FROM UKRAINIAN ARMY
22/29 luglio 2016
Settimana di solidarietà con il popolo del Donbass
Incontri con ANDREY KOCHETOV - membro del Presidium del Sindacato della Repubblica Popolare di Lugansk
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=nMQaSg5-Ea4
https://www.facebook.com/events/267839310252281/
https://www.facebook.com/events/537153173134594/
No alla guerra! No al Fascismo! L’Unione Sindacale di Base aderisce e partecipa alla Carovana Antifascista per la resistenza del Donbass
L’Unione Sindacale di Base aderisce, sostiene e partecipa alla Carovana antifascista a sostegno della resistenza del Donbass e per una pace giusta che preservi la popolazione da ulteriori escalation e aggressioni militari.
L’ USB da sempre è schierata contro la guerra: nessuna scusa di pacificazione, o artificio politico come il peace enforcing, o il pretesto della difesa di popolazioni inermi, può nascondere le ambizioni egemoniche che animano la spinta interventista dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.
Quest’ingerenza politica, economica e militare in Ucraina ha sprofondato le popolazioni del Donbass nella miseria e nel dramma della guerra. Non è possibile rimanere indifferenti di fronte alla ricomparsa e alla legittimazione di organizzazioni che si richiamano apertamente al nazismo. Organizzazioni politiche armate come Pravyi Sector, Svoboda, e UNA-UNSO, agiscono sia sui fronti di guerra del Donbass e nella stessa Ucraina rendendosi protagoniste di crimini e linciaggi nei confronti delle popolazioni russofone e degli oppositori democratici e antifascisti.
Come era facile prevedere il cambio di regime in Ucraina non ha portato ad un miglioramento delle condizioni di vita per la popolazione, anzi:
- I governanti di Euro Maidan, con la copertura politica dell’UE e degli USA stanno demolendo la democrazia, agli attacchi squadristi si accompagna la messa fuori legge dei partiti e dei sindacati legati al movimento operaio.
- Le "riforme" economiche introdotte dall’attuale governo per ottenere prestiti dal FMI ed il sostegno politico e militare dell’UE e degli USA hanno prodotto
privatizzazioni, licenziamenti e tagli trascinando buona parte della popolazione nella miseria più di quanto non avvenisse già in passato.
-Il crollo della moneta locale, la grivna ucraina ha aumentato l’esposizione debitoria verso i prestiti in dollari del FMI.
-La guerra ed il nazifascismo sconfitti nel 1945 sono ricomparsi
Tra le tante forme di resistenza e protesta, ricordiamo quella dello scorso 23 marzo quando i Sindacati della Repubblica Popolare di Lugansk, sono scesi in piazza per rivendicare fine del blocco economico, l’applicazione degli accordi di Minsk ed il pagamento di salari e prestazioni sociali.
Come USB denunciamo le responsabilità della NATO e della leadership dell’UE che non si sono fatte nessuno scrupolo nell’armare e sostenere le bande paramilitari ultranazionaliste e apertamente neonaziste, e anzi continuano a spingere l’Ucraina verso un conflitto con il Donbass e la Federazione Russa che rischia di allargarsi pericolosamente. L’interventismo militare a difesa degli interessi economici e l’aumento dello sfruttamento dei lavoratori, sono le risposte alla crisi economica e alla competizione globale messe in campo dalla leadership europea.
L’USB condanna quest’ennesima escalation militare in Ucraina e contro la popolazione del Donbass.
Esprimiamo invece tutto il nostro sostegno alla Carovana Antifascista promossa dalla Banda Bassotti e invitiamo i nostri iscritti e militanti a sostenerla ed a pubblicizzarla.
Ai nostri sindacati fratelli del Donbass, della Novorossija e ai democratici e agli antifascisti dell’Ucraina rinnoviamo tutto la nostra solidarietà politica e umana.
... Dal 22 al 25 settembre il Dipartimento Internazionale USB rappresenterà tutta la Federazione Sindacale Mondiale a Lugansk, in una missione di solidarietà militante con i popoli del Donbass, aggrediti dal governo fascista di Kiev sostenuto dagli USA e dalla UE, per ribadire che la FSM ritiene irrinunciabile il principio della piena autodeterminazione dei popoli...
May 24 2016
Il Ministero degli Affari Esteri è stato così gentile da comunicarmi che il Governo Ucraino ha aperto un procedimento penale nei miei confronti per "violazione delle norme interne in materia d'ingresso dei cittadini stranieri nei territori d'Ucraina temporaneamente occupati" in riferimento alla visita effettuata nella "cd Repubblica Popolare di Lugansk". Il MAE non si limita ad informarmi dell'apertura del procedimento penale ai sensi dell'articolo 322 comma 1 del Codice Penale Ucraino, ma si perita di " richiamare la sua attenzione sul non riconoscimento da parte dell'Italia delle sedicenti Autorità autoproclamatesi a Lugansk, come da orientamento conforme di tutti i Paesi membri dell'Unione Europea".
Il Ministero degli Affari Esteri non mi sembra sia stato altrettanto efficiente nel denunciare il massacro della Casa dei Sindacati di Odessa perpetrato da nazifascisti Ucraini sotto l'amorevole sguardo della polizia di Poroshenko o dal condannare le continue violazioni dell'Accordo di Minsk da parte delle truppe Ucraine e dei battaglioni nazisti nel Donbass.
Chi va in Donbass a portare solidarietà ai lavoratori e alle popolazioni di quelle terre è da processare e il nostro governo si spertica a fare da passacarte, chi massacra gli innocenti è da proteggere... ce lo dice l'orientamento conforme dell'Europa tutta!
NOTA DI PROTESTA USB AL GOVERNO DELL'UCRAINA
La delegazione ha attraversato il confine tra la Russia e il Donbass senza trovare alcun ostacolo e senza che gli fossero richiesti visti di ingresso o particolari autorizzazioni in quanto giunti su esplicito invito del Sindacato dei Lavoratori della RPL affiliata alla Federazione Sindacale Mondiale.
Denunciamo quindi il tentativo di impedire il libero esercizio dell'attività sindacale e di solidarietà internazionalista ai dirigenti sindacali della nostra organizzazione e della Federazione Sindacale Mondiale a cui la USB è affiliata.
Il governo Ucraino non ha alcun diritto a definire illegale la visita della delegazione di solidarietà internazionale che è avvenuta non in territorio Ucraino bensì in territorio della Repubblica Popolare di Lugansk.
p/Esecutivo Nazionale USB
June 30, 2016
Oggi pomeriggio collegamento via Skype con i/le compagni/e del sindacato della Repubblica Popolare di Lugansk. Un'ora di confronto e di scambio di informazioni sulla drammatica situazione nel Donbass. Con noi i compagni della Banda Bassotti.
Abbiamo invitato un sindacalista a venire in Italia a raccontare cosa sta succedendo. Sarà in Italia dal 22 al 28 luglio e faremo iniziative a Roma Napoli Bologna e Padova
Partecipiamo tutti
Roma – venerdì, 01 luglio 2016
Si è svolta ieri 30 giugno una conferenza via Skype tra la USB – Dipartimento Internazionale – e il Segretario Generale e alcuni membri del Sindacato dei Lavoratori della Repubblica Popolare del Donbass. Al meeting hanno partecipato membri della Carovana per il Donbass e della banda musicale “Banda Bassotti”.
L’incontro, durato circa 1 ora, aveva per oggetto la repressione del Governo Ucraino nei confronti dei sindacati internazionali che offrono solidarietà militante ai lavoratori e alla popolazione del Donbass.
Nel confronto sono stati ricordati gli episodi dell’incriminazione di Pierpaolo Leonardi, USB e Segretario generale della TUI PS&A, per illegale accesso in territorio Ucraino per essersi recato nella Repubblica Democratica di Lugansk, la protesta formale nei confronti del governo Austriaco per aver ospitato a Vienna la riunione della Segreteria Europea del WFTU a cui partecipava un membro del sindacato di Lugansk.
USB ha ribadito la propria intenzione di sviluppare la solidarietà internazionalista con il Sindacato e i lavoratori del Donbass ed ha formalmente invitato un membro della Segreteria del sindacato di Lugansk a venire in Italia per un tour di conferenza nelle maggiori città italiane.
Il tour si svolgerà dal 22 al 29 luglio.
CC. IT87C0335967684510700158166,
intestato a Nova Harmonia.
La guerra fratricida scoppiata in Ucraina nel maggio del 2014 ha causato fino ad oggi circa 10.000 vittime e decine di migliaia di feriti. Quella del Donbass è una guerra "che non c'è”, un conflitto oscurato dai media e dalla complice ignavia dei politici europei. Un’intera popolazione, la cui unica colpa è quella di voler decidere liberamente del proprio destino, sopporta quotidianamente la violenza dei bombardamenti, la penuria di viveri e di farmaci ed il blocco economico imposti dal governo golpista e filofascista di Kiev.
Nei villaggi a ridosso del fronte i civili sono allo stremo, molti malati non ricevono le cure adeguate e muoiono nel disinteresse della comunità internazionale; migliaia di bambini soffrono di forme di avitaminosi causate dalla malnutrizione, la sussistenza alimentare di intere famiglie è legata ai soli frutti dell’orto.
Quali antifascisti, sostenitori della lotta per l’indipendenza e la libertà dei popoli, donne e uomini di buona volontà, vogliamo manifestare la nostra solidarietà materiale ai nostri coraggiosi fratelli dell’Est!
Raccogliamo beni di prima necessità da inviare nel Donbass in sostegno alla popolazione colpita dalla guerra!
Occorrono: cibo in scatola, confezionato e non deperibile di qualsiasi genere; prodotti per l'igiene personale (shampoo, bagnoschiuma, schiuma da barba, lamette, dentifricio, assorbenti, pannoloni etc.); cibo e prodotti per l’igiene dei neonati (pappe, pannolini, oli e creme per il corpo, ciucci e biberon); materiale sanitario e medicine (siringhe, garze, ovatta, Paracetamolo, Ibuprofene, “Kreon 10000”, “Depakin 300 mg”); biancheria per la casa; vestiti per bambini; giocattoli.
Aiutaci a rompere il muro del silenzio!
Il Donbass vivrà, i fascisti non passeranno!»
COORDINAMENTO UCRAINA ANTIFASCISTA
Per info: ucraina.antifascista.bo@...
Coordinamento Ucraina Antifascista
Auguri di buon lavoro, signor Presidente.
Primi firmatari
1. Coordinamento Ucraina Antifascista
2. Banda Bassotti
3. Lidia Menapace, partigiana, Comitato nazionale ANPI, politica, saggista
4. Licia Pinelli, Milano
5. Vittore Bocchetta, ex-deportato, antifascista, Verona
6. Luciano Perenzoni, partigiano, divisione pasubiana
7. Umberto Lorenzoni, partigiano divisione "Nannetti", Presidente provinciale ANPI Treviso
8. Riccardo Saurini, consigliere comunale, Verona
9. Gianni Benciolini, consigliere comunale, Verona
10. Valerio Evangelisti, scrittore
11. Giorgio Cremaschi, sindacalista
12. Pierpaolo Leonardi, Esecutivo nazionale USB, Segretario Generale del
Sindacato Mondiale dei Lavoratori Pubblici
13. Domenico Losurdo, professore universitario e direttore dell'Istituto di
Scienze filosofiche e pedagogiche "Pasquale Salvucci" all'Università di
Urbino
14. Angelo D’Orsi, professore universitario, Università di Torino
15. Massimo Zucchetti, professore universitario, Università di Torino
16. Alexander Hobel, professore universitario, Università Federico II, Napoli
17. Andrea Genovese, professore universitario, University of Sheffield (GB)
18. Daniele Butturini, professore universitario, Università di Verona
19. Giuseppe Amata, professore universitario, Università di Catania
20. Mauro Gemma, direttore Marx21
21. Sergio Cararo, direttore di Contropiano
22. Checchino Antonini, direttore di Popoff Quotidiano
23. Fabrizio Marchi, giornalista, pubblicista direttore del periodico on line L'Interferenza
24. Marco Santopadre, giornalista
25. Antonio Mazzeo, giornalista, attivista no muos
26. Franco Fracassi, scrittore, giornalista
27. Marinella Correggia, giornalista e scrittrice
28. Giuseppe Aragno, storico, Fondazione Humaniter, Napoli
29. Sandi Volk, storico, Commissione consultiva del Comune di Trieste per il Civico Museo della Risiera di S. Sabba – Monumento nazionale.
30. Banda POPolare dell'Emilia Rossa