Popolo Rom
INIZIATIVA a Rho e PROTESTA espulsione rumeni a Roma


=== INIZIATIVA a Rho ===

https://www.cnj.it/INIZIATIVE/rho.htm

Dintorni Rhom

MOSTRA D'ARTE, MUZIKANTI IN CONCERTO, BUFFET BALCANICO

a Rho (Milano)
presso LIBERAMENTE (Via Statuto / Via Castelli Fiorenza)

il 14 ottobre 2006 a partire dalle ore 20:00

la mostra continuerà fino al 31 ottobre

LA LOCANDINA: https://www.cnj.it/INIZIATIVE/rho.htm


=== PROTESTA espulsione rumeni a Roma ===

> From: operanomadilazio @...
> Date: October 6, 2006 6:55:41 PM GMT+02:00
> Subject: PROTESTA ESPULSIONE ROM RUMENI A ROMA

Opera Nomadi

Ente Morale (D. P. R. 26/03/70 n. 347)

Sezione del Lazio
operanomadilazio @ supereva.it
http://operanomadilazio.supereva.it
Via di Porta Labicana, 59 -00185 Roma
tel. 06/44700166 - 44701860 fax 06/44701859
codice fiscale 97042500583
p. IVA 07088291005


COMUNICATO STAMPA

Siamo indignati per l'espulsione di massa di centinaia di Rom Rumeni
da Roma in Romania: perchè il Governo di centrosinistra ha effettuato
un'operazione mai compiuta a Roma nemmeno da Pisanu e dal suo governo
non certo famoso per l'accoglienza dei migranti (vedi Lega)?

A cosa è servita la visita del Ministro Amato ai Rom "jugoslavi" a
Ferragosto ?

E l'indignazione diventa irrefrenabile se si pensa che già tali
pratiche (le espulsioni collettive) sono state condannate (come
riportiamo in allegato) e che gli espulsi facevano parte della
Comunità Rom che ha visto il 19 marzo di un anno fa morire per
annegamento una loro figlia di 18 mesi, Odisea Gramescu, proprio
sotto Ponte Marconi.

Solo le espulsioni o gli sgomberi sono la risposta di una città come
Roma di fronte all'emergenza freddo e le favelas formatisi lungo i
suoi fiumi a causa della dispersione periodica dei migranti dagli
insediamenti spontanei?

Crediamo che altre possano essere le strade da percorrere anche
perchè l'industria Italiana, come accertato formalmente dalla CGIL,
sfrutta selvaggiamente il mercato della manodopera in Romania (salari
medi di 100 euro mensili!) causando questa inarrestabile ondata
migratoria anche del popolo Rom che in Romania, prima della caduta
del cosiddetto muro, era inserito in tutta l'attività produttiva del
Paese e disponeva di pur minimi ammortizzatori sociali, come ancora
oggi accade in Ungheria, Paese dove i Rom sono il 6% della
popolazione complessiva e che non emigrano però verso Occidente.

Pertanto chiediamo che associazioni, partiti, istituzioni, sinceri
democratici e cittadini intervengano subito presso il Ministro
Ferrero perchè non venga offesa l'immagine della Roma progressista ed
interculturale e perchè la situazione rimbalzerà, come giusto, a
livello internazionale (Martedì - tra l'altro - alle ore 8.30 l'Opera
Nomadi -con un'ampia delegazione di Rom/Sinti - incontrerà il
Commissario ONU per i DIRITTI UMANI) dove già l'Italia ha subito
pesanti censure per la sua politica nei confronti dei Rom/Sinti.

E' doveroso che l'Amministrazione Comunale di Roma ponga riparo a
questo atto di pura xenofobia su un gruppo che ha visto subire
addirittura, nei mesi scorsi, l'annegamento di una loro bambina
nell'adiacente Fiume Tevere.


Roma 6 ottobre 2006
dr MassimoConverso
Presidente Opera Nomadi Lazio


Allegato

La pratica delle espulsioni cd. collettive è da ritenersi illegittima
secondo l'art.4 del Protocollo 4 allegato alla Convenzione Europea
dei Diritti dell'uomo.

Il Giudice,
sciogliendo la riserva

OSSERVA

L'art.4 del Protocollo 4 allegato alla Convenzione Europea dei
Diritti dell'uomo, applicabili in Italia ad integrazione della
normativa vigente interna, recita, in modo laconico ma perciò anche
estremamente chiaro ed insuscettibile di interpretazioni,che "le
espulsioni collettive di stranieri sono vietate".

Con ciò, al fine di non suscitare allarme sociale e non consentire
operazioni di polizia allo scopo di espellere interi gruppi etnici,
si è voluto sottolineare il principio che un provvedimento di
espulsione deve essere adottato sempre individualmente e prendendo in
considerazione, in modo reale e non fittizio e di mera forma, le
singole e differenziate situazione di ogni individuo, vietando
qualunque situazione di rastrellamento collettivo di appartenenti a
determinate nazionalità, per non trasformare l'applicazione di una
legge, quale quella che disciplina l'ingresso e la permanenza in uno
stato degli stranieri, in una forma inaccettabile e distorta di
rigetto di una pluralità di soggetti colpiti principalmente per
essersi radunati in forza della loro comune provenienza cultura o
religione, che verrebbe a legittimare operazioni di pulizia etnica.

Nel caso in specie i ricorrenti sono stati tutti colti nella medesima
operazione di sgombero di una unica area e trattasi tutti di
cittadini rumeni appartenenti al popolo Rom e tutti sono stati poi
destinatari di un provvedimento di espulsione uguale nella sua
formulazione per tutti.

Pertanto non può dubitarsi che, stante l'unicità di luogo, tempo e di
motivazione dei decreti impugnati, si verte in una ipotesi di
espulsione collettiva, come tale vietata, che resta tale nella
sostanza anche se i provvedimenti di espulsione sono stati stilati in
numero pari ad ogni soggetto e intestati singolarmente ad ognuno,
essendo ovvio che il divieto di cui al Protocollo allegato alla
Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo non potesse fare
riferimento ad espulsioni disposte con un unico atto per più
soggetti, che sarebbe comunque illecito, ma proprio ha voluto sancire
l'illiceità di azioni che colpiscano in contemporanea un gruppo di
stranieri.

Pertanto, attesa la natura di provvedimento collettivo che integrano
i singoli decreti, questi devono essere dichiarati nulli perché
contrari alla legge.

P.Q.M.

dichiara la nullità e pertanto la revoca dei decreti di espulsione
emessi in data 17/5/04 dal Prefetto della Provincia di Milano
avverso: seguono i nomi dei destinatari dei decreti di espulsione.

Milano 2 agosto 2004

II Giudice ***

DEPOSITATO IN CANCELLERIA
OGGI 3 agosto 2004 - n. 2992 cron