FAR WEST


Da oggi più facile sparare al ladro che viola il proprio domicilio
L'approvazione accompagnata dalla esultanza dei leghisti

Cambia la legittima difesa
Dalla Camera sì definitivo

Castelli: "Riconosciuto il diritto di difendersi"
L'Unione Camere Penali: "Autorizza la legittima offesa"


ROMA - L'aula della Camera ha approvato in via definitiva la legge sulla legittima difesa.
Il provvedimento, fortemente voluto dalla Lega, ha avuto il sostegno di tutta la Cdl.
L'Unione ha votato contro.

La riforma varata autorizza l'uso di armi per difendere la vita e la "borsa". Nell'ipotesi
di violazione di domicilio, infatti, non sarà più punibile chi spara contro il malvivente
o lo colpisce con un coltello per difendere la propria o altrui incolumità. E non sarà
più punibile nemmeno se gli spara per difendere i (propri o altrui) beni, a due
condizioni però: che vi sia "pericolo d'aggressione" e che non vi sia "desistenza"
da parte dell'intruso. Ossia che di fronte all'intimazione del proprietario di casa,
ad esempio, invece di scappare reagisca minaccioso.

Le nuove norme sulla legittima difesa valgono non solo all'interno delle abitazioni
privata, ma anche nei negozi e in ogni luogo dove sia svolta attività commerciale
e imprenditoriale.

"Da oggi i delinquenti Devono avere qualche timore in più e le brave persone, vittime
di aggressioni, qualche problema in meno. E' stato finalmente sancito il principio per
cui un aggressore e un aggredito non sono più sullo stesso piano. E' stato riconosciuto
il diritto dell'aggredito di difendersi" dice il ministro della Giustizia, Roberto Castelli.

Ma gli avvocati non sono d'accordo: "Purtroppo è stata approvata un'altra legge
ingiusta: autorizza la 'legittima offesa' ", dice il presidente dell'Unione delle Camere
Penali Ettore Randazzo, spiegando che i penalisti hanno sempre avversato la legge
"fin dalla sua presentazione in Parlamento, perchè autorizza la 'legittima offesa' anche
nei confronti di chi non rappresenta un pericolo per la incolumità del cittadino".
Randazzo aggiunge che "il nostro sistema era al proposito molto ben maturato e
tutelava soltanto i casi in cui l'aggredito dovesse davvero difendere la sua incolumità
semprechè la difesa fosse proporzionata all'offesa ricevuta".

Il testo era stato approvato al Senato il 6 luglio scorso, ma era da tre anni che giaceva
in Parlamento. Il leghista Luciano Dussin, infatti, da primo firmatario l'aveva presentata
il 26 giugno del 2003. Oggi, l'approvazione della legge rappresenta per la Lega un
nuovo successo politico con una "legge bandiera" da utilizzare in campagna elettorale.

(24 gennaio 2006)

http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/politica/legdif/legdif/legdif.html