Cari compagni,
sono contenta di avervi visti ieri a Cesena. E' stato bello e
importante.
Esagerate le forze dell'"ordine", mi è sembrata quasi una cosa
offensiva.
Pazienza.

Vi mando il testo del discorso. Grazie a Valeria, Angela e Moreno, che
mi
hanno aiutato molto.
Ivana

***

(Saluto…) Il COMITATO PROMOTORE PER L'ASSEMBLEA ANTIMPERIALISTA prosegue
l'attività del Coordinamento Nazionale la Jugoslavia Vivrà, nato la
scorsa
estate; riunisce in un progetto unitario un certo numero di
organizzazioni
nate sul territorio…

Alcuni degli organismi che sono rappresentati qui oggi c'erano già prima
del '99, altri sono nati sulla spinta emotiva dei bombardamenti sulla
Repubblica Jugoslava e, in questi due anni, hanno promosso autonomamente
analisi politica, informazione e, per quanto è stato possibile,
solidarietà
concreta, operando in diverse città e realtà sociali differenti.

In molti casi queste aggregazioni di base sono state le uniche a
contrastare la propaganda e la falsa informazione, accolta, più di una
volta, in modo acritico e opportunista perfino dalla stampa della
sinistra
"alternativa".

Il nostro impegno è inteso, oltre che a fare informazione e smascherare
l'opera di corruzione e alienazione delle coscienze, a sostenere la
resistenza che si esprime tra le popolazioni aggredite da guerre
cosiddette
umanitarie, in realtà colonialiste, imperialiste (Jugoslavia, Iraq,
Kurdistan, Palestina), ma soprattutto ha come obiettivo contribuire alla
crescita di un movimento di opposizione all'imperialismo italiano e di
rigetto delle basi USA e NATO presenti sul territorio.

L'Italia non è soltanto la più grande portaerei del Mediterraneo, quella
da
cui in massima parte sono partiti i bombardamenti sulla Jugoslavia e da
cui
partiranno le prossime missioni, ma è anche fortemente impegnata
nell'occupazione militare del Kosovo, nei progetti di espansione
coloniale
verso l'Est e verso Sud. Interessi imprenditoriali in Albania,
investimenti
ENI e AGIP nel Caucaso e in Nord Africa, contratti per la costruzione di
dighe in Kurdistan e per la ricostruzione in Iraq prospettano un quadro
di
ingerenza imperialista al quale noi per primi dobbiamo opporre le
ragioni e
le lotte della solidarietà di classe internazionalista.

All'interno di questa prospettiva, riteniamo tuttora di estrema
importanza
la nostra attenzione ai Balcani, area nella quale si è sperimentato un
modello di imposizione armata di regimi liberisti asserviti agli
interessi
del capitalismo occidentale, un modello di aggressione che può essere
riproposto in un futuro più che prossimo, e area-terreno di ingerenza
italiana diretta, economica e militare - coloniale.
In questo senso diciamo che il nemico principale che bisogna combattere
è
qui, a casa nostra. Perché chi ha accettato, votato, condotto questa
guerra, la prima e la più grande dopo la II guerra mondiale, è stato
proprio il governo di centro-sinistra, la autoproclamata sinistra, con
l'aiuto del Polo (con cui pare sempre d'accordo sulle cose decisive,
come
nell'accettare la NATO e Maastricht). Ha spinto l'Italia nella guerra
contro un popolo sovrano e amico, violando la Costituzione, calpestando
il
Parlamento e le leggi democratiche, tradendo in questo modo la sua
stessa
tradizione, i suoi ideali, la resistenza partigiana. Vantandosi pure di
quello che ha fatto!

E cosa aveva fatto l'imperialismo nell'aggressione contro la Jugoslavia?
Prima ha costruito, con la menzogna, il mostro serbo, fabbricando stragi
inesistenti e fosse comuni (che oggi sappiamo, per stessa ammissione
della
NATO, non ci sono state, da parte dei Serbi) - ha creato così
l'illusione
della guerra "umanitaria"! La "necessita" dell'aggressione!
Quindi ha praticato, come i nazisti, il genocidio, i bombardamenti sui
civili inermi, sulle scuole, fabbriche, raffinerie, abitazioni, le TV,
sui
ponti e ferrovie… cercando di annientare un intero popolo, con le bombe
e
con la guerra chimica e batteriologica che ha distrutto e contaminato la
Jugoslavia per i prossimi centinaia di anni.
Dopo la menzogna e il genocidio è adesso l'ora dell'ipocrisia.
L'imperialismo e i suoi servi, ora che gli è stata strappata la maschera
dell'umanitarismo, e che in tanti si sono accorti del colossale inganno
e
del genocidio che hanno commesso, vorrebbe che ci dimenticassimo dei
suoi
crimini, vorrebbe che non si parlasse più dei Balcani sotto occupazione
militare, vorrebbe non fare vedere che la NATO ha fallito, che non c'è
stata nessuna pacificazione.

Se voi siete qui è perché queste cose le sapete. Avrei preferito parlare
oggi a chi non è qui, a chi ancora oggi pensa e racconta che l'Italia è
un
paese tranquillo che da 60 anni non fa le guerre, a chi non si rende
ancora
conto che non vive in un paese libero, a chi si è dimostrato tanto
superficialmente indifferente al dramma della popolazione jugoslava,
quella
costituita da 26 etnie che per decenni hanno convissuto pacificamente,
in
uno dei pochi paesi veramente multietnici e multiculturali, che aveva
sviluppato un sistema economico e sociale tale da diventare un esempio
per
molti altri paesi, soprattutto quelli del terzo mondo - e quindi
rappresentava, secondo alcuni, un "cattivo esempio" da seguire. Per
questo
doveva essere distrutto, squartato, eliminato, così come devono essere
distrutti tutti gli analoghi tentativi di non sottomissione al dominio
dell'Impero, i paesi alle cui lotte esprimiamo piena solidarietà - Cuba,
Palestina, Iraq, Colombia, che potrebbe essere invasa da un giorno
all'altro con la scusa del narco-traffico.

Chi è rimasto indifferente si trova oggi ad essere vittima: la
contaminazione da uranio colpisce per ora i militari (mercenari), e
domani?, l'Adriatico è una discarica di ordigni e materiali a rischio
radioattivo, i porti civili sono sempre più comunemente utilizzati come
porti nucleari per stazionamento di sommergibili, il "riadeguamento"
delle
basi moltiplica i depositi di materiale atomico.
Chi è rimasto indifferente forse oggi è già disoccupato, flessibile,
venduto, appaltato e tra breve forse intossicato, allergico, ammalato…
invalido… o peggio…
Tutto questo in un paese che ha votato il referendum contro il nucleare
(per ora ignorato).

E anche chi si è "spontaneamente" sottomesso si renderà adesso conto che
non opporre resistenza al capitalismo aggressivo non è garanzia di
immunità: i governi macedoni, per esempio, non si erano opposti alla
penetrazione forzosa di sistemi economici e politici "occidentali", ma
il
loro paese è oggi attraversato dalla guerra come lo sono state le altre
repubbliche jugoslave. Quando lo stato e il popolo jugoslavi si erano
difesi dal terrorismo dell'UCK, la NATO ha aiutato e armato l'UCK e ha
fatto la guerra alla Jugoslavia. Ora che l'UCK, per difendere i suoi
traffici di droga e di prostituzione, spara contro il governo macedone
filo-NATO, la NATO chiama UCK terroristi. Perché prima cos'erano?
Staremo a
vedere come andrà a finire questa storia… Un grande augurio al popolo
macedone!

Per finire - è chiaro che il nostro compito fondamentale è, attraverso
la
controinformazione, pratica di solidarietà, mobilitazione popolare, una
vigilanza internazionalista e la lotta unitaria contro la
globalizzazione,
costruire le basi di consapevolezza e, nei limiti delle nostre capacità,
organizzare la resistenza al capitalismo imperialista e un vero
movimento
antimperialista internazionale. Spero che anche la giornata di oggi
possa
servire a questo. Saluto con il vecchio saluto partigiano, purtroppo
ancora
molto attuale, tutti voi, specialmente tutti i miei connazionali
presenti…
Pozdravljam starim, nazalost jos uvek aktuelnim partizanskim pozdravom,
sve
prisutne Jugoslovene: SMRT FASIZMU, SLOBODA NARODU! Morte al fascismo,
libertà al popolo! A tutti i popoli…

---

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