CAMPING DARBY 2005: SMANTELLIAMO LA BASE USA
29 giugno - 3 luglio 2005, ex campeggio della polizia di stato, Tirrenia

1991, prima guerra del Golfo: da Camp Darby partono 22.000 tonnellate
di munizioni, quasi la totalità delle munizioni usate per Desert Storm.
1999, guerra "umanitaria" in Serbia: provengono da Camp Darby il 60%
delle bombe scagliate sulla ex Iugoslavia.
2003, seconda guerra all'Iraq: ancora forniture belliche da Camp Darby.
Un carico di morte che ha occupato ferrovie, strade, porti e aeroporti
e sequestrato le infrastrutture civili per scopi militari.

Oltre le guerre "umanitarie, infinite, chirurgiche, preventive,
permanenti", Camp Darby rappresenta un buco oscuro, incontrollato e
incontrollabile, al centro delle trame eversive degli ultimi 60 anni:
base di rifornimento della contras in Nicaragua, nodo strategico della
struttura eversiva Gladio/Stay Behind, centro di addestramento per lo
stragismo fascista.

La lotta contro le basi e le servitù militari sul nostro territorio
rappresenta un tassello fondamentale della più generale lotta contro la
guerra. Una guerra infinita che pericolosamente moltiplica le minacce e
che comporta un allargamento del fronte di aggressione in medioriente.
Una guerra infinita che, per continuare ad esportare aggressioni,
sviluppa in maniera altrettanto pericolosa la ricerca sugli armamenti e
i più sofisticati sistemi di sterminio: un pericolo permanente dunque
per le popolazioni e l'ambiente che entrano nel mirino della guerra di
dominio dell'imperialismo americano.

Un pericolo permanente anche per l'ambiente e la salute delle
popolazioni occupate dalle basi militari che si sintetizza in una
cifra: dentro Camp Darby ci sono materiali bellici del valore di due
miliardi di dollari, missili e ordigni esclusi. 20.000 tonnellate di
munizioni per artiglieria, missili, razzi e bombe d'aereo con 8.100
tonnellate di alto esplosivo ospitate in 125 bunker. Equipaggiamenti
completi per armare una brigata meccanizzata: 2.600 tra tank, blindati,
jeep e camion. La capacità complessiva dei magazzini nel 1999 (e
intanto avanzano i progetti di allargamento) è stata certificata per
contenere 32.000 tonnellate di ordigni mentre recentemente i comandanti
stessi della base hanno confermato la presenza di armi all'uranio
impoverito stoccate nei magazzini della base. E la guerra "umanitaria"
in Iugoslavia ha reso noti i danni permanenti per ambiente e
popolazioni di questo tipo di armamenti, frutto di una ricerca
scientifica piegata agli interessi militari.

Dire no alla guerra, agli armamenti, alle basi militari significa
portare avanti campagne d'informazione per denunciare l'incompatibilità
tra basi e territorio: non costituiscono alcuna ricchezza e non portano
posti di lavoro. Al contrario sottraggono risorse alla popolazione e
rappresentano un pericolo costante in termini di sicurezza, salute e
tutela ambientale.

Vogliamo chiudere la base di Camp Darby e riutilizzare l'area di
Tombolo per scopi esclusivamente civili, escludendo ipotetiche
riconversioni in termini di Peace Keeping.

Vogliamo far emergere le contraddizioni delle pubbliche amministrazioni
che hanno da sempre assunto posizioni ambigue rispetto alla chiusura
della base: è dello scorso anno la votazione del Comipar a favore
dell'ampliamento della base con il beneplacito dei membri della Regione
Toscana, e si progetta intanto l'allargamento del canale dei Navicelli
senza porre pregiudiziali nei confronti del comando americano.

Dal 29 giugno al 3 luglio intendiamo coinvolgere tutte e tutti coloro
che si battono sui propri territori contro le basi della morte in un
percorso che coniughi confronto e mobilitazione: dalla illegittimità
giuridica della base ai suoi contraccolpi ambientali, dalla riflessione
sugli armamenti a quella sulla riconversione, dalla guerra in Iraq
all'aggressione in America latina, dalla riflessione sui saperi di
guerra a quella sull'esproprio militare delle infrastrutture civili.
Mettendo a confronto le esperienze contro le basi che si stanno
muovendo sul territorio nazionale e tornando davanti ai cancelli di
Camp Darby.

SPAZIO ANTAGONISTA NEWROZ (Pi), SPAZIO SOCIOABITATIVO OCCUPATO
S.LORENZO/UNIVERSITA' ANTAGONISTA (Pi), CSOA GODZILLA (Li),
CONFEDERAZIONE COBAS, MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANO
PROGRAMMA CAMPINGDARBY
campeggio di lotta per lo smantellamento della base di Camp Darby

LUNEDI' 27/06
Ore 9.00 Presidio davanti al Tribunale di Firenze per il processo ai
manifestanti che parteciparono allo sciopero autorganizzato contro la
guerra in Kossovo del 13 maggio 1999.

MERCOLEDI' 29/06
Ore 17,00  Apertura del campeggio di lotta con itinerario pomeridiano
di informazione e controinformazione per le strade di Marina di Pisa e
Tirrenia con animazioni e bande musicali

Ore 21,00 Dibattito: GLOBALIZZARE LE LOTTE  - Perché America Latina: la
ribellione di un continente contro il neoliberismo. Eserciti nazionali
e basi statunitensi. Pratiche internazionaliste e campagne di
solidarietà.
Relatori: Brigate di Solidarietà e per la Pace, Firenze; Comitato di
Solidarietà con i popoli del latino america "Carlos Fonseca",
REBOC-rete di Boicottaggio della Coca Cola, Roma; Coordinamento toscano
di sostegno alla lotta zapatista, Empoli. Coordina: Stefania
Costantini, Spazio Antagonista Newroz
Sarà presentata la video intervista a un rappresentante de SINALTRAIL,
una testimonianza da una delle città colombiane più martoriate dalla
presenza paramilitare.

Serata musicale LATINO-AMERICANA (Dj Massimino)

GIOVEDI' 30/06
Ore 17,00 Dibattito: DANNI VISIBILI E INVISIBILI DELLA GUERRA -
Conseguenze ambientali e sanitarie delle nuove guerre
Relatori: Giorgio Ferrari, Redazione Rosso Vivo; Monica Zoppè,
Scienziat* Italian* contro la guerra, Pisa; Mauro Cristaldi, Scienziat*
Italian* contro la guerra, Roma; Alberto Tarozzi, Scienziat* Italian*
contro la guerra, Bologna; Della Pina, Docente presso Corso di Laurea
in Scienze della Pace, Pisa. Coordina: Fabrizio Bertini, Coordinamento
dei Comitati Popolari liguri e toscani per la difesa dell'ambiente

Ore 21,00 Satira contro la guerra: incontro con il VERNACOLIERE
Ore 23,00 Concerto di LAUNGERIE

VENERDI 01/07
Ore 10,30 Tavoli di lavoro dei Comitati contro le basi militari. Sono
previsti  3 tavoli di lavoro su: 1. Saperi di guerra; 2. Danni
ambientali delle basi dalla Maddalena a Camp Darby; ipotesi di
riutilizzo e riconversione delle territorio da sottrarre alle basi a
partire dall'esperienza del Comitato di Aviano; 3. Utilizzo militare
dei porti, aeroporti e le infrastrutture civili: Sardegna, Ghedi,
Taranto, Rimini, Pisa e Livorno.
Ore 16,00 Assemblea Plenaria dei Comitati contro le basi. Presentazione
dei lavori dei tavoli e elaborazioni di una agenda di iniziative e
vertenze contro le basi militari.

Ore 21,00 Dibattito: STRATEGIE DI LOTTA CONTRO LA GUERRA E SITUAZIONE
IRACHENA
Relatori: Vincenzo Miliucci, Confederazione Cobas; Cesare Allara,
Torino; UDAP; Enrico Vigna, SOS Iugoslavia. Coordina: Carlo Dami,
Centro di documentazione di Pistoia

ORE 23,00 ETHER - electro live set

SABATO 02/07
Ore 11.00 Dibattito: ACCORDI SEGRETI E GIURISDIZIONE SULLE BASI;
MILITARIZZAZIONE DELLA VITA CIVILE
Relatori: Joachim Lau, Associazione italiana dei giuristi contro le
armi nucleari; Simonetta Crisci, avvocata, Roma; Chiara Cavallaro,
Scienziat* Italian* contro la guerra; Ezio Menzione, avvocato, Pisa.
Coordina Federico Giusti, Confederazione Cobas, Pisa

Ore 17,00 MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA BASE DI CAMP DARBY

Ore 21,00 Serata musicale reggae: TRINACRIA GIO FAMILY, BLACK HEART,
GANJA G + microfono aperto

DOMENICA 03/07
Ore 11,00 Riprendiamoci il litorale: controinformazione itinerante
sulle spiagge di Tirrenia

Saranno presenti: Spazio video , Spazio libreria, a cura di "Libreria
tra le righe" (Pisa) e Calusca City Light-Centro di documentazione
Primo Moroni, Mostre (Milano) , Pranzo e cena autogestiti

Fipviasanlorenzo38pisa
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Fonte: Scienzaepace mailing list
http://liste.comodino.org/wws/info/scienzaepace