(italiano / english / srpskohrvatski)

Serbia and China
Some texts by Zivadin Jovanović, president of the Belgrade Forum for a World of Equals

1) Lo Sviluppo della Cina è ispirazione per il mondo intero / WIN WIN Cooperation Symbol of China
2) China and Serbia Expanding Cooperation / Geopolitica dei Balcani: Cina e Serbia espandono la cooperazione strategica ed economica 


Vedi anche / see also:

ASIA BELONGS TO PEOPLES OF ASIA. The Shanghai Forum 2016, View from Serbia (July 2016)

На међународној конференцији о иницијативи „Појас и пут“, одржаној 23. и 24. фебруара 2016. у Шенжену, Кина

ADDRESS of Zivadin Jovanovic at the Think Tank International conference
http://www.beoforum.rs/en/press-conferences-belgrade-forum-for-the-world-of-equals/456-address-of-zivadin-jovanovic-at-the-think-tank-international-conference.html
Говор Председника Беофорума господина Живадина Јовановића на конференцији у Кини
http://www.beoforum.rs/komentari-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/778-zivadin-jovanovic-kina-2016.html

Shenzhen Declaration (Silk Road Think Tank Association – Feb 23rd, 2016 Shenzhen, China)
http://www.beoforum.rs/en/press-conferences-belgrade-forum-for-the-world-of-equals/455-shenzhen-declaration-.html
Шенжен Декларација - Тинк Танк међународна асоцијација Пута свиле
http://www.beoforum.rs/komentari-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/779-zensen-deklaracija.html

КИНЕСКИ НОВИ ПУТ СВИЛЕ 21. ВЕКА
http://www.beoforum.rs/komentari-beogradskog-foruma-za-svet-ravnopravnih/777-kineski-novi-put-svile.html
SILK ROAD OF 21st CENTURY


=== 1 ===

<< Siamo grati alla Cina che non votò a favore delle sanzioni contro la Serbia nel Maggio 1992, per il fatto che condannò fortemente l’aggressione alla Serbia nel 1999, e per il fatto che rifiutò l’illegale, unilaterale secessione della provincia Serba del Kosovo e Metohija... >>


Intervista a Zivadin Jovanovic, Presidente del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali, ex ministro degli esteri della Repubblica Federale Jugoslava

 

D: Lei è grande amico della Cina, paese che visita spesso. Cosa la impressiona più di tutto il resto?
R: Per decenni sono stato coinvolto nello sviluppo della cooperazione e delle relazioni tra Jugoslavia e Cina. Oggi le nostre relazioni hanno carattere strategico. La recente visita del Presidente cinese Xi Djinping alla Serbia è di importanza storica, e crea le basi per la cooperazione del XXI secolo.
Sono personalmente impressionato di come la Cina si sia trasformata da Paese sottosviluppato e chiuso a Paese aperto e prosperoso con risultati straordinari in campo economico, scientifico e tecnologico. Lo sviluppo cinese diventa fonte di ottimismo in un mondo che deve affrontare nuove sfide e nuovi problemi.

D: Prima della nascita della Repubblica Popolare Cinese, era un paese sottosviluppato. Ma ora la Cina occupa un posto centrale sulla scena mondiale. Secondo lei, qual è la ragione principale per tale risultato? Qual è il ruolo del partito comunista in questo processo?
R: Il Partito Comunista ha giocato un ruolo cruciale in tutte le fasi dello sviluppo cinese. Il Partito è sempre stato fermamente unito con la propria gente difendendo la libertà dai padroni stranieri e dagli occupanti fascisti, salvaguardando la sovranità e l’integrità territoriale della Patria, tracciando la strategia per lo sviluppo economico, sociale e culturale. Grazie al Partito, i bisogni degli uomini e delle donne, sono sempre al centro delle decisioni politiche. Credo che quest’unità tra popolo, partito e Stato sia la base dei grandi risultati raggiunti in Cina in tutti i campi.

D: Facendo un confronto con altri partiti comunisti, qual è il segreto del Partito Comunista Cinese nell’aver raggiunto un così grande successo?
R: Se c’è qualche segreto, questo è il senso di unità, responsabilità, apertura e approccio innovativo al futuro. I successi del Partito sono basati sulla profonda comprensione dei bisogni e delle capacità delle persone; dei cambiamenti e delle nuove sfide a livello mondiale; terzo una visione di lungo termine e pianificazione. Il Partito Comunista è molto aperto nello studio delle esperienze di altri parti e sistemi sociali, mentre con risolutezza costruisce il proprio sistema socialista, basato sulle concrete condizioni, bisogni e sul proprie radici culturali. La politica che seguono ha grande valore.

D: La Cina sta esplorando un nuovo cammino nello sviluppo di se stessa. Qual è il contributo che la Cina ha dato nello sviluppo mondiale?
R: Il contributo della Cina allo sviluppo della pace e dello sviluppo è enorme. Come membro permanente del Consiglio di Sicurezza e come membro influente di altre organizzazioni internazionali, si è sempre battuta per la pace, la giustizia e pari opportunità per lo sviluppo di tutte le nazioni.
Siamo grati alla Cina che non votò a favore delle sanzioni contro la Serbia nel Maggio 1992, per il fatto che condannò fortemente l’aggressione alla Serbia nel 1999, e per il fatto che rifiutò l’illegale, unilaterale secessione della provincia Serba del Kosovo e Metohija.
Coesistenza pacifica, rispetto del ruolo delle Nazioni Unite e dei principi base del Diritto Internazionale, come forma di rispetto della sovranità e integrità territoriale di tutti i paesi nel mondo, siano grandi o piccoli, sviluppati o meno, forti o deboli, sono questi i principi cardine della politica estera cinese, grazie alla quale ha conquistato la simpatia e il rispetto di altri paesi, soprattutto in Asia, Africa e Sud America. L’approccio Cinese ai problemi economici si basa su una visione di insieme che tende a trovare soluzioni che diano reciproco vantaggio, e che cerchino di superare la crisi mondiale che dura da anni.
L’iniziativa “One Belt, one Road” introdotta dal presidente Xi Djinping nel 2013 è stata già profondamente appoggiata e supportata come nuovo approccio allo sviluppo globale, agli interessi comuni, alla connettività delle infrastrutture, produzione culturale e relazioni umane in generale.
La Cina è fondatrice, o co-fondatrice, dell’Organizzazione di Shangai, del Brics, della Banca Asiatica per le infrastrutture, della New Development Bank, G-20 e altri forum internazionali. Questo dimostra l’impegno della Cina nella creazione di un mondo multipolare libero da ogni dominio. Se è chiaro per tutti che l’Asia è al centro dello sviluppo del XXI secolo, è altrettanto chiaro che la Cina è la nazione leader dell’Asia. La collaborazione strategica tra Cina e Russia è simbolo di speranza per un mondo di pace, stabilità e prosperità.

D: La disputa tra Cina e Filippine è complicata e delicata. Il collegio arbitrale istituito ad hoc è composto da 5 persone, 4 dei quali sono occidentali. Possono giudicare in maniera adeguata il caso?
R: E’ difficile immaginare come un tribunale ad hoc possa risolvere questa complicata disputa bilaterale, specialmente se solo una parte è disposta a farlo. Guardando la composizione del tribunale, cui ha fatto riferimento, si nota, come minimo, la faziosità del collegio. Pertanto sono davvero scettico verso tale metodo.

D: La controversia è sulla sovranità. Il Tribunale ha sufficiente autorità per risolvere la disputa?
R: Secondo me, come tribunale è deficitario delle qualifiche adatte per decidere la disputa. Non ha sufficiente autorità per prendere tali decisioni circa tali questioni di sovranità, né per costringere le parti a prendervi parte.

D: A quale risultato può portare l’arbitrato nella soluzione della disputa?
R: Stando a vedere la storia, l’essenza della disputa, penso che l’arbitrato non sia il modo corretto per risolvere la questione. E’ piuttosto una maniera per postergare la questione non per risolverla. Questo però è contro l’interesse di entrambe le parti.  Il punto è, chi trae beneficio da questo tribunale?

D: Secondo lei qual è la soluzione migliore?
R: Un negoziato tenuto dalle parti direttamente interessate nel reciproco interesse, senza interferenze dall’esterno. Questo risolverebbe un problema delicato attraverso amichevoli relazioni di vicinato. E tutta la regione beneficerebbe dalla comprensione reciproca, libertà di navigazione e crescente cooperazione.                         
Dal quotidiano cinese Zhenminzhibao

Traduzione di Pacifico S.


--- ORIG.: 

<< ... We are grateful to China that she has not voted in favor of UN sanctions against Serbia (FRY) in May 1992, that China strongly condemned NATO military aggression against Serbia (FRY) in 1999 and that China refused to recognize unlawful, unilateral secession of Serbian southern Province of Kosovo and Metohija... >>


WIN WIN COOPERATION SYMBOL OF CHINA

Zivadin Jovanovic, president of the Belgrade Forum for a World of Equals, former Federal Minister for Foreign Affairs of Yugoslavia

Topic One: 95 years of CCP

1.    You are friend of China and often visit China. What impressed you most in China? 
Reply: Yes indeed. For decades I have been involved in development of cooperation and friendship between Serbia (Yugoslavia) and China. Today our relations have strategic character. Recent state visit of the President of PR of China Xi Djinping to Serbia is of historic importance as it has created basis for our cooperation in 21st century. 
I am impressed by unprecedented transformation of China from underdeveloped and closed country into the most prosperous and open society with the highest economic, scientific and technological achievements in the world.  Chinese overall development has become inspiration and well of optimism for contemporary world faced with many challenges and problems.

2.    Before the foundation of PRC, China was backward in the world. But now China has been in the center of the world stage. In your opinion, what's the basic reason for such achievement? What role has CCP played in the progress?
Reply: CCP played decisive role in all stages of Chinese new history and development. CCP has always stayed firmly united with own people defending freedom from foreign masters and fascist occupiers, safeguarding sovereignty and territorial integrity of the country, tracing strategy for overall economic, social and cultural development. Thanks to the CCP, everyday needs of a man and woman, as human beings, have always been in the center of political decision making process. So, I believe, that this unity of the Party, People and the State is the basis for the great achievements of China in all fields. 

3.    Compared with other communist parties, what's the secret of CCP to make such great success?
Reply: If there are any secrets then they are CCP`s own unity and responsibility, openness and innovative approach to the future. Historic achievements of CCP have been based on profound understanding, firstly, of the needs and potentials of the people, secondly, of world trends and challenges and thirdly, of the importance of long-term vision and planning. Openness has many aspects but, CCP`s openness to study experiences of other parties and other social systems, while firmly building own, socialist system of Chinese colors, based on concrete own conditions, needs and culture – is unique, the most valuable policy. 

4.    China is exploring a new path in developing itself. What contribution has China made towards the world in the development?
Reply: China`s contribution to peace and development in the world is enormous. As the Permanent member of UN Security Council and very influential member of many other international organizations, be it universal or regional, China has always strived for peace, justice and equal chances for development of all nations.  
We are grateful to China that she has not voted in favor of UN sanctions against Serbia (FRY) in May 1992, that China strongly condemned NATO military aggression against Serbia (FRY) in 1999 and that China refused to recognize unlawful, unilateral secession of Serbian southern Province of Kosovo and Metohija.   
Peaceful coexistence,  respect of UN role and basic principles of the International Law, such as respect of sovereignty and territorial integrity of all countries of the world, small or big ones, developed or underdeveloped, militarily strong or weak - have always been guiding criteria of  China`s foreign policy. China has won admiration for solidarity and enormous contribution to the development of developing countries, especially those of Asia, Africa and South America. Concept of worldwide win win cooperation is symbol of Chinese approach to solving major economic problems and getting out of prolonged world economic crises.  
Multidimensional, global Initiative One Belt One Road introduced by president Xi Djinping in 2013 has already been widely supported as completely new concept to the global development based on shared interests, connectivity in infrastructure, production culture and human relations in general. 
China is founder or co-founder of Shanghai Cooperation Organization, BRICS, Asian Bank for Infrastructure, New Development Bank, G-20 (presently presided by China) and other international forums. All these illustrate the growing global influence of China toward creation of multi-polar world free of any domination. If there is consensus that Asia is the center of the World development in 21st Century, it is clear, too, that China is the center and leader of Asia. Strategic partnership between China and Russia is the hope for world peace, stability and prosperity.  

Topic Two:  The South China Sea Arbitration (if you have ready articles on this topic please send to me.)

1.    The dispute between China and the Philippines is complicated and sensitive. The ad hoc arbitral tribunal is made up of 5 people, in which 4 are from the west. Can they understand and judge the case properly? 
Reply: It is really difficult to imagine how the ad hoc tribunal could resolve this complicated bilateral dispute, especially if only one side opts for such method and the other side has different approach. Supposed composition of the tribunal, that you are referring to, in my opinion, is rather indicative of biased, prejudicing approach, to say the least. Therefore, I am very skeptical towards this method.

2.    The dispute is about the sovereignty. Does the tribunal have enough legal authority to solve the dispute?
Reply: In my opinion, such a tribunal lacks legal ground and qualification to be deciding on this problem. It does not have necessary authority to make decision about question of the sovereignty, nor could it oblige any party to participate.

3.    What will the result of arbitration bring to the situation of the dispute? 
Reply: Having regard to the facts, history and the essence of dispute, I think this arbitration is not the way to solve the problem. It is rather the method to postpone any solution if not to further complicate the whole situation. This certainly cannot be in the interest of either side. The question remains who could benefit from trying to impose such a tribunal? 

4.    In your opinion, what is the best way to solve such dispute?
Reply: It is quite clear that the negotiation of directly involved parties is the best way to solve the problem in their mutual interest, without interference of any factors from outside.  This would remove a sensitive problem in good neighborly relations and open wide space for their win win cooperation. No doubt that the whole region would benefit from mutual understanding, freedom of navigation and growing cooperation.
                                                      

ZIVADIN JOVANOVIC                                                        
Born in 1938, in Oparic, central Serbia. I graduated at Law Faculty, Belgrade University in 1961. Working in Yugoslav diplomacy for 40 years including duties in Canada, Keniya, Angola. 
Assistant Federal minister (1994-1998). Federal minister of Foreign Affairs of FR of Yugoslavia 1998-2000.
Vice-President of the Socialist Party of Serbia (1997-2002), elected member of Yugoslav and Serbian Parliaments.
Founder and President of Foundation Diaspora for Motherland  (1999 -), Foundation for scholarship for talents (1999 -), Think Tank association Belgrade Forum for a World of Equals (2000), New Silk Road think Tank Connectivity Research Center (2016).
Official visits to China: 1996 and 1999. Several working visits to China, including SRTA founding Conference in Shenzhen, in February 2016 and Shanghai Forum in May, 2016.
Languages: Serbian, English, French, Russian, Portugues.
Books: Bridges (2003), Abolishing the State (2003), Kosovo`s Mirror (2006) and others.
Married, two daughters.
                 

BELGRADE FORUM FOR A WORLD OF EQUALS
The Belgrade Forum for a World of Equals founded in 2000. Is an independent, non-profit Research Association researching and struggling for peace, sovereign equality of states, nations and individuals; for the truth in international relations; for respecting of the International Law and role of UN; for cooperation on equal footing; for multi-polar world relations; against abuse of human rights for interference in internal affairs; against any form of domination and discrimination; against international terrorism but also against abuse of the antiterrorist struggle for expansion of geopolitical interests; antiterrorist struggle must be coordinated under auspices of UN; for freedom in choosing own path of internal and foreign policy; against export of democracy and so called color revolutions; against of militarism and interventionism of NATO; against revival of fascist and Nazi ideology and systematic revision of history, especially, history of the First and Second World Wars.
Belgrade Forum is a member of the World Peace Council (Athens). Cooperates with many independent associations and think tanks in Serbia, Europe and the world. Actively participates in the activities of SRTA (Silk Road Think Tank Association) as a founding member. Cooperates with Chinese Center for Contemporary World Studies (CCCWS), Shanghai Forum and other think tank associations.
Every year, 22-24 of March, Belgrade Forum holds regular international forums devoted to peace, cooperation and security issues.
Belgrade Forum is initiator of founding of Silk Road Contectivty Research Center (COREC)


=== 2 ===


China and Serbia Expanding Cooperation

Zivadin Jovanovic, Belgrade Forum for a World of Equals


Serbia and China cultivate a long tradition of friendship and mutual trust enjoying mutually beneficial cooperation. Presently, when certain European, American and other countries compete to win Chinese cooperation, Serbia is already endowed with the capacity and the basis to enhance cooperation with the second strongest economic power in the world and to upgrade mutual relations to the strategic level. In fact, that is exactly what Serbia is doing. The forthcoming visit of Chinese President Xi Jinping and expected signing of General agreement on strategic relationship will certainly accelerate this cooperation in all fields.
China and Serbia perceive each other as stable, reliable partners in long run. Serbia, although relatively small economy, commands considerable capacity for future development, especially in the fields of infrastructure, energy and food production. In addition, Serbia occupies favorable geopolitical position being at the same time South European, Central European and Danube country. As cross-roads between various regions and even continents, Serbia is the door and bridge to other destinations for economic cooperation with Europe. It was not mere coincidence that in December of 2014 capital of Serbia Belgrade was the venue of “China + 16” Group Summit, comprising Central and Southeast European countries jointly participating in the implementation of the “Road and Belt” mega-project, better known as the 21st Century New Silk Road. So far, China has allocated $ 13 billion for the projects in these countries, out of which 1.5 billion is earmarked for Serbia.
Chinese companies have already constructed the “Mihailo Pupin” Bridge over the Danube River, in Belgrade, plus 21 km of access highway. Plans for the construction of the second bridge over the Danube near Vinča, along the European Corridor X, and a bridge over the Sava River, near the Town of Obrenovac are in advanced stage. Chinese Hessteel Co., the second largest steelmaker in the world, has recently bought the Smederevo Steel Plant that employs 5,050 workers, and owns a port on the Danube and a Tinplate Factory in the City of Šabac (on the River Sava). A further agreement was reached with Chinese partners to construct the Thermo Power Plant “Kosotolac B”. This project, includes also construction of another port on the Danube and an 18 km-long railroad section for the transport of necessary equipment.
Therefore, in economic terms, Chinese companies have already settled on the Danube, thus increasing the significance of this strategic inland water European Corridor VII. 
The Tripartite Partnership of Serbia, Hungary and China has initiated construction of the high-speed railway connecting Belgrade and Budapest. This project is just a part of the of strategic railroads on European Corridor X, running from the Mediterranean Ports of Piraeus and Thessalonica, in Greece, through Macedonia, Serbia and Hungary, to the countries in the Central and the North Europe – all the way to the Northern and Baltic Seas. Taking in consideration plans of Chinese engagement in the modernization of transport lines connecting Belgrade and the Port of Bar (Adriatic, Montenegro), then Chinese companies` interest in privatization of a number of Serbian companies, then the full potential and the perspective of economic cooperation between the two countries become much clearer.

It seems that the importance of the rapid rise in economic cooperation with China goes beyond the point of its substantial input to GDP growth and employment, although both of them make very significant parameters. Provided that the current trend continues -- and there is no reason to expect otherwise -- it could gradually affect the layout of Serbia’s economic interests at the international level, focusing them into a more balanced position. 
Over the recent years, the EU has been busy dealing with itself, suffering from serious crisis of the system, nationalism and particularism on rise, technological and economic stagnation, Eurozone crisis, capital outflow, migrants, “Brexit” and other “exits”, and Transatlantic “encouragments” to increase its military expenditure (truncated G7 Summit in Hannover). The USA has been busy intimidating its allies by using, once “dangers” from Russian, other time, from China. Russia is faced with decline of oil prices, with the need to modernize economic structure, to alleviate consequences of US sanctions implemented by “European partners”, forcing her to spend more on defense. The world witnesses a dramatic widening of the divide between the masses of poor and the handful of extremely rich, with poverty, unemployment and misery dominating the globe.
China extends her friendly hand to offer partnership, networking, innovation, and mutual benefit towards all four sides of the world.
Every now and then, one wonders – why should the West feel it necessary to publicly lament over apparent “slowdown of Chinese economic growth” falling from former 9% to present ‘mere’ 7.5%! Who, really, is doing better in time of prolonged global economic crisis?

--- TRAD.:


Geopolitica dei Balcani: Cina e Serbia espandono la cooperazione strategica ed economica


Zivadin Jovanovic, Global Research, 26 maggio 2016

Serbia e Cina coltivano una lunga amicizia e fiducia reciproca basata sulla cooperazione reciprocamente vantaggiosa. Attualmente, quando certi Paesi europei, americani e altri competono per la cooperazione cinese, la Serbia ha già capacità e base per rafforzare la cooperazione con la seconda potenza economica nel mondo e migliorare le mutue relazioni a livello strategico. In realtà, questo è esattamente ciò che la Serbia fa. L’imminente visita del Presidente cinese Xi Jinping e l’attesa firma di un accordo generale sulla relazione strategica certamente accelererà la cooperazione in tutti i campi.

Cina e Serbia si percepiscono stabili e soldi partner affidabili. La Serbia, anche se dall’economia relativamente piccola, ha notevole capacità di sviluppo futuro, in particolare nelle infrastrutture, energia e produzione alimentare. Inoltre, la Serbia occupa una posizione geopolitica favorevole essendo allo stesso tempo nel Sud Europa, Europa centrale e Paese danubiano, crocevia di diverse regioni e persino continenti; la Serbia è porta e ponte per altre destinazioni della cooperazione economica con l’Europa. Non è una semplice coincidenza che nel dicembre del 2014 Belgrado abbia ospitato il vertice del gruppo “Cina + 16” comprendente i Paesi dell’Europa centrale e del sud-est che partecipano congiuntamente all’attuazione del mega-progetto “Via e Cintura”, meglio noto come Nuova Via della Seta del 21° secolo. Finora la Cina ha stanziato 13 miliardi di dollari per progetti in questi Paesi, di cui 1,5 miliardi per la Serbia. Le imprese cinesi hanno già costruito il ponte “Mihailo Pupin” sul fiume Danubio, a Belgrado, oltre a 21 km di autostrada d’ingresso. I piani per la costruzione del secondo ponte sul Danubio, nei pressi di Vinca, lungo il X Corridoio europeo, e per un ponte sul fiume Sava, vicino ad Obrenovac, sono in fase avanzata. La Chinese Hessteel Co., secondo maggiore produttore di acciaio al mondo, ha recentemente acquistato l’acciaieria Smederevo che impiega 5050 lavoratori ed ha un porto sul Danubio e una fabbrica di stagno a Shabac (sul fiume Sava). È stato raggiunto un ulteriore accordo con i partner cinesi per costruire la centrale termoelettrica “Kosotolac-B”. Questo progetto prevede anche la costruzione di un altro porto sul Danubio e una sezione di 18 km di ferrovia per trasportare le attrezzature necessarie. Pertanto, in termini economici, le aziende cinesi si sono già insediate nel Danubio aumentando così il peso di queste acque interne presso lo strategico VII Corridoio europeo.
Il partenariato tripartito Serbia, Ungheria e Cina ha avviato la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità che collega Belgrado e Budapest. Il progetto è solo una parte delle ferrovie strategiche del X Corridoio dai porti mediterranei di Pireo e Salonicco, in Grecia, a Macedonia, Serbia, Ungheria e Paesi dell’Europa centrale e del nord fino al Mar Baltico. Prendendo in considerazione i piani d’impegno cinese nella modernizzazione delle linee dei trasporti che collegano Belgrado e il porto di Bar (Adriatico, Montenegro), l’interesse delle compagnie cinesi nella privatizzazione di numerose aziende serbe, e quindi potenzialità e prospettive della cooperazione economica tra i due Paesi, diventa molto più chiara. Sembra che l’importanza del rapido aumento della cooperazione economica con la Cina vada oltre il sostanziale input della crescita del PIL e dell’occupazione, anche se sono parametri molto significativi. A condizione che l’attuale tendenza continui, e non c’è motivo di aspettarsi altrimenti, influenzerebbe seriamente i piani degli interessi economici della Serbia a livello internazionale, orientandoli su una posizione più equilibrata. Negli ultimi anni l’Unione europea era occupata a trattare con se stessa, soffrendo grave crisi di sistema, avanzata di nazionalismo e particolarismo, stagnazione tecnologica ed economica, crisi dell’eurozona, deflusso di capitali, migranti, “Brexit” ed altre “uscite”, ed “incoraggiamenti” transatlantici per aumentare la spesa militare (troncati al vertice G7 di Hannover). Gli Stati Uniti si preoccupano d’intimidire gli alleati utilizzando una volta il “pericolo” russo, un’altra volta cinese. La Russia affronta il declino dei prezzi del petrolio, con la necessità di modernizzare la struttura economica e alleviare le conseguenze delle sanzioni degli Stati Uniti attuate dai “partner europei”, costringendola a spendere di più per la difesa. Il mondo testimonia l’allargamento drammatico della divisione tra masse di poveri e una manciata di estremamente ricchi, con povertà, disoccupazione e miseria che dominano il mondo. La Cina tende una mano amichevole offrendo collaborazione, connessione, innovazione e mutuo vantaggio in tutti i quattro angoli del mondo. Ogni tanto, ci si chiede perché l’occidente senta la necessità di lamentarsi pubblicamente sul “rallentamento della crescita economica cinese” che apparentemente cade dal 9% all’attuale ‘mero’ 7,5%! Chi in realtà fa meglio in tale prolungata crisi economica globale?

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora