CALCIOITALIA 2006: "ORDINE, EDUCAZIONE, PULIZIA"...


...Nostalgia del Real o anche di Madrid?

"Soprattutto di Madrid. A quei tempi, dieci anni fa, si respirava
un'aria effervescente, l'aria del Paese che, in Europa, stava facendo
i progressi più grandi. Quando sono tornato in Italia, mi è sembrato
di avere fatto dei passi indietro: questo paese dorme".

La Spagna in sintesi?

"Il calore e la creatività latina regolati da un ordine rigoroso.
L'ordine che viene da Franco".

Franco era un dittatore.

"Ma ha lasciato in eredità l'ordine. In Spagna funziona tutto e
funziona bene, ci sono educazione, pulizia, rispetto e poca
burocrazia. Dovremmo prendere esempio..."

(dall'intervista a Fabio Capello, allenatore, su Repubblica:
http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/sport/calcio/capemadrid/franco2/franco2.html
)


...All'interno dello stadio, prima e durante la partita, sono comparsi
nella curva degli ultras romanisti, striscioni che innegiavano ai
forni crematori, bandiere naziste, svastiche, croci celtiche e
drappi con il ritratto di Mussolini e anche immagini della capra
istriana... Il vice premier, Gianfranco Fini, non crede che sia una
questione politica... In molti sostengono che, in presenza di fatti
del genere, le partite andrebbero fermate...

(da Il Piccolo del 31/1/2006)

...si trovavano attorno agli striscioni e ai simboli nazisti apparsi
domenica nella curva sud dell'Olimpico prima di Roma-Livorno, dalle
svastiche al lugubre «Gott mit uns» e all'inquietante «Lazio Livorno
stessa iniziale stesso forno»... Ponte Duca d'Aosta, prima del
passaggio dei pullman livornesi: lì c'era il materiale per l'agguato,
sei bottiglie molotov e lo striscione con la scritta «V'avemo bruciato
vivi» che sarebbe servito per l'agghiacciante rivendicazione dalla
curva...

(da il manifesto del 1 Febbraio 2006,
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/01-Febbraio-2006/art121.html
)