NOVI "HLADNI" RAT. Agresija NATO 15 godina kasnije
// La nuova guerra "fredda". La aggressione NATO 15 anni dopo //
Interventi dei partecipanti al Meeting internazionale tenuto nel marzo 2014 a cura del Forum di Belgrado
provenienti dall' Irlanda, Venezuela, Austria, Francia, Russia, USA, Germania, Ucraina, Grecia, Canada, Bielorussia, Italia, Danimarca, Cipro, Turchia, Croazia, Serbia, Rep. Ceca, ecc. Edizione Beoforum. Altre info: https://www.cnj.it/24MARZO99/2014/index.htm#skup
Stenografske beleške i dokumenta sa suđenja Dragoljubu-Draži Mihailoviću
(original na čirilici: Beograd, Savez Udruzenja Novinara FNRJ-e 1946)
prijepis originala na latinski: Zagreb, Zaklada "August Cesarec" 2011 – ISBN 978-953-95475-3-8
Il testo, nato dalle testimonianze che sono state raccolte dai sopravvissuti ai campi di concentramento fascisti e dai documenti storici della Commissione d'inchiesta per i presunti crimini di guerra italiani, è stato avvalorato dalla Professoressa Alessandra Kersevan, storica che si è dedicata fin dal 1992 alla stesura di saggi storici sulle questioni di confine tra Italia e Jugoslavia.
VIDEO PROMOZIONALE DI 20 MINUTI: http://youtu.be/sDf_seVDtL0
INFO: www.teatrobinario7.it
Simposio:
#NoGuerra #NoNato
Per un Paese sovrano e neutrale
Presentazione del Disegno Di Legge Costituzionale n. 1774, d’iniziativa della senatrice Paola De Pin (M5S), per la modifica all’articolo 80 della Costituzione, in materia di ratifica dei trattati internazionali di natura militare, nonché disposizioni in materia di basi, caserme, installazioni e servitù militari, e della Campagna #NoGuerra #NoNato. Per un Paese sovrano e neutrale
Relatori: Manlio Dinucci, Alex Zanotelli, Ferdinando Imposimato, Giulietto Chiesa, Franco Cardini, Fulvio Grimaldi, Massimo Zucchetti
Dress code: è d’obbligo per gli uomini indossare la giacca
E' necessario l’accredito
Per accreditarsi inviare cognome e nome entro il 15 aprile alle ore 12 all'indirizzo: noguerranonato@...
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Italia, 80 milioni di euro al giorno di spesa militare
(Manlio Dinucci,Italia, 80 milioni di euro al giorno di spesa militare, Il Manifesto, 14 aprile 2015 – http://www.voltairenet.org/article187332.html )
alle ore 17.30 presso il Bar Knulp – via Madonna del Mare 7/a
Presentazione del dossier n. 51 de La Nuova Alabarda:
“Le due insurrezioni di Trieste”
Partecipano l'autrice Claudia Cernigoi e la storica Alessandra Kersevan.
Quali furono le due resistenze di Trieste? quale la funzione della "resistenza patriottica" alla quale si vuole riconoscere oggi ogni valore, a scapito della resistenza internazionalista e di classe?
Quali furono i rapporti tra il CLN giuliano ed il CLNAI ed il partito comunista?
Come si sviluppò la mistificazione dell'arresto del segretario comunista Luigi Frausin, falsamente attribuito a "delazioni slave"?
Quali furono i rapporti tra il CLN giuliano e le forze collaborazioniste presenti in città, finalizzati a bloccare la resistenza della classe operaia triestina?
Chi insorse il 30 aprile 1945, e come?
Ed infine, una breve sintesi dei militanti del CLN arrestati (non "infoibati") dagli Jugoslavi.
in occasione del 70° anniversario della Liberazione
l'Associazione Culturale "Luciano Locaputo" organizza lo spettacolo
Jasenovac - omelia di un silenzio
Spettacolo per attore solo e video – di e con Dino Parrotta -
Compagnia Primo Teatro
Nessuno ne parla, perché?
L’unico spettacolo in Italia che rivela una delle pagine della storia contemporanea più oscure e incredibili, che non mancherà di emozionare.
Il rapporto con l’Italia e la Puglia.
Gli ustascia, nazionalisti cattolici filofascisti, sostenuti e finanz iati dal regime di Mussolini, costituirono lo "Stato indipendente di Croazia", con a capo Ante Pavelic e la benedizione del Vaticano. Obiettivo principale della loro politica razzista fu lo sterminio dei serbi cristiano-ortodossi, una vera pulizia etnica. Per barbarie e ferocia, gli ustascia superarono le SS naziste.
Negli ultimi anni del conflitto diversi furono i campi di accoglienza in Puglia: Gravina. Bari, Barletta.
Jasenovac (denominata anche la Auschwitz dei Balcani) è stato un campo di sterminio di ebrei, ortodossi, serbi, zingari. Nel campo hanno perso la vita circa 74.000 bambini di età compresa fra zero e 15 anni. Comandante del campo di Jasenovac fu il frate francescano cattolico Miroslav Filipovic-Majstorovic, chiamato dal popolo ‘frate Satana’. Fra le sue prodezze personali, il 7 febbraio 1942, l'uccisione nella zona di Banja Luka di 2.750 serbi ortodossi fra cui 250 bambini, in sole dieci ore.
In soli 4 a nni gli Ustascia hanno trucidato 700.000.persone
Durante la sua visita in Bosnia (22.06.2002) papa Giovanni Paolo II, dopo aver beatificato monsignor Stepinac, arcivescovo di Zagabria, di cui esistono le prove della complicità con i crimini degli ustascia, chiese pubblicamente perdono per queste colpe commesse ‘dai figli della Chiesa Cattolica’.
Solo in Italia non se ne è saputo niente
Compito della conoscenza della storia è scuotere simili tendenze,
per offrire un momento di osservazione e autocritica collettiva.
Un racconto che mira all’anima,
a scuotere le nostre (in)consapevolezze.
Un racconto che vuol essere un grido per segnare la nostra
memoria… per dar voce al silenzio!
Per conoscere… per non dimenticare
La pluralità dei linguaggi espressivi utilizzati favorisce un rapporto diretto attore-pubblico; una comunicazione, che las ciando da parte gli standard della prosa classica, cerca una via comunicativa in grado di catturare, coinvolgere, immergere lo spettatore nell’azione scenica.
Note di regia dello spettacolo Jasenovac - Omelia di un silenzio:
Ho cercato un linguaggio “multimediale” , per poter dar spazio all’impeto dell’anima che ha generato il desiderio di realizzare lo spettacolo.
Recitazione naturalistica, il grottesco dei “buffoni medioevali” , le maschere, teatro/danza, il video… tutte al servizio di una “verità” che incuriosisse la nostra mente e scuotesse le nostre emozioni.
Credo in un teatro che abbia una funzione sociale, senza la pretesa di “insegnare”, ma semplicemente quella di ricordarci che essere vivi è molto di più del semplice fatto di respirare. Nel 2008 ho visitato Jasenovac e Stara Gradisca, adesso c’è solo un grande campo verde, il “fiore di loto” (scultura realizzata negli anni novanta) in ricordo delle vittime...all’interno una poesia di un poeta Croato!... e il fiume Sava scorre lento… l’unico suono in quel grande silenzio…
Dino Parrotta
Riferimenti tecnici
Scritto, diretto e interpretato da : Dino Parrotta
Durata: 60 minuti
Consulenza storiografica: Prof. Andrea Catone, Paolo Vinella
Scenografia Video: Pasquale Polignano
Lo spettacolo è realizzabile in qualsiasi ambiente.
“Parrotta cambia registro per ogni quadro mettendo in luce una
versatilità invidiabile.. pendola tra opposti con naturalezza di trasformista.
Per cui se stringe il cuore dello spettatore allora che si veste dello smarrimento
dei pochi sopravvissuti, lo pesta quando fa il verso a Ante Pavelic o quando
“diventa” Miroslav Filipovic-Majstorovic, chiamato dal popolo ‘frate satana’ …”
Italo Interesse “Il Quotidiano”
Presentazione del libro e della campagna della Rete "Noi Saremo Tutto"
http://www.noisaremotutto.org/
promuove: Comitato Ucraina Antifascista Bologna
https://www.facebook.com/ucraina.antifascista.bo
iniziativa organizzata nell'ambito di Pratello R'Esiste 2015
https://www.facebook.com/pages/Pratello-Resiste-2015/427815000701363
TRATTO DAI RACCONTI DI NELLO MARIGNOLI, PARTIGIANO ITALIANO NELL'ARMATA POPOLARE JUGOSLAVA
Nell'ambito del festival antifascista Pratello R'Esiste
https://www.facebook.com/pages/Pratello-Resiste/427815000701363
co-promosso da:
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia - ONLUS
https://www.cnj.it
Giovani Comunisti Bologna
https://www.facebook.com/gcbolo
Ingresso a SOTTOSCRIZIONE LIBERA
Data: 07 aprile 2015 15:06:10 CEST
Da: ufficiostampa@...
Oggetto: E' uscito il numero 36 di Zapruder " Di chi è la storia? Narrazioni pubbliche del passato"
Lo Zoom è dedicato al tema:
"Di chi è la storia? Narrazioni pubbliche del passato".
* Presentazione del volume
* Sommario
* La rivista «Zapruder» e il progetto Storie in movimento (Sim)
* Condizioni di abbonamento
* Offerta abbonamento corrente + arretrati
* Numeri pubblicati
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«ZAPRUDER» N. 36 - PRESENTAZIONE DEL VOLUME
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Il fascicolo si snoda attorno ad alcune domande di fondo: di chi è la storia, chi la pratica e chi ne fruisce? Quali gli strumenti e i mezzi, le occasioni, i linguaggi, le procedure? Questi interrogativi sono divenuti il terreno caratteristico di indagine fondamentalmente per due approcci, quello della storia pubblica o public history e quello dell’uso pubblico della storia. Il primo fa riferimento alla possibilità/opportunità che la narrazione storica esca dalle aule universitarie e incontri il bisogno più o meno diffuso di conoscere e ricostruire il passato da parte di un pubblico composto non necessariamente da addetti ai lavori; il secondo è volto invece a creare una narrazione anch’essa pubblica del passato, ma questa volta precipuamente funzionale a conservare e legittimare il potere nel presente e nel futuro.
D’altra parte anche la storia pubblica, nel momento in cui coinvolge un pubblico ampio e attiva meccanismi di costruzione della memoria, è soggetta a scivolare in una istituzionalizzazione funzionale tanto al mercato editoriale, quanto alla dimensione politica o accademica. Il numero prova a interrogare le forme che la divulgazione della storia assume in Italia servendosi di uno spettro ampio di mezzi più o meno recenti. Ancor più rilevante è il tentativo di sciogliere il nodo relativo al ruolo che gli storici ricoprono nelle pratiche di storia pubblica, indagandone metodi, finalità e linguaggi laddove per esempio sono coinvolti nella definizione e attuazione di precise “politiche della memoria”.
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SOMMARIO
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«Zapruder. Storie in movimento. Rivista di storia della conflittualità sociale», n. 36, gennaio-aprile 2015
EDITORIALE
La redazione, Tra storia pubblica e uso pubblico della storia
ZOOM – DI CHI È LA STORIA? NARRAZIONI PUBBLICHE DEL PASSATO (a cura di Adriana Dadà, Damiano Garofalo, Andrea Tappi)
Serge Noiret, Storia pubblica digitale
Luisa Renzo, Giorgio Talocci, Il Risorgimento in mostra. Percorsi espositivi nell’Italia liberale
Centro studi movimenti, Una storia per molti, ma non per tutti… Ripensando ad alcune esperienze a Parma
LE IMMAGINI
Alessandro Cattunar, Topografie della memoria. L’esperienza del museo diffuso dell’area di confine tra Italia e Slovenia
Tatiana Bertolini, I francobolli e le colonie
SCHEGGE
Lidia Martin, Dalla stessa parte ci ritroverai! Giorno della memoria, giorno del ricordo e 25 aprile nel calendario civile italiano
ALTRE NARRAZIONI
Gregorio Magini e Vanni Santoni, Di chi è la Resistenza? Riappropriazione e rielaborazione della storia nell’esperienza di Scrittura industriale collettiva (a cura di Monica Di Barbora)
VOCI
Francisco Morente Valero, Catalogna 1714-2014. Come si costruisce il mito di una nazione (a cura di Steven Forti)
LUOGHI
Costanza Calabretta, Fare gli italiani. Una mostra per i 150 anni dell’Unità
Damiano Garofalo e Vanessa Roghi, La Tv racconta se stessa
Riccardo Verrocchi, Un luogo di conoscenza e studio del canto sociale a Bologna. L’archivio storico del canzoniere delle Lame
Elena Petricola, L’Archivio delle donne in Piemonte
IN CANTIERE
Andrea Ventura, Nuovi interrogativi sul primo dopoguerra in Italia
LA STORIA AL LAVORO
Federico Tenca Montini, Confini stridenti. Nazionalismo antislavo e giorno del ricordo
INTERVENTI
Francesco Catastini, Una terza storia e necessaria
Deborah Paci, Lo storico nella rete. L’esperienza della rivista digitale «Diacronie»
Anita Lucchesi, La storia pubblica in Brasile
RECENSIONI
Roberto Beneduce (Renate Siebert, Voci e silenzi postcoloniali. Frantz Fanon, Assia Djebar e noi)
Fabrizio Billi (Gualtiero Via, Scomodi e organici. Movimenti, volontariato e politica nella costruzione dell’Italia contemporanea)
Gino Candreva (Andrea Comincini, a cura di, Voci dalla Resistenza. Lettere, documenti, testimonianze)
Marco Capoccetti Boccia (Gaia Giuliani, Cristina Lombardi-Diop, Bianco e nero. Storia dell’identità razziale degli italiani)
Giovanni Pietrangeli (Cristina Renzoni, Il Progetto ’80. Un’idea di Paese nell’Italia degli anni Sessanta)
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Per scrivere alla redazione, l'indirizzo è zapruder@...
Per le questioni organizzative (inclusi gli abbonamenti e la diffusione della rivista) o per le informazioni sul progetto Storie in movimento scrivere invece a info@....
Il nostro sito web è: www.storieinmovimento.org
Pagina facebook: http://www.facebook.com/pages/Zapruder/94046189136
Ringraziamo fin d'ora quante e quanti vorranno aiutarci con
recensioni, consigli, critiche, passaparola...
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LA RIVISTA *ZAPRUDER* E IL PROGETTO STORIE IN MOVIMENTO (SIM)
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Frutto di un percorso che ha coinvolto centinaia di giovani storiche e
storici, la rivista intende confrontarsi con ambiti di ricerca e
approcci metodologici differenti. Accanto all'attenzione verso le
lotte e le classi sociali, il femminismo, la "stagione dei movimenti",
i conflitti generazionali, le avanguardie culturali e le subculture,
«Zapruder» e il progetto Storie in movimento
[www.storieinmovimento.org] intendono analizzare altri soggetti e
fenomeni: i movimenti ereticali e - più in generale - eterodossi, le
cosiddette devianze e marginalità sociali, ma anche i populismi, gli
spontaneismi, le dissidenze e i movimenti dei ceti medi o le dicotomie
fascismo/antifascismo, razzismo/antirazzismo, nord/sud, guerra/pace,
ecc. Il tutto in chiave interdisciplinare e riconoscendo come
patrimonio da mettere a frutto in ogni senso - anche criticamente, se
sarà il caso - filoni di pensiero e riflessione che hanno contribuito
a rinnovare negli ultimi decenni il fare storia: la storia di genere,
la storia sociale, la storia orale, la pratica della con-ricerca, la
microstoria.
Redazione «Zapruder» (numeri 34-36):
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Roberto Bianchi, Andrea Brazzoduro, Gino Candreva, Marco Capoccetti Boccia, Beppe De Sario (coordinatore vicario), Monica Di Barbora, Steven Forti, Ilaria La Fata, Antonio Lenzi, Marilisa Malizia, Lidia Martin (coordinatrice di redazione), Chiara Pavone, Santo Peli, Vincenza Perilli, Luisa Renzo, Ferruccio Ricciardi, Ivan Severi, Andrea Tappi
Comitato di coordinamento di Storie in movimento (2015):
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Eros Francescangeli, Lidia Martin, Cristina Palmieri, Vincenza Perilli, Paolo Perri, Elena Petricola, Giulia Strippoli
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CONDIZIONI DI ABBONAMENTO
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Il prezzo di copertina è di euro 12 (arretrati: 22 euro in Italia, da
27 a 38 all'estero, secondo la zona). Le condizioni generali di
abbonamento (3 numeri, indipendentemente da quando si attiva la
sottoscrizione) sono le seguenti:
* Ordinario: _______________________30 euro *
* Enti e istituzioni: __________________35 euro *
* Sostenitore: ______________________50 euro *
* Estero: ___________________________70 euro *
* Estero sostenitore: _________________85 euro *
* Studenti e non occupati: ____________26 euro *
Per gli/le associati/e a Storie in movimento (quota d'iscrizione
ordinaria 2015 di 15 euro), le condizioni di abbonamento sono invece
le seguenti:
* Ordinario soci Sim: __________________25 euro *
* Sostenitore soci Sim: _________________40 euro *
* Estero soci Sim: _____________________45 euro *
* Estero sostenitore soci Sim: ___________60 euro *
* Studenti e non occupati soci Sim: ______18 euro *
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Modalità di pagamento:
1) tramite bonifico bancario sul conto Bancoposta intestato a “Storie in
movimento” (IBAN IT22R07601024000000 88171459).
2) tramite versamento sul conto corrente postale n. 88171459, intestato a
“Storie in movimento”.
3) con carta di credito, tramite il circuito Paypal: nel nostro sito, alla
pagina
http://www.storieinmovimento.org/materiali/pagamenticartadicredito.html
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OFFERTA ABBONAMENTO CORRENTE + ARRETRATI
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COLLEZIONE COMPLETA
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Se vuoi avere la collezione completa dei numeri finora pubblicati di «Zapruder», puoi sottoscrivere l'offerta speciale numeri arretrati (dal N. 1 al N. 35) + abbonamento (dal N. 36 al N. 38) al prezzo speciale di 259 Euro + 7 euro spese postali.
ABBONAMENTO CORRENTE + 5 ARRETRATI (5 +3)
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E' possibile sottoscrivere l'abbonamento ai numeri 36-38 + cinque numeri a scelta tra gli arretrati versando 55 euro + 5 euro di spese postali.
In entrambi i casi, occorre specificare nella causale: "Offerta speciale arretrati + abbonamento Zapruder".
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NUMERI PUBBLICATI
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01. Piazze e conflittualità
02. Clio e Marte. La guerra tra storia e memoria
03. I mestieri del vivere
04. Identità in gioco. Sport e società in età contemporanea
05. Relazioni pericolose. Donne, uomini, generi
06. Frontiere della scienza. Usi e politiche della medicina
07. 007: rapporti riservati. Spionaggio e polizia politica
08. L'impero colpisce ancora. Dinamiche coloniali e post-coloniali
09. Moti di fame. Risorse, carestie, rivolte
10. Scritture fratricide. Immagini, storie e memorie delle guerre civili
11. Municipalismi e resistenze
12. Accordi e conflitti. Musica, società e politica in età contemporanea
13. Donne di mondo. Percorsi transnazionali dei femminismi
14. Percorsi di welfare
15. Confini senza fine. Frontiere tra Alpi e Adriatico
16. Rivolte a margine. Periferie del lungo Sessantotto
17. Muro contro muro. Grafica e comunicazione nei manifesti politici
18. Riflessi incrociati. L'occidente visto dagli altri
19. Stranieri ovunque. Kalè, manouches, rom, romanichels, sinti...
20. Diritto e castigo. Movimenti e ordine pubblico in età contemporanea
21. Ritorno al futuro. Movimenti, culture e attivismo negli anni ottanta
22. L'etnicizzazione del sociale. Politica, memoria, identità