http://italy.peacelink.org/mediawatch/articles/art_15605.html
Documenti / I media e la guerra
La guerra a internet del Pentagono
Il Pentagono ha sviluppato un'estesa strategia per impossessarsi di
internet e controllare il libero flusso di informazione. Il piano
appare in un documento che è stato recentemente declassificato, "The
Information Operations Roadmap," reso pubblico grazie al FOIA [Freedom
of Information Act] e rivelato in un articolo pubblicato dalla BBC.
Mike Whitney
18 marzo 2006
Il Pentagono vede internet nell'ottica di un avversario militare che
pone una minaccia vitale alla sua missione esplicitamente dichiarata
di dominio a livello globale. Questo spiega il linguaggio di aperto
confronto usato nel documento, che parla di 'combattere il net',
implicando che internet è l'equivalente di un "sistema di armi nemico".
Il Dipartimento della Difesa attribuisce un alto significato al
controllo dell'informazione. Il nuovo programma illustra la sua
determinazione a voler fissare i parametri della libertà di parola.
Il Pentagono vede l'informazione come un elemento essenziale nella
manipolazione delle percezioni pubbliche e, quindi un mezzo cruciale
per stimolare il sostegno verso politiche impopolari. Le recenti
rivelazioni riguardo alla propaganda diffusa dai militari nella stampa
straniera dimostra l'importanza che viene attribuita alla cooptazione
della pubblica opinione.
La guerra dell'informazione viene usata per creare una nube
impenetrabile con cui avvolgere le attività del governo così che le
decisioni possano essere prese senza possibilità di alcun dissenso. La
cortina fumogena dell'inganno che circonda l'Amministrazione Bush più
che voler prevaricare i politici tenta di mettere in moto una politica
dell'offuscamento chiaramente articolata. "The Information Operations
Roadmap" è intesa al solo scopo di indebolire il principio di una
cittadinanza informata.
Il focus del Pentagono su internet la dice lunga sui media del
mainstream e sulle sue connessioni con l'establishment politico.
Perchè, per esempio, il Pentagono vede internet come una minaccia più
grande dei media del mainstream, dove si stima che a procurarsi le
proprie notizie sia il 75% degli Americani?
La ragione è chiara: perchè i MMS sono una componente già pienamente
integrata del sistema delle multinazionali che provvede a fornire uno
streaming di 24 ore al giorno di notizie vicine agli interessi del big
business. Oggi i MMS operano come un de facto franchise del Pentagono,
un affidabile autore di sofisticata propaganda a favore delle guerre
di aggressione e del sotterfugio politico di Washington.
Internet, d'altra parte, è l'ultimo bastione della democrazia
Americana, un mondo virtuale dove informazione affidabile si muove
istantaneamente da persona a persona senza passare attraverso il
filtro delle multinazionali. I visitatori che si muovono online
possono avere una chiara fotografia delle depredazioni da parte dei
loro governi con un semplice click del mouse. Questa è la
liberalizzazione delle news, una open source di informazione che
espande la mente ed eleva la consapevolezza della cittadinanza su
questioni complesse e allo stesso tempo minaccia lo status quo.
Il programma del Pentagono è solo uno degli aspetti di una più ampia
cultura dell'inganno, un ethos penetrante di disonestà che avvolge
tutti gli aspetti della Casa Bianca di Bush. Il Dipartimento di
"Intelligence Strategica" è una divisione dell'establishment della
Difesa che è interamente consacrato all'occultamento, alla
distorsione, all'omissione e alla manipolazione della verità.
In che maniera la "intelligence strategica" sarebbe diversa dalla
semplice intelligence?
E' informazione che viene modellata in maniera da venire incontro ai
bisogni di un gruppo particolare. In altre parole, non è di certo la
verità, piuttosto una fabbricazione, una fiction, una bugia.
"Intelligence strategica" è un ossimoro, un esempio considerevole di
incongruente linguaggio Orwelliano che riflette il cinismo
profondamente radicato dei suoi autori.
Internet è un obiettivo logico della guerra elettronica pianificata
dal Pentagono. Già i memos di Downing Street, le minacce di Bush a
base di bombe contro Al Jazeera, le elezioni fraudolente del 2004, e
la distruzione di Falluja, hanno scardinato l'esecuzione pulita delle
guerre di Bush. E' comprensibile che Rumsfeld & Co. cerchino di
trasformare questo nemico potenziale in un alleato, tanto quanto hanno
fatto con i MMS.
I piani del Pentagono per implementare una "guerra virtuale" sono
impressionanti. La BBC nota: "Le operazioni descritte nel documento
comprendono un raggio sorprendentemente ampio di attività militari:
ufficiali per gli affari pubblici che impartiscono istruzioni ai
giornalisti, truppe per le operazioni psicologiche che cercano di
manipolare i pensieri e le credenze del nemico, specialisti di
attacchi contro network computeristici che cercano di distruggere i
network dei nemici."
Il nemico, naturalmente, sei TU, caro lettore, o chiunque si rifiuti
di accettare il proprio ruolo di stupido pendaglio del Nuovo Ordine
Mondiale. Impossessarsi di internet è una maniera prudente di
controllare ogni pezzo dell'informazione di cui uno fa esperienza
dalla culla alla tomba; ossia ciò che è necessario per il
funzionamento ordinato di uno stato di polizia.
La "Information Operations Roadmap" (IOR) raccomanda che le operazioni
psicologiche (Psyops) "prendano in considerazione un vasto raggio di
tecnologie allo scopo di disseminare propaganda nel territorio del
nemico: veicoli aerei senza equipaggio, 'sistemi pubblici di indirizzi
sparsi e miniaturizzati, tecnologie senza fili, telefoni cellulari e
internet." Nessuna idea è troppo costosa o troppo complessa da poter
sfuggire alla seria considerazione dei capi del Pentagono.
Il Dipartimento della Guerra sta pianificando di inserirsi esso stesso
in ogni area di internet, dai blog alle chat room, dai siti web di
sinistra ai commentari editoriali. L'obiettivo è quello di sfidare
ogni singolo boccone di informazione apparso sul web che possa
contrastare la narrativa ufficiale: ossia la favola del benigno
interventismo Americano per promuovere la democrazia e i diritti umani
in tutto il pianeta.
La IOR aspira ad "assicurare il massimo controllo dell'intero spettro
elettromagnetico" e sviluppare la capacità di "scardinare o
distruggere l'intero spettro di sistemi di comunicazione, sensori, e
sistemi di armi dipendenti dallo spettro elettromagnetico, emergenti a
livello globale." [BBC]
Dominazione dell'intero spettro.
L'obiettivo ultimo del Pentagono è creare un paradigma per internet
che corrisponda al modello mainstream delle multinazionali, senza
immaginazione o punti di vista divergenti. Quello che hanno in mente è
un internet che viene ristretto in maniera crescente dall'influenza
ingorda dell'industria e dalla sua vasta "tappezzeria di bugie".
Internet è il moderno mercato delle idee, una risorsa dal valore
incalcolabile per la curiosità umana e la resistenza organizzata.
Fornisce un link diretto fra il potere esplosivo delle idee e il
coinvolgimento informato della cittadinanza [conosciuto anche come
democrazia partecipativa].
Il Pentagono sta elaborando i preparativi per la privatizzazione di
internet così che la rivoluzione dell'informazione possa essere
trasformata in una tirannia dell'informazione, estesa a tutte le aree
della comunicazione e al servizio degli interessi esclusivi di un
ristretto numero di influenti plutocrati Americani.
Note:
Traduzione a cura di Melektro per www.radioforpeace.info
Fonte : http://www.radioforpeace.info/articolinuovaera/itapiece138.htm
La Associated Press ha riportato il 13 Febbraio 2006, "Il governo ha
concluso Venerdì scorso la sua esercitazione tattica chiamata 'Cyber
Storm', la più grande simulazione mai tentata per testare la propria
capacità di risposta ad attacchi devastanti scagliati attraverso
Internet da parte di attivisti noglobal, underground hackers e bloggers.
"Bloggers?
"I partecipanti hanno confermato che durante la simulazione su scala
mondiale gli ufficiali del governo e i manager dell'industria sono
stati sfidati a rispondere a deliberate campagne di disinformazione e
ad appelli da parte dei bloggers di Internet, dei diaristi online i
cui 'Web logs' sono carichi di violenti commentari politici e di
riflessioni deviate sugli eventi correnti."
"Campagne di disinformazione"? "Violenti commentari politici"?
"Riflessioni deviate sugli eventi correnti"?
La risoluzione dell'amministrazione a precludere l'esercizio della
libertà di parola non è mai stata tanto forte e continua a crescere a
gran velocità.
Mike Whitney vive nello Stato di Washington, e può essere contattato
al seguente indirizzo di posta elettronica: fergiewhitney @....
Documenti / I media e la guerra
La guerra a internet del Pentagono
Il Pentagono ha sviluppato un'estesa strategia per impossessarsi di
internet e controllare il libero flusso di informazione. Il piano
appare in un documento che è stato recentemente declassificato, "The
Information Operations Roadmap," reso pubblico grazie al FOIA [Freedom
of Information Act] e rivelato in un articolo pubblicato dalla BBC.
Mike Whitney
18 marzo 2006
Il Pentagono vede internet nell'ottica di un avversario militare che
pone una minaccia vitale alla sua missione esplicitamente dichiarata
di dominio a livello globale. Questo spiega il linguaggio di aperto
confronto usato nel documento, che parla di 'combattere il net',
implicando che internet è l'equivalente di un "sistema di armi nemico".
Il Dipartimento della Difesa attribuisce un alto significato al
controllo dell'informazione. Il nuovo programma illustra la sua
determinazione a voler fissare i parametri della libertà di parola.
Il Pentagono vede l'informazione come un elemento essenziale nella
manipolazione delle percezioni pubbliche e, quindi un mezzo cruciale
per stimolare il sostegno verso politiche impopolari. Le recenti
rivelazioni riguardo alla propaganda diffusa dai militari nella stampa
straniera dimostra l'importanza che viene attribuita alla cooptazione
della pubblica opinione.
La guerra dell'informazione viene usata per creare una nube
impenetrabile con cui avvolgere le attività del governo così che le
decisioni possano essere prese senza possibilità di alcun dissenso. La
cortina fumogena dell'inganno che circonda l'Amministrazione Bush più
che voler prevaricare i politici tenta di mettere in moto una politica
dell'offuscamento chiaramente articolata. "The Information Operations
Roadmap" è intesa al solo scopo di indebolire il principio di una
cittadinanza informata.
Il focus del Pentagono su internet la dice lunga sui media del
mainstream e sulle sue connessioni con l'establishment politico.
Perchè, per esempio, il Pentagono vede internet come una minaccia più
grande dei media del mainstream, dove si stima che a procurarsi le
proprie notizie sia il 75% degli Americani?
La ragione è chiara: perchè i MMS sono una componente già pienamente
integrata del sistema delle multinazionali che provvede a fornire uno
streaming di 24 ore al giorno di notizie vicine agli interessi del big
business. Oggi i MMS operano come un de facto franchise del Pentagono,
un affidabile autore di sofisticata propaganda a favore delle guerre
di aggressione e del sotterfugio politico di Washington.
Internet, d'altra parte, è l'ultimo bastione della democrazia
Americana, un mondo virtuale dove informazione affidabile si muove
istantaneamente da persona a persona senza passare attraverso il
filtro delle multinazionali. I visitatori che si muovono online
possono avere una chiara fotografia delle depredazioni da parte dei
loro governi con un semplice click del mouse. Questa è la
liberalizzazione delle news, una open source di informazione che
espande la mente ed eleva la consapevolezza della cittadinanza su
questioni complesse e allo stesso tempo minaccia lo status quo.
Il programma del Pentagono è solo uno degli aspetti di una più ampia
cultura dell'inganno, un ethos penetrante di disonestà che avvolge
tutti gli aspetti della Casa Bianca di Bush. Il Dipartimento di
"Intelligence Strategica" è una divisione dell'establishment della
Difesa che è interamente consacrato all'occultamento, alla
distorsione, all'omissione e alla manipolazione della verità.
In che maniera la "intelligence strategica" sarebbe diversa dalla
semplice intelligence?
E' informazione che viene modellata in maniera da venire incontro ai
bisogni di un gruppo particolare. In altre parole, non è di certo la
verità, piuttosto una fabbricazione, una fiction, una bugia.
"Intelligence strategica" è un ossimoro, un esempio considerevole di
incongruente linguaggio Orwelliano che riflette il cinismo
profondamente radicato dei suoi autori.
Internet è un obiettivo logico della guerra elettronica pianificata
dal Pentagono. Già i memos di Downing Street, le minacce di Bush a
base di bombe contro Al Jazeera, le elezioni fraudolente del 2004, e
la distruzione di Falluja, hanno scardinato l'esecuzione pulita delle
guerre di Bush. E' comprensibile che Rumsfeld & Co. cerchino di
trasformare questo nemico potenziale in un alleato, tanto quanto hanno
fatto con i MMS.
I piani del Pentagono per implementare una "guerra virtuale" sono
impressionanti. La BBC nota: "Le operazioni descritte nel documento
comprendono un raggio sorprendentemente ampio di attività militari:
ufficiali per gli affari pubblici che impartiscono istruzioni ai
giornalisti, truppe per le operazioni psicologiche che cercano di
manipolare i pensieri e le credenze del nemico, specialisti di
attacchi contro network computeristici che cercano di distruggere i
network dei nemici."
Il nemico, naturalmente, sei TU, caro lettore, o chiunque si rifiuti
di accettare il proprio ruolo di stupido pendaglio del Nuovo Ordine
Mondiale. Impossessarsi di internet è una maniera prudente di
controllare ogni pezzo dell'informazione di cui uno fa esperienza
dalla culla alla tomba; ossia ciò che è necessario per il
funzionamento ordinato di uno stato di polizia.
La "Information Operations Roadmap" (IOR) raccomanda che le operazioni
psicologiche (Psyops) "prendano in considerazione un vasto raggio di
tecnologie allo scopo di disseminare propaganda nel territorio del
nemico: veicoli aerei senza equipaggio, 'sistemi pubblici di indirizzi
sparsi e miniaturizzati, tecnologie senza fili, telefoni cellulari e
internet." Nessuna idea è troppo costosa o troppo complessa da poter
sfuggire alla seria considerazione dei capi del Pentagono.
Il Dipartimento della Guerra sta pianificando di inserirsi esso stesso
in ogni area di internet, dai blog alle chat room, dai siti web di
sinistra ai commentari editoriali. L'obiettivo è quello di sfidare
ogni singolo boccone di informazione apparso sul web che possa
contrastare la narrativa ufficiale: ossia la favola del benigno
interventismo Americano per promuovere la democrazia e i diritti umani
in tutto il pianeta.
La IOR aspira ad "assicurare il massimo controllo dell'intero spettro
elettromagnetico" e sviluppare la capacità di "scardinare o
distruggere l'intero spettro di sistemi di comunicazione, sensori, e
sistemi di armi dipendenti dallo spettro elettromagnetico, emergenti a
livello globale." [BBC]
Dominazione dell'intero spettro.
L'obiettivo ultimo del Pentagono è creare un paradigma per internet
che corrisponda al modello mainstream delle multinazionali, senza
immaginazione o punti di vista divergenti. Quello che hanno in mente è
un internet che viene ristretto in maniera crescente dall'influenza
ingorda dell'industria e dalla sua vasta "tappezzeria di bugie".
Internet è il moderno mercato delle idee, una risorsa dal valore
incalcolabile per la curiosità umana e la resistenza organizzata.
Fornisce un link diretto fra il potere esplosivo delle idee e il
coinvolgimento informato della cittadinanza [conosciuto anche come
democrazia partecipativa].
Il Pentagono sta elaborando i preparativi per la privatizzazione di
internet così che la rivoluzione dell'informazione possa essere
trasformata in una tirannia dell'informazione, estesa a tutte le aree
della comunicazione e al servizio degli interessi esclusivi di un
ristretto numero di influenti plutocrati Americani.
Note:
Traduzione a cura di Melektro per www.radioforpeace.info
Fonte : http://www.radioforpeace.info/articolinuovaera/itapiece138.htm
La Associated Press ha riportato il 13 Febbraio 2006, "Il governo ha
concluso Venerdì scorso la sua esercitazione tattica chiamata 'Cyber
Storm', la più grande simulazione mai tentata per testare la propria
capacità di risposta ad attacchi devastanti scagliati attraverso
Internet da parte di attivisti noglobal, underground hackers e bloggers.
"Bloggers?
"I partecipanti hanno confermato che durante la simulazione su scala
mondiale gli ufficiali del governo e i manager dell'industria sono
stati sfidati a rispondere a deliberate campagne di disinformazione e
ad appelli da parte dei bloggers di Internet, dei diaristi online i
cui 'Web logs' sono carichi di violenti commentari politici e di
riflessioni deviate sugli eventi correnti."
"Campagne di disinformazione"? "Violenti commentari politici"?
"Riflessioni deviate sugli eventi correnti"?
La risoluzione dell'amministrazione a precludere l'esercizio della
libertà di parola non è mai stata tanto forte e continua a crescere a
gran velocità.
Mike Whitney vive nello Stato di Washington, e può essere contattato
al seguente indirizzo di posta elettronica: fergiewhitney @....