
zabavnih talk-show programa zapadne televizije, sise, butkice,
zadnjice, decaci napumpani raznim stimulativnim sredstvima, a u
trenutcima pauze idiotski i uspavani voditeljski par koji sve to
predstavlja.
Dakle, dozvolite mi da kao italijan i evropljanin kazem da je ovo cemu
smo prisustvovali, nazalost pravo ogledalo Evrope, njena danasnja
slika, Evropa bogata istorijom, tradicijom i religijama, prelavljena
restoranima McDonald's-a, genetski modifikovanom hranom, vulgarnim
sarlatanima, ona Evropa koju zabavljaju dvorske lude i drolje njenog
rezima (izvinite na prejakom izrazu, ali nije moj vec velikog evropskog
pesnika i pevaca Fabrizio de Andre), zatim zongleri zeljni parica, a
koje nam predstavljaju intelektualci iz Fast Food-a i velica politicki
talog.
Potom, sta kazati o zemljama bivse Jugoslavije? Dovoljno je bilo
prisustvovati pesmama Slovenije, Hrvatske i Bosne i Hercegovine da bi
se shvatilo sta je bila njihova istorija ovih poslednjih godina, kao i
razlog otcepljivanja od SFRJ. Zvanicno, to svi znamo, povod je bio
odbraniti se od srpskog sovinizma, odbraniti sopstveno obelezje i
kulturu od zlih srpskih osvajaca. Ali sada, Svi su videli na Evroviziji
kako su te zemlje ocuvale svoje obelezje i kulturu.
Slovenacki par podsecao je na neki stari film sa Fred Asterom i Ginger
Rogers, hrvatski pevac obucen u crninu, izgledao je kao da se nasao na
nisanu kakvog snajperiste, ali ne srpskog, pre nekog iz SFOR-a, koji u
grcu samo iscekuje da cuje neku srpsko-hrvatsku rec; ali sigurno,
najniza tacka veceri pripala je Bosni i Hercegovini. Ceo program
sadrzan u naslovu: "In the disco"; pa da, znaju svi da su diskoteke
nastale u Bosni!
Dozvolite mi ovde malo odstupanje ne bih li vam objasnio povod
poslednje pomenutog. Sudbina je htela da se na poziv svojih bosanskih
(i muslimanskih) prijatelja nadjem u Sarajevu, leta 1999. i da se tom
prilikom svi nadjemo "in the disco" gde se te veceri zbivao veliki
dogadjaj. Dozvolite mi, dakle, ovo svedocenje.

In the disco: kao "Futura '99" u Sarajevu?

Dakle, kao sto rekoh, tog dalekog leta '99. bio sam kod prijatelja u
Sarajevu. Secam se da smo dugo setali ulicicama Bascarsije, jeli
odlicne cevapcice, po svom kvalitetu cuvene na celom Balkanu, uopste,
uzivali smo u tom toplom i mirnom suncanom danu.
Citavo Sarajevo bilo je oblepljeno ogromnim plakatima koji su
najavljivali veliki i izvanredan dogadjaj: Futura '99.- vece tehno
muzike u nekoj velikoj napustenoj fabrici, gostovanje cuvene nemacke
DJ(ke).
Moji mladi prijatelji behu privuceni reklamom i pocese me nagovarati da
idem sa njima na taj spektakl.
Tehno muzika me nikada nije odusevljavala, ali rekoh sebi-zasto da ne?
Uostalom, bili smo na odmoru, za uvece nismo imali nikakvih obaveza,
tako da odosmo. Cim smo stigli na odrediste, nadjosmo se u velikoj
stisci; ako se dobro secam bilo je vise od 5000 momaka i devojaka
pristiglih iz cele Bosne. Nakon pola sata cekanja u redu, najzad
kupismo karte na ulazu (koji je vise licio na jedan od NATO-vih
check-point-a nego na biletarnicu, sve uz prisustvo dvadesetak vojnika
SFOR-a pod punom ratnom opremom).
Udjosmo u staru fabriku nestrpljivi da se zabavimo i izigramo.
Zgrada je bila zaista velika i veoma prostrana i visoka, i u mraku,
isprekidanom histericnim svetlima stroboskopa i projektora u boji,
pocesmo igrati zajedno sa ostalom omladinom. Gospodjica DJ i njeno
osoblje nalazili su se iznad na podijumu visokom oko 2 metra. Kako me
muzika ni malo nije uzbudjivala, njisuci se tako, poceh da lutam
pogledom po toj omladini: posmatrao sam njihova lica, nacin igranja,
medjusobne odnose, njihovo pomalo zapadnjacko ponasanje, kada u jednom
trenutku, sam bog zna zasto, moj pogled se, proprativsi oguljeni zid,
zaustavio gore...
...osta skamenjen i uzasnut! Duz zidova fabrike, oko nas, na oko 10-15
metara visine, taman iznad svetla, pruzao se metalni balkon na kojem su
se nalazile na desetine americkih vojnika koji su nas, skriveni u
polu-mraku, svaki sa velikom i tehnicki usavrsenom kamerom i mocnim
fotoaparatima, ispitivali i pazljivo snimali, bez naseg znanja.
Sokiran, pozvao sam blize sebi svoje prijatelje i rekao im da podignu
pogled iznad svetla. Njihova reakcija bila je ista kao i moja. Rekoh im
da ne zelim vise ni sekunda tu ostati, da se osecam kao zivotinja u
nekom kavezu i zgadjen, uputio sam se ka izlazu, pracen svojim
prijateljima.
A vani, sa podjednakim zaprepascenjem videsmo mnoge momke i devojke
koji ocigledno nisu bas najbolje shvatali citavu situaciju, i kao sto
je u karakteru slovenskih naroda, izrazismo solidarnost sa ostalima i
ostasmo jos malo, pijuckajuci neko bljutavo pice, puseci i smejuci se u
drustvu.

Stara i nova Jugoslavija, stara i nova Evropa: sta ciniti?

Za kraj da zakljucim recima jednog bosanskog mladica, katolicke vere,
koji zivi u Beogradu, izbeglica iz Bosne, iz fondamentalistickog tria
Bin Laden-Izetbegovic-SFOR, kojima je juce, dok smo razgovarali o toj
veceri Evrovizije, prokomentarisao nastup bosanskog pevaca: "Znas, oni
iz NATO-a vole golisave djecake!"
Ukratko, rekoh sebi, nova Jugoslavija (sa ociglednim izuzetkom Srbije i
Crne Gore) podseca mnogo na novu Evropu (sa ociglednim izuzetkom
Portugala i Estonije), dok je stara Jugoslavija podseala mnogo na staru
Evropu, onu istu Evropu koja se, na primer, gadi osobama kao sto je
Rumsfeld, koji je, kao sto se svi secate, epitet "stara Evropa" uputio
upravo Francuskoj i Nemackoj, osudjenima da nisu zeleli da ucestvuju
u "peace-keeping" operacijama u Iraku.
Na osnovu date situacije, sta ciniti? Veceras cemo na sceni videti
centralne mocnike i shvatiti podsecaju li vise na staru ili novu Evropu.
Podsecaju li na staru, slusacemo, dakle, dobru muziku i na spavanje
otici sa malo vise nade u srcima. A ako, pak, podsecaju na ovu novu,
pa, plasim se da cemo u taj isti krevet poci sa sledecim mucnim
pitanjem u glavi:
- Necemo li, mozda, sledece godine videti jednu ruznu kopiju Frenka
Sinatre, kao predstavnika Kosova, koji ce svoju pesmu nasloviti
"Strangers in the iraqui night"?

Paolo Teobaldelli
Misli iz Jugoslavije 15/05/2004

Translation by Jelena Lagator