INIZIATIVE SEGNALATE

1) *** #NO GUERRA #NO NATO *** E' partita la grande raccolta firme per l'uscita dell'Italia dalla NATO!

2) Pisa 10/4: GUERRA ALLA GUERRA

3) Vignanello (VT) 11/4: DRUG GOJKO


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Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia ONLUS aderisce ed invita ad aderire alla Campagna per l'uscita dell'Italia dalla NATO.
(Sulla campagna vedi anche l'appello iniziale: https://www.cnj.it/INIZIATIVE/usciredallanato2014.htm )


Sostieni la campagna per l'uscita dell'Italia dalla NATO per un’Italia neutrale.


 Le drammatiche vicende in Medio Oriente, in Nord Africa e ora in Ucraina nel cuore della stessa Europa segnano un deciso degrado dei rapporti internazionali. La pace in tutto il mondo è in serio pericolo e anche papa Francesco ha ammesso che stiamo ormai assistendo a molteplici episodi di un’unica guerra mondiale pronta a conclamarsi in tutti i suoi devastanti effetti. 
     La NATO, da organizzazione formalmente difensiva da diversi decenni ha assunto un profilo aggressivo e minaccioso in aperta violazione con la Carta delle Nazioni Unite. Si dichiara che la nuova strategia della NATO è stata promossa per “difendere gli interessi dell’Occidente”, ma in realtà serve solo a salvaguardare un’egemonia globale statunitense sempre più in rotta di collisione con gli interessi dell’Italia, dell’Europa e del resto del mondo. Invece di promuovere negoziati globali si lanciano ultimatum militari e persino minacce di attacchi nucleari.
     Uscendo dalla NATO l’Italia si sgancerebbe da questa strategia di guerra permanente, che viola la nostra Costituzione, e assumerebbe una posizione di totale neutralità tra i contendenti, a vantaggio dei nostri interessi nazionali e della pace mondiale.      



SITO INTERNET DEL COMITATO PROMOTORE: http://www.noguerranonato.it




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Pisa, venerdì 10 aprile 2015
alle ore 17:30 presso la sede della Rete dei Comunisti, Via Sant'Andrea 31

GUERRA ALLA GUERRA: LA PACE IN EUROPA NON E' UN DATO SCONTATO

La Rete dei Comunisti lancia anche a Pisa una campagna nazionale contro la guerra. La prima iniziativa si svolgerà venerdì 10 aprile alle ore 17.30 presso la sede della RdC in via sant'Andrea 31.

GUERRA ALLA GUERRA: LA PACE IN EUROPA NON E' UN DATO SCONTATO.
L'imperialismo dell'Unione Europea è una minaccia per i propri popoli. 
FERMIAMO LA GUERRA ED OPPONIAMOCI AD OGNI INTERVENTISMO MILITARE

Incontro dibattito con:

JOHN CATALINOTTO
Caporedattore del giornale statunitense Workers World dal 1982, co-fondatore dell'International Action Center, l'organizzazione di Ramsey Clark che negli USA ha dato impulso alle manifestazioni nazionali contro la guerra. Militante comunista dal 1962.

MANLIO DINUCCI
saggista, giornalista de Il Manifesto

VALTER LORENZI
Rete dei Comunisti

evento Facebook: https://www.facebook.com/events/534000143406901/

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Venerdì 10 aprile ore 17.30
Presso la nuova sede della Rete dei Comunisti, Via sant’Andrea 31 Pisa 
Incontro dibattito sul tema:

Guerra alla Guerra
La pace in Europa non è più un dato scontato.
L’imperialismo europeo è una minaccia per i propri popoli.
Fermiamo la guerra e opponiamoci a qualsiasi interventismo militare.

Saranno presenti:
John Catalinotto - Caporedattore del giornale statunitense Workers World dal 1982, co-fondatore dell'International Action Center, l'organizzazione di Ramsey Clark che negli USA ha dato impulso alle manifestazioni nazionali contro la guerra.
Manlio Dinucci saggista, giornalista de Il Manifesto
Valter Lorenzi Rete dei Comunisti
Giovanni Bruno PRC Pisa

Per chi non potrà essere presente sarà possibile seguire i lavori in diretta streaming su: https://www.youtube.com/channel/UCu5zSHlxnzhGRtLyJ3fT4Tg

L’Unione Europea è un polo imperialista in costruzione, che nel suo incedere produce guerra.
Questo è l’assunto dal quale la Rete dei Comunisti parte nel promuovere la campagna nazionale “Guerra alla guerra”. 
L’ossessiva campagna mediatica che parla di quest’alleanza come polo di pace, s’infrange sui fronti di conflitto fomentati in questi anni ai confini del continente.
Dall’Ucraina alla Libia, un arco di guerra circonda l’Europa continentale, riportando le lancette della storia indietro di oltre un secolo, quando la spinta colonialista portava i vari Stati europei a strappare militarmente paesi e territori a un impero ottomano in declino.
Di nuovo, Francia, Italia, Germania, Inghilterra sono impegnati militarmente nei paesi che a cavallo tra XIX e XX secolo furono possedimenti o aree di loro influenza diretta, in Nord e Centro Africa, nell’Est europeo, in Estremo Oriente. 
Più che l’ “inno alla Gioia” di Beethoven, la colonna sonora che si addice a quest’Unione Europea è la “Cavalcata delle Valchirie” di Wagner.
I motivi del ritorno alla “diplomazia delle cannoniere” li individuiamo nella crisi sistemica del capitalismo, emersa con forza nel 2007 attraverso lo scandalo finanziario dei “subprime” statunitensi, ma che già covava dalla prima metà degli anni ’70 del secolo scorso.
La costruzione dell’Unione Europea e della sua moneta è la risposta delle borghesie europee a una crisi senza precedenti per profondità, durata nel tempo e carenza di strategie per il suo superamento. Il grado di maturazione economico, politico e militare raggiunto dai paesi che la compongono, ci fa parlare di un “polo imperialista” in costruzione, impegnato a contendersi mercati, territori e risorse con altri competitori internazionali. Un processo contraddittorio e molto pericoloso, perché mette continuamente in discussione vecchie alleanze e rapporti interni all’Unione Europea stessa, in uno scacchiere internazionale caratterizzato dal declino progressivo dell’imperialismo USA e dal sorgere di potenti competitori, come i BRICS e un nuovo “polo islamico”, che vede le grandi borghesie del Golfo persico impegnate a trasformare il loro grande ruolo economico, energetico e finanziario in potenza militare. 
La dinamica che osserviamo nei vari fronti di conflitto facilita la comprensione del nostro ragionamento.
In Ucraina la competizione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti è evidente, mettendo di nuovo in discussione l’Alleanza Atlantica (NATO) come “camera di compensazione” tra interessi sempre più contrapposti.
In Libia i bombardieri di Francia e Inghilterra hanno messo un’ipoteca sui pozzi petroliferi gestiti dall’ENI, costringendo l’allora governo Berlusconi a scelte innaturali, forzate all’epoca dal binomio Bersani/Napolitano, espressione di quella parte di borghesia italiana che in seguito avrebbe scalzato l’omino di Arcore, per garantire in Italia l’ordine della Troika europea. 
In Siria e Yemen il polo islamico tenta di frenare l’affermazione iraniana, alla quale i poli imperialisti rispondono con i recenti accordi di Losanna.
La fase che il mondo sta attraversando è di devastante instabilità, cambiamenti di alleanze, scontri e repentine tregue, nella quale stanno crescendo nuove forze e nuove ambizioni, con cui le vecchie e nuove potenze imperialiste fanno i conti, anche dentro i propri confini, come la strage al settimanale francese Charlie Hebdo di Parigi ha dimostrato.
L’incontro di venerdì 10 aprile cercherà di affrontare un tema d’indubbia complessità, ma che interessa tutti quelli che intendono continuare a battersi contro la guerra.
Il contributo di John Catalinotto al dibattito, figura storica del movimento No War statunitense, sarà ancor più interessante perché proviene da un paese che continua, nonostante il proprio declino economico e geopolitico, ad avere una forza militare che supera di gran lunga ogni altra potenza mondiale.
Rete dei Comunisti - Pisa


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Vignanello (VT), sabato 11 aprile 2015
alle ore 21:30 presso l'ex Cinema Comunale

Pietro Benedetti in

DRUG GOJKO

Monologo di e con Pietro Benedetti
tratto dai racconti del partigiano Nello Marignoli

REGIA DI ELENA MOZZETTA
PRODOTTO DAL CP ANPI VITERBO
IDEATO DA GIULIANO CALISTI E SILVIO ANTONINI
TESTI TEATRALI - PIETRO BENEDETTI
CONSULENZA LETTERARIA - ANTONELLO RICCI
MUSICHE - BEVANO QUARTET E FIORE BENIGNI
FOTO - DANIELE VITA
UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A NELLO MARIGNOLI
SI RINGRAZIANO INOLTRE: * I RAGAZZI DEL CENTRO SOCIALE EX VALLE FAUL * DAVIDE BONINSEGNA * ARCI VITERBO * DAVIDE GHALEB EDITORE

Sullo spettacolo vedi anche: https://www.cnj.it/CULTURA/druggojko.htm