http://news.xinhuanet.com/english/2007-06/20/content_6265052.htm
Xinhua News Agency
June 20, 2007
Serbia remains European country with most refugees
BELGRADE - Serbia tops other European countries in
terms of hosting refugees and internally-displaced
persons (IDPs), Serbia's top refugee official said on
Tuesday.
On the eve of World Refugee Day on Wednesday, Serbian
Commissioner for Refugees Dragisa Dabetic said that
the Balkan country has some 100,000 refugees and some
209,000 IDPs from the southern Serbian province of
Kosovo as the disintegration of former Yugoslavia and
following wars led to huge migrations.
To that number should be added nearly 200,000 refugees
who have taken Serbian citizenship and remained in the
country, he said.
According to the UN refugee agency, the number of
refugees in Serbia has dropped to 98,296 as of the end
of January 2007 from the height of 524,000 in 1996.
Serbia is doing everything both for the integration of
refugees and for enabling them to return to their
former homes in Croatia and Bosnia-Herzegovina,
Dabetic said, adding that about 69,000 people have
returned to Croatia, and slightly over 100,000 to
Bosnia-Herzegovina, while about 30,000 left for third
countries.
As regards Kosovo, figures differ, but it has been
estimated that a symbolic number of between 2,000 and
3,000 have returned to the province, he said.
Serbian President Boris Tadic appealed on Tuesday for
the speedy resolving of the problem of the position of
hundreds of thousands of refugees and expelled persons
in the territories of the former Yugoslavia.
Tadic also appealed to the leaders of the UN civilian
mission in Kosovo and the governments in Belgrade,
Zagreb and Sarajevo, to attempt jointly to resolve
this civilizational and humanitarian problem, because
it is one of the prerequisites for the European future
of this region.
5529 20 giugno: gli omissis della Giornata del Rifugiato
(english / italiano)
20 giugno: i clamorosi omissis della Giornata Mondiale del Rifugiato
È sconcertante il modo in cui, in occasione delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Rifugiato - 20 giugno - tutti indistintamente i commentatori europei-occidentali abbiano dimenticato di menzionare il paese che, in Europa, ospita IL MAGGIOR NUMERO DI RIFUGIATI, sia in assoluto che in percentuale.
Questo paese è LA SERBIA, che diversamente da quanto descritto dalla (dis)informazione di guerra che ha accompagnato lo squartamento della Jugoslavia, anzichè cacciar via "etnie minoritarie" in ipotetici progetti espansionistici-razzistici, ha subìto e tuttora subisce pesantemente la ridefinizione imperialistica dei confini balcanici. Essa ospita infatti tuttora circa 300mila rifugiati, dall'interno (Kosovo) e dall'"estero" (Croazia, Bosnia), non solo serbi, ma di tutte le "etnie" jugoslave!
E proprio i SERBI sono la popolazione più ferocemente penalizzata da questa spietata ristrutturazione geopolitica, dovendo contare molte centinaia di migliaia di sfollati da territori quali la Croazia (spec. dopo la completa epurazione etnica di Krajne e Slavonia), la Bosnia-Erzegovina (pensiamo solo alla fuga in massa dai quartieri periferici di Sarajevo, dopo Dayton, ed al generalizzato abbandono delle terre natìe in cerca di fortuna in paesi lontani quali Germania, Austria, Svezia, eccetera), la provincia del Kosovo (250mila profughi serbi dopo la aggressione NATO del 1999).
Come giustamente disse un giornalista televisivo alcuni anni fa: i serbi sono diventati i palestinesi d'Europa. Sarebbe ora che la "sinistra" che si vanta di essere "europea", ed i suoi "difensori dei diritti umani", se ne accorgessero e si esprimessero di conseguenza. (Italo Slavo)
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