Morto di uranio, prove cancellate

1. Morto di uranio, prove cancellate
(A. Mastrandrea, Il Manifesto del 9/2/2005)

2. Uranio impoverito: primo incontro della Commissione d'inchiesta (N.
Corritore, Osservatorio Balcani 16/2/2005)

3. LINKS su U238 / DU (ENGLISH / ITALIANO)


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Morto di uranio, prove cancellate

di Angelo Mastrandrea

su Il Manifesto del 09/02/2005
(ripreso da:
http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=3545 )

Il caso di un militare ucciso dal cancro dopo diverse missioni in
Bosnia e Kosovo. La Difesa dà la pensione alla vedova, ma «sbianchetta»
dai fogli matricolari il suo lavoro nei Balcani. Le prime denunce dei
carabinieri

Si scrive linfoma di Hodgkin, si legge, da qualche anno a questa parte,
uranio impoverito. Soprattutto se ad ammalarsi sono militari di ritorno
dalle missioni nei Balcani. Proprio mentre la commissione d'inchiesta
votata all'unanimità lo scorso 17 novembre fa fatica a insediarsi e
l'opposizione denuncia i tentativi di «insabbiamento» da parte di Forza
Italia, il partito del ministro della difesa Martino, arrivano le prime
denunce da parte dei carabinieri e vengono fuori dei casi piuttosto
inquietanti. Come quello del marinaio Domenico Lofaro, morto per un
linfoma al midollo spinale lo scorso 30 aprile. Nello «stato di
servizio» fornito dal ministero della difesa, infatti, il povero Lofaro
risulta arruolato, per «corso volontario», a Mariscuola Taranto il 22
aprile dell'85. Da allora, con tanto di date e giorni di servizio,
vengono elencate tutte le sue attività: sulla fregata speciale Orfun
come sulla nave salvataggio Proteo, finanche una missione nel Sinai.
Nulla di nulla sui fronti di guerra o laddove sono stati utilizzati
proiettili all'uranio impoverito, dalla Somalia alla Bosnia e Kosovo,
fino all'Iraq. Spulciando bene nei trascorsi del militare, alla voce
«attribuzioni» si scopre invece, accanto a una «croce commemorativa»
per la missione nel Sinai, a una «croce d'argento per 16 anni di
anzianità di servizio», a una «medaglia Nato» e una «medaglia d'onore
di lunga navigazione di terzo grado», anche una «medaglia Weu» per
l'«operazione ex Jugoslavia», conferitagli il 23 luglio del `99.

Perché, dunque, la sua missione «di guerra» è stata cancellata dal
foglio matricolare? Una possibile risposta la dà Antonio Savino,
presidente dell'Unione nazionale arma carabinieri (Unac): «Il motivo
potrebbe ricercarsi nel fatto che molti reduci dalle missioni nella ex
Jugoslavia sono rimasti contaminati dall'uranio impoverito, fenomeno
che da tempo i vertici militari tentano di nascondere e sminuire nella
sua entità». Ad avvalorare il sospetto che si sia voluto mettere a
tacere il caso c'è il fatto che alla vedova è stata riconosciuta una
pensione ad appena un mese dalla morte. Il 20 aprile del 2004 a Lofaro
viene effettuato l'esame istologico, tre giorni dopo la moglie presenta
richiesta di pensione, il 30 aprile il militare muore e la pensione
viene riconosciuta il 27 maggio. «Il che fa pensare che i medici
conoscevano l'esito infausto della malattia o si è trattato del
classico avvicinamento dei familiari, con benefici economici per
indurli al silenzio sulla morte del congiunto», sostiene Savino.

Tanto più che il caso non appare isolato. L'Unac sta preparando un
libro bianco che consegnerà alla commissione d'inchiesta appena questa
diventerà operativa. «Gli ospedali militari non certificano mai le
cause di servizio e non diagnosticano i linfomi», è la denuncia. Come è
accaduto al carabiniere calabrese Ciro Nastri. Rientrato da qualche
anno dalle missioni in Bosnia e Kosovo, in un ospedale militare gli
hanno diagnosticato una gastrite che si è poi rivelata un linfoma di
Hodgkin. «Ma il problema che abbiamo è che, di fronte al rischio di
essere «congedati» senza stipendio né pensione, i carabinieri che ci
contattano preferiscono poi non denunciare», dice ancora Savino. E «ora
cominciano ad arrivare quelli di ritorno dall'Iraq, che ai primi
sintomi sono terrorizzati. Anche perché non sono state diffuse le mappe
delle zone in cui sono stati utilizzati i proiettili all'uranio
impoverito, e ci chiedono informazioni sulle zone in cui hanno prestato
servizio. E' assurdo che i carabinieri continuino a partire senza
protezione e senza alcuna informazione».

Un altro caso «sospetto» è quello del marinaio Crispino Adragna, 25
anni da Trapani, colpito da linfoma durante il servizio militare sulla
nave Perseo, «che monta armi missilistiche» e che secondo i vertici
militari non avrebbe mai lasciato, nel periodo interessato, il porto di
Taranto, al contrario di quanto affermato dal militare ammalato, che
dichiara di essere stato nella ex Jugoslavia ai tempi del conflitto.
Per l'Unac si tratterebbe dell'«ennesimo tentativo di depistaggio dei
massimi vertici militari».


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http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3904/1/51/

Uranio impoverito: primo incontro della Commissione d'inchiesta

16.02.2005    scrive Nicole Corritore
Dopo tre mesi dalla sua approvazione sono iniziati i lavori della
Commissione del Senato che dovrà far luce sulla controversa questione
dell'uranio impoverito. Come Osservatorio sui Balcani ne seguiremo con
attenzione i lavori, da qui a fine legislatura


Si è tenuta ieri la prima riunione della Commissione d'inchiesta
sull'uranio impoverito del Senato. Un incontro che arriva a ben 3 mesi
dall'approvazione unanime del Senato, nel novembre scorso, della
Commissione i cui compiti saranno quelli di fare luce sulle morti di
militari italiani per quella che è oramai conosciuta in Italia come
"Sindrome dei Balcani".

L'avvio dei lavori della Commissione era stato procrastinato a causa
della mancata nomina da parte di Forza Italia dei proprio membri,
arrivata invece lo scorso 8 febbraio in concomitanza con una conferenza
stampa indetta dai Senatori Gigi Malabraba (PRC) e Lorenzo Forcieri
(DS) che denunciavano i tentativi di insabbiare i lavori della
Commissione stessa, preoccupati dal fatto che la Commissione,
avvicinandosi la fine della legislatura, aveva sempre meno tempo per
portare a termine il lavoro per la quale è stata istituita.

"Nel corso della prima riunione della Commissione monocamerale
d'inchiesta sull'uranio i 21 commissari hanno eletto l'ufficio di
presidenza, che risulta composto da Rocco Salini (FI) presidente,
nominato dal presidente del Senato, Michele Bonatesta (AN) e Lorenzo
Forcieri (DS) vicepresidenti, Gigi Malabarba (PRC) e Alberto Zorzoli
(FI) segretari" ha dichiarato il neoeletto segretario Gigi Malabarba,
capogruppo PRC a Palazzo Madama.

"Ci auguriamo che a questo punto la Commissione possa immediatamente
iniziare i suoi lavori, superando gli ostacoli che ne hanno ritardato
l'insediamento in misura tale da rischiare di comprometterne l'esito
entro la fine della legislatura. Per quanto ci riguarda - conclude
Malabarba - siamo più che pronti a partire e tutte le Associazioni dei
militari vittime da contaminazione e i loro familiari ci chiedono
giustamente di essere immediatamente operativi".

Domani, presso la Casa per la pace di Genova, si terrà un incontro
pubblico nel quale Valerio Gennaro, ricercatore di questioni correlate
ai tumori ad autore di indagini sui casi di Stoppani, Cornigliano e
Porto Marghera, svolgerà una rilettura in chiave epidemiologica delle
ricerche ufficiali sui soldati inviati in missione nei Balcani, in zone
dove è stato usato l'uranio impoverito.


Tutti i membri della Commissione: Archiutti, Bedin, Bonatesta,
Coviello, De Zulueta, Debenedetti, Demasi, Forcieri, Franco Paolo,
Frau, Guasti, Malabarba, Meleleo, Pascarella, Pellicini, Ripamonti,
Rotondo, Salini, Tredese, Tunis, Zorzoli.


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--- IN ITALIANO:

Uranio impoverito e nano-particelle: un diverso approccio alla sindrome
dei Balcani

20.12.2004 scrive Nicole Corritore
La sindrome dei Balcani non sarebbe causata direttamente dalla
radioattività dei proiettili all'uranio impoverito ma dalle
microparticelle rilasciate nell’ambiente a seguito delle esplosioni di
queste bombe ad alta tecnologia, poi assimilate dall’uomo per
inalazione o attraverso la catena alimentare. Quando queste particelle
contengono metalli pesanti, l’organismo può sviluppare forme tumorali.
La c.d. “sindrome dei Balcani” interesserebbe ormai territori diversi,
dai poligoni di tiro della Sardegna a Ground Zero. Nostra intervista

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/3723/1/51/

Uranio impoverito: negli alimenti che provengono da Bosnia Erzegovina e
Kossovo?
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/3661
I bosniaci: le bombe della NATO hanno portato l'angelo della morte
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/3636
Uranio impoverito: animali con otto zampe
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/3190
Uranio Impoverito: tutto da rifare
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/3269
Uranio impoverito: si faccia chiarezza
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/2659
Uranio impoverito, gli errori di Mandelli
http://www.osservatoriobalcani.org/article/view/258


--- IN ENGLISH:


The horror of Depleted Uranium is not limited to Iraq – it may well be
at our doorsteps
(James Denver)

'I’m horrified. The people out there – the Iraqis, the media and the
troops – risk the most appalling ill health. And the radiation from
depleted uranium can travel literally anywhere. It’s going to destroy
the lives of thousands of children, all over the world. We all know how
far radiation can travel. Radiation from Chernobyl reached Wales and in
Britain you sometimes get red dust from the Sahara on your car.' The
speaker is not some alarmist doom-sayer. He is Dr Chris Busby, the
British radiation expert, Fellow of the University of Liverpool in the
Faculty of Medicine and UK representative on the European Committee on
Radiation Risk, talking about the best kept secret of this war...

http://uruknet.info?s1=1&p=9099&s2=23


VETERANS FOR PEACE CALLS FOR BAN ON DEPLETED URANIUM MUNITIONS
(International Labor Communications Association)

.... An increasing number of studies has linked DU with Gulf War
syndrome, and DU is strongly implicated in birth defects among
veterans’ children. Disturbing reports of suspected radiation-related
problems among Iraq war veterans are surfacing. Children in Afghanistan
and Iraq are exposed to radiation from DU munitions in walls, in soil,
and, in one study in which Dr. Rokke participated, from spent
projectiles scattered in city streets. Babies have been born in these
countries having no eyes and lacking crowns on their skulls. Anemia,
cancers, liver and kidney dysfunctions, and infections due to immune
system deficiences occur more frequently than before the wars...

http://uruknet.info/?s1=1&p=9648&s2=13


The Doctor, the Depleted Uranium and the Dying Children

http://www.sbs.com.au/whatson/index.php3?id=940

Related SBS Website : http://www.sbs.com.au/whatson/


Iraq: "The Futile and Criminal Obliteration of Fallujah: American
soldiers fighting in Depleted Uranium battlefields are called
"Throw-Away Soldiers". (Christopher Bollyn, Axis of Logic)

www.uruknet.info?s1=1&p=7825&s2=05


Iraq: HOW DEPLETED URANIUM WEAPONS ARE KILLING OUR TROOPS (Christopher
Bollyn)

http://uruknet.info?s1=1&p=8548&s2=02


International Weapons Conventions and Iran, Iraq
Omar Khan, Electronic Iraq

http://www.uruknet.info/?s1=1&p=7894&s2=07