Milano, venerdì 7 ottobre 2016
alle ore 21:00 presso la Casa Rossa, Via Monte Lungo 2 (MM1 Turro)
nell'ambito del Corso multimediale 2016 di in-formazione sulle questioni internazionali e sul socialismo
ore 19:30 aperitivo popolare
ore 21:00 presentazione del libro di Jean Toschi Marazzani Visconti:
LA PORTA D'INGRESSO DELL'ISLAM
alla presenza dell'Autrice.
Scarica la locandina: https://www.cnj.it/INIZIATIVE/volantini/milano071016.png
Altre info sulla Casa Rossa di Milano: http://casa-rossa.blogspot.it
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Jean Toschi Marazzani Visconti
LA PORTA D'INGRESSO DELL'ISLAM
Bosnia Erzegovina: un Paese ingovernabile
Bosnia Erzegovina: un Paese ingovernabile
Frankfurt: Zambon, 2016
Formato: 14x20,5 cm – 240 pagine – 18,00 € – ISBN 978 88 98582 32 7
zambon@... - www.zambon.net
Il 14 dicembre 2015 compiva vent’anni il Trattato di Dayton, firmato a Parigi nel 1995 alla presenza dei massimi rappresentanti delle potenze occidentali. L’accordo metteva così fine a tre anni e mezzo di feroce guerra civile in Bosnia-Erzegovina. L’amministrazione Clinton considerava un grande successo aver fermato il conflitto e creato una nazione composta di tre etnie divise in due entità: la Federazione Croata - musulmana e la Republika Srpska. Però aveva distrutto il multiculturalismo in favore del nazionalismo.
Oggi la Bosnia Erzegovina è nello stesso stato d’allora, congelata dalla costituzione imposta a Dayton, in uno stato di caos contenuto e di odio. Nel corso degli anni si sono alternati Alti Commissari europei al controllo del paese, ma anche altre nazioni sono intervenute nel delicato equilibrio. La Turchia ha una forte presenza. Ricchi finanziamenti giungono da Iran e Arabia Saudita per costruire moschee e scuole islamiche. I campi di addestramento per jihadisti sono ignorati, anche se dalla Bosnia è partito il più alto numero di combattenti per ISIS. Dodicimila islamisti, tra cui diversi terroristi dormienti, giunti dai paesi arabi per combattere a fianco dei musulmani nel 1992, sono da allora residenti in Bosnia...
Formato: 14x20,5 cm – 240 pagine – 18,00 € – ISBN 978 88 98582 32 7
zambon@... - www.zambon.net
Il 14 dicembre 2015 compiva vent’anni il Trattato di Dayton, firmato a Parigi nel 1995 alla presenza dei massimi rappresentanti delle potenze occidentali. L’accordo metteva così fine a tre anni e mezzo di feroce guerra civile in Bosnia-Erzegovina. L’amministrazione Clinton considerava un grande successo aver fermato il conflitto e creato una nazione composta di tre etnie divise in due entità: la Federazione Croata - musulmana e la Republika Srpska. Però aveva distrutto il multiculturalismo in favore del nazionalismo.
Oggi la Bosnia Erzegovina è nello stesso stato d’allora, congelata dalla costituzione imposta a Dayton, in uno stato di caos contenuto e di odio. Nel corso degli anni si sono alternati Alti Commissari europei al controllo del paese, ma anche altre nazioni sono intervenute nel delicato equilibrio. La Turchia ha una forte presenza. Ricchi finanziamenti giungono da Iran e Arabia Saudita per costruire moschee e scuole islamiche. I campi di addestramento per jihadisti sono ignorati, anche se dalla Bosnia è partito il più alto numero di combattenti per ISIS. Dodicimila islamisti, tra cui diversi terroristi dormienti, giunti dai paesi arabi per combattere a fianco dei musulmani nel 1992, sono da allora residenti in Bosnia...
Altre info sul libro: https://www.cnj.it/documentazione/bibliografia.htm#jtmv2016
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Dell'Autrice si legga anche il report "7 e 8 maggio [2016] a Banja Luka":