Kosmet:

1. Disastro in Kosovo

Da "Liberazione" ed "Il Manifesto" sui terroristi pan-albanesi --
quelli incriminati all'Aia e quelli nominati "capi di governo" con il
beneplacito occidentale...

2. Links - da Osservatorio Balcani

3. Links - EN FRANCAIS

4. Dispacci ANSA

(a cura di IS)


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da liberazione, 23/11/2004

Kosovo, corteo per i leader Uck accusati di crimini

Migliaia di kosovari di etnia albanese hanno manifestato per le vie di
Pristina a sostegno ai tre ex leader dell'Esercito di Liberazione del
Kosovo (Uck) che si ribellarono al governo serbo nel 1998-1999,
accusati per crimini di guerra. Fatmir Lumaj, Isak Musliu e Haradinaj
Balaj sono i primi albanesi kosovari ad essere comparsi davanti al
Tribunale dell'Aia per Crimini di Guerra nell'ex Jugoslavia. Sono
accusati di tortura e di aver ucciso 22 serbi e civili di etnia
albanese nel campo di detenzione di Lopusnik durante le operazioni di
guerra che hanno portato al ritiro delle forze serbe dalla provincia,
sotto l'amministrazione dell'Onu dal 1999. Le organizzazioni dei
veterani di guerra che hanno indetto la protesta hanno chiesto agli
uffici pubblici e alle fabbriche del Kosovo di interrompere le attività
dalle 11 alle 13 per permettere ai lavoratori di partecipare alla
manifestazione in «difesa dei valori della guerra condotta dall'Uck».

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il manifesto - 28 Novembre 2004
ELEZIONI

Disastro in Kosovo

TOMMASO DI FRANCESCO

Il portavoce dell'Onu Jeff Bieley, a metà settimana, è stato
ponziopilatesco: «Non possiamo bloccare la nomina a premier in Kosovo
di Haradinaj. Andrebbe a discapito della democrazia...»; ma solo due
giorni prima Javier Solana, l'Alto rappresentante Ue per la politica
estera, aveva seccamente commentato: «Se il premier si deve presentare
al Tribunale dell'Aja non è certo nella migliore condizione per
applicare le norme a cui si richiama l'Unione europea». Una rivolta
contro la nomina è venuta sia dai partiti kosovaro-albanesi, sia dal
nuovo governo filo-occidentale di Belgrado. Alla base del nuovo caos
per la politica occidentale in Kosovo c'è il disastro delle elezioni
etniche del 23 ottobre scorso, avallate dalla comunità internazionale.
I risultati hanno dato la vittoria alla Lega democratica (Ldk) di
Ibrahim Rugova con il 45,30%, secondo il Partito democratico (Pdk) del
premier Bajram Rexhepi e dell'ex leader dell'Uck Hasim Thaqi con il
28,65%, solo terzo l'Aak dell'ex capo militare Ramush Haradinaj con
l'8,28%, quarto il nuovo movimento «Ora» dell'intellettuale-magnate
Veton Surroj con il 6,26%. Rugova ha vinto, ma in calo sul 2001 (aveva
più del 47%), conquistando solo la maggioranza relativa. Fatto più
grave, sul milione e 300mila albanesi aventi diritto, ha votato solo il
49-50%, la metà degli albanesi. Mentre i serbi hanno boicottato il voto
per protesta contro la pulizia etnica in corso da 5 anni - e tornata
visibile con i pogrom di marzo, l'uccisione di 32 persone e la
distruzione di altri 30 monasteri ortodossi. Il tutto a pochi mesi -
giugno del 2005 - dalla verifica degli accordi di pace di Kumanovo che
dovrebbero avviare l'autonomia della regione confermandone però
l'appartenenza alla Serbia. E Kofi Annan ha già respinto ogni pressione
per cambiarne ora lo status. Ma ecco che diventa premier a Pristina
l'uomo peggiore. La decisione è frutto di un accordo elettorale tra il
«moderato» Rugova e Haradinaj. Proprio negli stessi giorni in cui
Ramush Haradinaj è stato interrogato dal Tribunale dell'Aja per crimini
di guerra contro i serbi commessi nel 1998, prima della guerra
«umanitaria» della Nato, e nel 1999. Il 15 novembre si è aperto infatti
all'Aja il processo a tre uomini legati ad Haradinaj accusati di
«uccisioni, trattamenti crudeli, atti disumani» commessi contro civili
serbi e albanesi moderati detenuti nel campo di prigionia aperto dalle
milizie dell'Uck nella località di Lapushnik.

Appare chiaro che la coalizione voluta a tutti i costi da Rugova - a
cui l'ex Uck nel dopoguerra ha ucciso molti consiglieri - è
spaventosamente debole all'interno e impresentabile fuori. Può infatti
contare nel nuovo parlamento etnico su una maggioranza risicata di 62
voti su 120. «L'accordo sul nuovo governo rimanderà semplicemente la
crisi di poche settimane o mesi ed avrà conseguenze negative sui
processi previsti per il prossimo anno», ha accusato il movimento di
Veton Surroj che ha auspicato un intervento - mai arrivato -
dell'amministratore Unmik Jessen Petersen. Da Belgrado, il nuovo
premier Boris Tadic ha tuonato contro i «due pesi e due misure»: in
Bosnia, il rappresentante della comunità internazionale Ashdown
allontana dalla vita politica della Repubblica serba chi è solo
sospettato di contatti con i criminali di guerra. E denuncia Neboisha
Covic, coordinatore per il Kosovo del governo serbo: «E' un gioco
politico per poterlo poi assolvere da un eventuale processo una volta
diventato premier». «Immaginate che cosa accadrebbe se un simile
personaggio - ha concluso provocatoriamente Covic - diventasse premier
in Serbia?».


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Links - da Osservatorio Balcani

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Mr Privatizzazioni (mancate) va via dal Kossovo

23.11.2004 scrive Alma Lama - Un anno fa aveva bloccato il processo
di privatizzazioni in Kossovo. Da allora un duro braccio di ferro tra
lui e le autorità kossovare che lo accusavano di fare il gioco di
Belgrado. Ora Nicholas Lambsdorff è stato obbligato da Soren Petersen,
a capo dell’UNMIK, a gettare la spugna. (...) Lambsdorff, che è a capo
anche della Kosovo Trust Agency (KTA), istituzione che si occupa in
modo specifico di privatizzazioni, ha sospeso le vendite in attesa che
la situazione si chiarisse. (...) Esistono problemi di proprietà legati
allo scontro in atto tra autorità kossovare e Belgrado. Quest’ultima
afferma che le aziende sarebbero di proprietà dell’Unione Serbia e
Montenegro del quale formalmente il Kossovo è ancora parte. In effetti
proprio Belgrado possiede la maggior parte dei documenti relativi alle
aziende pubbliche del Kossovo. I kossovari però contestano di essere
stati cacciati tutti dal proprio lavoro nel 1990 [SIC - quando
viceversa furono i nazionalisti pan-albanesi ad incominciare la
politica del "boicottaggio". IS] e che successivamente molti di quei
documenti sono stati falsificati.

[NOTA: la materia del contendere riguarda i beneficiari della rapina
delle risorse del Kosovo, e non le privatizzazioni in quanto tali. In
questo senso, ed in un'ottica antiliberista, l'articolo di Osservatorio
Balcani e' fuorviante e va letto "tra virgolette". IS]

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3651/1/51/

Vedi anche:
Kossovo: privatizzazioni, paura di procedere
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/2652
Kossovo: stop and go alle privatizzazioni
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/2545
Kossovo: grande impresa? Un'illusione
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/1962
Privatizzazioni in Kossovo, una rapina?
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/922
Steiner: le privatizzazioni in Kossovo devono andare avanti
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/839

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Shqipe e il Kosovo: un ricordo del 2000

18.11.2004 - Shqipe Habibi, kossovara, è stata rapita lo scorso 28
ottobre assieme a due colleghi in Afghanistan mentre vi si trovava per
conto delle Nazioni Unite. Non è stata ancora rilasciata. Carolina
Zincone, un’amica che ha lavorato con lei, racconta dei mesi trascorsi
insieme in Kosovo.

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3646/1/51/

Scandalo in Albania, Premier accusato di traffico d’armi

18.11.2004 scrive Indrit Maraku - Uno scandalo dai contorni poco
chiari vede coinvolto il premier Fatos Nano, accusato di traffico
d’armi da un deputato, Nikolle Lesi, editore del quotidiano “Koha
Jone”. La vicenda finisce in parlamento e il premier in procura

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3649/1/51/

Il Kosovo divide i Serbi

26.11.2004 Da Belgrado, scrive Danijela Nenadić
Continuano ad essere incerti i passi da fare dopo il boicottaggio
elettorale della maggioranza dei Serbi del Kosovo. Indecisioni che si
riflettono anche sul potere di Belgrado, dove prosegue il disaccordo
tra il premier e il presidente

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3664/1/51/

Carpentiere, marinaio, guerrigliero ... primo ministro, criminale di
guerra?

19.11.2004 - Il tribunale dell’Aja sta compiendo indagini su Ramush
Haradinaj, che in questi giorni potrebbe diventare il prossimo Primo
ministro del Kossovo. Un articolo tratto da TOL [e completamente
schierato sulle posizioni del separatismo pan-albanese. IS]

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3645/1/51/


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Links - EN FRANCAIS

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Signez la déclaration pour le Kosovo !
http://www.gael.ch/collectif/pages/declaration04.html

Comité pour la paix en ex-Yougoslavie
http://www.gael.ch/collectif/

Liste de diffusion : Damnés du Kosovo
http://www.gael.ch/collectif/damnes/inscriptions.html

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Interviews réalisés au Kosovo après plus de 5 ans "d'action
pacificatrice" de la communauté internationale
http://www.csotan.org/Kosovo2004/textes.php?type=Interviews

- Entretien avec Gušani Skender, Leposavic 14 août 2004

M. Gušani Skender, membre de l'Union des Roms de l'ex-Yougoslavie en
Diaspora (URYD) Responsable du camp de déplacés roms à Leposavic (nord
Kosovo).

- Entretien avec Oliver Ivanovic, Mitrovica 14 août 2004

Quelques semaines après cet entretien, Ivanovic devenait le principal
responsable serbe du Kosovo à appeler sa communauté à voter lors des
élections parlementaires du 23 novembre.

- Entretien avec Marek Nowicki, Pristina 16 août 2004

Nous avons rencontré Marek Nowicki dans ses bureaux de Pristina le 16
août 2004. Le Polonais, ancien dissident, dirige l'Ombudsperson
Institution in Kosovo , une équipe de quelques dizaines de personnes,
essentiellement des Kosovars, chargée de centraliser et de répondre aux
plaintes des citoyens envers les autorités locales ou internationales.

- Entretien avec Sava Janjic, Visoki Decani 21 août 2004

Référence morale pour de nombreux Serbes, figure emblématique d'un
clergé enraciné dans l'histoire de son peuple et tourné vers un avenir
des plus incertains, le père Janjic nous a livré sa vision de la
situation actuelle au Kosovo.

http://www.csotan.org/Kosovo2004/textes.php?type=Interviews

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DANS LE SITE ANTI-YOUGOSLAVE "COURRIER DES BALKANS":

TPI : premier procès d’anciens guérilleros albanais de l’UCK

Le procès de trois anciens membres de l’Armée de libération du Kosovo,
accusés d’avoir battu et assassiné, en 1998, des Serbes et des
«collaborateurs» albanais dans le camp de prisonniers de Lapusnik a
commencé le 15 novembre. Les accusés nient toute participation dans les
meurtres et les mauvais traitements. Le procès va-t-il remettre le feu
aux poudres au Kosovo ?

http://www.balkans.eu.org/article4790.html

Kosovo : l’écrivain Cosic plaide encore une fois pour le partage
ethnique

http://www.balkans.eu.org/article4784.html

TPI : le Kosovo sous le choc des arrestations

http://www.balkans.eu.org/article2725.html

Kosovo : trois anciens combattants de l’UCK à La Haye

http://www.balkans.eu.org/article2719.html

Kosovo : d’anciens commandants de l’UCK inculpés de crimes de guerre

http://www.balkans.eu.org/article2038.html

Après les procès d’anciens combattants de l’UCK : " les Kosovars
doivent eux aussi affronter leurs démons "

http://www.balkans.eu.org/article3391.html

Kosovo : l’ombre d’Interpol plane sur les anciens dirigeants de l’UCK

http://www.balkans.eu.org/article3748.html

Transition économique au Kosovo : un processus bloqué

http://www.balkans.eu.org/article4443.html


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TPI: DOMANI PRIMO PROCESSO CONTRO TRE ALBANESI DEL KOSOVO

(ANSA) - BRUXELLES, 14 NOV - Si aprira' domani all'Aja, davanti al
Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia, il primo processo della
storia del Tpi contro tre albanesi del Kosovo, accusati di crimini di
guerra e di crimini contro l'umanita' commessi durante il conflitto con
le forze serbe, negli anni 1998-1999. I tre imputati sono Fatmir Limaj,
33 anni, Haradin Bala, 57, e Isak Musliu, 34. Tutti e tre sono accusati
di ''uccisioni, trattamenti crudeli, torture e atti inumani'' commessi
contro civili serbi e albanesi del Kosovo detenuti in un campo di
prigione della guerriglia albanese dell'Uck a Lapushnik, nella parte
orientale del paese. (ANSA). OS
14/11/2004 12:39

TPI: APERTO PRIMO PROCESSO AJA CONTRO TRE ALBANESI KOSOVO

(ANSA) - BRUXELLES, 15 NOV - Si e' aperto oggi davanti al Tribunale
internazionale per la ex Jugoslavia il primo processo della storia
della Corte dell'Aja contro tre albanesi del Kosovo, accusati di
crimini di guerra e contro l'umanita' commessi durante il conflitto con
le forze serbe, negli anni 1998-1999. I tre imputati sono Fatmir Limaj,
33 anni, Haradin Bala, 57, e Isak Musliu, 34. Tutti e tre sono accusati
di ''uccisioni, trattamenti crudeli, torture e atti inumani'' commessi
contro civili serbi e albanesi del Kosovo detenuti in un campo di
prigionia della guerriglia albanese dell'Uck a Lapushnik, nella parte
orientale del paese. Nell'udienza di oggi, i tre sono apparsi distesi e
hanno salutato i familiari, oltre a prendere appunti delle accuse
lanciate dal procuratore, per il quale Limaj, Bala e Musliu ''hanno
partecipato a sevizie e torture inflitte contro i detenuti dei campi,
dove i prigionieri vivevano in condizioni inumane''. (ANSA) RIG
15/11/2004 16:22

KOSOVO: EX CAPO GUERRIGLIA DIVENTA PRIMO MINISTRO

(ANSA) - PRISTINA, 17 NOV - L'ex comandante della guerriglia albanese,
Ramush Haradinaj, si appresta ad essere nominato primo ministro del
nuovo governo del Kosovo. La notizia e' stata comunicata a Pristina
dalla Lega democratica (Ldk) del presidente Ibrahim Rugova, che alle
ultime elezioni politiche ha conquistato la maggioranza relativa in
parlamento e che insieme all'Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak)
costituisce il nuovo esecutivo. La scelta di Haradinaj, che costringe
per la prima volta all'opposizione il Partito democratico (Pdk) del
premier uscente Bajram Rexhepi (seconda forza politica della
provincia), ha colto di sorpresa gli osservatori internazionali,
impegnati a seguire le vicende giudiziarie di Haradinaj interrogato
pochi giorni fa dal tribunale dell'Aja che indaga sui crimini di guerra
in Kosovo. Per la fine di dicembre il procuratore Carla Del Ponte ha
annunciato una lista di nuovi incriminati, fra i quali finora si
riteneva potesse esserci proprio Haradinaj. La sua nomina a capo del
governo potrebbe ora scompaginare le strategie giudiziarie dell'Aja. La
nuova coalizione di governo potra' contare su una maggioranza
particolarmente risicata, con appena 62 voti su 120. La verifica della
nomina resta ora nelle mani del parlamento che dovra' votare la
fiducia.(ANSA) BLL
17/11/2004 19:56