(srpskohrvatski/italiano)

GIUSTIZIA INTERNAZIONALE


Al vertice UE del 7-8 dicembre 2011 la Croazia ha firmato ufficialmente per diventare membro della UE: nessuna condizione è stata posta in merito ai diritti delle centinaia di migliaia di Serbi cacciati dalle loro case, né su quelli che sono tuttora desaparecidos.
La Croazia non riconobbe la secessione etnica delle province della Slavonia e delle Krajine e fu aiutata dai paesi UE a ripulire etnicamente tutta l'area, IMPEDENDO quella secessione manu militari.

Allo stesso vertice UE alla Serbia è stato negato di nuovo lo status di candidato: la nuova condizione posta (dopo quelle sulla cattura dei "criminali di guerra") è che la Serbia riconosca ufficialmente la secessione etnica della provincia del Kosovo-Metohija.
La Serbia non riconosce la secessione etnica della sua provincia e per questo i paesi della UE le hanno fatto la guerra ed hanno occupato militarmente il territorio, IMPONENDO questa secessione manu militari.

Si noti che l'ingresso della Croazia nella UE viene sancito nel ventennale del riconoscimento, da parte dei paesi della UE, della secessione della Croazia dalla RFS di Jugoslavia (deciso a Maastricht nel dicembre 1991): la UE premia così simbolicamente venti anni di politiche ustascia. 

(a cura di Italo Slavo)


LINKOVI:
 
Ivica Dačić - Prihvatanje nezavisnosti Kosova i Metohije je uslov za EU kandidaturu
http://www.youtube.com/watch?v=B3hNVNZxIYM

Z. Jovanovic - Potez Brisela pokazuje da Srbiju tretiraju kao "poseban slucaj"
http://www.beoforum.rs/komentari-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/275-zivadin-jovanovic-potez-brisela-pokazuje-da-srbiju-tretiraju-kao-poseban-slucaj.html

Spisak poginulih i nestalih
http://www.veritas.org.rs/srpski/spiskovi1a.htm
Listings of missing/ killed persons
http://www.veritas.org.rs/engleski/listings1a.htm

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Parlamento UE vota sì a ingresso Croazia
(fonte AnsaMed 1° dicembre 2011)

La Croazia sarà il ventottesimo Stato membro dell’Ue: a dare il via libera finale è stato il Parlamento europeo oggi a Bruxelles, con un voto a larga maggioranza. Gli eurodeputati hanno poi rivolto un lungo applauso al presidente del Parlamento croato, Luka Bebic, presente nell’aula della plenaria. La prossima tappa del processo è la firma del trattato, fissata il 7 dicembre prossimo, a cui seguiranno le ratifiche da parte degli Stati membri dell’Ue e l’ingresso ufficiale di Zagabria, previsto il primo luglio del 2013. A sottolineare l’importanza del voto di oggi è stato il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, aprendo i lavori dell’assemblea. «Durante questo viaggio verso l’adesione - ha detto Buzek - il nostro dialogo con il Parlamento croato è stato un motore importante delle riforme». «Non vediamo l’ora - ha aggiunto il presidente dell’Europarlamento - di salutare i parlamentari croati, prima come osservatori e poi come membri a pieno titolo» della stessa assemblea.
«Questo voto non è solo un segnale per la Croazia, ma per il futuro dell’Ue»’ ha detto l’eurodeputato socialdemocratico Hannes Swoboda, relatore della proposta di risoluzione, chiedendo una forte maggioranza alla vigilia del voto.
Gli eurodeputati seguiranno il monitoraggio pre-adesione della Commissione Ue e nella risoluzione invitano Zagabria ad affrontare importanti sfide, fra le quali la lotta contro il crimine organizzato, l’aumento degli sforzi sul fronte dei crimini di guerra e le riforme economiche strutturali.


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