La Caritas Diocesiana di Firenze sfratta le vittime della pulizia
etnica

Di seguito la lettera inviata dalla nostra referente per la Toscana
al Comune di Firenze:


DOTT. PAOLA CECCHI
[segue indirizzo]
E-MAIL: ristori(a)tin.it
ASS. W.I.L.P.F. - Firenze
The Women's International League
for Peace and Freedom
www.wilpf.int.ch/
COORDINAMENTO NAZIONALE PER LA JUGOSLAVIA
www.cnj.it


ALLA C.A. CONS. COMUNALE PRC. LUIGI ONTANETTI
ASS. LUCIA DI SIERVO
PRESID. II° COMM.FRANCESCO RICCI
PRES. IV° COMM. SUSANNA AGOSTINI
PRES. COMMISSIONE PACE LORENZO MARZULLO

Oggetto:ricerca di sistemazione abitativa per famiglia Jugoslava

Vi invio questo fax urgente per sottoporre alla vostra attenzione la
situazione di una famiglia composta da 5 persone che si trova
attualmente alloggiata in una stanza della struttura di Villa
Pieragnoli,Via di Corbignano, Settignano, si tratta di una famiglia
Jugoslava che viveva fino a circa 3 anni fa in Kosovo-Metohija
(vicino alla città di Kosovoska-Mitrovika), ma in seguito a fatti
molto gravi, l'uccisione di 4 parenti e seguenti pulizie etniche
sono stati costretti ad abbandonare il Kosovo, l'etnia di cui fa
parte la famiglia sono gli askalija, hanno avuto in questi anni
regolari documenti e hanno usufruito dell'accoglienza prima di
alcuni parenti che vivono in baracche e dopo nella struttura di
Villa Pieragnoli, adesso hanno ricevuto un ultimatum da parte della
Caritas, che devono lasciare la stanza entro il prossimo 30 giugno,
il padre Fatmir Sulja di lavoro fa le pulizie in una fabbrica a
Sesto Fiorentino, e le entrate della famiglia sono di circa 900 euro
al mese, ha tentato di trovare una nuova sistemazione, ma le
richieste d'affitto, com'è noto sono salatissime,il nucleo è
composto dal padre, la madre e tre figli di otto, sei, due anni.
Sperando in una pronta sistemazione per la famiglia in questione
porgo i miei più cordiali saluti

Paola Cecchi

Firenze 27 giugno 2005