Il seguente resoconto del viaggio di solidarietà di Non Bombe ma solo Caramelle - Onlus a Kragujevac si può scaricare nella versione completa (formato Word, corredata di fotografie) al link: 
https://www.cnj.it/AMICIZIA/Relaz0711.doc 
Anche le precedenti relazioni di Zastava Trieste / Non Bombe ma solo Caramelle - Onlus si possono scaricare alla URL: 
https://www.cnj.it/solidarieta.htm#nonbombe


ONLUS Non Bombe ma Solo Caramelle

RITORNO DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC
Viaggio del 30 giugno – 3 luglio 2011


Questa relazione e’ suddivisa in quattro parti.


  1. Introduzione e siti web
  2. Cronaca del viaggio; i progetti in corso e quelli futuri

  3. Alcune informazioni generali sulla Serbia e su Kragujevac

  4. Conclusioni



1. Introduzione


Vi inviamo la relazione del viaggio svolto poco piu’ di un mese fa a Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo alla ONLUS Non Bombe ma solo Caramelle e al Coordinamento Nazionale RSU CGIL e per la verifica dei progetti in corso a Kragujevac.

Innanzitutto vi informiamo che abbiamo chiuso il sito
www.nonbombemasolocaramelle.org
perche’ il suo costo e l’impegno per mantenerlo non erano assolutamente compensati dallo scarso numero di visite.

Con l’aiuto di un nostro nuovo sottoscrittore abbiamo aperto una pagina su facebook
http://www.facebook.com/nonbombemasolocaramelle
che sembra avere un certo successo; naturalmente misureremo questo successo con il numero di persone che scopriranno le nostre attivita’ con questo strumento e che decideranno di partecipare alle nostre iniziative.

Tutte le nostre attivita’ vengono pubblicate regolarmente sui due siti che seguono; altri siti di tanto in tanto riportano sia le relazioni dei nostri viaggi sia le notizie che di tanto in tanto vi forniamo in modo piu’ sintetico.

Sul sito del coordinamento RSU trovate tutte le notizie sulle nostre iniziative a partire dal 1999
http://www.coordinamentorsu.it/guerra.htm

I nostri resoconti sono presenti anche sul sito del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, scorrendo la pagina all'indirizzo:
https://www.cnj.it/solidarieta.htm



2. Cronaca del viaggio; i progetti in corso



Giovedi’ 30 giugno 2011; il viaggio, l’arrivo al Sindacato e la consegna dei contributi di sostegno all’ufficio internazionale adozioni

Come sempre partenza da Trieste verso le 8 del mattino. Poiche’ siamo solo in tre (Gilberto, Milena e Stefano) viaggiamo in auto.
Questo vuol dire che non siamo in grado di trasportare regali per le famiglie serbe ne’ tantomeno, al ritorno, di portare con noi il gran numero di regali che le famiglie serbe mandano ai loro amici italiani; li lasceremo quindi tutti nell’ufficio del Sindacato li recupereremo durante il viaggio di ottobre prossimo.

Il nostro viaggio si svolge in assoluta tranquillita’ con passaggi velocissimi alle varie frontiere; tra l’altro e’ addirittura freddo per la stagione.

Come sempre dopo aver passato Zagabria il traffico diviene assolutamente inesistente; mancano soprattutto i camion, e questo e’ senz’altro indice di una crisi economica sempre piu’ grave per i Paesi della regione.
Solo l’attraversamento di Belgrado pone come sempre dei problemi: per molti chilometri l’autostrada e’ gratuita e attraversa la citta’ da un capo all’altro e viene quindi usata in pratica come strada urbana (ci sono anche le piazzole per le fermate degli autobus urbani); ci sono molti lavori in corso (tra cui il rifacimento del piu’ importante ponte sulla Sava) e inoltre i belgradesi non rispettano assolutamente il codice della strada. Finito questo percorso si tira sempre un sospiro di sollievo.
Alle 19 incontriamo finalmente i nostri amici nella sede dell’Ufficio relazioni internazionali ed adozioni a distanza del Sindacato Samostalni.
Per quanto l’atmosfera dell’incontro sia come sempre festosa, si sente la tensione dovuta alla liquidazione della Zastava Automobili, avvenuta il 5 gennaio 2011, con la conseguente perdita del posto di lavoro per 1592 persone, tra cui tre delle persone (su cinque) che lavorano per il Sindacato e che si occupano dell’ufficio adozioni.
E’ chiaro che senza di loro la campagna di solidarieta’ in piedi da piu’ di dieci anni sarebbe destinata a finire molto presto, tra l’altro in una fase in cui l’aiuto concreto che periodicamente portiamo diventa ancor piu’ indispensabile.
Vi ricordo che a questo proposito tutte le associazioni italiane che intervengono a Kragujevac (una decina) hanno deciso di creare un fondo. SENZA toccare il denaro destinato agli affidi, che integrera’ il sussidio di disoccupazione per queste tre persone (Rajka, Dragan e Delko) permettendo quindi di continuare l’attivita’ dell’ufficio.
Prepariamo tutte le buste con gli affidi che saranno consegnati durante l’assemblea pubblica di sabato 19 marzo, discutiamo gli appuntamenti che avremo nei due giorni successivi ed infine consegnamo le tre buste con i contributi per l’ufficio adozioni, per le quali ci viene rilasciata una regolare ricevuta.


Venerdi’ 1 luglio 2011; verifica dei progetti

La giornata inizia con un incontro con la Direttrice del Liceo di Kragujevac ed alcuni professori.

Questa e’ la Scuola da cui erano stati prelevati dai nazisti gli studenti e i loro professori il 20 ottobre del 1941, e poi fucilati il giorno dopo per rappresaglia a Sumarice, in periferia della citta’; di questo evento ho riferito molte volte in questi anni.
IN questo Liceo abbiamo portato avanti lo scorso anno un progetto di riqualificazione dell’aula che gli studenti utilizzano per le loro atticvita’ extrascolastiche; a marzo scorso la avevamo inaugurata completamente rinnovata e con una nuova intitolazione: SALA DELLA SOLIDARIETA’ E DELLA PACE.
A ottobre prossimo cade il settantesimo anniversario della strage e saranno particolarmente importanti le cerimonie che la ricorderanno.
Da parte nostra abbiamo proposto alla Scuola di esporre in questa aula la mostra Quando morì mio padre. Disegni e testimonianze di bambini dai campi di concentramento del confine orientale (1942-1943)preparata dell’Istituto Gasparini di Gorizia.
La mostra illustra i i crimini fascisti italiani contro la comunita’ slovena e croata al confine orientale italiano. Nello specifico descrive le condizioni di vita nel campo di concentramento nell’isola di Rab, attraverso le testimanianze di bambini internati nel campo, raccolte tra il 1944 e il 1945. Si articola in 26 grandi pannelli la cui traduzione in Serbo e’ quasi finita.
Siamo rimasti d’accordo che la presentazione di questa mostra agli studenti del Liceo e alla citta’ si fara’ il 20 ottobre, per non interferire con le cerimonie ufficiali del 21.

Il centro 21 ottobre per ragazzi down.

Continuiamo questa intensissima giornata con una visita al Centro 21 Ottobre per ragazzi down, che e’ il primo progetto nel campo dei bisogni sociali che abbiamo realizzato a Kragujevac, nel 2005. Il centro era stato inaugurato nel luglio di sei anni fa, ed e’ gestito fino dalla sua fondazione da una Cooperativa Sociale dal significativo nome Socialna Kooperativa Vivere.
Continua a funzionare perfettamente con grande soddisfazione dei 16 ragazzi ospiti del Centro e delle loro famiglie.
Purtroppo uno dei utenti del Centro, Zdravko, e’ morto di influenza suina la primavera scorsa; sua madre era quella che aveva cominciato tutta questa grande esperienza, scrivendoci alla fine del 2004 per chiedere aiuto per questi sfortunati ragazzi.
Zdravko era in affido a una famiglia di Pordenone da molti anni. Queste persone hanno mostrato una grandissima sensibilita’ chiedendo di poter continuare il loro affido sempre a favore di un ragazzo con gravi problemi mentali.
Consegnamo un regalo di 200 euro, di cui 100 provenienti da nostri sottoscrittori di San Giorgio di Nogaro a cui ne abbiamo aggiunti 100 della Associazione.
Questi piccoli contributi permettono a questi ragazzi di poter effettuare di tanto in tanto qualche gita.
Ed ogni volta Jelena, la direttrice, ci consegna un CD con piccoli filmati e tante foto delle loro attivita’, oltre ad una completissima documentazione di come sono state spese queste piccole donazioni.

La mattina si conclude a Male Pcelice (Le Piccole Api).

Si tratta dell’ospedale psichiatrico di Kragujevac.
A maggio scorso, durante la visita di una delegazione del Sindacato Zastava in Friuli, avevamo visitato la casa di riposo Giovanni Chiaba' di San Giorgio di Nogaro.
Questa struttura ci aveva offerto in quella occasione un grande numero di letti ospedalieri, in ottime condizioni, che dovevano essere dismessi per problemi di modifica delle normative. Il Sindacato aveva svolto una indagine a Kragujevac, per trovare una struttura che avesse bisogno di questa donazione; l’ospedale Male Pcelice stava ristrutturando un suo reparto e ha immediatamente accettato questi materiali.
A meta’ giugno scorso siamo riusciti a spedire un enorme camion con 36 di questi letti ed i relativi comodini; grazie all’aiuto dell’ex console generale di Serbia a Trieste una ditta di Belgrado ha effettuato gratuitamente il trasporto.

[FOTO: I letti a San Giorgio in attesa di essere spediti;  Il camion che li ha trasportati]

Dopo le operazioni doganali sono stati trasferiti a Male Pcelice, dove sono giunti proprio durante la nostra visita!

[FOTO: Scarico dei letti e dei comodini a Male Pcelice]

Siamo rimasti molto colpiti da questo ospedale.
E’ il piu’ grande della Serbia, con 899 utenti, dai 18 anni in su; il piu’ anziano ha 90 anni.
Dipende dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; e’ stato aperto nel 1972.
Si occupa di adulti con disturbi nello sviluppo mentale e di malati mentali di livello di alto e medio-alto.
Il personale complessivo e’ di 308 unita’, tra cui 7 medici e 47 infermieri.
La Direttrice Suzana Perovic ci ha illustrato in dettaglio le stategie per aprire al mondo questa struttura, e combattere per i diritti degli utenti, contro la loro discriminazione sia dalla comunita’ locale sia a livello piu’ alto.
I loro pazienti girano, vanno in citta’, alle mostre, agli eventi sportivi.
Solo cinquanta non sono mai usciti dalla struttura.
Escono sia a livello di persone singole che in gruppo organizzato.

L’ospedale e’ costituito da vari padiglioni, all’interno di un parco tenuto benissimo.
Possiede un campo sportivo, una biblioteca molto curata, una grande palestra per fisioterapie, numerosi laboratori per terapie basate su attivita’ manuali.

Molti ospiti, circa 500, svolgono direttamente lavoro produttivo, per il quale ricevono lo stipendio.
La terapia lavorativa si realizza laboratori creativi: lavori con carta, lana, oggetti decorativi, cartoline; inoltre prestano aiuto in biblioteca e in mensa e nella sala ricreazione; molti si occupano delle aree verdi.
Il lavoro produttivo riguarda la produzione di imballaggi in cartone, falegnameria, tappezzeria, sartoria, oggetti di artigianato, cestineria.

[FOTO: Due padiglioni di Male Pcelice; Particolari della biblioteca e della palestra; Particolari della falegnameria e della sartoria]

Il pomeriggio e’ dedicato al campo profughi di Trmbas e alla Scuola Primaria Vuk Karadzic frequentata dai figli delle famiglie che vivono in questo campo.

Abbiamo diffusamente descritto questo campo nella relazione dello scorso viaggio.
Ricordiamo per sommi capi.
E’ un ex villaggio turistico, di proprieta’ pubblica, utilizzato fino al 1990 come colonia per gli studenti di Kragujevac; e’ situato in un bosco a circa 5 kilometri dalla citta’ nel piccolo villaggio di Trmbas.
E’ costituito da 10 edifici in legno a due piani, e tre edifici in muratura che contengono i servizi igienici comuni, un deposito viveri e un locale cucina-refettorio.
Dal 1991 fino ad ora e’ stato usato come campo per profughi, dapprima per quelli provenienti dalla Croazia e poi dal 1999 per quelli del Kosovo.
Attualmente e’ abitato da circa 65 famiglie per un totale di circa 280 persone, di cui un centinaio inferiori ai 18 anni. Nessuno nel campo ha un lavoro regolare, chi puo’ si arrangia in nero.
Gli edifici sono tutti in condizioni precarie (ad eccezione del locale cucina) per assoluta mancanza di manutenzione, anche se sono tutti recuperabili in quanto le strutture non mostrano danni irreparabili ne’ nelle parti in legno ne’ in quelle in muratura.
Il campo soffre di un grande degrado ambientale ed umano che dipende in gran parte dalla assoluta mancanza di prospettive per il futuro della gente che vi abita.

[FOTO: Uno degli edifici del campo, il numero 6]

Vi sono diversi livelli di intervento in questo villaggio; un suo recupero completo necessita di almeno 40.000 euro; questa cifra e’ al di fuori della possibilita’ di una ONLUS come la nostra, anche in cooperazione con altre associazioni; per questo motivo abbiamo presentato un progetto di richiesta di finanziamenti per 25.000 euro alla Chiesa Valdese, che utilizza il proprio 8 per mille in progetti di cultura, diritti e solidarieta’. Sapremo a settembre prossimo se il nostro progetto sara’ approvato.
L’intervento prioritario e’ comunque sui tetti degli edifici, per un costo complessivo di circa 8500 euro;
vengono poi gli interventi di ripitturazione delle facciate e il restauro degli edifici in muratura

Vista l’urgenza di intervento sui tetti, il Direttivo della nostra associazione, insieme alla associazione di Brescia e alla associazione Un ponte per... di Roma ha deciso di iniziare questi lavori a giugno; se poi arrivera’ il contributo richiesto alla Chiesa valdese potremo intervenire su nuovi progetti.
Sono stati dunque stanziate le seguenti cifre, che sono state consegante durante questo nostro viaggio:
4000 euro da Non Bombe ma Solo Caramelle
2500 euro da Un Ponte per...
2000 euro da Associazione Zastava Brescia per la solidarieta’ internazionale.

Nel frattempo l’impresa edile che lavora da molto tempo sui nostri progetti ha completato i tetti durante il mese di giugno, prima del nostro arrivo e successivamente ha deciso (su forte pressione del Sindacato) di restaurare anche le facciate dell’edificio numero 6.

[FOTO: Tetto in onduline smontato (edif. n. 6) Nuovo tetto in costruzione (edificio n.6); Nuovo tetto edificio numero 6; La facciata dell’edifico numero 6 dopo il restauro]

Durante la nostra visita di marzo scorso avevamo trovato una situazione veramente pesante per quanto riguardava i rifiuti, disseminati dappertutto.
Prima di decidere l’intervento di recupero avevamo posto come pre-condizione al Comune di Kragujevac la completa bonifica dalla spazzatura; il campo e’ stato completamente ripulito.

La Scuola di Trmbas

Potete trovare un bellissimo filmato su questa scuola all’indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=rtKDRLr5PVQ
E’ stato realizzato dalla associazione Un ponte per... di Roma

A pochi metri dall’ingresso del campo profughi c’e’ una piccola scuola primaria, dotata di tre aule ed un ufficio, frequentata dai ragazzi del campo ma anche dai loro coetanei del quartiere circostante.
Vi e’ poi un edificio aggiunto che ospita i bagni e un magazzino; e’ in condizionio assai precarie.
Lo scorso anno scolatico gli alunni erano in totale 35, e frequentavano le prime quattro classi elementari usando due aule con il doppio turno; 17 bambini erano figli di profughi.
C’e’ anche una classe preparatoria alle elementari, in pratica l’ultima classe di scuola materna; lo scorso anno scolastico erano presenti otto bambini (sei figli di profughi).
Tutti questi bambini sono nati dopo il marzo del 1999, quando il loro Paese fu bombardato dalla NATO, il loro futuro spazzato via dalla ‘’ingerenza umanitaria’’; hanno sempre vissuto in un Paese isolato dal resto del mondo in ristrettezze economiche continue. E’ soprattutto per loro che dobbiamo continuare ad agire, perche’ i ponti di solidarieta’ creati in tutti questi anni continuino a dare i loro frutti.
La scuola si presenta pulita, ma molto ‘’spartana’’ e priva di ogni sussidio didattico; gli infissi sono in condizioni pietose, e le pareti hanno visto tempi migliori...
Le lavagne sono talmente consumate che non possono piu’ essere utilizzate.
Ha un ampio spazio verde che potrebbe essere usato come campo giochi, ma non vi e’ alcun gioco... e inoltre non esiste recinzione rispetto alla strada adiacente.

[FOTO: La scuola; Un’aula; Il soffitto dei servizi igienici; La recinzione inesistente]

Il progetto di recuperare questa scuola e’ nato ‘’da solo’’ senza alcuno sforzo.
Inizialmente l’associazione Mir Sada di Lecco, che ha una campagna di affidi a distanza a Kragujevac impostata esattamente come la nostra, dopo aver letto la relazione del nostro viaggio di marzo scorso, ha voluto visitare il campo di Trmbas e questa Scuola.
Questa visita e’ stata fatta alla fine di maggio; MIR SADA ha preso l’impegno di acquistare le lavagne (500 euro di spesa, gia’ consegnati) e di fornire materiale scolastico per i bambini per 1500 euro; questo materiale sara’ consegnato ad ottobre prossimo.
Subito dopo, agli inizi di giugno, l’associazione Aiutiamo la Jugoslavia di Bologna ci ha comunicato la loro disponibilita’ a partecipare a questi progetti a Trmbas, ed ha versato 5000 euro.
Successivamente, in modo del tutto inaspettato, siamo stati contattati da una piccola associazione di Arezzo (Aid Avenue), formata da tre giovanissimi, che ci hanno chiesto di partecipare ad uno dei nostri progetti; sono stati indirizzati presso di noi dalla associazione romana ABC Solidarieta’ e Pace, che vogliamo qui caldamente ringraziare per averci aiutato a realizzare questo nuovo ponte di solidarieta’.
Questi ragazzi hanno acquistato materiale scolastico per 500 euro, con il quale sono stati confezionati 35 pacchetti regalo che saranno consegnati agli alunni il primo giorni do scuola nel prossimo settembre. Con questa donazione e quella di Lecco c’e materiale in abbondanza per tutto l’anno scolastico.
Ovviamente tutti i genitori sono stati avvisati di non comperare nulla per l’inizio della scuola.

[FOTO: Restauri alle finestre; Lavori nel magazzino]


Sabato 2 luglio

E’ il giorno dell’assemblea per la distribuzione delle quote di affido.


Alle 10 inizia l’assemblea per la consegna degli affidi. Malgrado siano passati tanti anni e tanti viaggi dall’inizio della nostra campagna credo che non mi abituero’ mai alla vista di tutte queste persone che pazientemente con qualunque condizione di tempo ci aspettano nel piazzale davanti alla grande sala della direzione della Zastava Camion dove avvengono le consegne.

Come sempre l’assemblea comincia con i saluti dei dirigenti sindacali, ed e’ la prima volta di Rajko come segretario. Proseguiamo poi con un nostro interevento, letto da Stefano, in cui ribadiamo i motivi per i quali continuiamo testardamente a portare avanti questa campagna di solidarieta’.

Non ci stancheremo mai di dire che noi siamo a Kragujevac perche’ crediamo in valori molto precisi: il Lavoro, la Pace, la Liberta' e la Solidarieta' tra i lavoratori e tra i popoli, e siamo convinti che la solidarieta’ e l’unita’ tra i lavoratori e’ uno dei beni piu’ grandi che abbiamo nelle nostre mani.


E’ importante tenere sempre presente che siamo di fronte a disoccupati, malati, disperati per il loro futuro che traggono un minimo di forza e di speranza nel sentire che non sono abbandonati da tutti. La solidarietà è soprattutto questo. E loro, i nostri amici, questo lo sanno bene e ce lo dicono, qualcuno con le parole, molti con gli occhi, i sorrisi, gli abbracci e le tante lacrime.
Consegnamo 155 affidi, quasi tutti in rate trimestrali, piu’ alcuni regali per 14780 euro.


Alle 12 concludiamo la giornata con un incontro con i rappresentanti sindacali del settore auto, per verificare la situazione della fabbrica. I dati raccolti in questo incontro li ritrovate piu’ sotto, nella terza parte di questa relazione.



3. Alcune informazioni generali sulla Serbia e sulla Zastava


Quando la fonte non e’ indicata significa che i dati sono stati ricavati dai bollettini periodici dell’Ufficio Centrale di Statistica; qualora la fonte sia diversa viene esplicitamente indicata.


Tutte le informazioni sulla Zastava sono state fornite da Zoran Markovic, segretario del sindacato Samostalni nella FIAT auto Serbia.


ALCUNI INDICI ECONOMICI GENERALI


Cambio dinaro/euro.

A ottobre 2008 il cambio dinaro-euro era di 84 a 1.

Al 22 ottobre 2009 era di 93.2 dinari per euro.

Il 25 marzo 2010 era di 97 dinari per un euro.

Il 1 luglio 2010 il cambio e’ passato a 102 dinari/euro.

Il 20 ottobre 2010 il cambio era di 103.5 dinari per un euro

Il 4 novembre 2010 il cambio e’ arrivato a a 107.5 dinari per euro (valore piu’ alto mai raggiunto).

Dopo questa data c’e’ stato un rafforzamento progressivo del dinaro che e’ giunto al valore di 96.5 dinari per un euro il 22 maggio 2011.

Successivamente c’e’ stato un progressivo indebolimento, ed attualmente (meta’ agosto 2011) il cambio e’ di circa 103 dinari per un euro.

L’indebolimento del dinaro rispetto all’euro ha effetti pesanti sulle condizioni di vita delle famiglie, con una vistosa caduta del potere di acquisto delle famiglie, visto che la Serbia e’ un Paese con un fortissimo deficit commerciale e che piu’ della meta’ del commercio con l’estero si svolge con la Unione Europea (Germania e Italia sono i primi partners commerciali in quest’area).

Il suo rafforzamento momentaneo per circa sei mesi e’ stato dovuto esclusivamente a ragioni politiche interne; ha avuto vantaggi solo per chi ha aperto mutui in euro, ma ha penalizzato fortemente le gia’ scarse esportazioni, mentre i prezzi dei beni di prima necessita’ e le tariffe hanno continuato ad aumentare.


Commercio con l’estero.

Anche nei primi mesi del 2011 la Serbia si conferma un Paese estremamente indebitato, con un deficit commerciale altissimo.

Tra gennaio e maggio 2011 le esportazioni sono state pari 3350.2 milioni di euro, con un aumento del 25.8% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Nello stesso periodo il valore delle importazioni e’ stato di 5736.7 milioni di euro, con un incremento del. 20.8% rispetto allo stesso periodo del 2010.

Il rapporto tra esportazioni ed importazioni e’ stato di 58.4%, di poco piu’ alto del valore di 55.9% segnato rispetto allo stesso periodo del 2010.

Il deficit commerciale si attesta dunque a 2386.4 milioni di euro, contro un deficit di 2089.1 nello stesso periodo del 2010, con un incremento del 14.2%.

I Paesi verso i quali la Serbia esporta di piu’ si confermano essere la Germania e l’talia, mentre per le importazioni in testa vi e’ la Russia, dalla quale proviene la maggior quantita’ di petrolio e gas, seguita da Germania e Italia.


Prodotto interno lordo e indice della produzione industriale

Il prodotto interno lordo nel primo trimestre del 2011 e’ aumentato del 3.4% rispetto allo stesso periodo del 2010, attestandosi a 731058.9 milioni di dinari (circa 7310 milioni di euro).

L’indice della produzione industriale nel periodo gennaio-maggio 2001 e’ stato piu’ alto del 5.1% rispetto a quello dello stesso periodo del 2010.

Dobbiamo pero’ ricordare che, fatta 100 la media della produzione industriale del 2010, questo indice era di 117 a marzo 2008.

Malgrado questi recenti recuperi di produzioni, l’occupazione e’ in costante diminuzione, come vedremo tra poco.

Il successivo grafico mostra l’andamento dell’indice della produzione industriale negli ultimi quattro anni e mezzo, ponendo a 100 la media del 2010.


indice della produzione industriale [grafico]


Inflazione e prezzi

Nei primi sei mesi del 2011 l’inflazione ha avuto un fortissimo aumento rispetto all’andamento nel 2010 (e’ pressoche’ triplicata) ed ha ulteriormente falcidiato il potere d’acquisto delle famiglie. Nel grafico sottostante dell’Ufficio Centrale di Statistica potete seguire l’andamento dell’inflazione percentuale annua per ogni mese a partire da gennaio 2010 fino a giugno 2011; cio’ che e’ impressionante e’ il progressivo aumento nel corso dell’ultimo anno: l’inflazione annua era del 4.2% nel giugno 2010 rispetto al giugno dell’anno precedente, mentre a giugno 2011 e’ stata del 13.4% rispetto a giugno del 2010.


Tasso di inflazione annuale [grafico]


Gli aumenti dei prezzi al consumo riguardano tutti i settori merceologici, ma sono particolarmente importanti per i generi e servizi essenziali, come su puo’ riscontrare nella seguente tabella che riporta i aumenti percentuali annui per diversi settori. registrati a giugno 2011.


Alimentari e bevande non alcooliche 117.8
Trasporti 109.4
Bevande alcooliche e tabacchi 119.0
Abbigliamento e calzature 105.5
Alloggi, corrente el., acqua e gas 113.8

Istruzione 105.2

Salute 109.5

Telefonia 99.6


Ecco in dettaglio alcuni aumenti annuali a giugno 2011 per generi alimentari di primissima necessita’, ponendo il prezzo a giugno 2010 pari a 100.


Olio e grassi 144.8
Frutta 125.6
Pane e cereali 135.3
Latte formaggi e uova 121.4
Zucchero, miele e marmellate 126.9
Bevande non alcooliche 116.7
Caffe’ e te’ 126.7
Vino e birra 110.0


Ecco altri aumenti, per merci non alimentari, riportati con lo stesso criterio statistico:


Acqua 124.6
Visite mediche 110.9
Legna per riscaldamento 115.8
Parti di ricambio per auto 115.3
Elettricita’ 113.5
Carburanti per auto 113.1
Farmaci 111.5
Trasporti urbani 110.0


Livelli occupazionali


I livelli occupazionali continuano a scendere.

Secondo il Sindacato Samostalni dal 2008 a maggio 2011 si sono persi circa 230.000 posti di lavoro, pari all’11% del totale dell’occupazione.

Il tasso di disoccupazione non cessa di crescere ed ha avuto una drammatica impennata negli primi mesi del 2011.



Ottobre 2009 Aprile 2010 Ottobre 2010 Aprile 2011

Tasso di occupazione 40.8 38.1 37.7 36.2

Tasso di disoccupazione 16.6 19.2 19.2 22.2

Stima occupazione lavoro nero 20.6 19.8 19,6 19.9

A aprile 2011 su una popolazione complessiva di circa 7.440.000 individui, vi erano 1.771.000 lavoratori (di cui 427.000 lavoratori autonomi e loro dipendenti) e risultavano 765.000 disoccupati, iscritti all’Ufficio Nazionale per l’Impiego.


La struttura dell’occupazione non e’ proprio quella adatta a fare uscire la Serbia dallo stato di poverta’ in cui versa, come si nota immediatamente dalla tabella successiva, in cui riportiamo il numero di lavoratori dipendenti per le categorie piu’ significative, secondo i dati riportati per aprile 2011 dal bollettino mensile dell’ufficio centrale di statistica (migliaia di unita’)


Industria manifatturiera 288
Costruzioni 73
Commercio (ingrosso e minuto) 184
Pubblica amministrazione 71
Salute 160
Elettricita’ gas e acqua 60
Istruzione 139
Banche e assicurazioni 40
Trasporti 88
Informazione e comunicazioni 37


E’ impressionante il continuo calo dell’occupazione nell’industria, che e’ diminuita di 19.000 unita’ tra aprile 2010 e aprile 2011.



I salari


Salari medi in dinari


Maggio 2009
31086

Ottobre 2009
31783

Maggio 2010
33463

Ottobre 2010
34422

Maggio 2011
35362


Gli aumenti nominali vengono vanificati dall’inflazione e bisogna quindi confrontare il potere di acquisto dei salari; a maggio 2011 c’e’ stato un aumento nominale del salario medio del 5.7% ma una perdita in termini reali del 6.8% rispetto a maggio 2010, visto che l’inflazione nello stesso periodo e’ stata del 13.5%.

Esistono poi, come abbiamo piu’ volte rimarcato, forti differenze territoriali nel salario medio e grandi differenze tra categorie diverse di lavoratori.


Come fa periodicamente, il quotidiano BLIC ha pubblicato a giugno scorso una tabella contenente piu’ di 80 voci (che omettiamo per non appesantire troppo questa relazione) in cui viene analizzata con grande dettaglio la spesa mensile che una famiglia tipo di 4 persone dovrebbe sostenere per poter condurre una vita dignitosa.

Secondo questo giornale questa ipotetica famiglia tipo avrebbe dovuto spendere 82868 dinari a giugno 2010, 92033 a dicembre 2010 e 95427 a giugno 2011, pari a circa 2.7 volte uno stipendio medio, considerando che la famiglia viva in una casa di proprieta’.

Ci si puo’ chiedere: MA QUALE FAMIGLIA DI 4 PERSONE IN SERBIA ha redditi di questo tipo?

Nella realta’ il reddito medio mensile disponibile per famiglie di quattro persone e’ stato di 48544 dinari nel primo trimestre del 2011 (dato piu’ recente disponibile nei bollettini dell’ufficio centrale di statistica), cioe’ circa la meta’ di quello indicato come necessario da Blic; il 42.3% viene assorbito dalle spese alimentari e il 16.4% dalle utenze domestiche.


Le famiglie di operai o peggio di ex operai che sono al centro delle nostre azioni solidarieta’ e della nostra amicizia sono lontani anche da questi redditi medi, come potrete vedere nelle successive informazioni che riguardano direttamente la Zastava, o cio’ che rest

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