Kragujevac marzo 2005 resoconti e intervento in assemblea

Care amiche, cari amici, vi invio la periodica relazione sui viaggi
appena compiuti a Kragujevac, per la consegna delle quote di affido.
Viaggi al plurale, perche' ci siamo stati due volte, dal 18 al 21 e
dal 25 al 28 marzo scorsi.
Come potrete leggere abbiamo messo in cantiere nuovi progetti, che
dovrebbero rappresentare un ulteriore salto di qualita' nelle nostre
iniziative.

Cordiali saluti a tutte/i

Gilberto Vlaic
Gruppo Zastava Trieste
e
Non bombe ma solo Caramelle - ONLUS

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RITORNO DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC
Viaggi del 18-21 e del 25-28 marzo 20045
(resoconto di viaggio a cura di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA
Trieste)

Questa relazione e' suddivisa in sette parti:
1. Introduzione
2. Delegazioni in visita e materiale trasportato
3. Cronaca dei viaggi (e un problema serio)
4. Il microprogetto artigianato
5. I nuovi progetti
6. Informazioni generali sulla Serbia e particolareggiate sulla Zastava
7. Conclusioni


1. Introduzione

Vi invio un resoconto dei viaggi appena conclusi alla Zastava di
Kragujevac per consegnare le adozioni a distanza che fanno capo al
Gruppo Zastava di Trieste, alla sezione del Veneto e al Coordinamento
Nazionale RSU CGIL.
Il periodico viaggio trimestrale questa volta e' stato raddoppiato per
i seguenti motivi:
a) delegazione troppo ampia, che avrebbe creato enormi difficolta'
durante le visite alle famiglie
b) lunghi incontri da avere con la Direzione del Centro Medico della
Zastava e con la Municipalita' di Kragujevac per la verifica delle
possibilita' di realizzare nuovi progetti, che troverete descritti al
paragrafo "I nuovi progetti"; probabilmente in un unico viaggio non
avremmo avuto il tempo di svolgerli entrambi con i dovuti approfondimenti.

Questo resoconto si lega alle altre relazioni scritte con cadenza
praticamente trimestrale.

Sono tutte reperibili su diversi siti, tra i quali
- il sito del coordinamento RSU, all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/
seguendo il link: Solidarietà con i lavoratori della Jugoslavia:
http://www.ecn.org/coord.rsu/guerra.htm
dove sono anche descritte in dettaglio tutte le iniziative in corso,
sia nostre che di altre organizzazioni.
L'ultima relazione relativa al nostro viaggio di dicembre 2004 si
trova all'indrizzo
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2004/2004_1217_zastava.htm

Segnalo inoltre sullo stesso sito un recente contributo di John Pilger
dal titolo:
"Nonostante il fallimento in Iraq, i promotori della guerra
"umanitaria" devono ancora rendere conto della loro crociata in
Kosovo" all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2004/2004_1216_kosovo.htm

Tutti i nostri resoconti sono presenti anche sul sito del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, all'indirizzo:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/messages
che contiene inoltre centinaia di articoli sulla situazione nei
Balcani difficilmente reperibili sulla stampa nazionale.


2. Delegazioni in visita e materiale trasportato

Ricordo che le spese di viaggio sono state direttamente sostenute dai
partecipanti, senza alcuno storno dai fondi ricevuti per le quote di
adozione a distanza da distribuire (come del resto in tutti i
precedenti viaggi effettuati).

La delegazione che ha effettuato il viaggio nel periodo 18-21 marzo
era costituita da Gilberto, Paolo e Tiziana da Trieste, Giampiero e
Sandra da Monfalcone, Enzo e Renata da Alessandria, Arcangelo e
Santina da Treviso. Per il viaggio abbiamo utilizzato un pullmino
fornitoci gratuitamente dalla Associazione di Solidarieta'
Internazionale Triestina.
Il viaggio della settimana successiva, 25-28 marzo, ha visto la
partecipazione di Gilberto da Trieste, Alberto, Antonella, Francesco,
Giampietro, Giorgio, Maria Grazia, Mariarosa, Laura e Natalino da
Pordenone e provincia, e di Ivano e Michela da Genova.
Per il viaggio abbiamo utilizzato due pullmini messi a disposizione
dalla cooperativa Itaca e dalla associazione Auser.

Complessivamente abbiamo portato con noi una trentina di pacchi di
regali alle famiglie jugoslave da parte delle famiglie adottanti
italiane, circa trenta casse di vestiario usato e piu' di 150 paia di
scarpe.
Inoltre due valigie con medicinali (soprattutto antibiotici) per un
valore complessivo di circa 6000 euro.

Infine bende e garze medicate per circa 1000 euro per Lazar e Vasilje,
due fratelli di sei e due anni, colpiti da una malattia assai rara
alla pelle (epidermiolisi bollosa); e' da marzo 2004 che ad ogni
viaggio sosteniamo questi due sfortunati bambini, grazie all'aiuto di
una ONLUS di Catania che ci fornisce il materiale necessario.

Le adozioni da distribuire erano 155, di cui 10 nuove, per un valore
complessivo di 14550 euro. La maggior parte erano quote trimestrali da
75 euro, e sono state suddivise tra le due assemblee che abbiamo
tenuto con i lavoratori e le loro famiglie il 20 e il 27 marzo.

Avevamo infine 972 euro frutto della vendita dei prodotti di uncinetto
di 12 donne che ci avevano consegnato i loro lavori in conto vendita
a settembre e dicembre scorsi, all'interno del microprogetto artigianato.


Come potete notare, a differenza dei viaggi precedenti, non avevamo
nulla da distribuire ai profughi dal Kosovo che abbiamo iniziato ad
aiutare a luglio 2004, ne' regali per tutti i ragazzi in affido.
Si e' trattato di una scelta difficile, ma i nuovi progetti che
vogliamo mettere in piedi necessitano di quantita' di denaro
significative per piccole associazioni. Va comunque ricordato che i
profughi dal Kosovo hanno a dicembre ricevuto aiuti sia da noi (vedi
relazione di viaggio del dicembre 2004) che dalla CGIL di Torino e
dalla FIOM di Lecco.


3. Cronaca dei viaggi (e un problema serio)

Molti di voi conoscono personalmente Rajka Veljovic, per averla
incontrata ad aprile 2003 o a gennaio 2005 durante i suoi viaggi in
Italia, insieme ad altri esponenti del Sindacato Samostanli, oppure
per averla incontrata a Kragujevac, per chi di voi ci e' stato. Rajka
e' la nostra interprete e nostro punto di riferimento a Kragujevac e
coordina l'ufficio internazionale adozioni del Sindacato; e' purtroppo
malata, in quanto si e' rotta un piede a fine febbraio, e
successivamente sono insorti problemi di circolazione. A Rajka da
tutti noi il piu' affettuoso saluto.
La sua malattia ci ha costretti a cercare in fretta un nuovo
interprete; Slobodanka (detta Boba) e' venuta ad aiutarci partendo da
Napoli. Il suo e' stato un viaggio avventuroso, poiche' e' arrivata
prima a Budapest e poi in autobus fino a Belgrado e di li' in auto
fino a Kragujevac; e' arrivata il sabato 19 marzo alla sera; venerdi'
sera e durante la giornata del sabato ci ha aiutati Marina, una
ragazza di Kragujevac che parla Italiano. Boba si e' fermata fino all
fine del secondo viaggio. A lei e a Marina il nostro grande grazie per
la loro disponibilita'.

Siamo partiti in entrambi i viaggi da Trieste verso le 9 del mattino
del venerdi' (il 19 e il 25 di marzo) e siamo arrivati a Kragujevac
alle 8 di sera, senza alcun problema durante il viaggio. Abbiamo
trovato solo un po' di pioggia a tratti durante il secondo viaggio e
temperature gradevoli. Traffico scarsissimo.

Dopo lo scarico dei furgoni, abbiamo verificato le liste delle
adozioni e preparato le buste con il denaro delle adozioni per le
assemblee che abbiamo tenuto nelle due domeniche 20 e 27 marzo; cene
veramente allegre con Milja dell'ufficio adozioni del Sindacato, e con
Delko e Rajko, rispettivamente segretario e vicesegretario dello
stesso Sindacato.
Sabato mattina 19 marzo abbiamo avuto un lungo incontro con la
Direzione del Centro sanitario della Zastava, mentre sabato mattina 26
siamo stati ricevuti da una delegazione della municipalita' di Kragujevac.
Sui perche' e i risultati di questi due incontri scrivero'
diffusamente nel paragrafo "I nuovi progetti".

Le assemblee per la consegna delle quote si sono tenute come sempre
nella la grande sala della direzione in una atmosfera festosa; siamo
stati sommersi di bottiglie di rakja fatta in casa, di marmellate, di
miele, di prodotti tessili, doni che abbiamo portato con noi in Italia
e che, pur con qualche difficolta' di tipo geografico, consegneremo
alle famiglie italiane.
I pomeriggi sono stati dedicati alla visita di varie famiglie con
figli adottati dai membri della delegazione; le condizioni di queste
famiglie sono sempre estremamente difficili, e non si vedono
prospettive per il futuro, ma questi incontri si svolgono sempre in un
clima di grande dignita', di festa e di vera amicizia. Dobbiamo sempre
stare attenti a non esagerare con gli squisiti dolci che ci offrono.
Negli spostamenti tra una famiglia e l'altra abbiamo attraversato il
suggestivo Parco della Rimembranza di Kragujevac, dove il 21 ottobre
1941 furono sterminate per rappresaglia dai nazisti 7300 persone, tra
le quali 2500 operai della Zastava e gli studenti del locale liceo,
insieme ai loro professori. Molti monumenti costruiti con pietre
provenienti dalle varie Repubbliche che costituivano la Repubblica
Federativa Socialista di Jugoslavia ricordano quell'eccidio.

La televisione regionale ha trasmesso lunghi pezzi sulle assemblee e
sugli incontri avuti.

I lunedi', durante i viaggi di ritorno, ci siamo fermati alcune ore a
Belgrado.
Abbiamo attraversato il viale delle ambasciate, che ospita tutta una
serie di edifici pubblici completamente distrutti dai bombardamenti
del 1999, e poi visitato il parco di Tasmajdan, dove sorgono due
monumenti simbolo: quello ai giornalisti morti nel bombardamento della
sede della televisione e quello, struggente, dedicato ai bambini
uccisi dalle bombe della NATO, che sue due semplicissimi ovali in
marmo nero riporta in Serbo e in Inglese la scritta "Eravamo solo
bambini".
Il lunedi' 28 marzo in periferia di Belgrado abbiamo visitato una
scuola materna (vedere al paragrafo "I nuovi progetti").


4. Il microprogetto artigianato

Questo progetto e' iniziato nel maggio 2003; il numero di donne
coinvolte (operaie licenziate o casalinghe) e' stato di circa 20.
Esse ci hanno fornito ad ogni viaggio prodotti di ricamo e di
uncinetto che sono stati posti in vendita in Italia.
Si e' trattato di un salto di qualita' all'interno della campagna di
solidarieta'. Nel campo delle adozioni infatti c'e' inevitabilmente la
differenza tra chi da' e chi riceve; qui invece c'e' stato un rapporto
assolutamente paritario tra chi produce una merce e chi la compra.
Purtoppo il progetto sta andando verso la sua fine; malgrado
l'allargamento del numero delle persone coinvolte abbiamo in pratica
esaurito le nostre possibilita' di vendita e non siamo riusciti ancora
ad inventare nuovi meccanismi che ci permettano la vendita di questi
prodotti, fatto salvo il principio dell'assenza di intermediari.
Per questi motivi non abbiamo preso in questi viaggi ulteriore materiale.
Abbiamo consegnato alle donne la cifra di 972 euro,
Il totale generale del denaro consegnato fino ad ora è giunto quindi a
6842.5 euro.
Un ringraziamento a tutti quelli che si sono impegnati nella vendita
di questi prodotti, particolarmente a Nadia, Gaetano, Antonella,
Filippo e Marvida.


5. I nuovi progetti

A) Uno studio dentistico dato in comodato d'uso al Sindacato

A gennaio scorso eravamo entrati in contatto con il COI (Cooperazione
Odontoiatrica Internazionale), una ONLUS di dentisti che agisce
sostanzialmente con criteri assai simili ai nostri, senza
intermediazioni ed in modo assolutamente volontario.
Questa associazione ha gia' installato alcuni laboratori dentistici in
campi profughi palestinesi in Libano ed uno in Eritrea. Oltre a
fornire la strumentazione, segue gli studi dentistici installati sia
attraverso la fornitura del materiale di consumo che fornendo
periodicamente aggiornamento professionale attraverso l'invio di suoi
volontari.
Il COI, dopo aver verificato il nostro modo di lavorare, ci ha
proposto di spostare a Kragujevac il seguente materiale che, benche'
usato, e' perfettamente funzionante:
1 Riunito odontoiatrico elettropneumatico, completo di poltrona,
faretra e bacinella
1 Lampada da riunito FARO completa di palo portalampada
1 Autoclave ad acqua distillata FARO
1 Sterilizzatrice a palline di quarzo NOVAXA
1 Lampada polimerizzatrice per compositi IVOCLAR
1 Apparecchio radiologico 70KV cono lungo DE GOETZEN – NOVAXA completo
di centralina.
Il valore economico di questo usato e' stimabile in circa 8000 euro.
La Zastava possiede un centro medico (Zavod Za Zdravsvenu Zastitu
Radnika) di ragguardevoli dimensioni: vi lavorano 326 persone, due
terzi dei quali operatori sanitari (piu' di 60 sono i medici) ed un
terzo di amministrativi.
Il suo bacino di utenza e' rappresentato attualmente da circa 50.000
lavboratori e da circa 7.000 pensionati.

In questo centro si effettuano ogni anno circa 1 milione di
prestazioni sanitarie di cui 65.000 nel campo dentistico. Nel reparto
dentistico lavorano 25 persone, tra cui sette medici dentisti.
Il problema del Centro Medico e' che la strumentazione in uso ha
un'eta' media di circa 20 anni, ed e' quindi fortemente inadeguata.
La direttrice del Centro ha tenuto a puntualizzare che, grazie
ell'entusiasmo, al senso di solidarieta' nonche' alla professionalita'
del personale, chi si rivolge a questo presidio riceve il massimo
delle cure.
I due esponenti del COI che erano con noi sono rimasti molto
soddisfatti della visita, perche' esistono gia' tutte le strutture ed
il personale per rendere immediatamente operante questo laboratorio.
Si e' quindi firmato un accordo che prevede la cessione in comodato
d'uso gratuito al sindacato della strumentazione sopra descritta.

Riporto ora i punti salienti dell'accordo raggiunto:
Il comodato d'uso e' subordinato al rispetto delle seguenti condizioni:
1. la strumentazione in nessun caso potra' essere utilizzata per scopi
libero professionali
2. la strumentazione dovra' essere utilizzata presso il reparto
stomatologico del Centro medico Zavod Za Zdravsvenu Zastitu Radnika
D.O.O. (di seguito ZZZR) a Kragujevac
3. il suo utilizzo deve essere volto alla diagnosi, prevenzione e cura
delle malattie della bocca, in modo gratuito, su lavoratori a
qualunque titolo riferibili al complesso metalmeccanico Zastava, ai
pensionati e ai loro familiari, con particolare riguardo all'infanzia
4. il sindacato si fa carico di richiedere annualmente a ZZZR una
relazione contente il numero e la tipologia degli interventi
effettuati con l'uso della strumentazione sopradescritta e la
tipologia dei pazienti sottoposti a diagnosi, prevenzione e cura
Per la verifica del rispetto dei punti precedenti 1,2 3 e per una
analisi dei dati di cui al punto 4 si costituisce una commissione
formata da un rappresentante per ciacuna delle parti firmatarie del
presente accordo. Tale commissione si riunira' con cadenza annuale.
La commissione sara' nominata in occasione dell'avvio delle attivita'
della strumentazione. In ogni caso le associazioni firmatarie
potranno, in caso di necessita', delegare in loro rappresentanza
soggetti anche locali, da loro indicati, per partecipare alle riunioni
della commisssione in oggetto.

Stiamo al momento predisponendo la documentazione per il trasporto a
Kragujevac di tutto il materiale.

B) Realizzazione di un centro di accoglienza diurno per ragazzi con
sindrome Down e autistici

Avevamo ricevuto alcuni mesi fa una richiesta di aiuto per la
creazione di questo centro da parte dell'associazione delle famiglie
con figli colpiti da questa sindrome.
Esiste infatti solo la possibilita' per loro di essere ammessi nella
scuola dell'obbligo e seguiti da insegnanti di sostegno, ma alla fine
della ottava classe, verso i 14-15 anni, devono rientrare in famiglia
e non c'e' alcuna struttura pubblica che si occupi di loro.
Le loro famiglie avevano quantificato le necessita': una piccola
palestra, un laboratorio di sartoria, uno di pittura e ceramica, uno
di musica, una sala soggiorno ed una cucina, per circa 10.000 euro di
spesa.

Noi avevamo ricevuto dai lavoratori della COOP consumatori Nord-Est a
settembre 2004 la cifra di 14.290 euro, con la richiesta di impegnare
questo denaro in uno o piu' progetti che andassero oltre il sostegno
al reddito delle famiglie; noi avavamo gia' impegnato, con l'accordo
dei referenti della COOP, 1.000 euro per le terapie di un bambino di
tre anni colpito da distrofia muscolare e che e' in cura con risultati
eccezionali presso la EmCell Clinic di Kiev in Ukraina ed altri 572
per il parziale pagamento del materiale scolastico che avevamo
distribuito durante il viaggio di settembre 2004.
Sempre in accordo con i lavoratori della COOP, abbiamo quindi deciso
di finanziare la realizzazione del centro, a patto che pero' ci
fossero i locali disponibili.

La mattina del sabato 28 marzo abbiamo incontrato una delegazione del
Comune di Kragujevac, formata da:
Dobrica Milovanovic, Vice-sindaco
Slavica Saveljic, Assessore agli affari sociali
Sladjan Radovanovic, Assessore alla collaborazione nazionale e
internazionale.
A tale incontro ha partecipato tutta la nostra delegazione, Delko e
Rajko Segretario e Vice-segretario del Samostanli, Milja dell'Ufficio
internazionale adozioni ed una delegazione di genitori.
Il Comune ha messo a disposizione di questa relizzazione un edificio
pubblico ad un piano attualmente in disuso e con una superficie di
circa 350 metri quadrati, prendendo l'impegno di resaurarlo in fretta.
Abbiamo visitato a lungo questo edificio, e non ci sono apparentemente
grossi lavori da realizzare per renderlo agibile in fretta. I locali
sembrano perfetti per questa iniziativa: c'e' un grande salone di 260
metri quadrati, due bagni, una cucina, due uffici e un magazzino.
A questo punto noi abbiamo consegnato, sempre alla presenza dei
genitori e dei rappresentanti del sindacato, 7.000 euro come prima
parte del nostro contributo.
Altri 3.000 euro saranno forniti quando la struttura sara' operativa.

C) Gli asili del Comune di Vordovac

Attraverso il Consolato serbo di Trieste avevamo ricevuto una
richiesta di aiuto da parte di una scuola materna di Vordovac, grosso
sobborgo alla periferia di Belgrado.
Non sapevamo esattamente di cosa avessero bisogno; eravamo convinti
che si trattasse di materiale didattico.
Il lunedi' 28 marzo, sulla via del ritorno a casa, ci siamo incontrati
con la direttrice degli asili di questa citta'.
Si tratta complessivamente di 23 asili pubblici (e non uno come
credevamo!) che ospitano 747 bambini da 1 a 3 anni (i nostri nidi) e
di 2812 bambini da 3 a 7 anni (le nostre scuole materne). La richiesta
che ci e' stata avanzata riguarda la fornitura di lenzuola per i
lettini, per complessive 5980 lenzuola di diverse dimensioni.
Dopo una ampia discussione tra noi (erano presenti alcuni dirigenti di
distretti COOP) e con la direttrice, siamo rimasti d'accordo che
finanzieremo con il denaro restante dal contributo COOP, circa 2500
euro, l'acquisto in loco di cotone per lenzuola e che il taglio e il
cucito sara' a carico della direzione di questi asili.

Con questi interventi siamo ora con la cassa vuota...


6. Informazioni generali sulla Serbia e particolareggiate sulla Zastava

Gli ultimi dati statistici che vi abbiamo inviato sono contenuti nella
relazione del viaggio di dicembre 2004, presente all'indirizzo:
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2004/2004_1217_zastava.htm
Non vi sono state variazioni sostanziali negli ultimi tre mesi.

Informazioni generali sulla Serbia

Il cambio attuale dinaro/euro e' di salito a 80.4 (era a 78.5 durante
il viaggio di fine dicembre 2004).
L'inflazione nel 2004 e' stata di circa il 12%.
Noi consegnamo le nostre quote in euro, e quindi mantengono pressoche'
inalterato il loro potere di acquisto.

I dati che seguono sono di fonte governativa, mentre quelli di
dicembre erano di origine sindacale.
Il numero di occupati in tutta la Serbia e' di 2.025.000 (su una
popolazione totale di circa 7.5 milioni); in questo numero sono pero'
compresi anche i lavoratori in cassa integrazione.
Il numero ufficiale di disoccupati e' 969.000, pari al 28% della
popolazione potenzialmente attiva.

Il 55% dei lavoratori e' iscritto al Jedinstvena Organizacija
Samostalnog Sindikata, noto anche come Samostalni Sindikat (Sindacato
Autonomo), il 45% non e' sindacalizzato o iscritto ad altri sindacati,
nati soprattutto dopo l'ottobre 2000..
Salario medio nel Paese a gennaio 2005:
Industria 13925 dinari (170 euro)
Settore pubblico 15043 dinari (184 euro)
Media pesata 14263 dinari (175 euro)

Il saldo tra natalita' e mortalita' e ` negativo in tutta la Serbia,
ad eccezione di un solo distretto.
L'eta' media della popolazione e' in continua crescita; riporto tre
valori relativi al 1961, al 1981, e al 2002 per maschi e femmine:
Anno 1961 1981 2002
Maschi 30.4 34.5 39.0
Femmine 32.1 34.4 41.5

Informazioni su Kragujevac e la Zastava

A Kragujevac citta' il salario medio (tutti i settori) e' di 147 euro.
A livello cittadino il rapporto lavoratori/pensionati e' attualmente
di 1.29 a 1.
37.500 persone sono al lavoro, e per esse vengono pagati i contributi
29.070 sono i pensionati
25.000 sono disoccupati
Il bilancio comunale del 2004 e' stato di 1.627.263.703 dinari (circa
20 milioni di euro) il che significa circa 100 euro per abitante per anno.
Le privatizzazioni hanno interessato fino a dicembre 2004 10 aziende,
tra cui la piu' significativa ha riguardato la centrale del latte.
Da gennaio 2005 ad ora sono state privatizzate altre tre aziende, tra
cui due afferenti al gruppo Zastava
Zastava Hydro con 10 dipendenti
Zastava Spedizioni con 20 dipendenti.

Per quanto riguarda la Zastava, non ci sono significative variazioni
sui numeri dei lavoratori.
Circa 17.000 sono in produzione, suddivisi in 36 unita' produttive
indipendenti.
6.247 sono in cassa integrazione a fine marzo 2005.
La parte piu' significativa e' la Zastava Holding, che raggruppa gli
stabilimenti di produzione delle auto e dei camion, piu' gli uffici
amministrativi, con un totale di 8.291 occupati (4564 lavoratori nel
settore auto, 1545 nel settore camion ed il resto uffici).
La produzione nei primi tre mesi del 2005 e' stata di 1739 auto per il
mercato interno e 21 (!) per l'esportazione (in Egitto) e di 61
camion, almeno 15 volte inferiore alle potenzialita' produttive.

Alla Zastava il salario medio degli occupati e' di 211 euro; questo
dato e' apparentemente migliore della media cittadina poiche' vi sono
alcuni reparti, con meno di 1000 addetti in totale (Zastava ALATI,
costruzione di utensili e Zastava DELOVI, pezzi di ricambio per auto)
dove il salario medio sale a circa 300 euro.

Ovviamente peggiore e' la situazione degli oltre 6247 lavoratori in
cassa integrazione, che percepiscono una indennita' mensile di circa
il 45% del salario della categoria di appartenenza con una media di 75
euro al mese.
La cassa integrazione era iniziata nel settembre 2001, per una durata
di 4 anni.
Scadra' dunque nel settembre 2005, e nessuno al momento azzarda
previsioni. L'accordo prevedeva il reintegro al lavoro, ma questa non
e' una previsione realistica.
Probabilmente si andra' verso una ondata di pensionamenti (per chi ne
ha maturato le condizioni) e di licenziamenti con una indennita' di
100 euro per anno lavorato, come e' successo per i circa 10.000
licenziati nel 2001 e per i circa 2000 cassaintegrati che hanno scelto
questa strada nel corso di questi ultimi quattro anni.
La FIAT si e' dichiarata disponibile ad azzerare l'80% dei debiti
della Zastava, ma richiede il pagamento del restante 20% entro il 2005.
Il tasso di sindacalizzazione tra i lavoratori del gruppo Zastava
arriva all'80%.
Di questi il 71% sono iscritti al Samostanli.


7. Conclusioni

In modo generale possiamo dire che lavoratori jugoslavi continuano ad
essere in condizioni di oggettiva debolezza e devono fare i conti con
la necessità di una ricostruzione post-bombardamenti che ha ormai da
sei anni assunto una chiara direttrice iper-liberista.
Lo Stato, fortemente allettato e subordinato alle promesse di aiuto
occidentali, ha lasciato al libero mercato ogni decisione. Così i
prezzi aumentano, le scuole e la sanità diventano prestazioni
disponibili solo per i più ricchi, le fabbriche, le zone industriali
sono all'asta di profittatori occidentali che comprano tutto a prezzi
bassi e ponendo condizioni di lavoro inaccettabili. Sono evidenti e
stridenti le contraddizioni tra una estrema poverta' diffusa nella
quasi totalita' della popolazione e una ricchezza esibita attraverso i
suoi tipici simboli, soprattutto le auto di lusso.
Nel caso specifico della Zastava e' estremamente preoccupante il
destino dei quasi 7000 lavoratori ancora in cassa integrazione, che
scadra' tra pochi mesi, alla fine di agosto.
Le famiglie che aiutiamo materialmente esprimono la loro gratitudine
per questi aiuti che sono indispensabili per la loro sopravvivenza;
una delle loro grandi preoccupazioni e' di non rimanere soli,
abbandonati ed invisibili al resto del mondo, il che giustifica
pienamente la frequenza dei nostri viaggi.
Dobbiamo continuare i nostri sforzi affinche' giunga a loro la nostra
solidarieta' e fratellanza materiale e politica.

---

Intervento,
a nome del gruppo ZASTAVA Trieste,
dell'Associazione"Non bombe ma solo Caramelle" –ONLUS
e del coordinamento RSU-CGIL,
svolto da Gilberto Vlaic
all'assemblea dei lavoratori della Zastava di Kragujevac
il 19 marzo 2005
in occasione della consegna delle adozioni a distanza


Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
care lavoratrici e cari lavoratori,
care compagne e cari compagni,
vi porto il piu' fraterno saluto delle associazioni che qui
rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL
l'associazione Non bombe ma solo Caramelle
le Cooperative del nord-est.
e dei lavoratori e delle famiglie italiane che partecipano a questa
campagna di solidarieta' materiale e politica con voi.
Per quanto riguarda me, lo sapete bene, sono felice di poter essere
ancora una volta tra di voi. E oggi lo sono ancora di piu'. Vi
ricorderete forse che a dicembre scorso avevo firmato di fronte a voi
la richiesta di adesione al Samostanli; finalmente mi e' stata
consegnata la tessera e cosi' mi sento ancora piu' legato a voi.

In questa occasione abbiamo con noi circa 70 quote di adozioni; di cui
8 nuove. La settimana prossima saro' di nuovo a Kragujevac, con
un'altra delegazione e distribuiremo altre 80 adozioni circa.

Questo viaggio si svolge in un periodo tristemente simbolico: sei anni
fa la NATO aggrediva la Jugoslavia; due anni fa gli Stati Uniti ed i
loro alleati invadevano l'Iraq.

Ad ognuna di queste aggressioni hanno dato dei nomi diversi, per
cercare di confondere i popoli; prima l'ingerenza umanitaria, poi la
guerra preventiva al terrorismo. E tutto e' sempre frutto di terribili
menzogne: dapprima si demonizza un popolo e il suo sistema politico, i
suoi dirigenti, si convince la maggior parte della propria opinione
pubblica che si e' in presenza di mostri assassini e poi si bombarda;
a distanza di tempo emergeranno le menzogne, ma ormai lo scopo e'
stato raggiunto

La realta' e' sotto gli occhi di tutti, basta volerla vedere: queste
aggressioni servono per distruggere sistemi sociali e politici invisi
all'Occidente, per determinare nuovi controlli di territori, per
impadronirsi delle materie prime.
In questo quadro si collocano attualmente le accuse alla Siria, i duri
moniti rivolti all'Iran, le ricorrenti minacce alla Corea del Nord, ma
anche la campagna di aggressione continuamente scatenata contro Cuba e
contro i paesi dell'America latina, mentre il popolo palestinese vive
prigioniero nella propria terra.

Il 19 di marzo in tutto il mondo la parte piu' cosciente
dell'umanita' scende in piazza contro la guerra.
Il nostro NO alle guerre di aggressione dell'imperialismo deve essere
senza condizioni, non solo perche' portano lutti, distruzioni,
incertezza per il futuro, ma perche' i loro scopi sono assolutamente
opposti ai nostri interessi come classe.
E l'arma piu' forte che abbiamo e' la solidarieta' internazionalista
tra i lavoratori.

I popoli del mondo devono essere in questo momento grati alla
Resistenza irakena, perche' ha costretto gli Stati Uniti ad
impantanarsi in una guerra che non vinceranno mai.
Se cosi' non fosse stato, gia' oggi altri popoli sarebbero stati
aggrediti e sappiamo bene che gli Stati Uniti hanno sempre pronta la
lista di chi aggredire per primo.

Dopo la farsa delle elezioni in Irak, due mesi fa, ci sono stati
annunci trionfali per aver portato liberta' e democrazia al popolo
iracheno.
La liberta' di morire per mancanza di cibo, di acqua, di medicine, di
lavoro.
Questa e' la liberta' e la democrazia di chi si e' dichiarato padrone
dei destini del mondo.

Ma c'e' anche un altro anniversario di cui dobbiamo invece andare
orgogliosi.
Sessanta anni fa i nostri nonni e i nostri padri si liberavano
dall'oppressione nazifascista, aprendo la speranza ad un mondo nuovo.
Specialmente voi dovete andarne fieri, visto che il vostro Paese si e'
liberato da solo, a costo di grandissimi sacrifici.
Dobbiamo insegnare la storia della Resistenza al nazifascismo alle
giovani generazioni, perche' non se ne perda memoria e per combattere
il revisionismo storico che sta prendendo piede in tanti paesi europei
e che tende a mettere sullo stesso piano i nazifascisti, i loro
collaborazionisti e i partigiani.
In Italia ad esempio e' in discussione una legge per dare la pensione
a chi combatte' dalla parte dei fascisti e dei nazisti durante
l'occupazione tedesca dopo il 1943. In questa maniera si vogliono
mettere sullo stesso piano le vittime e i carnefici. Se perdiamo la
memoria della nostra Storia perdiamo la capacita' di costruire il
nostro futuro.

Termino con un saluto a tutti i ragazzi presenti.
So che molti di voi si scambiano lettere con i loro amici italiani.
E' una cosa molto importante perche' oltre a rafforzare i vincoli di
amicizia, permette di mantenere la conoscenza reale della vostra
situazione.
Infatti nel mio Paese si parla poco di voi, molti sono convinti che vi
abbiamo portato democrazia, liberta' e benessere e che comunque la
vostra situazione e' migliorata dalla fine dell'aggressione; le vostre
parole a questo riguardo valgono piu' di mille dei nostri discorsi e
dibattiti.

Vogliate sempre bene ai vostri amici Italiani, come noi vogliamo bene
a voi.


SVE VAS VOLIM

Kragujevac, 19-3-2005