Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia – "CNJ ONLUS" o "JUGOCOORD ONLUS" – è una associazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) iscritta con il n.ro 3/25455 (prot. 86181 del 20/11/2007) al registro della Agenzia delle Entrate del Lazio. In base allo Statuto, essa
è formata da persone, cittadini italiani e stranieri, a vario titolo impegnate sulle problematiche jugoslave, inerenti cioè allo spazio geografico, culturale e politico della disciolta Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia. (...) Il CNJ si fonda su quegli stessi valori su cui è stato fondato mezzo secolo di vita pacifica e di sviluppo della Jugoslavia, contro ogni secessionismo e contro ogni contrapposizione nazionalitaria od etnicistica, a partire dalla Guerra Popolare di Liberazione alla quale, assieme a tutti gli altri, parteciparono anche migliaia di italiani. Con la nostra attività ci prefiggiamo di contribuire anche a rimediare al profondo debito storico e culturale e alla profonda disinformazione sulle vicende jugoslave e del nostro confine orientale che, proprio in Italia, ereditiamo da lunga data, attraverso il nazionalismo italiano post-unitario, le annessioni coloniali ed il fascismo, la guerra fredda, lo smembramento della RFSJ. In questo ci sentiamo in continuità con lo spirito della comune lotta dei partigiani jugoslavi e italiani contro il nazifascismo.
JUGOCOORD è ONLUS dal 2007, ma le sue attività si esplicavano già, nella veste di associazione non riconosciuta, negli anni precedenti.Infatti, il Documento Costitutivo del Coordinamento – che prima ancora dello Statuto ha fissato valori e obiettivi di fondo – risale al 1/7/2001. Con quell'atto, diverse realtà che dalla seconda metà del 1999 avevano animato il Coordinamento Nazionale La Jugoslavia Vivrà stabilirono di conservare una struttura di collegamento a livello nazionale che continuasse a promuovere la necessaria controinformazione e mantenesse viva la memoria storica dei drammi recenti e della esperienza jugoslava, anche dopo il colpo di Stato che nell'ottobre 2000 aveva ipotecato, almeno per il breve e medio termine, le aspirazioni jugoslaviste.
Prima ancora della esperienza del Coordinamento Nazionale La Jugoslavia Vivrà, numerosi soggetti sul territorio italiano avevano animato la mobilitazione contro la aggressione della NATO della primavera del 1999; alcuni di questi erano attivi già negli anni ancora precedenti, impegnati a contrastare la disinformazione strategica che aveva consentito lo squartamento dello Stato unitario e lo scoppio della guerra fratricida in contesti come quello croato e bosniaco (1991-1992). Tra questi soggetti, va rilevato che il Coordinamento Romano per la Jugoslavia – la cui denominazione è non a caso simile a quella del CNJ – aveva operato nella Capitale sin dalla prima metà degli anni Novanta, curando la trasmissione televisiva "VOCE JUGOSLAVA" su Radio Città Aperta e promuovendo momenti di informazione e dibattito invero unici in un panorama assolutamente omologato sui pregiudizi correnti, come il convegno tenuto all'Università "La Sapienza" il 10-11/1/1996. E' significativo che gli attuali Presidente e Segretario di CNJ ONLUS vengano proprio da quella esperienza.
Torniamo dunque al luglio 2001 per passare brevemente in rassegna le principali iniziative ed i risultati conseguiti da JUGOCOORD:
– la prima iniziativa pubblica importante del nostro Coordinamento si è tenuta a Torino il 4 maggio 2002 quando abbiamo presentato, in anteprima assoluta per l'Italia, il documentario della BBC "FASCIST LEGACY" con una sottotitolazione originale in italiano prodotta per l'occasione. Con tale evento, cui partecipò il noto storico Angelo Del Boca, si portò all'attenzione del pubblico italiano la esistenza di questo documentario, che allora nessuno conosceva e che è tuttora censurato dalle reti RAI;
– grazie a JUGOCOORD fu promossa la traduzione in lingua italiana e furono organizzate presentazioni del libro di Jürgen Elsässer "MENZOGNE DI GUERRA" (2002–2004); con lo stesso Autore nel 2005 è stato organizzato un nuovo incontro a Roma sul tema, oggi più che mai attuale, della "JIHAD TARGATA U.S.A.";
– a Trieste il 16 novembre 2002 JUGOCOORD promosse il Convegno "PASSANDO SEMPRE PER LA JUGOSLAVIA...", primo tentativo di convergenza tra le numerose realtà che in Italia erano rimaste attive sulle questioni jugoslave e serbe (ma con ospiti anche dall’estero) e nell'ottica di mantenere tali questioni al centro dell'agenda del movimento contro la guerra;
– a Roma il 7-8 maggio 2005 JUGOCOORD ha co-promosso la convention “PARTIGIANI!”, iniziativa internazionale ed internazionalista nel 60.esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. A fronte di una modesta partecipazione di pubblico, l'iniziativa è stata feconda nella costruzione di un'ampia rete di contatti che negli anni successivi ha permesso di sviluppare numerose attività attorno agli argomenti dell'internazionalismo partigiano e sulle questioni del Confine Orientale;
– su queste ultime siamo attivi da sempre. Sicuramente la nostra opera di controinformazione ha giocato un ruolo fondamentale nella divulgazione verso il largo pubblico, su scala nazionale, delle ricerche del gruppo di Resistenza Storica attraverso la prima diffusione via internet di articoli selezionati sul tema ripresi da La Nuova Alabarda e la pubblicazione integrale sul nostro sito della prima edizione de "OPERAZIONE FOIBE A TRIESTE" di Claudia Cernigoi (2003). Il Coordinamento ha co-promosso il convegno "FOIBE: LA VERITÀ. Contro il revisionismo storico" tenutosi a Sesto S. Giovanni (MI) il 9 febbraio 2008, partecipando alle attività anche successive degli organizzatori: pubblicazione degli Atti, costituzione del Comitato nazionale contro il revisionismo storico, fino alla produzione della mostra "TESTA PER DENTE. CRIMINI FASCISTI IN JUGOSLAVIA 1941/1945” ed allo sviluppo del sito dedicato “DIECI FEBBRAIO”, per la cui esistenza la nostra partecipazione è determinante;
– sempre sugli stessi temi, CNJ ONLUS è stata al centro della polemica e di iniziative di contrasto a pesanti operazioni revisioniste, come la fiction Il cuore nel pozzo (nostri attivisti hanno contestato verbalmente l'attore protagonista Leo Gullotta al V Congresso Nazionale del PRC a Venezia, 2005), la pièce teatrale Magazzino 18 e le altre comparsate di Simone Cristicchi (per cui il cantautore ha anche provato a far censurare il nostro sito internet attraverso un intervento del suo legale; la petizione sul ritiro della tessera ANPI a Cristicchi, da noi sostenuta, ha avuto enorme risonanza);
– di nuovo a Torino il 5-6-7 ottobre 2005 si è contribuito alla realizzazione di una RETROSPETTIVA DI LORDAN ZAFRANOVIC, prestigioso regista jugoslavo con il quale permangono contatti; lo stesso Zafranović ha partecipato nella stessa città nell’ottobre 2007 alle giornate su "LA MEMORIA RIMOSSA. L'occupazione italiana della Jugoslavia (1941 - 1943)" per le quali il contributo organizzativo di JUGOCOORD è stato sostanziale;
– nel maggio-giugno 2007 JUGOCOORD ha contribuito all'allestimento a Milano della mostra “JASENOVAC, TOMBA DI 19432 BAMBINI/E”, curata da Andrea Catone. Sullo stesso argomento sono state promosse rappresentazioni teatrali (di Dino Parrotta: “JASENOVAC, OMELIA DI UN SILENZIO“) e si è partecipato ad iniziative-dibattito (ad es. a Poggibonsi, il 28 gennaio 2009 alla presenza dell’Ambasciatore di Serbia);
– ancora a Torino il 17 maggio 2011 è stato proiettato il video “RADE KONČAR. UNA STORIA DI OPERAI JUGOSLAVI”. Si è trattato di una delle (finora troppo poche) iniziative dedicate a far conoscere le vicende gloriose del movimento operaio e resistenziale jugoslavo;
– il connubio tra memoria storica antifascista e intervento artistico-culturale si ha anche, in anni più recenti, con le rappresentazioni della pièce teatrale “DRUG GOJKO”, di e con Pietro Benedetti, incentrata sulla figura di Nello Marignoli partigiano italiano nella Resistenza jugoslava;
– a Vicenza nei giorni 21-22 marzo 2009 CNJ ONLUS ha organizzato, assieme alla Rete Disarmiamoli!, il Meeting internazionale “TARGET” nel X Anniversario dei bombardamenti della NATO sulla Repubblica Federale di Jugoslavia. Si è trattato dell'unico evento di carattere internazionale (tra gli ospiti: J. Elsässer e D. Johnstone) organizzato al di fuori della Serbia per la ricorrenza; è stato inoltre il solo nuovo tentativo effettuato in Italia, dopo quello di Trieste 2002 e parecchi anni dopo i bombardamenti, di rilancio della collaborazione tra le realtà rimaste attive sulle questioni jugoslave e serbe, sempre nell'ottica di riportare tali questioni al centro dell'agenda del movimento contro la guerra;
– nello specifico della questione kosovara JUGOCOORD ha prodotto informazione costante, in particolare attraverso la mailing list JUGOINFO e promuovendo alcune iniziative, come quella di Milano del 10 maggio 2014 ("Kosovo-Serbia-Jugoslavia: UN TESORO IN PERICOLO"), soprattutto incentrate sul patrimonio culturale storico-artistico; sullo stesso tema è in lavorazione un testo divulgativo a cura di Rosa D'Amico, componente del nostro Comitato Scientifico-Artistico (CSA);
– sulla questione linguistica serbocroata JUGOCOORD è intervenuto con documenti e prese di posizione pubbliche, avvalendosi della consulenza di esperti come la slavista Ljiljana Banjanin nostra socia, promuovendo a Sesto S. Giovanni (MI) il 3 marzo 2010 una iniziativa su "LINGUE E CONFINI: LA GUERRA INFINITA?"; più in generale, per la promozione della conoscenza della letteratura serbocroata la nostra associazione ha aperto apposite sezioni sul sito internet www.cnj.it dove sono proposte traduzioni originali di poesie e prose celebri;
– sotto il profilo della solidarietà, JUGOCOORD ha sempre sostenuto le campagne attive a livello nazionale, curate da altre associazioni che a questo si dedicano specificamente e continuativamente, tra l'altro attivando simbolicamente un affido a distanza per un anno (2002) e poi con continui aggiornamenti sul sito e la newsletter. Più recentemente, grazie all'impegno della socia Mengarelli, JUGOCOORD ha preso direttamente in carico iniziative di ospitalità e scambio culturale-didattico quali “UN PONTE PER… DOMANI!” (2013) e “NA MORE CON AMORE” (oramai alla quarta edizione);JUGOCOORD
– JUGOCOORD ha aderito a tutte le principali manifestazioni e campagne indette contro la guerra, contro l'imperialismo e contro il razzismo, partecipando talvolta con un proprio piccolo spezzone ai cortei: ricordiamo ad esempio la manifestazione di Roma dell’8 giugno 2008 indetta a seguito dell’ondata di pogrom contro i Rom, in occasione della quale fu prodotto il lungo striscione "Ridateci il nostro paese";
– proprio sul tema della condizione Rom, JUGOCOORD è intervenuto soprattutto con prese di posizione pubbliche e campagne riguardanti specifiche situazioni in Toscana tramite la nostra socia Paola Cecchi;
– recentemente sulla questione Ucraina/Donbass JUGOCOORD ha prodotto informazione (via JUGOINFO e con pagine dedicate sul sito internet), co-promosso o partecipato ad iniziative pubbliche, partecipato alla Carovana Antifascista promossa dalla Banda Bassotti nel maggio 2015, ed infine contribuito alla costituzione del Coordinamento Ucraina Antifascista;
– l'impegno dei soci del CNJ è stato determinante per operazioni editoriali come le pubblicazioni dei libri "IL CORRIDOIO. Viaggio nella Jugoslavia in guerra" di J.T.M. Visconti (2006), "A TE MIA DOLORES" di S. Bozović (a cura di D. Kovačević, trad. Giacomo Scotti, 2008), “UOMINI E NON UOMINI” di G. Jelisić (a cura di J.T.M. Visconti, trad. I. Kerečki, 2013), promuovendone la diffusione e le presentazioni in tutta Italia;
– soci della nostra ONLUS sono tra i protagonisti del progetto di riscoperta della vicenda dei partigiani jugoslavi in Appennino e della conseguente pubblicazione del libro “I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA” (Odradek 2011) per la cui promozione la ONLUS ha avuto un ruolo-chiave;
– ad Arezzo il 7 dicembre 2013 con il convegno intitolato "I FALSI AMICI", che ha dato seguito alla pubblicazione di un ampio dossier omonimo, si è affrontato per la prima volta in assoluto in una sede pubblica il problema delle infiltrazioni della destra nazionalista e fascista nelle battaglie antimperialiste;
– il nostro Coordinamento ha sviluppato una radicale critica al “Tribunale ad hoc” dell’Aia sin da tempi “non sospetti”, e dal 2001 ha sostenuto (in maniera informale e discreta, data l’esistenza di una apposita diversa struttura e ad evitare esposizioni di carattere prettamente “politico” inopportune per una ONLUS) le attività della Sezione Italiana del Comitato Internazionale per la Difesa di Slobodan Milošević; la mole di traduzioni e controinformazione prodotta da nostri soci sui temi correlati è stata enorme ed ha consentito tra l’altro la pubblicazione dei testi-documento “IN DIFESA DELLA JUGOSLAVIA” (Zambon 2005) e “UOMINI E NON UOMINI” (Zambon 2013); dopo l’assassinio di Milošević e il conseguente scioglimento della predetta Sezione Italiana JUGOCOORD si è caratterizzato come nuovo referente nazionale-internazionale su questi temi;
– sono state organizzate diverse altre iniziative-dibattito, specialmente nelle ricorrenze dei bombardamenti del '99 (24 Marzo) e in polemica con il Giorno del Ricordo (10 Febbraio), nonché presentazioni di libri, petizioni e campagne su diversi argomenti, presenze con banchetti informativi e diffusione di libri, eccetera – sulle quali non ci soffermiamo. Ancor più sono state le iniziative cui JUGOCOORD ha aderito, su diverse tematiche, pur senza esserne direttamente organizzatore, impegnandosi sempre per la loro massima pubblicizzazione attraverso i canali disponibili.
– Un capitolo a sé è quello riguardante le nostre attività nell’ambito dell’informazione.
JUGOCOORD ha ereditato dal Coordinamento Romano per la Jugoslavia una trasmissione radiofonica – VOCE JUGOSLAVA su Radio Città Aperta, che va avanti ininterrottamente dal 1993 – ed una newsletter telematica – oggi sotto il nome di JUGOINFO, che in un ventennio ha contato circa 10mila invii con una rassegna di testi spesso introvabili altrimenti –, mentre il sito internet, già articolato tematicamente e ricco di documentazione, negli anni si è “moltiplicato” sviluppando al proprio interno sezioni tematiche separate sui bombardamenti NATO del 1999 (https://www.cnj.it/24MARZO99/), sul carattere internazionale e internazionalista della Resistenza (https://www.cnj.it/PARTIGIANI/), sui partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana (http://www.partigianijugoslavi.it/), su Milošević e il Tribunale “ad hoc” dell’Aia (https://www.cnj.it/MILOS/).
Il CNJ si è dotato anche di una propria presenza in Facebook, che se da un lato ha garantito la nostra visibilità sul social, dall’altro non è servita a incrementare la partecipazione fattiva alle nostre attività. Le ragioni di questo risiedono nel carattere stesso di Facebook, che mentre esalta l’esposizione individuale e la cacofonia comunicativa globale, attraverso precise “tagliole” (algoritmi selettivi e condizioni economiche per la visibilità dei post) relega in secondo piano le realtà associative o istituzionali, soprattutto se “scomode”. Si può stimare che a seguirci più o meno costantemente sulle diverse piattaforme (newsletter, Facebook) siano almeno 2000 persone; il numero delle visite al sito internet non è regolarmente monitorato, ma basti considerare che nella settimana 15/09--21/09/2016 si hanno avuti in media circa 600 click al giorno; 1500 accessi in quei giorni sono stati diretti, cioè non via motore di ricerca ma da chi ha direttamente digitato il nostro indirizzo!
Per molti anni (almeno fino al 2006) il nostro Coordinamento è stato la realtà che a livello nazionale si è più efficacemente impegnata per produrre le traduzioni dei documenti fondamentali - e tuttavia ignorati dai mass-media - sulle questioni jugoslave e affini. Questo lavoro di traduzione è andato però via via scemando, e attualmente le traduzioni da noi proposte (via JUGOINFO e sul sito) sono quasi sempre riprese da terze parti.
Il nostro lavoro ha gettato luce in tempi non sospetti e spesso in totale solitudine su questioni entrate solo in seguito nella discussione pubblica o almeno nel novero dei temi affrontati dai commentatori più attenti, ad esempio: i meccanismi della disinformazione strategica; le responsabilità occidentali nella “esplosione” dell’islamismo radicale; i dubbi sulla dinamica dell’11 Settembre; distorsioni e abusi della “legalità internazionale”; la propaganda italiana su “foibe” ed “esodo”; la strumentalizzazione delle questioni nazionali e i micro-nazionalismi; il dominio tedesco e la fondazione antipopolare e revanscista della Unione Europea; i caratteri neo-coloniali e da compradoras delle nuove “repubblichette” sorte dallo sfascio degli Stati ex-socialisti; i pregiudizi slavofobi, serbofobici e russofobici dominanti a tutti i livelli, anche accademici, nella nostra realtà culturale e politica.
Va rimarcato come il Coordinamento abbia sempre operato con disinteresse, mettendosi a disposizione per la divulgazione e realizzazione di iniziative di terzi o ascritte a terzi, facilitando in questo modo la circolazione di informazioni e la diffusione di un “senso comune” critico su questi argomenti senza preoccuparsi di averne un “ritorno”. Al contempo, abbiamo sempre rifuggito ogni tentazione di compiacere chicchessia, ponendo con rigore quesiti di principio e discriminanti sia verso l’esterno che al nostro interno, non avendo paura di criticare anche personaggi noti dai quali avremmo potuto avere un qualche sostegno, persino se membri del nostro CSA. La nostra funzione è stata finora al contempo di avanguardia e da “grilli parlanti”, siamo stati assieme generosi e impopolari: certamente queste attitudini non ci hanno agevolato nella crescita della organizzazione, ma la nostra coerenza è stata riconosciuta da chi ci ha seguito, come ha dimostrato Giuseppe Torre nominandoci a destinatari di un rilevante lascito, e ci consente di procedere a testa alta per il conseguimento dei nostri obiettivi.
Il quadro è dunque quello di una amplissima gamma di temi trattati e di una molteplice tipologia di iniziative: a fronte di ciò JUGOCOORD fino ad oggi ha potuto giovarsi solo di forze esigue. (...) Analogamente modesto è sempre stato il Bilancio sociale, con un patrimonio costantemente attestato attorno ai 2000 euro ed un ricircolo annuo di denaro di dimensioni non superiori. Negli ultimi anni la assegnazione del 5 per mille (600-1000 euro) ha comportato all'incirca il raddoppio delle entrate ma anche le uscite sono cresciute in proporzione, in virtù della aumentata mole di iniziative promosse.
Va certamente tenuta presente la odierna fase di crisi dell'associazionismo gravante a tutti i livelli, che vede anche sodalizi storici lamentare cali di partecipazione e di tensione ideale. Tale crisi, sulla quale non è questa la sede per sviluppare analisi approfondite, trova notoriamente le sue ragioni principali nella ricerca della gratificazione individualistica, nella commercializzazione di ogni rapporto sociale, nella scarsa abitudine al lavoro collettivo e alla verifica oggettiva dei risultati del lavoro di gruppo, ed ha come esito prevalente la autoreferenzialità e la perdita del carattere comunitario e conviviale della vita associativa.
Tra le priorità che abbiamo individuato c'è quindi quella di "far crescere il Coordinamento potenziandone la base di attivisti". Uno strumento che introduciamo a questo scopo, a partire dal 1 gennaio 2017, è quello di una forma di tesseramento “leggero”, rivolto ad es. ai giovani e a chi ancora non conosciamo di persona. Finora per aderire a JUGOCOORD è stato infatti necessario, tra l’altro, essere presentati da una persona già aderente; in futuro tale condizione continuerà a valere per i soci effettivi, mentre i simpatizzanti ne saranno esentati (non godranno perciò di alcuni diritti quali la eleggibilità alle cariche sociali e il diritto di voto).
Ricapitolando: per aderire a JUGOCOORD ONLUScome simpatizzanti è necessario- condividere i contenuti dello Statuto;
- compilare e trasmettere una scheda di adesione (da noi fornita);
- contribuire annualmente con il versamento di una sottoscrizione minima di 10 euro/anno.Per aderire come soci è inoltre necessario- essere presentati da una persona già aderente.Si può aderire dall'Italia e dall'estero. Sia i simpatizzanti che i soci in difficoltà economiche possono fare domanda motivata di esenzione dalla quota sociale annua.Con la ripresa del tesseramento rivolto a nuovi soci (2017) e la apertura della sede si daranno le condizioni per un significativo incremento della base sociale. (...) Questo è ciò che auspichiamo come condizione necessaria per lo sviluppo della nostra associazione, lo sviluppo dei rapporti con associazioni affini e organizzazioni jugoslaviste all’estero, ed il conseguimento dei tanti obiettivi che ci siamo posti e che grazie alla generosità di Giuseppe Torre forse diventano più vicini.
Nessuno dunque se ne voglia se rivolgiamo un augurio particolare per il Nuovo Anno a noi stessi del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia!
8635 [AVVISO] Tanti propositi per il Nuovo Anno
Tanti propositi per il Nuovo Anno
a cura del Direttivo di JUGOCOORD ONLUS
Sretna Nova Godina! Buon Anno Nuovo, a tutti gli jugoslavi e gli amici della Jugoslavia!
... Stavolta però andiamo oltre gli auguri di rito e parliamo un po' di noi. Di solito non lo facciamo mai, perché è nostro costume quello di non passare tempo a guardarci l'ombelico; una volta tanto però facciamo una eccezione, a confermare la regola.
La recente Assemblea dei Soci della nostra ONLUS, con la quale abbiamo concluso il 2016, ha preso decisioni importanti che vi vogliamo comunicare.
Nel corso dell'anno abbiamo ricevuto una importante donazione a seguito delle volontà testamentarie di Giuseppe Torre, compagno attivo nel movimento contro la guerra, sensibile alle questioni internazionali e amico dei popoli jugoslavi e del popolo serbo in particolare, deceduto nel 2014. Torre ci ha chiesto infatti espressamente di "difendere i Serbi accusati presso il Tribunale Speciale dell’Aia e far conoscere all’opinione pubblica cos’è veramente quest’istituzione: un insulto al diritto, alla giustizia e al senso d’umanità, creato dai vincitori come corollario e parte integrante delle loro guerre."
Abbiamo perciò potuto articolare una serie di nuovi progetti che inizieranno a realizzarsi nel 2017: abbiamo stanziato fondi per le attività connesse alla critica del "Tribunale ad hoc" dell'Aia; abbiamo deliberato di acquisire una sede sociale nella quale allestire una Biblioteca e un Archivio; abbiamo disposto contributi di solidarietà per alcuni Comuni dell'Italia centrale colpiti dai recenti terremoti, nei quali vanno tutelate le memorie della presenza degli antifascisti jugoslavi nel 1941-'44; abbiamo un po' di risorse per l'avvio di corsi di lingua serbocroata e di una nostra collana editoriale (titolo: "OrientaMenti"), nonché per il sostegno a realtà jugoslaviste e dei lavoratori nelle repubbliche ex-federate, e per altre iniziative ancora.
In particolare, nella Biblioteca specialistica troveranno posto volumi, in gran parte fuori catalogo o comunque introvabili in Italia, sui rapporti tra le due sponde dell'Adriatico, sull'internazionalismo partigiano, sui paesi socialisti e soprattutto sulla RFS di Jugoslavia, sulla cultura e la storia dei popoli dei Balcani; nell'Archivio saranno ospitati i fondi personali di ex combattenti, come il compagno e amico Drago Ivanović, di studiosi e militanti che vorranno riversarli a noi per impedirne la troppo frequente dispersione.
La Assemblea dei Soci 2016 di JUGOCOORD ONLUS, che ha preso tutte queste decisioni, è stata necessariamente un punto di svolta nella nostra storia associativa e quindi anche un momento di bilancio delle nostre attività. Nel Documento Strategico che è stato approvato si legge tra l'altro: