Corrispondenza da Mosca di Giulietto Chiesa. L'Ucraina va verso la soluzione finale, i bombardamenti a tappeto fanno decine di vittime e distruggono le città. In occidente tutto tace. Il silenzio colpevole dei media occidentali è più pesante di tutte le censure. Mentre continua l'operazione di pulizia etnica di Kiev basata sul massacro della popolazione civile…
http://www.pandoratv.it/?p=1322
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=PCZAd0tqps8
Il punto di Giulietto Chiesa – 13 06 2014 – Il vero motivo del genocidio dei russi
http://www.pandoratv.it/?p=1199
http://www.pandoratv.it/?p=1245
VIDEO: http://rutube.ru/video/394d3a9f5e2a155741a7272a73d0b397/
GFP - 02.07.2014
http://www.german-foreign-policy.com/de/fulltext/58902
June 30, 2014 - Victor Shapinov of the Marxist organization Union Borotba (Struggle) analyzes the forces at work behind President Petro Poroshenko’s announcement officially ending the Kiev junta’s ceasefire with the Donetsk and Lugansk people’s republics of the Donbass region. The article originally appeared on the website ActualComment.ru and was translated by Workers World contributing editor Greg Butterfield
http://www.workers.org/articles/2014/07/03/ukraine-democracy-minority/
The following article is by Kai Ehlers, a German-based expert on the former Soviet Union. We publish it as a progressive contribution to the discussion on Ukraine and food for thought about the developments there. Translation by Workers World managing editor John Catalinotto.
http://balkans.courriers.info/article25084.html
By Peter Schwarz / WSWS, 4 July 2014
By Chris Marsden - 2 July 2014
RÉSEAU VOLTAIRE | 1ER JUILLET 2014
par Andrew Korybko - RÉSEAU VOLTAIRE | 14 JUIN 2014
di Andrew Korybko - RETE VOLTAIRE | 17 GIUGNO 2014
RÉSEAU VOLTAIRE | 11 JUIN 2014
RETE VOLTAIRE | 11 GIUGNO 2014
La guerra civile in Ucraina sempre più sanguinosa e dimenticata schiera in prima linea un reparto fedele a Kiev, che arruola volontari europei provenienti da Italia, Svezia, Finlandia, paesi Baltici e Francia…
http://www.pandoratv.it/?p=635
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=iyOnb2wsEcY
Le sostanze chimiche nell'assassinio di Odessa
VIDEO: http://rutube.ru/video/baffa22512d4474c35de994ce863fb00/
prima parte
https://www.youtube.com/watch?v=0Uy6R...
http://vimeo.com/96070079
seconda parte
https://www.youtube.com/watch?v=X7BO0...
http://vimeo.com/98322875
Inglese
prima parte
https://www.youtube.com/watch?v=9yFqU...
seconda parte
https://www.youtube.com/watch?v=4mjUD...
Tedesco
prima parte
https://www.youtube.com/watch?v=cRyVI...
http://vimeo.com/96982788
Francese
prima parte
http://vimeo.com/99570936
Se ne parla da un pò e ora ne ha parlato anche Nicolai Lilin su L’Espresso. Stiamo parlando dei campi di concentramento “democratici” che il governo di Kiev vorrebbe utilizzare in Ucraina per rinchiudere i cittadini dell’Est identificati come “terroristi” (29/6/2014)
Alexander Donetsky | strategic-culture.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
15/06/2014
Gli ucraini hanno una data triste da commemorare il prossimo settembre 2014: la costruzione dei campi di concentramento di Terezin e Talerhof, realizzati per isolare il segmento filo-russo della popolazione residente nella Galizia austro-ungarica. Migliaia di rusin [1], persero la vita perché avevano simpatie per la Russia e volevano preservare la loro identità storica. Rifiutarono di chiamarsi ucraini come volevano le autorità austro-ungariche e così finirono internati.
Le condizioni erano orribili. I primi acquartieramenti di Talerhof furono costruiti nel 1915. I prigionieri non avevano riparo per la pioggia. Dormivano sotto il cielo aperto. La condizione per ottenere la libertà era l'abiura della nazionalità rutena. I guardiani erano galiziani che accettarono di chiamarsi ucraini. Furono loro a sterminare i ruteni. I loro crimini sono descritti nell'Almanacco di Talerhof pubblicato dal comitato dei detenuti nel 1920.
I nazionalisti ucraini servirono fedelmente i tedeschi durante i giorni di occupazione del paese. Odiavano tutto ciò che era russo. Erano disposti a servire come aguzzini e guardie in numerosi campi di concentramento. 700mila soldati dell'Armata Rossa furono fatti prigionieri quando le truppe sovietiche furono circondate vicino a Kiev. Molti di loro erano di etnia ucraina. C'erano due campi di concentramento vicino Brovary nei pressi di Kiev. I prigionieri venivano regolarmente fucilati vicino al villaggio di Bykovnya. Secondo gli abitanti locali, i carnefici erano hitleriani nonché poliziotti ucraini. Secondo le testimonianze, c'erano 1.200 poliziotti ucraini su 1.500 aguzzini a Babi Yar, e questo significa che soltanto 300 di loro erano tedeschi. Pochi ricordano che prima dell'eccidio di massa degli ebrei, i prigionieri di Babi Yar furono prevalentemente ucraini, fatti passare attraverso il "campo di filtraggio" di Syrets. Avevano combattuto i fascisti tedeschi insieme ai russi.
Nel febbraio del 2014 sono saliti al potere i successori e ammiratori dei nazisti, con il sostegno degli Stati Uniti e della Germania. Nel parlamento tedesco ha provocato una discussione l'intervento di Sahra Wagenknecht, economista e pubblicista, membro del Bundestag e membro del Comitato Nazionale del Partito della Die Linke. La deputata ha accusato Angela Merkel di ingannare le persone presentando gli avvenimenti in Ucraina in luce scorretta. Ha invocato pressioni su Poroshenko per farlo desistere dalla guerra contro il suo stesso popolo. Sahra Wagenknecht ha detto che quattro membri del gabinetto ucraino sono colpevoli di coltivare l'odio verso gli ebrei e i russi. Intendeva i membri del partito Svoboda guidati da Oleg Tyagnibok, chiamato Partito nazional-socialista fino al 2004. Una delle persone di cui stava parlando era Andriy Parubiy, il Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale e Difesa dell'Ucraina nominato dopo il colpo di stato ucraino del 2014. La lista di solo quattro nomi non è sufficiente. Ci sono membri del gabinetto che nascondono le loro opinioni e altri che sono orgogliosi. Ad esempio, Sergei Kvit, Ministro dell'Istruzione, Presidente dell'Accademia Kyiv-Mohyla. E' lui che ha ordinato il divieto della lingua russa nelle istituzioni.
La Rada dell'Ucraina ha nominato il colonnello Michael Koval Ministro della Difesa. Al suo confronto gli altri impallidiscono nella professione di fedeltà agli ideali nazisti. Dopo l'elezione di Poroshenko, si recò al parlamento per presentare i piani del governo. Secondo lui, tutti i giovani delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, comprese le donne, dovevano essere internati in «campi di filtraggio», per verificare l'eventuale collegamento ai terroristi, e poi spediti in diverse regioni d'Ucraina.
Così, nei piani per il futuro del governo ucraino c'è la creazione di campi di concentramento: i bei vecchi tempi della Germania fascista sono tornati! La popolazione del recalcitrante Donbass è di circa sei milioni e mezzo di persone. Molte di queste persone stanno per perdere le case ed essere internate nei campi. Dopodiché il governo dirà loro dove vivere in caso riescano a passare attraverso il processo di filtrazione e dimostrare che non avevano nulla a che fare con il movimento di resistenza antinazista. Coloro che si sono opposti alle uccisioni di massa della popolazione da parte delle forze regolari ucraine dovranno affrontare un processo: si può facilmente intuire che cosa significa.
L'Europa contemporanea non ha mai conosciuto nulla di simile: il trasferimento di massa di persone che vivono in alcune regioni. Gli Stati Uniti e i leader politici europei sosterranno le autorità ucraine qualsiasi azione compiano, in violazione della responsabilità ai sensi dell'articolo II (c) della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (CPPCG) approvata dall'Assemblea delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1948, come Risoluzione 260 dell'Assemblea Generale?
Ndt
1. Ruteni, gli abitanti della "piccola Russia", ovvero i russi di frontiera. Soprattutto tra i secoli XVI e XVIII indicava per estensione tutti coloro che oggi vengono identificati come ucraini. Fonte wikipedia
Projet officiel de nettoyage ethnique en Ukraine
Alors que le nouveau président ukrainien, Petro Porochenko, vient de signer un accord avec les responsables de la République du Donbass, Andrew Korybko revient sur les raisons du soulèvement : il ne s’agit pas uniquement du refus de reconnaître les autorités putschistes de Kiev, mais bien d’une tentative de prévenir le projet officiel de nettoyage ethnique des populations russophones.
- [PHOTO: Source : Embassy of Ukraine in the United States, 15 juin 2014.]
- [PHOTO: Au moins un millier de prisonniers sont morts durant leur internement à Telerhof.]
- [PHOTO: Selon le gouvernement russe, plusieurs centaines de milliers d’Ukrainiens se sont réfugiés en Russie depuis le début de la crise. Ils y sont hébergés par leurs familles et leurs amis. Cependant, les autorités occidentales réfutent ce chiffre au motif qu’ils ne sont pas rassemblés dans des camps de réfugiés.]
Traduction
Gérard Jeannesson
Source
Oriental Review
[1] « Daily Press Briefing », State Department, 16 juin 2014.
[2] “Ukraine’s Land Agency give land to soldiers in the east for free”, Interfax Ukraine, 16 juin 2014.
[3] « Ukraine fires defense minister who lost Crimea to Russia », par Kathy Lally, The Washington Post, 25 mars 2014.
[4] « Le Livre blanc sur les violations des Droits de l’homme en Ukraine », Réseau Voltaire, 5 mai 2014.
[5] “Russia’s investigators pledge to prosecute those guilty in civilians’ deaths in Ukraine”, Itar-Tass, 30 mai 2014.
[6] « Kiev envoie des mercenaires étrangers pour écraser l’insurrection dans le Sud-Est », par Natalia Kovalenko, La Voix de la Russie, 6 juin 2014.
Sono almeno 164mila gli sfollati in seguito alla crisi in Ucraina orientale, secondo quanto ha reso noto il 27 giugno a Ginevra l'agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr).
Melissa Fleming, portavoce dell'Unhcr, si rivolge ai giornalisti: "Dall'inizio dell'anno circa 110.000 cittadini ucraini sono arrivati in Russia, e 750 hanno chiesto asilo in Polonia, Bielorussia, Repubblica Ceca e Romania”. Dei rifugiati in Russia, solo 9600 hanno chiesto asilo: "La maggior parte di queste persone sono alla ricerca di altre forme di soggiorno regolare, spesso ci viene detto a causa delle preoccupazioni circa complicazioni o rappresaglie in caso di ritorno in Ucraina". Gli arrivi degli ultimi giorni sono raggruppati principalmente a Rostov na Donu (12.900 persone, tra cui 5.000 bambini) e Bryansk (6.500 persone). A Rostov, le persone vengono alloggiate in edifici pubblici e in alcuni campi con tende. A Bryansk la maggior parte vivono presso parenti e amici. L'UNHCR ha visionato anche rapporti ancora non confermati di ulteriori recenti arrivi dall’est dell'Ucraina verso lo Crimea. "L'aumento nel numero di rifugiati della scorsa settimana coincide con un recente deterioramento della situazione nell’Ucraina orientale. Gli sfollati parlano del peggioramento della legalità e l'ordine, la paura di rapimenti, la violazione dei diritti umani e l'interruzione dei servizi statali".
Tutto l’articolo (in inglese):
Sharp rise in Ukrainian displacement, with more than 50,000 internally displaced
News Stories, 27 June 2014
Gli ucraini non ricevono niente di quanto avevano sperato (Evghenij Tsarkov)
La firma c'è. A margine del vertice dei 28 l'Unione Europea ha siglato gli accordi di associazione con l'Ucraina, la Georgia e la Moldova. Durante il vertice, in corso a Bruxelles, i capi di Stato e di governo dovrebbero valutare l'ipotesi di intensificare le sanzioni alla Russia in relazione alla situazione in Ucraina.
Kiev firma la parte economica del trattato
In particolare con Kiev è stato messo nero su bianco il lato economico del trattato, dopo che il lato politico era stato siglato a marzo. "E' un giorno storico per il mio Paese - ha dichiarato il presidente Petro Poroshenko - il più importante dall'indipendenza". A novembre il rinvio della firma degli accordi aveva aperto la crisi politica ucraina con la rivolta di Maidan che ha portato alla destituzione del presidente filorusso Yanukovich.
Van Rompuy e Barroso: giornata storica, rassicurazioni a Mosca
"E' un grande giorno per l'Europa - ha commentato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, parlando davanti ai leader delle tre ex repubbliche sovietiche a Bruxelles - l'Unione sta al vostro fianco, oggi più che mai". Parole alle quali va Rompuy ha fatto seguire una rassicurazione a Mosca, che non ha mai celato la sua contrarietà a questi accordi: "Niente, nell'accordo - ha detto - è suscettibile di colpire la Russia. Parole, quelle di Van Rompuy, cui ha fatto eco il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, secondo il quale l'accordo "è positivo e non è contro nessuno".
Il monito di Mosca: ci saranno serie conseguenze
L'Accordo di Libero Scambio e di Cooperazione Politica, come è noto, trova la ferma opposizione di Mosca che per bocca del portavoce di Putin avverte che "verranno presi i provvedimenti del caso" qualora l'accordo avesse effetti negativi sull'economia russa. E ancora: il viceministro degli Esteri Grigory Karasin fa sapere che ci saranno "serie conseguenze". Karasin ha riconosciuto peraltro come la sottoscrizione dell'accordo rientri in un "diritto sovrano spettante a ogni Stato" e ha evocato la necessita' di evitare "incomprensioni e sospetti in futuro".
Ucraina: scaduta la tregua, 4 morti
E' ufficialmente terminata alle 10 del mattino di Kiev (le 9 in Italia) la tregua annunciata venerdì scorso dal presidente ucraino Petro Poroshenko e confermata lunedì da uno dei leader separatisti. La fine del cessate il fuoco, che non aveva spento del tutto i combattimenti, ha subito portato nuove vittime. E' quello che sostiene Dmitro Timchuk, direttore di Resistenza Ucraina: sarebbero morti quattro soldati ucraini in uno scontro in un posto di blocco vicino a Kramatorsk, nell'Ucraina orientale. I militari di Kiev - sostiene - hanno distrutto un carro armato dei miliziani mentre i separatisti hanno fatto saltare in aria quattro blindati governativi.
Ieri bilaterale Poroshenko-Renzi
Nel bilaterale di ieri sera Poroshenko ha discusso con Matteo Renzi "i prossimi passi del piano di pace del presidente ucraino" per l'Ucraina dell'est "ed espresso la speranza di una rapida fine delle violenze e del ritorno della situazione alla stabilità, così come previsto dal piano".
Victor Shapinov | borotba.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
27/06/2014
Poroshenko ha firmato la parte economica dell'Accordo d'Associazione con l'Unione Europea. Cercherò molto brevemente di descrivere le implicazioni che esso ha per l'economia ucraina.
L'integrazione economica con l'UE è probabile che si verifichi in condizioni di crescente crisi economica mondiale, mentre i paesi ricchi e potenti della UE cercano di salvare le loro economie a scapito della "periferia interna" composta da paesi come Grecia, Portogallo e Spagna.
L'Unione Europea ha realizzato un sistema di "salari da crisi" diseguali tra i principali paesi dell'UE e la "periferia" intra-Europea - Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Europa dell'Est. E' chiaro che in questa gerarchia, l'Ucraina avrà un posto "al di sotto del piano più basso", cioè, nella "periferia esterna" dell'UE.
Premesso ciò, "l'integrazione economica europea" porterà:
La caduta della produzione o la completa distruzione della produzione non solo del settore minerario (soprattutto minerale) e probabilmente dell'industria siderurgica. La produzione ucraina di velivoli, automobili e industrie chimiche non può competere con i produttori europei, che ricevono maggiore credito e sostegno governativo. Inoltre, i produttori ucraini saranno costretti a comprare petrolio, gas ed elettricità a prezzi europei, cosa che ridurrà ulteriormente la competitività delle imprese ucraine e porterà alla loro chiusura.
L'agricoltura ucraina, che è impiega alti livelli di tecnologia e richiede un alto grado di trasformazione, non può sostenere la concorrenza con i produttori europei, la cui competitività è supportata da enormi sussidi, senza regolamentazione tariffaria e meccanismi flessibili.
L'introduzione degli standard europei di produzione (che mirano alla tutela protezionistica dei produttori UE) porterà alla chiusura delle imprese che non sono in grado di rispettare queste norme. In particolare, questo vale per il settore altamente redditizio dell'energia n
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