SULLA ALLEANZA REVANSCISTA-REVISIONISTA TRA "ESULI" ITALIANI
ED "ESULI" GERMANOFONI


( AUF DEUTSCH: Zangenbewegung (13.04.2005)
Deutsch-italienische Kooperation der ,,Vertriebenen"

http://www.german-foreign-policy.com/de/fulltext/52462

IN ENGLISH: Pincer Movement (13.04.2005)
The German-Italian collaboration of "exiles"

http://www.german-foreign-policy.com/en/fulltext/52460 )


MANOVRA A TENAGLIA

La collaborazione italo-germanica degli "esuli"

su german-foreign-policy.com - 13 aprile 2005

TRIESTE/BERLIN (nostro servizio) - La "Lega degli esuli" tedesca (BdV) ha annunciato
la propria cooperazione con le organizzazioni degli esuli italiani. Il governo italiano,
a Roma, ha dichiarato una giornata di commemorazione degli esuli (il cosiddetto
Giorno del Ricordo, 10 febbraio, ndt), i quali, in seguito alla Seconda Guerra Mondiale,
dovettero trasferirsi in Italia dal territorio jugoslavo. Erika Steinbach, presidente del
BdV, è stata ospite d'onore alla prima giornata di commemorazione. Gli esuli
stanno attualmente negoziando con le autorità italiane sulla questione dei
compensi economici di quelle che un tempo erano le loro proprietà in quelle che
sono oggi la Slovenia e la Croazia. Le loro chances sono notevoli, visto che quasi tutti
i partiti italiani sono favorevoli alle loro rivendicazioni. La cooperazione tedesco-
italiana degli "esuli" sta ponendo sotto pressione diplomatica gli Stati ex-jugoslavi
e rafforza le forze revisioniste anche a livello europeo.

Con una legge entrata in vigore il 30 marzo 2004, Roma ha dichiarato il 10
Febbraio giornata nazionale di commemorazione degli "esuli". (1) La data si richiama
al trattato di pace di Parigi, firmato il 10 febbraio 1947, quando l'Italia si impegnò
a lasciare la penisola istriana e parti della Dalmazia alla Jugoslavia. Ebbe luogo
un trasferimento di popolazione, che interessò i collaborazionisti delle potenze
occupatrici sconfitte, analogamente a quanto accadde negli ex territori tedeschi
orientali (Sudeti, Slesia, Pomerania, Prussia - ndt). Una parte della popolazione
jugoslava di lingua italiana aveva appoggiato le politiche di occupazione delle
potenze dell'Asse, commettendo massacri ai danni dei compatrioti jugoslavi durante
la Seconda Guerra Mondiale. I trasferimenti di popolazione furono accompagnati
da numerosi atti di illegalità e vendetta.

Consacrazione nazionale

Con la proclamazione della giornata commemorativa, ed attraverso la esagerazione
di singoli attacchi allo scopo di creare una mitologia, a livello nazionale, basata
sul vittimismo, la politica estera di Roma punta al trattato di pace
internazionalmente riconosciuto, per infondere dubbi sulla sua obiettività. Gli italiani,
in questa maniera, seguono l'esempio tedesco. Le organizzazioni degli esuli dei
territori tedeschi orientali hanno insistito per anni acché Berlino facesse del 5 Agosto
una giornata nazionale di commemorazione. Come per gli italiani, questa data è
stata scelta allo scopo di mettere, in questo caso, un'ipoteca sul Trattato di
Potsdam, firmato il 2 agosto 1945. In questo trattato, la coalizione anti-hitleriana
si accordava sul trasferimento di popolazioni, nel timore di un risorgere delle
attività sovversive da parte delle minoranze di lingua tedesca negli Stati dell'Europa
dell'Est e del Sudest. (2) Una "Carta degli esuli tedeschi", resa pubblica il 5 agosto
1950, esprime contrarietà alla applicazione del trattato. Secondo il BdV, questa data
deve essere consacrata a livello nazionale.

La Nostra Gente

La celebrazione centrale della prima Giornata del Ricordo, alla quale la presidentessa
del BdV ha trasmesso un messaggio di saluto, si è tenuta a Trieste alla presenza
del Ministro degli Esteri italiano Gianfranco Fini. Il parlamento di Roma ha rispettato
un minuto di silenzio per gli esuli, ed il presidente Carlo Azeglio Ciampi ha deposto
una corona di fiori. Come sottolinea il BdV, questo grande appuntamento in Italia è
stato sostenuto da tutti i partiti italiani: "persino quelli che, per decenni, avevano
espresso una opinione diversa, hanno messo stavolta in primo piano la
commemorazione delle vittime, la violazione dei diritti umani, e non più il
loro orientamento politico". (3)
La BdV si riferisce qui alla campagna storiografica che ha avuto luogo in Italia negli
ultimi anni, con la partecipazione dei vari media italiani, per creare consenso attorno
alla revisione del complesso degli sviluppi post-Guerra Fredda e degli
accordi internazionali. Le reti televisive pubbliche (RAI) trasmettono un serial sulla
vicenda degli esuli (il riferimento è a "Il cuore nel pozzo", ndt). Il programma è
stato preparato giusto in tempo per il Giorno del Ricordo, ed ha catturato l'attenzione
di circa 10 milioni di telespettatori italiani. In base alla trama, l'avanzata verso
Trst (Trieste) dei partigiani jugoslavi e le misure militari prese contro i
collaborazionisti italiani in Istria si sono trasformate in una questione da
dramma nazionale. Persino quotidiani seri, quale il Corriere della Sera, hanno dato
ampio risalto negli ultimi anni ad articoli sui cittadini italiani di origine italiana - ,,la
nostra gente".

Allineamento

I partiti italiani di opposizione, compresi gli ex comunisti ed i socialdemocratici,
hanno sostanzialmente appoggiato questa riscrittura della storia (4),
sostenendo l'offensiva revisionista delle leadership italiane ed in questa maniera
aiutando gli "esuli" a conquistare l'opinione pubblica. Persino le manovre di politica
estera del governo, tese a rinegoziare con la Croazia i compensi per gli "esuli",
vengono accettate senza alcun vero dissenso dalla opposizione "di sinistra".

I beni

In seguito al recentissimo incontro (aprile 2005, ndt) del Ministro degli Esteri italiano con
il suo omologo croato, Hido Biscevic, per discutere dei "beni degli esuli italiani",
le organizzazioni revisioniste hanno intensificato, con un ultimatum, la loro pressione
sul governo di Roma. (5) Secondo una dichiarazione della ,,Federazione delle
associazioni degli esuli", bisogna mettere la parola fine ai negoziati infruttuosi. Gli
Stati successori della Jugoslavia devono avere ben chiaro in mente che non
possono sfuggire alle richieste di restituzione. Con ciò, Croazia e Slovenia si trovano
prese in trappola in una manovra a tenaglia delle politiche estere italiana e tedesca.
Gli uffici governativi a Berlino e le associazioni degli "esuli" austriaci chiedono
la rinegoziazione di quanto pretendono di poter rivendicare.

Europea

La BdV ha reso noto a Berlino che intende cooperare con gli esuli italiani, "soprattutto
in vista della costituzione di un 'Centro contro le espulsioni'." (6) Erika
Steinbach, presidente della BdV, ha anche annunciato il suo sostegno ad una
iniziativa della "Unione degli Istriani" per una "Giornata europea del ricordo di tutte
le vittime delle espulsioni".


1) Legge 30 marzo 2004, n.92
2) Vedasi anche: Only Half of the Guilt
http://www.german-foreign-policy.com/goto.php?path=./news/article/1110668400.php
e Disputing Yalta
http://www.german-foreign-policy.com/goto.php?path=./news/article/1109026801.php
3) Italien gedenkt der Opfer von Triest, Deutscher Ostdienst 3/2005
4) Foibe: Ciampi: ,,Tragedia nella memoria di tutti"; Corriere della Sera 09.02.2004
5) Ultimatum della Federazione al Governo; www.unioneistriani.it 19.03.2005
6) Italien gedenkt der Opfer von Triest, Deutscher Ostdienst 3/2005

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