Jugoinfo
LE RADICI NAZISTE DELLA N.A.T.O.
Premessa
Nonostante tutte le auto-assoluzioni e auto-giustificazioni che la NATO
e le sue - si puo' dire? - baldracche potranno sempre addurre per
tranquillizzare gli animi sensibili sulla bonta' e sulla necessita'
della sopravvivenza di questa organizzazione, i cittadini italiani,
anche se tacciono per paura, sanno perfettamente quali crimini essa
abbia commesso prima, durante e dopo il bombardamento della RF di
Jugoslavia.
Lo sanno non perche' "sono degli intellettuali", come ebbe modo di dire
Pier Paolo Pasolini in un articolo nel quale spiegava chi fossero i
mandanti delle stragi italiane; semplicemente, lo sanno perche' ogni
presa per i fondelli ha un suo limite, ovvero perche' ognuno di noi ogni
tanto deve fermarsi per un attimo solo a pensare, staccandosi dalla
baraonda nella quale ci tengono immersi.
Per questo, anche se un Montanelli od un Veltroni od un Costanzo od una
qualsiasi delle altre baldracche della NATO non lo ammetteranno mai, i
cittadini italiani sanno perfettamente chi ha diretto la strategia della
tensione in Italia, lo sanno anche senza ricorrere alle risultanze
dell'inchiesta del giudice Salvini o agli stralci del memoriale di Aldo
Moro. E sanno anche chi, come e perche' ha distrutto la Repubblica
Federativa e Socialista di Jugoslavia, chi come e perche' ha pompato la
problematica dell'irredentismo albanese in Kosovo e zone limitrofe, chi
come e perche' sta cercando di gettare benzina sui focolai del
Montenegro e della Vojvodina, chi come e perche' cerca di far esplodere
la violenza terroristica nell'attuale RF di Jugoslavia.
Sono gli stessi che hanno bombardato il petrolchimico di Pancevo con lo
scopo preciso di far fuoriuscire diossine e cloruro di vinile monomero,
gli stessi che usano armi contenenti uranio impoverito e bombe a
frammentazione, gli stessi che distruggono i mezzi di comunicazione, le
strade, le ferrovie, le fabbriche dove persone "di ogni etnia" (come
direbbero loro con gergo post-nazista politicamente corretto) si
guadagnano il pane e contribuiscono al benessere del loro paese.
Tutti costoro, che proprio oggi si fanno assolvere da un organismo "ad
hoc" che hanno creato loro stessi proprio perche' li assolva e consenta
loro di continuare i loro porci comodi, saranno invece inesorabilmente
condannati dalla storia. Possono uccidere con i loro cecchini e le loro
truppe speciali chiunque vogliono, possono farci venire le peggiori
malattie ed epidemie, ma non potranno mai convincere nessuno di avere
ragione perche' hanno torto marcio e sono marci fino al midollo, a
partire dalla loro stessa fondazione, come vediamo di seguito.
Le radici naziste della NATO
La Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico nasce nel 1947 con la
funzione di contenere l'avanzata delle forze socialiste e progressiste
che dall'Est europeo andavano affermandosi via via anche nei paesi
dell'Europa Centrale. La NATO non e' mai stata una organizzazione con
finalita' difensive, ed a dimostrarlo c'e' ad esempio un fatto storico
evidente, e cioe' che il Patto di Varsavia e' stato creato DOPO la
costituzione della NATO, e non prima.
Come spiegava Filippo Gaia nel suo importantissimo libro "IL SECOLO
CORTO", ed. Maquis, gia' alla fine della Seconda Guerra Mondiale erano
pronti i piani occidentali per un attacco nucleare di primo colpo contro
l'Unione Sovietica, che avrebbe dovuto spazzare via non solo il
bolscevismo ma anche qualche milioncino di slavi, visto che Hitler non
ci era riuscito. Chi non ci crede provi a pensare per un attimo alle
ragioni del ritardo estremo con cui l'Occidente intervenne nel
conflitto, dopo aver sottoscritto accordi infami con Hitler ad esempio
sulla Cecoslovacchia, e mentre gia' i tedeschi avevano messo a ferro e
fuoco la Russia fino a Stalingrado. Un intervento quasi tardivo, in
realta' effettuato solo nel momento in cui il trionfo dell'Armata Rossa
era ormai nell'aria.
Quando parliamo di "radici naziste della NATO" ci riferiamo comunque
proprio alla continuita' tra strutture militari e servizi di
intelligence del Terzo Reich con quelli occidentali durante la Guerra
Fredda. Di tutto questo il libro succitato di Filippo Gaia parla
ampiamente, cosi' come tante informazioni si possono trarre dai libri
sulle "Ratlines", cioe' le vie di fuga dei criminali di guerra fascisti
e nazisti verso Occidente. Qui riassumiamo soltanto qualche informazione
su due personaggi-chiave (la fonte e' riportata alla fine del testo in
italiano; si veda anche il sito
http://www.wbenjamin.org/neumannproject.html ):
- Reinhard Gehlen, capo dei servizi segreti nazisti in Europa Orientale,
fu "assunto" immediatamente alla fine della II Guerra Mondiale dalla CIA
insieme a tutta la sua rete di informatori, nell'ambito di una vasta
operazione di "riciclaggio" di tanti esponenti del fascismo e nel
nazismo che "sarebbero serviti poi", al momento della resa dei conti
finale contro il comunismo. Gehlen e' stato a capo del BND (servizio
segreto della Germania federale) fino alla morte. Tutti i capi del
servizio segreto tedesco del dopoguerra avevano un passato nazista -
degli italiani, meglio non parlare, ma nessuno ci venga a raccontare che
Junio Valerio Borghese e Licio Gelli in queste storie non c'entrano...
- Adolph Ernst Heusinger, ispettore generale della Bundeswehr, era un
altro di questi personaggi. Ultimo Comandante in capo del Generalstab
del Terzo Reich su nomina di Hitler in persona, questo signore negli
anni Sessanta presiedeva il Comitato Militare Permanente della NATO.
Si capisce bene allora che la NATO non si e' certo schifata di servirsi
dell'appoggio di fascisti e nazisti di tutti i paesi d'Europa per
condurre prima la Guerra Fredda, e poi la guerra guerreggiata, ad
esempio impiegando gli esuli ustascia croati, domobranci sloveni,
nazisti musulmani della Bosnia e del Kosovo come piedi di porco per
spaccare le RFS di Jugoslavia e ristabilire un "Nuovo Ordine Europeo"
tanto simile a quello hitleriano.
Italo Slavo
---
STOP NATO: !NO PASARAN! - HTTP://WWW.STOPNATO.HOME-PAGE.ORG
From: Stec's Commie-Pinko List [mailto:commie@...]
Sent: 30. juli 1999 19:20
To: List Member
Subject: NATO AND THE NAZI CONNECTION
Stec's Commie-Pinko List - http://www.geocities.com/CapitolHill/7078
NATO AND THE NAZI CONNECTION
from SAN FRANCISCO LIBERATION RADIO
* * *
SFLR this past week concluded a two-part discussion on the
early connections between NATO and former Nazi General Adolph
Ernst Heusinger. The discussion was led by Scott Thompson on his
program, "The Bakchos News Hour." Says Scott:
"I became extremely interested in NATO about 3 or 4 months
ago when NATO began bombing Yugoslavia...My interest in NATO led
me to look at how it began. I started reading documents on the
web. You can find all kinds of amazing things about NATO on the
Internet, including official NATO documents, all kinds of cold
war declassified CIA documents and so forth."
Scott's research also led him into the dusty, realm of
newspaper archives and out-of-print books.
"I came upon a number of fascinating books, some of which
are very unusual and rare, and you don't see any mention of them.
The most interesting of them is a book by a man by the name of
Charles R. Allen Jr., somebody you don't hear about at all any
more. The book that he wrote was published in 1963 by an unknown
press from New York. The title was "Heusinger of the Fourth
Reich: The Step by Step Resurgence of the German General Staff."
Those familiar with such books as Martin Lee's "The Beast
Reawakens" are certainly aware of the kissy-smoochey love affair
the U.S. government had with top Nazis after the war. Perhaps
most notable of these would be Hitler's chief of intelligence,
General Reinhard Gehlen, who went on to become a major player in
U.S. spy operations against the Soviet Union. Heusinger differs
from Gehlen, however, in that he didn't become merely a U.S.
government intelligence asset; Heusinger, incredibly, rose all
the way up to head the Permanent Military Committee of NATO in
Washington.
According to Scott, Heusinger plotted Hitler's military
campaigns against Poland, France, Norway and the Netherlands --
and was a chief strategist behind the Nazi invasion of the Soviet
Union. Among his duties were the overseeing of military task
forces performing what might be politely termed as "special
operations." Scott described them as "mobile killing units."
"These were the death squads that were in vans, that were
sent either ahead or behind the army and liquidated partisans,
communists, and mostly Jews," said Scott.
It has been estimated by holocaust writers that the death
squads, or einsatzgruten, under Heusinger's command killed
approximately 1.5 million people. Said Scott:
"Heusinger was never accused of this crime. He said that he
was simply following orders, he was simply working as a
professional soldier in the high command."
After the war, Heusinger, escaping trial at Nuremburg,
played a crucial role in the remilitarization of what had become
the Federal Republic of Germany, or West Germany, eventually
becoming head of the Bundeswehr. His elevation into the command
of NATO, however, did not come about without protest.
"Although he was appointed to the head of NATO, it was over
the objections of Norway, Denmark, Italy, and Greece," said
Scott. "And obviously the Soviet Union was very worried about him
and wanted him actually to be extradicted to the Soviet Union to
stand as a war criminal."
Much of Scott's information about Heusinger was gleaned from
the book "Heusinger of the Fourth Reich."
"The guy, Charles Allen, that wrote it had been a fairly
distinguished writer at the time. More of a journalist, he had
been an editor of the NATION MAGAZINE and of CHRISTIAN CENTURY.
He had written for the ATLANTIC MONTHLY, THE NEW STATESMAN,
FIGARO, LE MONDE, PUNCH, COLLIERS -- all the leading newspapers
and magazines of his day. He was writing because he was worried
that we had at that time -- 1963 -- an ex-German General, a Nazi,
under Hitler, as the head, the chairman, of the Permanent
Military Committee of NATO."
Heusinger died in 1982. Scott commented: "People think (NATO
General) Wesley Clark is bad; he (Clark) is nothing compared to
this guy (Heusinger)."
Please support San Francisco Liberation Radio. Your donation
can make a difference.
* SAN FRANCISCO LIBERATION RADIO - 93.7 FM *
750 La Playa #852
San Francisco, CA 94121
Tel: (415) 750-1714
E-mail: sflr@...
Web: http://www.slip.net/~dove
- Friday, 23 July 1999 -
---
STOP NATO: NO PASARAN! - HTTP://WWW.STOPNATO.HOME-PAGE.ORG
What else is new?
The Nazi Wehrmacht Moves Into NATO
Introduction by Brigadier General Hugh B. Hester, US Army (Ret.),
Berkeley,
California, September, 1963 of "Heusinger of the Fourth Reich:"
In early September, 1945, I flew into occupied Berlin to assume my new
command as director of he Food and Agricultural program for the United
States
Zone, and to serve as U.S. Quadripartite Representatives on these
matters. I
came from Manila, where I had been on the staff of General MacArthur.
Most of the Section Chiefs of the U.S. Military Government insisted in
their
reports, which weekly crossed my desk, that efficiency required the
services
of key Nazis A speech by Herbert Hoover to a small group of Germans whom
I
had assembled at Stuttgart in January 1947 was also significant: he told
them
that the U.S. expected their support in the coming struggle with "the
atheistic barbarians of the East."
The San Francisco Chronicle of August 4, 1963 quoted [Secretary of
State,
John Foster Dulles] as having told group of Yale and Smith graduates:
"I
believe the single most important country in Europe is Germany, and we
shall
treat her like a 51st state. We should consult her on every move we
make."
"Heusinger of the Fourth Reich," by Charles R. Allen, Jr. , 1963:
The hall of the new State Department Building in Washington, D.C .was
filled
with the highest ranking military representatives from the fifteen
nations
belonging to the North Atlantic Treaty Organization. On the stage sat
the
ranking officials of the NATO military alliance, backed by a panoply of
flags
and honor guards of the member states. As soon as President Kennedy
entered,
the entire room filled with applause for the Chief of State of the most
powerful member of the North Atlantic Treaty Organization. The President
then
formally opened the first 1961 meeting of the Permanent Military
Committee of
NATO at which its new chairman would be installed. The New York Times
writer described the Permanent Military Committee as "the highest
military
authority of NATO." "I would like now to turn the rest of the meeting
over
to your new chairman," the President of the United States said, "and I
would
especially like to welcome him here to the United States, "
He was General Adolph Ernst Heusinger, the Inspector General of the West
German Bundeswehr. Formerly Genralleutnant of the Nazi Wehrmacht, chief
of
operation and planning of the O.K.H. (Oberkommando des Heeres all the
land
forces of Hitlers armies) and the personal appointee of Adolph Hitler
as the
last Deputy Chief of the German General Staff during World War II. As of
April 1, 1961, he was the Chairman of the Permanent Military Committee
of the
North Atlantic Treaty Organization with offices in Paris and
headquarters in
Washington, D.C. His suite of offices in the Pentagon was numbered 3-E
180
and was on the same tier as the highest ranking military chiefs of the
United
States." The New York Times [December 13, 1961] noted that he was in
almost
daily contact with Hitler from the start of World War II; that he "did
his
job well and carried out the orders of the boss (Hitler)" to the very
end.
Senator [Wayne] Morse [Democrat of Oregon, April 16, 1961] announced
that as
a senior member of the powerful Senate Committee on Foreign Relations he
intend(ed) "to follow with exceeding care the policies of my government
in
respect to the position it has taken in connection with elevating Nazi
generals to positions of power in NATO." "Im concerned," he said,
"about
the direction in which NATO is going."
"The New Look of the next German Army will be strictly
non-Prussian middle
class, minus Junkers, minus martinets Its brains and boss will be Adolph
Heusinger a modern and very American type far too informal to be
mistaken for
a member of the German general Staff." C.L. Sulzberger, The New York
Times,
December 18, 1954.
"General Heusingers career must be seen a typified at best by a brutal
and
opportunistic immorality." American Jewish Congress, 1961"
April 6, the 58th Anniversary of the Nazi Carpetbombing of Belgrade
Wall Street Journal, "How NATO Decided to End Its Gentlemanly War," by
Journal Staff Reporters, April 27, 1999, p.A6.
"Consider what happened when Gen., Clark asked permission last month to
bomb
the Serb security forces in downtown Belgrade. Germanys NATO delegation
agreed as long as the missiles werent launched on April 6, the 58th
anniversary of the Nazi carpetbombing of Belgrade. The two ministry
buildings
were hit instead on April 3.
" Poland invited NATO military leader Gen. Klaus Naumann -- Germanys
Gen.
Naumann, the top military adviser to NATOs political leaders -- to give
advice."
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
Premessa
Nonostante tutte le auto-assoluzioni e auto-giustificazioni che la NATO
e le sue - si puo' dire? - baldracche potranno sempre addurre per
tranquillizzare gli animi sensibili sulla bonta' e sulla necessita'
della sopravvivenza di questa organizzazione, i cittadini italiani,
anche se tacciono per paura, sanno perfettamente quali crimini essa
abbia commesso prima, durante e dopo il bombardamento della RF di
Jugoslavia.
Lo sanno non perche' "sono degli intellettuali", come ebbe modo di dire
Pier Paolo Pasolini in un articolo nel quale spiegava chi fossero i
mandanti delle stragi italiane; semplicemente, lo sanno perche' ogni
presa per i fondelli ha un suo limite, ovvero perche' ognuno di noi ogni
tanto deve fermarsi per un attimo solo a pensare, staccandosi dalla
baraonda nella quale ci tengono immersi.
Per questo, anche se un Montanelli od un Veltroni od un Costanzo od una
qualsiasi delle altre baldracche della NATO non lo ammetteranno mai, i
cittadini italiani sanno perfettamente chi ha diretto la strategia della
tensione in Italia, lo sanno anche senza ricorrere alle risultanze
dell'inchiesta del giudice Salvini o agli stralci del memoriale di Aldo
Moro. E sanno anche chi, come e perche' ha distrutto la Repubblica
Federativa e Socialista di Jugoslavia, chi come e perche' ha pompato la
problematica dell'irredentismo albanese in Kosovo e zone limitrofe, chi
come e perche' sta cercando di gettare benzina sui focolai del
Montenegro e della Vojvodina, chi come e perche' cerca di far esplodere
la violenza terroristica nell'attuale RF di Jugoslavia.
Sono gli stessi che hanno bombardato il petrolchimico di Pancevo con lo
scopo preciso di far fuoriuscire diossine e cloruro di vinile monomero,
gli stessi che usano armi contenenti uranio impoverito e bombe a
frammentazione, gli stessi che distruggono i mezzi di comunicazione, le
strade, le ferrovie, le fabbriche dove persone "di ogni etnia" (come
direbbero loro con gergo post-nazista politicamente corretto) si
guadagnano il pane e contribuiscono al benessere del loro paese.
Tutti costoro, che proprio oggi si fanno assolvere da un organismo "ad
hoc" che hanno creato loro stessi proprio perche' li assolva e consenta
loro di continuare i loro porci comodi, saranno invece inesorabilmente
condannati dalla storia. Possono uccidere con i loro cecchini e le loro
truppe speciali chiunque vogliono, possono farci venire le peggiori
malattie ed epidemie, ma non potranno mai convincere nessuno di avere
ragione perche' hanno torto marcio e sono marci fino al midollo, a
partire dalla loro stessa fondazione, come vediamo di seguito.
Le radici naziste della NATO
La Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico nasce nel 1947 con la
funzione di contenere l'avanzata delle forze socialiste e progressiste
che dall'Est europeo andavano affermandosi via via anche nei paesi
dell'Europa Centrale. La NATO non e' mai stata una organizzazione con
finalita' difensive, ed a dimostrarlo c'e' ad esempio un fatto storico
evidente, e cioe' che il Patto di Varsavia e' stato creato DOPO la
costituzione della NATO, e non prima.
Come spiegava Filippo Gaia nel suo importantissimo libro "IL SECOLO
CORTO", ed. Maquis, gia' alla fine della Seconda Guerra Mondiale erano
pronti i piani occidentali per un attacco nucleare di primo colpo contro
l'Unione Sovietica, che avrebbe dovuto spazzare via non solo il
bolscevismo ma anche qualche milioncino di slavi, visto che Hitler non
ci era riuscito. Chi non ci crede provi a pensare per un attimo alle
ragioni del ritardo estremo con cui l'Occidente intervenne nel
conflitto, dopo aver sottoscritto accordi infami con Hitler ad esempio
sulla Cecoslovacchia, e mentre gia' i tedeschi avevano messo a ferro e
fuoco la Russia fino a Stalingrado. Un intervento quasi tardivo, in
realta' effettuato solo nel momento in cui il trionfo dell'Armata Rossa
era ormai nell'aria.
Quando parliamo di "radici naziste della NATO" ci riferiamo comunque
proprio alla continuita' tra strutture militari e servizi di
intelligence del Terzo Reich con quelli occidentali durante la Guerra
Fredda. Di tutto questo il libro succitato di Filippo Gaia parla
ampiamente, cosi' come tante informazioni si possono trarre dai libri
sulle "Ratlines", cioe' le vie di fuga dei criminali di guerra fascisti
e nazisti verso Occidente. Qui riassumiamo soltanto qualche informazione
su due personaggi-chiave (la fonte e' riportata alla fine del testo in
italiano; si veda anche il sito
http://www.wbenjamin.org/neumannproject.html ):
- Reinhard Gehlen, capo dei servizi segreti nazisti in Europa Orientale,
fu "assunto" immediatamente alla fine della II Guerra Mondiale dalla CIA
insieme a tutta la sua rete di informatori, nell'ambito di una vasta
operazione di "riciclaggio" di tanti esponenti del fascismo e nel
nazismo che "sarebbero serviti poi", al momento della resa dei conti
finale contro il comunismo. Gehlen e' stato a capo del BND (servizio
segreto della Germania federale) fino alla morte. Tutti i capi del
servizio segreto tedesco del dopoguerra avevano un passato nazista -
degli italiani, meglio non parlare, ma nessuno ci venga a raccontare che
Junio Valerio Borghese e Licio Gelli in queste storie non c'entrano...
- Adolph Ernst Heusinger, ispettore generale della Bundeswehr, era un
altro di questi personaggi. Ultimo Comandante in capo del Generalstab
del Terzo Reich su nomina di Hitler in persona, questo signore negli
anni Sessanta presiedeva il Comitato Militare Permanente della NATO.
Si capisce bene allora che la NATO non si e' certo schifata di servirsi
dell'appoggio di fascisti e nazisti di tutti i paesi d'Europa per
condurre prima la Guerra Fredda, e poi la guerra guerreggiata, ad
esempio impiegando gli esuli ustascia croati, domobranci sloveni,
nazisti musulmani della Bosnia e del Kosovo come piedi di porco per
spaccare le RFS di Jugoslavia e ristabilire un "Nuovo Ordine Europeo"
tanto simile a quello hitleriano.
Italo Slavo
---
STOP NATO: !NO PASARAN! - HTTP://WWW.STOPNATO.HOME-PAGE.ORG
From: Stec's Commie-Pinko List [mailto:commie@...]
Sent: 30. juli 1999 19:20
To: List Member
Subject: NATO AND THE NAZI CONNECTION
Stec's Commie-Pinko List - http://www.geocities.com/CapitolHill/7078
NATO AND THE NAZI CONNECTION
from SAN FRANCISCO LIBERATION RADIO
* * *
SFLR this past week concluded a two-part discussion on the
early connections between NATO and former Nazi General Adolph
Ernst Heusinger. The discussion was led by Scott Thompson on his
program, "The Bakchos News Hour." Says Scott:
"I became extremely interested in NATO about 3 or 4 months
ago when NATO began bombing Yugoslavia...My interest in NATO led
me to look at how it began. I started reading documents on the
web. You can find all kinds of amazing things about NATO on the
Internet, including official NATO documents, all kinds of cold
war declassified CIA documents and so forth."
Scott's research also led him into the dusty, realm of
newspaper archives and out-of-print books.
"I came upon a number of fascinating books, some of which
are very unusual and rare, and you don't see any mention of them.
The most interesting of them is a book by a man by the name of
Charles R. Allen Jr., somebody you don't hear about at all any
more. The book that he wrote was published in 1963 by an unknown
press from New York. The title was "Heusinger of the Fourth
Reich: The Step by Step Resurgence of the German General Staff."
Those familiar with such books as Martin Lee's "The Beast
Reawakens" are certainly aware of the kissy-smoochey love affair
the U.S. government had with top Nazis after the war. Perhaps
most notable of these would be Hitler's chief of intelligence,
General Reinhard Gehlen, who went on to become a major player in
U.S. spy operations against the Soviet Union. Heusinger differs
from Gehlen, however, in that he didn't become merely a U.S.
government intelligence asset; Heusinger, incredibly, rose all
the way up to head the Permanent Military Committee of NATO in
Washington.
According to Scott, Heusinger plotted Hitler's military
campaigns against Poland, France, Norway and the Netherlands --
and was a chief strategist behind the Nazi invasion of the Soviet
Union. Among his duties were the overseeing of military task
forces performing what might be politely termed as "special
operations." Scott described them as "mobile killing units."
"These were the death squads that were in vans, that were
sent either ahead or behind the army and liquidated partisans,
communists, and mostly Jews," said Scott.
It has been estimated by holocaust writers that the death
squads, or einsatzgruten, under Heusinger's command killed
approximately 1.5 million people. Said Scott:
"Heusinger was never accused of this crime. He said that he
was simply following orders, he was simply working as a
professional soldier in the high command."
After the war, Heusinger, escaping trial at Nuremburg,
played a crucial role in the remilitarization of what had become
the Federal Republic of Germany, or West Germany, eventually
becoming head of the Bundeswehr. His elevation into the command
of NATO, however, did not come about without protest.
"Although he was appointed to the head of NATO, it was over
the objections of Norway, Denmark, Italy, and Greece," said
Scott. "And obviously the Soviet Union was very worried about him
and wanted him actually to be extradicted to the Soviet Union to
stand as a war criminal."
Much of Scott's information about Heusinger was gleaned from
the book "Heusinger of the Fourth Reich."
"The guy, Charles Allen, that wrote it had been a fairly
distinguished writer at the time. More of a journalist, he had
been an editor of the NATION MAGAZINE and of CHRISTIAN CENTURY.
He had written for the ATLANTIC MONTHLY, THE NEW STATESMAN,
FIGARO, LE MONDE, PUNCH, COLLIERS -- all the leading newspapers
and magazines of his day. He was writing because he was worried
that we had at that time -- 1963 -- an ex-German General, a Nazi,
under Hitler, as the head, the chairman, of the Permanent
Military Committee of NATO."
Heusinger died in 1982. Scott commented: "People think (NATO
General) Wesley Clark is bad; he (Clark) is nothing compared to
this guy (Heusinger)."
Please support San Francisco Liberation Radio. Your donation
can make a difference.
* SAN FRANCISCO LIBERATION RADIO - 93.7 FM *
750 La Playa #852
San Francisco, CA 94121
Tel: (415) 750-1714
E-mail: sflr@...
Web: http://www.slip.net/~dove
- Friday, 23 July 1999 -
---
STOP NATO: NO PASARAN! - HTTP://WWW.STOPNATO.HOME-PAGE.ORG
What else is new?
The Nazi Wehrmacht Moves Into NATO
Introduction by Brigadier General Hugh B. Hester, US Army (Ret.),
Berkeley,
California, September, 1963 of "Heusinger of the Fourth Reich:"
In early September, 1945, I flew into occupied Berlin to assume my new
command as director of he Food and Agricultural program for the United
States
Zone, and to serve as U.S. Quadripartite Representatives on these
matters. I
came from Manila, where I had been on the staff of General MacArthur.
Most of the Section Chiefs of the U.S. Military Government insisted in
their
reports, which weekly crossed my desk, that efficiency required the
services
of key Nazis A speech by Herbert Hoover to a small group of Germans whom
I
had assembled at Stuttgart in January 1947 was also significant: he told
them
that the U.S. expected their support in the coming struggle with "the
atheistic barbarians of the East."
The San Francisco Chronicle of August 4, 1963 quoted [Secretary of
State,
John Foster Dulles] as having told group of Yale and Smith graduates:
"I
believe the single most important country in Europe is Germany, and we
shall
treat her like a 51st state. We should consult her on every move we
make."
"Heusinger of the Fourth Reich," by Charles R. Allen, Jr. , 1963:
The hall of the new State Department Building in Washington, D.C .was
filled
with the highest ranking military representatives from the fifteen
nations
belonging to the North Atlantic Treaty Organization. On the stage sat
the
ranking officials of the NATO military alliance, backed by a panoply of
flags
and honor guards of the member states. As soon as President Kennedy
entered,
the entire room filled with applause for the Chief of State of the most
powerful member of the North Atlantic Treaty Organization. The President
then
formally opened the first 1961 meeting of the Permanent Military
Committee of
NATO at which its new chairman would be installed. The New York Times
writer described the Permanent Military Committee as "the highest
military
authority of NATO." "I would like now to turn the rest of the meeting
over
to your new chairman," the President of the United States said, "and I
would
especially like to welcome him here to the United States, "
He was General Adolph Ernst Heusinger, the Inspector General of the West
German Bundeswehr. Formerly Genralleutnant of the Nazi Wehrmacht, chief
of
operation and planning of the O.K.H. (Oberkommando des Heeres all the
land
forces of Hitlers armies) and the personal appointee of Adolph Hitler
as the
last Deputy Chief of the German General Staff during World War II. As of
April 1, 1961, he was the Chairman of the Permanent Military Committee
of the
North Atlantic Treaty Organization with offices in Paris and
headquarters in
Washington, D.C. His suite of offices in the Pentagon was numbered 3-E
180
and was on the same tier as the highest ranking military chiefs of the
United
States." The New York Times [December 13, 1961] noted that he was in
almost
daily contact with Hitler from the start of World War II; that he "did
his
job well and carried out the orders of the boss (Hitler)" to the very
end.
Senator [Wayne] Morse [Democrat of Oregon, April 16, 1961] announced
that as
a senior member of the powerful Senate Committee on Foreign Relations he
intend(ed) "to follow with exceeding care the policies of my government
in
respect to the position it has taken in connection with elevating Nazi
generals to positions of power in NATO." "Im concerned," he said,
"about
the direction in which NATO is going."
"The New Look of the next German Army will be strictly
non-Prussian middle
class, minus Junkers, minus martinets Its brains and boss will be Adolph
Heusinger a modern and very American type far too informal to be
mistaken for
a member of the German general Staff." C.L. Sulzberger, The New York
Times,
December 18, 1954.
"General Heusingers career must be seen a typified at best by a brutal
and
opportunistic immorality." American Jewish Congress, 1961"
April 6, the 58th Anniversary of the Nazi Carpetbombing of Belgrade
Wall Street Journal, "How NATO Decided to End Its Gentlemanly War," by
Journal Staff Reporters, April 27, 1999, p.A6.
"Consider what happened when Gen., Clark asked permission last month to
bomb
the Serb security forces in downtown Belgrade. Germanys NATO delegation
agreed as long as the missiles werent launched on April 6, the 58th
anniversary of the Nazi carpetbombing of Belgrade. The two ministry
buildings
were hit instead on April 3.
" Poland invited NATO military leader Gen. Klaus Naumann -- Germanys
Gen.
Naumann, the top military adviser to NATOs political leaders -- to give
advice."
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
...E A HITLER DAREMO IL PREMIO GHANDI PER LA NONVIOLENZA
Il signor Bill Clinton e' stato insignito ad Aquisgrana di un premio
intitolato a Carlomagno: si tratta di "un prestigioso riconoscimento
attribuito ogni anno a quegli statisti che si sono distinti per il loro
impegno a favore della costruzione [sic!] dell'Europa".
(fonte: "La Repubblica" online del 2/6/2000)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
Il signor Bill Clinton e' stato insignito ad Aquisgrana di un premio
intitolato a Carlomagno: si tratta di "un prestigioso riconoscimento
attribuito ogni anno a quegli statisti che si sono distinti per il loro
impegno a favore della costruzione [sic!] dell'Europa".
(fonte: "La Repubblica" online del 2/6/2000)
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
MONOPOLY- L'OTAN A LA CONQUETE DU MONDE
Il nuovo libro di Michel Collon
e le altre iniziative della Lega Antiimperialista del Belgio
---
Subject: CONFERENCE mICHEL cOLLON
Date: Wed, 31 May 2000 21:09:03 +0200 (MET DST)
From: "ANNEMARIE LUGINBUHL" <aluginbuhl@...>
Otan, mediamensonges, yougoslavie
les media nous ont-ils manipules?
-comment reperer les media mensonges?
-qu'y a-t-il derriere les bavures?
- la logique des conflits actuels et lrs
prochaines cibles de l'otan
CONFERENCE-DEBAT AVEC MICHEL COLLON
a l'occasion de la parution de son nouvel ouvrage:
MONOPOLY- L'OTAN A LA CONQUETE DU MONDE
mercredi 7 juin dans les locaux du journal Le Monde
"! bis rue Claude Bernard
PARIS 5eme. metro Censier- Daubenton
Cette conference est organisee par le Syndicat National des journalistes
CGTL'association des amis d'Epo vous invite a y participer
---
Cari compagni,
Con questa lettera, noi vogliamo mettervi a conoscenza di
una serie di informazioni e di iniziative del gruppo di lavoro "Pace"
della Lega Ant Imperialista (L.A.I.) belga.
Lo scopo della nostra presentazione: di coordinare i nostri sforzi; di
offrirvi dei nostri materiali a condizioni vantaggiose; di invitarvi ad
unirvi a noi nelle nostre iniziative di solidarietà verso la
Jugoslavia.
Si tratta, in primo luogo, del libro "Monopoly" del giornalista Michel
Collon, che contiene delle vere e proprie rivelazione sulle menzogne
medianiche della NATO prima, durante e dopo la guerra contro la
Jugoslavia e che fornisce un'analisi globale del nuovo gendarme del
mondo.
Michel Collon è l'autore anche di "Attention médias" e "Poker
Menteur". Lui è disponibile a fare delle conferenze o un dibattito su
questi temi. Inoltre vogliamo sottoporvi un nostro progetto di
solidarietà con un orfanotrofio vicino a Novi Sad. Dopo delle azioni di
emergenza durante l'inverno, la nostra ONG Medicina per il Terzo Mondo
ha costruito dei contatti stabili con la Jugoslavia. Questo progetto
costituisce un ponte d'amicizia tra il popolo jugoslavo e quello belga.
Per sostenere questo progetto, noi vendiamo un set di cartoline, con
disegni dei bambini dell'orfanotrofio. Tra il 15 luglio ed il 3 agosto,
noi organizziamo insieme all'asbl "Parola ai giovani" una brigata di
giovani verso la Jugoslavia. Alcuni giovani andranno a fare del lavoro
volontario nell'orfanotrofio, organizzare degli incontri con dei giovani
jugoslavi e fare una visita del paese. Noi proponiamo di allargare
questo viaggio a delle delegazioni di differenti paesi e di organizzare,
durante queste tre settimane un incontro internazionale per confrontare
le nostre esperienze.
Nel frattempo, siamo molto interessati di essere tenuti al corrente di
tutte le vostre iniziative di solidarietà sulla Jugoslavia e/o la pace
in
generale, al fine di poter sostenere reciprocamente i nostri sforzi se
sarà possibile.
Con amicizia,
Danny Claes
Gruppo di lavoro "Pace"
Tel: ... 32/2/513.53.86
Fax: ... 32/2513.98.31
Bolletino di richiesta:
Indirizzare alla L.A.I., rue de caserne 68, B-1000 Bruxelles.
Io ordino n.......copie del libro "Monopoly"
Prezzo di vendita al pubblico: 998 FB o 165 FF (circa 50.000 lire)
Prezzo all'ordine di una sola copia: 800 FB ou 135 FF (circa
39.000 lire) + 90 FB ou 15 FF (circa 4.500 lire) di spese di spedizione
a copia
Prezzo all'ordine per dieci copie o più: 600 FB ou 100 FF a libro
(circa 30.000 lire) + 600 FB ou 100 FF (30.000 lire) per ogni blocco di
dieci copie per spese di spedizione.
Io chiedo n........ copie del dépliant "Sostieni un villaggio di
bambini in Jugoslavi".
Io chiedo n .......... set di cartoline postali.
Prezzo di vendita al pubblico: 100 FB ou 16 FF (circa 5.000 lire)
Prezzo all'ordine a partire da 5 sets: 70 BF ou 12 FF (circa 3.600
lire)
Prezzo all'ordine a partire da 10 sets: 60 BF ou 10 FF (circa 3.000
lire).
Noi ci iscriviamo per la brigata dei giovani con n ......... persone.
Prezzo per il viaggio con partenza da Bruxelles: 25.000 FB ou 4.100 FF
(circa 1.230.000 lire).
Per chi abita fuori dal Belgio, i versamenti per gli ordini o il
progetto si possono fare con un formulario MP16 sul conto postale:
000-1617383-05 di Médecine pour le Tiers Monde, 68,
rue de la caserne, B-1000 Bruxelles, Belgique.
-
Madame, Monsieur,
Par cet envoie, nous voulons vous présenter un paquet d'nformation et
d'action du groupe de travail `Paix' de la Ligue Anti-Impérialiste de
Belgique.
Le but de cette présentation est coordonner nos efforts, si cela vous
intéresse:
de vous offrir notre matériel à des conditions raisonable
de vous inviter à nous joindre dans nos actions vers la Yougoslavie
Il s'agit en premier lieu du livre `Monopoly' du journaliste Michel
Collon, qui contient des révélations sur les médiamensonges de l'Otan
avant, pendant et après la guerre contre la Yougoslavie et donne une
analyse globale du nouveau gendarme du monde.
Michel Collon est l'auteur de `Attention médias' et `Poker Menteur'.
Il est disponible de faire une conférence ou un débat sur ce sujet.
Ensuite il y a notre projet de solidarité avec un orphelinat près de
Novi Sad. Après des actions d'urgence pendant l'hiver, notre ONG
Médecine pour le Tiers Monde a élaboré de bonnes contactes avec la
Yougoslavie. Ce projet forme un pont d'amitié entre le peuple yougoslave
et belge.
Au profit de ce projet, nous vendons un set de deux cartes postales,
avec des desseins d'enfants de l'orphelinat.
Entre le 15 juillet et le 3 août, nous organisons ensemble avec l'asbl
`Parole au jeunes' un brigade de jeunes vers la Yougoslavie. Des jeunes
vont faire du travail bénévole dans l'orphelinat, organiser des
rencontres avec des jeunes yougoslaves et faire un visite du pays.
Nous proposons de élargir ce voyage avec des délégations de différentes
pays et d'organiser pendant ces trois semaines un rencontre
international pour échanges des expériences.
Entretemps, nous sommes très intéressés d'être tenu au courant de toutes
vos initiatives de solidarité autour de la Yougoslavie et/ou la paix en
générale, afin de pouvoir rejoindre vos efforts si possible.
Amicalement,
Danny Claes
Groupe de travail `Paix'
Tél: ... 32/2/513.53.86
Fax:: ... 32/2513.98.31
Bulletin de réponse:
A renvoyer à la LAI, rue de caserne 68, B-1000 Bruxelles
Je commande ....... exemplaires du livre `Monopoly'
Prix de vente: 998 FB ou 165 FF
Prix de commande pour un à neuf exemplaires:
800 FB ou 135 FF + 90 FB ou 15 FF frais d'envoi par livre
Prix de commande pour dix exemplaires ou plus:
600 FB ou 100 FF par livre + 600 FB ou 100 FF par tranche de dix livres
frais d'envoie.
Je demande ........ exemplaires du dépliant ``Soutenez un village
d'enfants en Yougoslavie.
Je commande .......... sets de cartes postales.
Prix de ventes: 100 FB ou 16 FF
Prix de commande à partir de 5 sets: 70 BF ou 12 FF
Prix de comande à partir de 10 sets: 60 BF ou 10 FF
Nous nous inscrivons pour la brigade des jeunes avec .........
personnes.
Prix pour le voyage à partir de Bruxelles: 25.000 FB ou 4.100 FF
Pour les habitants hors Belgique, les versements pour les commandes ou
le projet peuvent se faire par un formulaire MP16 sur le compte postal:
000-1617383-05 de
Médecine pour le Tiers Monde, 68, rue de la caserne, B-1000 Bruxelles,
Belgique.
---
C O M M U N I Q U É D E P R E S S E
Les éditions EPO ont le plaisir de vous annoncer la sortie du livre
Monopoly
L'OTAN à la conquête du monde
de Michel Collon
Il y a un an, se déroulait la guerre contre la Yougoslavie. A cette
occasion, nous vous proposons un document incontournable dans ce débat.
Spécialiste des médiamensonges et des stratégies secrètes
Michel Collon est l'auteur d'Attention, médias ! Les médiamensonges du
Golfe (EPO, 1992) et de Poker menteur. Les grandes puissances, la
Yougoslavie et les prochaines guerres (EPO, 1998).
Chacun de ces livres avait provoqué un choc. En démasquant - documents
en main - les médiamensonges qui avaient permis de manipuler l'opinion.
Et en exposant les stratégies réelles des grandes puissances.
Vous trouverez en annexe une sélection de réactions parmi les médias et
les personnalités.
Un an après la guerre : quel bilan ?
La guerre avait pour but, nous disait-on, d'établir un Kosovo
multiethnique . Qu'en est-il aujourd'hui ? Elle prétendait aussi
constituer une solide alliance entre Etats-Unis et Europe. Qu'en
est-il ?
Michel Collon avait annoncé cette guerre contre la Yougoslavie. A
présent, il dévoile les prochaines cibles de l'OTAN.
Un débatteur de talent
Si ses analyses dérangent certains conformismes, Michel Collon a
passionné tous les publics auxquels il a pu s'adresser dans de nombreux
pays. Révélations nombreuses, connaissance approfondie du dossier,
synthèses claires et concises, polémiques courtoises mais sans
concession... Une cassette d'un récent débat télévisé (L'Ecran témoin,
RTBF, 31 janvier 2000) est à votre disposition.
Les éditions EPO vous proposent donc d'inclure Michel Collon dans la
couverture de cet anniversaire de la guerre (interviews, débats, bonnes
feuilles...).
Contacts :
Editions EPO, Karine Alvarez - tel : +32 2/ 523 02 32 ou email
<editions@...>
Michel Collon - tel-fax : +32 4/ 246 28 81 ou email
<michel.collon@...>
ISBN 2-87262-171-7 250 pages 998 Bef - 165 FF
éditions EPO, 30 rue Lambert Crickx, 1070 Bruxelles, Belgique
Tél: 32 (0)2 215 66 51 Fax: 32 (0)2 215 66 04 email: editions@...
Monopoly
L'Otan à la conquête du monde
de Michel Collon
1. Test-médias: que vaut notre information sur le Kosovo?
- Les 4 principes de la propagande de guerre
- Ce qu'on n'a pas dit sur le massacre de Racak
- Médiamensonges préparatoires
- Comment Washington a préparé sa guerre
- Qui a lu le texte de Rambouillet?
- Sur le génocide, la purification ethnique et les charniers
2. Serbes et Albanais: les dessous du problème `ethnique'
- La suppression de l'autonomie en 89
- Les grandes puissances derrière l'UCK
- Les tactiques militaires des deux camps
- Causes de l'exode de réfugiés
- Quel avenir pour le Kosovo?
3. Les prochaines cibles de l'Otan:
- Une armée au service de la globalisation
- Prochaines cibles: Irak, Algérie, Congo... Et Moscou!
- Caucase: la prochaine guerre du pétrole
- Ce qu'on nous cache sur la Tchétchénie
-- Les dangers de l'expansion de l'Otan
- Chine: le bombardement était un avertissement
- Le droit international bafoué
- Pourquoi le budget d'armement US augmente de 70%
- Naissance de l'euro-armée
4. La guerre de l'Otan était-elle `propre'?
- Images de souffrances
- La théorie des «bavures»
- La résistance d'un peuple
- Otan et UCK ont `purifié' le Kosovo
- Comment les multinationales se sont partagé le Kosovo
- Rétablir le dialogue
5. Nécessité d'un front mondial pour la paix
Ils ont dit de Poker menteur :
Paul-Marie de La Gorce (Le Monde Diplomatique): « Un des trois livres
les plus importants de l'année. Une analyse résolument non conformiste,
renversant les tabous et les dogmes imposés par la presse occidentale. »
Gilles Perrault: « Vous faites ?uvre de salubrité publique! Poker
menteur éclaire un problème fort complexe en tordant le cou à un certain
nombre d'escroqueries médiatiques. On retrouve là l'auteur d'Attention
médias ! Vous dévoilez surtout les vrais enjeux d'une guerre dont on ne
nous a montré que les apparences. Travail tout à fait passionnant. »
Jean Ziegler, écrivain et sociologue : « Vous faites un travail
formidable ! Merci de ce beau,
intelligent livre. »
Samir Amin, économiste : « Excellent livre. Réussit à la perfection à
faire une analyse sérieuse et profonde et à convaincre par la quantité
de faits bien présentés. »
Benoît Delépine (alias « Michael Kael » et scénariste des Guignols, sur
Canal Plus) : « Attention médias ! le précédent livre de Michel Collon,
est formidable. Comme l'Américain Chomsky, il a inspiré tout mon travail
pour Michael Kael. Le premier scénario de mon film était d'ailleurs basé
sur ce bouquin que je recommande à tous mes amis. Et chaque fois que je
viens en Belgique, je demande aux journalistes « Connaissez-vous ce
livre de Michel Collon ? » Réponse : non. Quel dommage ! »
Louis Dalmas, rédacteur en chef du mensuel français Balkans-Infos : « Je
suis à la fois sidéré par le travail et rempli d'admiration. C'est le
document le plus important qui ait été publié sur l'ex-Yougoslavie.
Complet, bien présenté, facile à lire, édifiant. »
Bichara Khader, professeur à Louvain-la-Neuve : « Je recommanderais ce
livre à tous les étudiants soucieux de comprendre la politique
internationale et épris de paix. »
Pierre Piérart (Association des Médecins pour la Prévention de la guerre
nucléaire, prix Nobel 1985) : « L'analyse de Poker menteur colle à la
réalité : le contrôle des richesses stratégiques est au c?ur du
problème. Et la puissance allemande devient en effet extrêmement
dangereuse. »
Eva Forest, résistante antifranquiste et éditrice : « Comme dans
Attention médias !, Michel Collon explique minutieusement et clairement
ces problèmes. C'est un grand plaisir de le lire. »
Michel Collon
37 Rue André Renard Tél + Fax : 32 / 4 /
246
28 81
4430 Ans - Belgique E-mail: michel.collon@...
* Journaliste, écrit notamment dans l'hebdomadaire Solidaire.
* Auteur du livre Attention, médias! (EPO, Bruxelles, 1992).
Sous-titre: Les médiamensonges du Golfe.
Manuel anti-manipulation.
Analyse du système général des médias.
Trois éditions, plus de 6.000 exemplaires (épuisé)
Traductions en espagnol et arabe.
* Auteur du livre Poker menteur (EPO, Bruxelles, 1998)
Sous-titre: Les grandes puissances, la Yougoslavie et les
prochaines
guerres.
Deux éditions, plus de 4.000 exemplaires.
Traduction en espagnol, en néerlandais, et bientôt en italien et
serbo-croate.
Analyse des stratégies cachées (Etats-Unis, Allemagne, Otan)
dans les
Balkans. Prévoyait la guerre du Kosovo, l'expansion de l'Otan dans le
Caucase...
* Plusieurs voyages en Yougoslavie et ex-Yougoslavie.
* Anime des comités pour la paix en Belgique. A dirigé une délégation de
15 personnalités belges en Yougoslavie en mai 99 sous les bombardements.
* Scénariste du film `Sous les bombes de l'Otan' (Regards Croisés,
Bruxelles, 1999, 45 minutes) à l'occasion du voyage ci-dessus.
* Plus de deux cents conférences et débats dans de nombreux pays
(en
français, anglais, néerlandais, italien).
---
Oui, je veux acheter dès maintenant
le prochain livre de Michel Collon
Monopoly
(L'Otan à la conquête du monde)
en souscription (réduction 20%)
135FF au lieu de 165 FF
ou
798 FB au lieu de 998 FB
NOM et PRENOM:
RUE, NUMERO:
CODE POSTAL et VILLE:
PAYS
Tél/fax:
E-mail:
O Je remets le montant en liquide
O Je donne un chèque au nom des EDITIONS EPO
Livraison O par une association locale
O par poste (ajouter 10 FF port)
O Veuillez m'envoyer ... exemplaires du dépliant promotionnel à diffuser
autour de moi.
O Veuillez m'informer quant aux possibilités d'aider à diffuser Monopoly
autour de moi.
O Je vous envoie des adresses de personnes à qui envoyer le dépliant
promotionnel
A renvoyer à: Editions EPO, Karine Alvarez,
25 Langepastoorstraat, 2600 Berchem Belgique
---
Le 15 bugie di Jamie Shea e della NATO
Il portavoce della NATO, Jamie Shea, tiene conferenze un po' dappertutto
per
tentare di giustificare i bombardamenti sulla Yugoslavia.
Michel Collon, autore di Monopoly - La NATO alla conquista del mondo,
smaschera le 15 menzogne maediatiche della NATO e sfida Jamie Shea ad
accettare un confronto pubblico.
Prima della guerra
1 "Il fine della NATO: riportare la pace in Kossovo"
Falso! Da più di un anno, i servizi segreti tedeschi del Bnd armano i
separatisti albanesi, secondo quanto rivelato dalla televisione tedesca
ARD.
La Cia ha fatto similmente. Così, lo stesso Uck che l'inviato speciale
degli
USA, Robert Gelbard, qualificò pubblicamente come "terrorista" alla fine
del
febbraio 1998, è stato segretamente incoraggiato ad assassinare
poliziotti e
civili serbi fedeli alla Yugoslavia.
2 "I Serbi intransigenti hanno rifiutato le nostre proposte di pace."
Falso! Alla "negoziazione" di Rambouillet (inizio 99), la NATO ha voluto
imporre l'occupazione militare di tutta la Yugoslavia e la
colonizzazione
del Kossovo da parte delle multinazionali. Essa ha anche impedito Serbi
ed
Albanesi di confrontarsi. Il fine di queste provocazioni? Dare l'inizio
alla
guerra al fine di installare le proprie basi nei Balcani.
3 "La colpa è di Milosevic. Noi vogliamo liberare gli Yugoslavi."
Falso! Numerosi Yugoslavi criticano Milosevic. Ma questo popolo è
unanime
nel rifiutare la separazione della Yugoslavia ed una occupazione da
parte
della NATO. Ecco perché l'opposizione finanziata con milioni di dollari
da
parte degli Stati Uniti non serve a niente. Né lo chantage di un embargo
crudele, che blocca medicine, mazout et viveri.
4 "La polizia yugoslava ha massacrato dei civili a Racak nel gennaio
1999."
Falso! Erano le vittime di uno scontro tra due eserciti. Questa
manipolazione è stata orchestrata da un agente americano, William
Walker,
che fu complice degli squadroni della morte del Salvador e del Nicaragua
(anni '80). Ogni guerra comincia con una grande menzogna mediatica:
delle
immagini truccate per manipolare l'opinione.
5 "I Serbi praticano la pulizia etnica."
Falso! Crimini sono stati commessi da ENTRAMBI i campi (cfr. rapporti
dell'OSCE), ma non si può parlare di ipulizia etnica sistematica. Ancora
quindici giorni prima della guerra, un rapporto ufficiale del ministero
tedesco degli Affari Esteri (diretto dal verde Joshka Fisher) dichiara:
"Non
ci sono persecuzioni etniche contro gli Albanesi come gruppo. Solamente
degli scontri tra i due eserciti."
Durante la guerra
6 "I nostri bombardamenti risparmiano i civili."
Falso! Il capo di stato maggiore belga Herteleer l'ha riconosciuto:
"Facciamo del male alla stessa popolazione serba. Infliggiamo loro delle
perdite." (Standaard, 17.4.99). Risultato: 2.000 civili uccisi, 5.000
feriti, una generazione di bambini traumatizzati, 147 ospedali colpiti,
economia distrutta. Il fine: mettere in ginocchio lo stesso popolo. Ed
eliminare tutto favorisce l'invasione delle multianzionali.
7 "Portiamo avanti una guerra "propria"."
falso! La NATO ha impiegato delle armi proibite dalla Convenzione di
Ginevra: 1. Bombe a frammentazione lanciate in particolare sul mercato e
sull'ospedale di Nis, uccidendo o mutilando numerosi civili. 2. Bombe
alla
grafite per paralizzare le condutture elettriche (e quindi gli
ospedali). 3.
Armi a uranio impoverito provocanti cancri e mutazioni genetiche, ivi
comprese quelle dei soldati USA.
8 "E' stato per errore che la NATO ha bombardato un convoglio di
rifugiati
albanesi (73 morti)."
Falso! Voi avete all'inizio preteso che erano stati bombardati dai
Serbi.
Poi che i vostri piloti l'avevano scambiato per un convoglio militare.
Ora,
questi piloti sono ritornati a bombardarlo per otto volte! In realtà,
questi
rifugiati rientravano in Kossovo, ma vo volevate svuotarlo e "provare"
che
sarebe stato impossibile per gli Albanesi di viverci.
9 "E' per errore che la NATO ha bombardato un treno che arrivava su di
un
ponte."
falso! Per tentare di dimostrare che il pilota aveva visto troppo tardi
questo treno che arrivava molto velocemente, avete truccato i video
registrati dai vostri aerei, facendoli passare tre volte più veloce; il
treno, però, sarebbe dovuto andare a 300 km/h. In realtà, anche qui, il
pilota è ritornato a bombardare di nuovo una carrozza. La NATO non
rispetta
i civili.
10 "E' per errore che la NATO ha bombaradto l'Ambasciata cinese."
falso! Voi avete all'inizio raccontato che i servizi USA non avevano una
mappa recente di Belgrado indicante il nuovo sito di questa
AmbasciataFaux!
Vous avez d'abord raconté qu'il visait le building d'en face. Il
n'y en a pas! Puis que les services US n'avaient pas un plan récent de
Belgrade indiquant le nouveau site de cette ambassade. Prendete la gente
per
imbecilli? In realtà, questo bombardiere, venuto apposta dagli USA, ha
lanciato un avvertimento per la Cina, che si dimostrava solidale con la
Yugoslavia.
Dopo la guerra
11 "Abbiamo scoperto dei charniers provanti il genocidio."
Falso! Dopo lunghe ricerche, avete esumato 2108 corpi. Di tutte le
nazionalità. Molti sono stati vittime dei vostri bombardamenti, altri
dell'Uck. Il capo dei legali spagnoli è ripartito velocemente con la sua
squadra, dicendo che erano stati manipolati. Il genocidio ("100000
uomini
uccisi", dicevate) è stata un'invenzione dei vostri servizi di
propaganda.
12 "La NATO è qui per proteggere la popolazione albanese."
Falso! Gli Stati Uniti hanno installato nel Kossovo una gigantesca base
militare permanente, chiamata Campo Bondsteel. Questo era il loro scopo
sin
dal principio. Al fine di avvicinarsi al Caucaso ed al suo petrolio, che
essi vogliono controllare. Strategia a lungo termine: accerchiare ed
indebolire la Russia. Ecco perché Washington arma in segreto le milizie
islamiche cecene.
13 "La NATO persegue delle finalità umanitarie."
Falso! Le potenze occidentali hanno ripartito le zone d'occupazione
secondo
le ricchezze interessanti le loro rispettive multinazionali. Gli USA
hanno
preso le miniere strategiche di Novo Brdo e l'industria di batterie di
Gnjilane, British Power l'elettricità, i Francesi hanno ricevuto le
miniere
di Trepca come prezzo della loro obbedienza, i Tedeschi i vigneti e
l'industria di pneumatici
14 "La NATO interviene per formare un Kossovo multietnico."
Falso! L'Uck e voi avete "purificato" il Kossovo. 350.000 Serbi, Zigani,
Musulmani, Turchi ed altre minoranze perseguite hanno dovuto fuggire.
Non
avete ritrovato nessuna delle 700 persone rapite dall'Uck. Ed i vostri
50.000 soldati "non possono proteggere", dite voi, gli ultimi Serbi -
quattrocento - sepolti per mesi nei loro appartamenti a Pristina?
15 "Tentiamo con imparzialità di calmare le passioni."
Falso! La NATO stessa ha licenziato ventimila lavoratori serbi. Bernard
Kouchner, amministratore civile, ha preso (?) un arrestato che legittima
dopo 24 ore le occupazioni illegali di case ed appartamenti da cui i
Serbi
sono stati cacciati. Infine, disarmando i soli Serbi, voi li lasciate
alla
violenza sistematica organizzata dall'Uck, che uccide un Serbo al
giorno.
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
Il nuovo libro di Michel Collon
e le altre iniziative della Lega Antiimperialista del Belgio
---
Subject: CONFERENCE mICHEL cOLLON
Date: Wed, 31 May 2000 21:09:03 +0200 (MET DST)
From: "ANNEMARIE LUGINBUHL" <aluginbuhl@...>
Otan, mediamensonges, yougoslavie
les media nous ont-ils manipules?
-comment reperer les media mensonges?
-qu'y a-t-il derriere les bavures?
- la logique des conflits actuels et lrs
prochaines cibles de l'otan
CONFERENCE-DEBAT AVEC MICHEL COLLON
a l'occasion de la parution de son nouvel ouvrage:
MONOPOLY- L'OTAN A LA CONQUETE DU MONDE
mercredi 7 juin dans les locaux du journal Le Monde
"! bis rue Claude Bernard
PARIS 5eme. metro Censier- Daubenton
Cette conference est organisee par le Syndicat National des journalistes
CGTL'association des amis d'Epo vous invite a y participer
---
Cari compagni,
Con questa lettera, noi vogliamo mettervi a conoscenza di
una serie di informazioni e di iniziative del gruppo di lavoro "Pace"
della Lega Ant Imperialista (L.A.I.) belga.
Lo scopo della nostra presentazione: di coordinare i nostri sforzi; di
offrirvi dei nostri materiali a condizioni vantaggiose; di invitarvi ad
unirvi a noi nelle nostre iniziative di solidarietà verso la
Jugoslavia.
Si tratta, in primo luogo, del libro "Monopoly" del giornalista Michel
Collon, che contiene delle vere e proprie rivelazione sulle menzogne
medianiche della NATO prima, durante e dopo la guerra contro la
Jugoslavia e che fornisce un'analisi globale del nuovo gendarme del
mondo.
Michel Collon è l'autore anche di "Attention médias" e "Poker
Menteur". Lui è disponibile a fare delle conferenze o un dibattito su
questi temi. Inoltre vogliamo sottoporvi un nostro progetto di
solidarietà con un orfanotrofio vicino a Novi Sad. Dopo delle azioni di
emergenza durante l'inverno, la nostra ONG Medicina per il Terzo Mondo
ha costruito dei contatti stabili con la Jugoslavia. Questo progetto
costituisce un ponte d'amicizia tra il popolo jugoslavo e quello belga.
Per sostenere questo progetto, noi vendiamo un set di cartoline, con
disegni dei bambini dell'orfanotrofio. Tra il 15 luglio ed il 3 agosto,
noi organizziamo insieme all'asbl "Parola ai giovani" una brigata di
giovani verso la Jugoslavia. Alcuni giovani andranno a fare del lavoro
volontario nell'orfanotrofio, organizzare degli incontri con dei giovani
jugoslavi e fare una visita del paese. Noi proponiamo di allargare
questo viaggio a delle delegazioni di differenti paesi e di organizzare,
durante queste tre settimane un incontro internazionale per confrontare
le nostre esperienze.
Nel frattempo, siamo molto interessati di essere tenuti al corrente di
tutte le vostre iniziative di solidarietà sulla Jugoslavia e/o la pace
in
generale, al fine di poter sostenere reciprocamente i nostri sforzi se
sarà possibile.
Con amicizia,
Danny Claes
Gruppo di lavoro "Pace"
Tel: ... 32/2/513.53.86
Fax: ... 32/2513.98.31
Bolletino di richiesta:
Indirizzare alla L.A.I., rue de caserne 68, B-1000 Bruxelles.
Io ordino n.......copie del libro "Monopoly"
Prezzo di vendita al pubblico: 998 FB o 165 FF (circa 50.000 lire)
Prezzo all'ordine di una sola copia: 800 FB ou 135 FF (circa
39.000 lire) + 90 FB ou 15 FF (circa 4.500 lire) di spese di spedizione
a copia
Prezzo all'ordine per dieci copie o più: 600 FB ou 100 FF a libro
(circa 30.000 lire) + 600 FB ou 100 FF (30.000 lire) per ogni blocco di
dieci copie per spese di spedizione.
Io chiedo n........ copie del dépliant "Sostieni un villaggio di
bambini in Jugoslavi".
Io chiedo n .......... set di cartoline postali.
Prezzo di vendita al pubblico: 100 FB ou 16 FF (circa 5.000 lire)
Prezzo all'ordine a partire da 5 sets: 70 BF ou 12 FF (circa 3.600
lire)
Prezzo all'ordine a partire da 10 sets: 60 BF ou 10 FF (circa 3.000
lire).
Noi ci iscriviamo per la brigata dei giovani con n ......... persone.
Prezzo per il viaggio con partenza da Bruxelles: 25.000 FB ou 4.100 FF
(circa 1.230.000 lire).
Per chi abita fuori dal Belgio, i versamenti per gli ordini o il
progetto si possono fare con un formulario MP16 sul conto postale:
000-1617383-05 di Médecine pour le Tiers Monde, 68,
rue de la caserne, B-1000 Bruxelles, Belgique.
-
Madame, Monsieur,
Par cet envoie, nous voulons vous présenter un paquet d'nformation et
d'action du groupe de travail `Paix' de la Ligue Anti-Impérialiste de
Belgique.
Le but de cette présentation est coordonner nos efforts, si cela vous
intéresse:
de vous offrir notre matériel à des conditions raisonable
de vous inviter à nous joindre dans nos actions vers la Yougoslavie
Il s'agit en premier lieu du livre `Monopoly' du journaliste Michel
Collon, qui contient des révélations sur les médiamensonges de l'Otan
avant, pendant et après la guerre contre la Yougoslavie et donne une
analyse globale du nouveau gendarme du monde.
Michel Collon est l'auteur de `Attention médias' et `Poker Menteur'.
Il est disponible de faire une conférence ou un débat sur ce sujet.
Ensuite il y a notre projet de solidarité avec un orphelinat près de
Novi Sad. Après des actions d'urgence pendant l'hiver, notre ONG
Médecine pour le Tiers Monde a élaboré de bonnes contactes avec la
Yougoslavie. Ce projet forme un pont d'amitié entre le peuple yougoslave
et belge.
Au profit de ce projet, nous vendons un set de deux cartes postales,
avec des desseins d'enfants de l'orphelinat.
Entre le 15 juillet et le 3 août, nous organisons ensemble avec l'asbl
`Parole au jeunes' un brigade de jeunes vers la Yougoslavie. Des jeunes
vont faire du travail bénévole dans l'orphelinat, organiser des
rencontres avec des jeunes yougoslaves et faire un visite du pays.
Nous proposons de élargir ce voyage avec des délégations de différentes
pays et d'organiser pendant ces trois semaines un rencontre
international pour échanges des expériences.
Entretemps, nous sommes très intéressés d'être tenu au courant de toutes
vos initiatives de solidarité autour de la Yougoslavie et/ou la paix en
générale, afin de pouvoir rejoindre vos efforts si possible.
Amicalement,
Danny Claes
Groupe de travail `Paix'
Tél: ... 32/2/513.53.86
Fax:: ... 32/2513.98.31
Bulletin de réponse:
A renvoyer à la LAI, rue de caserne 68, B-1000 Bruxelles
Je commande ....... exemplaires du livre `Monopoly'
Prix de vente: 998 FB ou 165 FF
Prix de commande pour un à neuf exemplaires:
800 FB ou 135 FF + 90 FB ou 15 FF frais d'envoi par livre
Prix de commande pour dix exemplaires ou plus:
600 FB ou 100 FF par livre + 600 FB ou 100 FF par tranche de dix livres
frais d'envoie.
Je demande ........ exemplaires du dépliant ``Soutenez un village
d'enfants en Yougoslavie.
Je commande .......... sets de cartes postales.
Prix de ventes: 100 FB ou 16 FF
Prix de commande à partir de 5 sets: 70 BF ou 12 FF
Prix de comande à partir de 10 sets: 60 BF ou 10 FF
Nous nous inscrivons pour la brigade des jeunes avec .........
personnes.
Prix pour le voyage à partir de Bruxelles: 25.000 FB ou 4.100 FF
Pour les habitants hors Belgique, les versements pour les commandes ou
le projet peuvent se faire par un formulaire MP16 sur le compte postal:
000-1617383-05 de
Médecine pour le Tiers Monde, 68, rue de la caserne, B-1000 Bruxelles,
Belgique.
---
C O M M U N I Q U É D E P R E S S E
Les éditions EPO ont le plaisir de vous annoncer la sortie du livre
Monopoly
L'OTAN à la conquête du monde
de Michel Collon
Il y a un an, se déroulait la guerre contre la Yougoslavie. A cette
occasion, nous vous proposons un document incontournable dans ce débat.
Spécialiste des médiamensonges et des stratégies secrètes
Michel Collon est l'auteur d'Attention, médias ! Les médiamensonges du
Golfe (EPO, 1992) et de Poker menteur. Les grandes puissances, la
Yougoslavie et les prochaines guerres (EPO, 1998).
Chacun de ces livres avait provoqué un choc. En démasquant - documents
en main - les médiamensonges qui avaient permis de manipuler l'opinion.
Et en exposant les stratégies réelles des grandes puissances.
Vous trouverez en annexe une sélection de réactions parmi les médias et
les personnalités.
Un an après la guerre : quel bilan ?
La guerre avait pour but, nous disait-on, d'établir un Kosovo
multiethnique . Qu'en est-il aujourd'hui ? Elle prétendait aussi
constituer une solide alliance entre Etats-Unis et Europe. Qu'en
est-il ?
Michel Collon avait annoncé cette guerre contre la Yougoslavie. A
présent, il dévoile les prochaines cibles de l'OTAN.
Un débatteur de talent
Si ses analyses dérangent certains conformismes, Michel Collon a
passionné tous les publics auxquels il a pu s'adresser dans de nombreux
pays. Révélations nombreuses, connaissance approfondie du dossier,
synthèses claires et concises, polémiques courtoises mais sans
concession... Une cassette d'un récent débat télévisé (L'Ecran témoin,
RTBF, 31 janvier 2000) est à votre disposition.
Les éditions EPO vous proposent donc d'inclure Michel Collon dans la
couverture de cet anniversaire de la guerre (interviews, débats, bonnes
feuilles...).
Contacts :
Editions EPO, Karine Alvarez - tel : +32 2/ 523 02 32 ou email
<editions@...>
Michel Collon - tel-fax : +32 4/ 246 28 81 ou email
<michel.collon@...>
ISBN 2-87262-171-7 250 pages 998 Bef - 165 FF
éditions EPO, 30 rue Lambert Crickx, 1070 Bruxelles, Belgique
Tél: 32 (0)2 215 66 51 Fax: 32 (0)2 215 66 04 email: editions@...
Monopoly
L'Otan à la conquête du monde
de Michel Collon
1. Test-médias: que vaut notre information sur le Kosovo?
- Les 4 principes de la propagande de guerre
- Ce qu'on n'a pas dit sur le massacre de Racak
- Médiamensonges préparatoires
- Comment Washington a préparé sa guerre
- Qui a lu le texte de Rambouillet?
- Sur le génocide, la purification ethnique et les charniers
2. Serbes et Albanais: les dessous du problème `ethnique'
- La suppression de l'autonomie en 89
- Les grandes puissances derrière l'UCK
- Les tactiques militaires des deux camps
- Causes de l'exode de réfugiés
- Quel avenir pour le Kosovo?
3. Les prochaines cibles de l'Otan:
- Une armée au service de la globalisation
- Prochaines cibles: Irak, Algérie, Congo... Et Moscou!
- Caucase: la prochaine guerre du pétrole
- Ce qu'on nous cache sur la Tchétchénie
-- Les dangers de l'expansion de l'Otan
- Chine: le bombardement était un avertissement
- Le droit international bafoué
- Pourquoi le budget d'armement US augmente de 70%
- Naissance de l'euro-armée
4. La guerre de l'Otan était-elle `propre'?
- Images de souffrances
- La théorie des «bavures»
- La résistance d'un peuple
- Otan et UCK ont `purifié' le Kosovo
- Comment les multinationales se sont partagé le Kosovo
- Rétablir le dialogue
5. Nécessité d'un front mondial pour la paix
Ils ont dit de Poker menteur :
Paul-Marie de La Gorce (Le Monde Diplomatique): « Un des trois livres
les plus importants de l'année. Une analyse résolument non conformiste,
renversant les tabous et les dogmes imposés par la presse occidentale. »
Gilles Perrault: « Vous faites ?uvre de salubrité publique! Poker
menteur éclaire un problème fort complexe en tordant le cou à un certain
nombre d'escroqueries médiatiques. On retrouve là l'auteur d'Attention
médias ! Vous dévoilez surtout les vrais enjeux d'une guerre dont on ne
nous a montré que les apparences. Travail tout à fait passionnant. »
Jean Ziegler, écrivain et sociologue : « Vous faites un travail
formidable ! Merci de ce beau,
intelligent livre. »
Samir Amin, économiste : « Excellent livre. Réussit à la perfection à
faire une analyse sérieuse et profonde et à convaincre par la quantité
de faits bien présentés. »
Benoît Delépine (alias « Michael Kael » et scénariste des Guignols, sur
Canal Plus) : « Attention médias ! le précédent livre de Michel Collon,
est formidable. Comme l'Américain Chomsky, il a inspiré tout mon travail
pour Michael Kael. Le premier scénario de mon film était d'ailleurs basé
sur ce bouquin que je recommande à tous mes amis. Et chaque fois que je
viens en Belgique, je demande aux journalistes « Connaissez-vous ce
livre de Michel Collon ? » Réponse : non. Quel dommage ! »
Louis Dalmas, rédacteur en chef du mensuel français Balkans-Infos : « Je
suis à la fois sidéré par le travail et rempli d'admiration. C'est le
document le plus important qui ait été publié sur l'ex-Yougoslavie.
Complet, bien présenté, facile à lire, édifiant. »
Bichara Khader, professeur à Louvain-la-Neuve : « Je recommanderais ce
livre à tous les étudiants soucieux de comprendre la politique
internationale et épris de paix. »
Pierre Piérart (Association des Médecins pour la Prévention de la guerre
nucléaire, prix Nobel 1985) : « L'analyse de Poker menteur colle à la
réalité : le contrôle des richesses stratégiques est au c?ur du
problème. Et la puissance allemande devient en effet extrêmement
dangereuse. »
Eva Forest, résistante antifranquiste et éditrice : « Comme dans
Attention médias !, Michel Collon explique minutieusement et clairement
ces problèmes. C'est un grand plaisir de le lire. »
Michel Collon
37 Rue André Renard Tél + Fax : 32 / 4 /
246
28 81
4430 Ans - Belgique E-mail: michel.collon@...
* Journaliste, écrit notamment dans l'hebdomadaire Solidaire.
* Auteur du livre Attention, médias! (EPO, Bruxelles, 1992).
Sous-titre: Les médiamensonges du Golfe.
Manuel anti-manipulation.
Analyse du système général des médias.
Trois éditions, plus de 6.000 exemplaires (épuisé)
Traductions en espagnol et arabe.
* Auteur du livre Poker menteur (EPO, Bruxelles, 1998)
Sous-titre: Les grandes puissances, la Yougoslavie et les
prochaines
guerres.
Deux éditions, plus de 4.000 exemplaires.
Traduction en espagnol, en néerlandais, et bientôt en italien et
serbo-croate.
Analyse des stratégies cachées (Etats-Unis, Allemagne, Otan)
dans les
Balkans. Prévoyait la guerre du Kosovo, l'expansion de l'Otan dans le
Caucase...
* Plusieurs voyages en Yougoslavie et ex-Yougoslavie.
* Anime des comités pour la paix en Belgique. A dirigé une délégation de
15 personnalités belges en Yougoslavie en mai 99 sous les bombardements.
* Scénariste du film `Sous les bombes de l'Otan' (Regards Croisés,
Bruxelles, 1999, 45 minutes) à l'occasion du voyage ci-dessus.
* Plus de deux cents conférences et débats dans de nombreux pays
(en
français, anglais, néerlandais, italien).
---
Oui, je veux acheter dès maintenant
le prochain livre de Michel Collon
Monopoly
(L'Otan à la conquête du monde)
en souscription (réduction 20%)
135FF au lieu de 165 FF
ou
798 FB au lieu de 998 FB
NOM et PRENOM:
RUE, NUMERO:
CODE POSTAL et VILLE:
PAYS
Tél/fax:
E-mail:
O Je remets le montant en liquide
O Je donne un chèque au nom des EDITIONS EPO
Livraison O par une association locale
O par poste (ajouter 10 FF port)
O Veuillez m'envoyer ... exemplaires du dépliant promotionnel à diffuser
autour de moi.
O Veuillez m'informer quant aux possibilités d'aider à diffuser Monopoly
autour de moi.
O Je vous envoie des adresses de personnes à qui envoyer le dépliant
promotionnel
A renvoyer à: Editions EPO, Karine Alvarez,
25 Langepastoorstraat, 2600 Berchem Belgique
---
Le 15 bugie di Jamie Shea e della NATO
Il portavoce della NATO, Jamie Shea, tiene conferenze un po' dappertutto
per
tentare di giustificare i bombardamenti sulla Yugoslavia.
Michel Collon, autore di Monopoly - La NATO alla conquista del mondo,
smaschera le 15 menzogne maediatiche della NATO e sfida Jamie Shea ad
accettare un confronto pubblico.
Prima della guerra
1 "Il fine della NATO: riportare la pace in Kossovo"
Falso! Da più di un anno, i servizi segreti tedeschi del Bnd armano i
separatisti albanesi, secondo quanto rivelato dalla televisione tedesca
ARD.
La Cia ha fatto similmente. Così, lo stesso Uck che l'inviato speciale
degli
USA, Robert Gelbard, qualificò pubblicamente come "terrorista" alla fine
del
febbraio 1998, è stato segretamente incoraggiato ad assassinare
poliziotti e
civili serbi fedeli alla Yugoslavia.
2 "I Serbi intransigenti hanno rifiutato le nostre proposte di pace."
Falso! Alla "negoziazione" di Rambouillet (inizio 99), la NATO ha voluto
imporre l'occupazione militare di tutta la Yugoslavia e la
colonizzazione
del Kossovo da parte delle multinazionali. Essa ha anche impedito Serbi
ed
Albanesi di confrontarsi. Il fine di queste provocazioni? Dare l'inizio
alla
guerra al fine di installare le proprie basi nei Balcani.
3 "La colpa è di Milosevic. Noi vogliamo liberare gli Yugoslavi."
Falso! Numerosi Yugoslavi criticano Milosevic. Ma questo popolo è
unanime
nel rifiutare la separazione della Yugoslavia ed una occupazione da
parte
della NATO. Ecco perché l'opposizione finanziata con milioni di dollari
da
parte degli Stati Uniti non serve a niente. Né lo chantage di un embargo
crudele, che blocca medicine, mazout et viveri.
4 "La polizia yugoslava ha massacrato dei civili a Racak nel gennaio
1999."
Falso! Erano le vittime di uno scontro tra due eserciti. Questa
manipolazione è stata orchestrata da un agente americano, William
Walker,
che fu complice degli squadroni della morte del Salvador e del Nicaragua
(anni '80). Ogni guerra comincia con una grande menzogna mediatica:
delle
immagini truccate per manipolare l'opinione.
5 "I Serbi praticano la pulizia etnica."
Falso! Crimini sono stati commessi da ENTRAMBI i campi (cfr. rapporti
dell'OSCE), ma non si può parlare di ipulizia etnica sistematica. Ancora
quindici giorni prima della guerra, un rapporto ufficiale del ministero
tedesco degli Affari Esteri (diretto dal verde Joshka Fisher) dichiara:
"Non
ci sono persecuzioni etniche contro gli Albanesi come gruppo. Solamente
degli scontri tra i due eserciti."
Durante la guerra
6 "I nostri bombardamenti risparmiano i civili."
Falso! Il capo di stato maggiore belga Herteleer l'ha riconosciuto:
"Facciamo del male alla stessa popolazione serba. Infliggiamo loro delle
perdite." (Standaard, 17.4.99). Risultato: 2.000 civili uccisi, 5.000
feriti, una generazione di bambini traumatizzati, 147 ospedali colpiti,
economia distrutta. Il fine: mettere in ginocchio lo stesso popolo. Ed
eliminare tutto favorisce l'invasione delle multianzionali.
7 "Portiamo avanti una guerra "propria"."
falso! La NATO ha impiegato delle armi proibite dalla Convenzione di
Ginevra: 1. Bombe a frammentazione lanciate in particolare sul mercato e
sull'ospedale di Nis, uccidendo o mutilando numerosi civili. 2. Bombe
alla
grafite per paralizzare le condutture elettriche (e quindi gli
ospedali). 3.
Armi a uranio impoverito provocanti cancri e mutazioni genetiche, ivi
comprese quelle dei soldati USA.
8 "E' stato per errore che la NATO ha bombardato un convoglio di
rifugiati
albanesi (73 morti)."
Falso! Voi avete all'inizio preteso che erano stati bombardati dai
Serbi.
Poi che i vostri piloti l'avevano scambiato per un convoglio militare.
Ora,
questi piloti sono ritornati a bombardarlo per otto volte! In realtà,
questi
rifugiati rientravano in Kossovo, ma vo volevate svuotarlo e "provare"
che
sarebe stato impossibile per gli Albanesi di viverci.
9 "E' per errore che la NATO ha bombardato un treno che arrivava su di
un
ponte."
falso! Per tentare di dimostrare che il pilota aveva visto troppo tardi
questo treno che arrivava molto velocemente, avete truccato i video
registrati dai vostri aerei, facendoli passare tre volte più veloce; il
treno, però, sarebbe dovuto andare a 300 km/h. In realtà, anche qui, il
pilota è ritornato a bombardare di nuovo una carrozza. La NATO non
rispetta
i civili.
10 "E' per errore che la NATO ha bombaradto l'Ambasciata cinese."
falso! Voi avete all'inizio raccontato che i servizi USA non avevano una
mappa recente di Belgrado indicante il nuovo sito di questa
AmbasciataFaux!
Vous avez d'abord raconté qu'il visait le building d'en face. Il
n'y en a pas! Puis que les services US n'avaient pas un plan récent de
Belgrade indiquant le nouveau site de cette ambassade. Prendete la gente
per
imbecilli? In realtà, questo bombardiere, venuto apposta dagli USA, ha
lanciato un avvertimento per la Cina, che si dimostrava solidale con la
Yugoslavia.
Dopo la guerra
11 "Abbiamo scoperto dei charniers provanti il genocidio."
Falso! Dopo lunghe ricerche, avete esumato 2108 corpi. Di tutte le
nazionalità. Molti sono stati vittime dei vostri bombardamenti, altri
dell'Uck. Il capo dei legali spagnoli è ripartito velocemente con la sua
squadra, dicendo che erano stati manipolati. Il genocidio ("100000
uomini
uccisi", dicevate) è stata un'invenzione dei vostri servizi di
propaganda.
12 "La NATO è qui per proteggere la popolazione albanese."
Falso! Gli Stati Uniti hanno installato nel Kossovo una gigantesca base
militare permanente, chiamata Campo Bondsteel. Questo era il loro scopo
sin
dal principio. Al fine di avvicinarsi al Caucaso ed al suo petrolio, che
essi vogliono controllare. Strategia a lungo termine: accerchiare ed
indebolire la Russia. Ecco perché Washington arma in segreto le milizie
islamiche cecene.
13 "La NATO persegue delle finalità umanitarie."
Falso! Le potenze occidentali hanno ripartito le zone d'occupazione
secondo
le ricchezze interessanti le loro rispettive multinazionali. Gli USA
hanno
preso le miniere strategiche di Novo Brdo e l'industria di batterie di
Gnjilane, British Power l'elettricità, i Francesi hanno ricevuto le
miniere
di Trepca come prezzo della loro obbedienza, i Tedeschi i vigneti e
l'industria di pneumatici
14 "La NATO interviene per formare un Kossovo multietnico."
Falso! L'Uck e voi avete "purificato" il Kossovo. 350.000 Serbi, Zigani,
Musulmani, Turchi ed altre minoranze perseguite hanno dovuto fuggire.
Non
avete ritrovato nessuna delle 700 persone rapite dall'Uck. Ed i vostri
50.000 soldati "non possono proteggere", dite voi, gli ultimi Serbi -
quattrocento - sepolti per mesi nei loro appartamenti a Pristina?
15 "Tentiamo con imparzialità di calmare le passioni."
Falso! La NATO stessa ha licenziato ventimila lavoratori serbi. Bernard
Kouchner, amministratore civile, ha preso (?) un arrestato che legittima
dopo 24 ore le occupazioni illegali di case ed appartamenti da cui i
Serbi
sono stati cacciati. Infine, disarmando i soli Serbi, voi li lasciate
alla
violenza sistematica organizzata dall'Uck, che uccide un Serbo al
giorno.
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
2000: LA GRAN BRETAGNA PREPARA LA CLASSE DIRIGENTE CHE VORREBBE
GOVERNASSE LA R.F. DI JUGOSLAVIA AL POSTO DELL'ATTUALE
1991: LA GRAN BRETAGNA COLLABORA CON FORNITURE DI EQUIPAGGIAMENTO
MILITARE ALLA SECESSIONE SLOVENA
---------- Forwarded message ----------
Date: 6 May 2000 16:08:24 -0000
From: After the Rain - How the West Lost the East <palma@...>
To: List Member <martok@...>
Subject: [aftertherain] Britain Trains the Post-Milosevic Leadership
After the Rain - How the West Lost the East -
http://www.geocities.com/vaksam/after.html
This message and the message titled "The Balkans are a Good Investment"
are courtesy Bill
www.independent.co.uk
Britain trains new elite for post-Milosevic era
By Adam LeBor in Budapest
3 May 2000
British diplomats are training a Yugoslav élite-in-waiting to
oversee the country's transformation to a civil society after the
Milosevic regime falls.
Senior Serbian figures in professional fields such as the
military, law enforcement and academia are being brought to
Budapest in neighbouring Hungary to design a blueprint for
post-Milosevic Serbia, and prepare for the country's
re-integration into Europe.
The New Serbia Forum, an initiative funded by the Foreign
Office, focuses on key issues to shape the future Yugoslavia
such as instituting civilian control of the military, punishment
for those who committed atrocities under President Slobodan
Milosevic and reconstruct- ing a stable economy.
Many of the Serb participants held senior posts in Yugoslavia
before the country began to implode in the 1991 Croatian war
of independence. Their refusal to participate in Mr Milosevic's
nationalist drive forced them out of their jobs.
British officials want to prevent a repeat of the post-1989
transitions from Communist dictatorship of eastern Eur-ope's
new democracies.
Sir John Birch, former British ambassador to Hungary, said: "In
1989 there was no action plan for a new democratic
government and a lot of time was wasted arguing over
inconsequential questions such as flags and anthems,
instead of coping with the budget deficit or thinking about how
to deal with people from the old regime.
"We are not a subversive organisation, talking about how to get
rid of the Milosevic regime. We are looking at Serb solutions to
Serb problems, with outside assistance, about what Serbia
needs to reintegrate."
Forum participants, including Dr Miroslav Hadzic, a former
colonel in the Yugoslav army, said they wanted to learn from
other ex-communist nations. "It is very important for us to be in
touch with modern democratic experts which have experience
of issues such as civilian control of the army, in transition
countries such as Hungary, the Czech Republic and Slovenia,"
said Dr Hadzic, now a research fellow at a Belgrade institute.
The Western policy of isolation and sanctions had supported
Mr Milosevic, by strengthening his position, said Dr Hadzic.
"The Serbian people have no hope and without hope you
cannot do anything. All sanctions should be lifted now and
Yugoslavia should be admitted to all international
organisations.
"The Serbs are paying the price of 10 years of a bad choice,
and it is a high price."
Budapest, capital of Hungary, which borders three states of the
former Yugoslavia - Croatia, Slovenia and Serbia - has long
been a key meeting place for nationals of the south Slavic
nations, now divided into independent states.
Bosko Colak-Antic, a former journalist with Tanjug, the
Yugoslav state news agency, said: "We do not have free and
open expression, to meet experts and clarify our attitudes and
opinions. This [forum] brings together the élite of people who
can express their opinions about what should happen after the
fall of Milosevic."
Attending the forum is not without risks. Participants are often
called in by the police on their return home and questioned.
One Serb delegate said Belgrade officers asked him who he
met, and what the forum was about, then verbally abused him.
The role of the army and the police in the transition to a
post-Milosevic era is a key question. Analysts are not certain
the army will support Mr Milosevic; nor can he rely on police.
But many analysts expect the end of the Milosevic regime to be
protracted and bloody. Internationally isolated, its domestic
support crumbling, riven by factions and threatened by armed
organised crime gangs it unleashed during the Bosnian war,
the regime is likely to end not with a whimper, but with a Serb
Götterdämmerung.
One delegate said: "There is too much at stake for government
circles and they have no way out. They will fight until the last
drop of our blood."
---
FreeRepublic.com "A Conservative News Forum"
[ Last | Latest Posts | Latest Articles | Self Search | Add Bookmark |
Post | Abuse | Help! ]
Disclaimer: Opinions posted on Free Republic are those of the individual
posters and do not necessarily represent the opinion of Free Republic or
its
management. All materials posted herein are protected by copyright law
and the exemption for fair use of copyrighted works.
British deal fuelled Balkan war
Foreign Affairs Opinion (Published)
Source: The Guardian
Published: 05/28/00 Author: Blaz Zgaga and Antony Barnett
Posted on 05/28/2000 18:17:59 PDT by Miss Antiwar
British deal fuelled Balkan war
Military sale to Slovenia flouted Tory foreign policy
Kosovo: special report
Blaz Zgaga and Antony Barnett
Sunday May 28, 2000
Britain flouted its own foreign policy by approving the sale of millions
of pounds worth of military equipment to a
former Yugoslav republic only days before the outbreak of the bloody
Balkans war, The Observer has established.
Eight days before Slovenia became the first area to break from the
unified Yugoslavia in 1991, a British firm delivered
communications equipment to the Slovenian forces to help them fight the
Serb-led Yugoslav army.
The revelation that this deal was approved by the Conservative
Government will embarrass former Foreign Secretary
Douglas Hurd, who was the principal architect of the West's policy of
supporting a unified Yugoslavia. He had warned
the republics to stay in the federation.
Until now, Germany has shouldered the blame for the Balkan tragedy by
prematurely recognising the breakaway
republics of Slovenia and Croatia. Britain's help to Slovenia casts a
new light on events.
Labour MP Ann Clwyd, who sits on the House of Commons International
Development Select Committee, said: 'These
revelations show once again that the export of military equipment from
Britain needs to be much more rigorously
scrutinised.'
After Slovenia declared independence, the Yugoslav army began its
military offensive against the 'rebel' republic. The
ensuing 10-day war signalled the start of the conflicts that ultimately
killed hundreds of thousands.
Three months after Britain exported military equipment to Slovenia the
United Nations imposed an arms embargo on the
region.
The Observer has obtained details of the multi-million-pound contract
between the Slovenian Defence Ministry and
Racal, the British defence and communications group. A fax dated 29 May,
1991, from one of Racal's military
subsidiaries, Racal Tacticom, to the Slovenian Defence Ministry lists
four batches of tactical military communication
equipment worth £5 million.
Racal's communications network played a vital role in helping Slovenia
beat the Serb-led Yugoslav forces. The
equipment arrived on 17 June, eight days before the war of independence
began.
Janez Jansa, then Slovenian Defence Minister, praises Britain for its
role in his memoirs. He writes: 'The government of
one of the more decent Western states has, on our request, officially
approved the export of mili tary radio stations with
secure data transmission to Slovenia.'
One senior source at Racal Defence Electronics confirmed that it had
delivered the equipment after it received an export
licence from the Department of Trade and Industry. He said the contract
was with the 'regional government' of Slovenia,
and the export was for 'the purpose of national defence'.
Misha Glenny, a Balkans expert, said: 'If the British Government was
fully aware of this, it would imply that the
Government was covertly operating in contradiction of its stated policy
and aims. It would also shift some of the
responsibility carried by Germany.'
The former Slovenian Defence Minister's book also claims that the
British Embassy in Belgrade learnt that the Yugoslav
air force was planning to shoot down a Slovenian aircraft due to carry
the equipment to its new owner. According to
Jansa, the British tipped off the Slovenians, who decided to send the
cargo by road. Government sources in Slovenia
confirm that the aircraft that was to have delivered the shipment was a
passenger plane owned by Adria Airways, the
national airline. The jet was to have flown from Gatwick to the capital
Ljubljana, in central Slovenia.
Suggestions that the British Embassy in Belgrade knew of the military
shipment and warned the Slovenians are strongly
denied by Sir Peter Hall, who was ambassador in Belgrade. He said:
'These allegations of British Embassy involvement
are without foundation... I had no, absolutely no, knowledge of any
military equipment being sent from Britain to
Slovenia. Indeed, given the great tension in the region at the time I
would be surprised that any such equipment would
have been sent at all.'
The Observer contacted Lord Hurd and Peter Lilley, who was then Trade
Secretary, with details of the arms shipment.
Both declined to respond. A spokesman for the Blair Government refused
to comment, saying it needed permission from
Racal to give details of any export licence.
Lord Owen, the EU peace negotiator in Bosnia, said: 'I am surprised that
such sales took place, particularly as the British
Government, the US and Nato's view was to keep the Federation of
Yugoslavia together. But this equipment was not
aggressive - it was radios not guns. I think it sails close to the
border but does not cross it.'
Blaz Zgaga works for the Slovenian daily 'Vecer'.
1 Posted on 05/28/2000 18:17:59 PDT by Miss Antiwar
[ Reply | Private Reply | Top | Last ]
To: Miss Antiwar
A united Yugoslavia would never have joined NATO and would never have
aligned itself with the
west against Russia. It was essential to the interests of the western
European countries -
Britain, Germany, France, Italy, et al - that Yugoslavia be dismembered.
2 Posted on 05/28/2000 18:28:40 PDT by josiban
[ Reply | Private Reply | To 1 | Top | Last ]
To: Miss Antiwar
After Slovenia declared independence, the Yugoslav army began its
military offensive against the
'rebel' republic.
Er...not quite. The Yugoslav army, already stationed on its own soil in
Slovenia, simply moved to
take control of Slovene border posts. It was a clumsy, chaotic affair in
which a lot of people died
needlessly.
3 Posted on 05/29/2000 00:51:45 PDT by Canuck1
[ Reply | Private Reply | To 1 | Top | Last ]
To: Canuck1
Ditto!
4 Posted on 05/29/2000 07:49:50 PDT by F-117A (clinton is a War
Criminal)
[ Reply | Private Reply | To 3 | Top | Last ]
Disclaimer: Opinions posted on Free Republic are those of the individual
posters and do not necessarily represent the opinion of Free Republic or
its
management. All materials posted herein are protected by copyright law
and the exemption for fair use of copyrighted works.
[ Top | Latest Posts | Latest Articles | Self Search | Add Bookmark |
Post | Abuse | Help! ]
FreeRepublic , LLC, PO BOX 9771, FRESNO, CA 93794
Forum Version 2.0a Copyright © 1999 Free Republic, LLC
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------
GOVERNASSE LA R.F. DI JUGOSLAVIA AL POSTO DELL'ATTUALE
1991: LA GRAN BRETAGNA COLLABORA CON FORNITURE DI EQUIPAGGIAMENTO
MILITARE ALLA SECESSIONE SLOVENA
---------- Forwarded message ----------
Date: 6 May 2000 16:08:24 -0000
From: After the Rain - How the West Lost the East <palma@...>
To: List Member <martok@...>
Subject: [aftertherain] Britain Trains the Post-Milosevic Leadership
After the Rain - How the West Lost the East -
http://www.geocities.com/vaksam/after.html
This message and the message titled "The Balkans are a Good Investment"
are courtesy Bill
www.independent.co.uk
Britain trains new elite for post-Milosevic era
By Adam LeBor in Budapest
3 May 2000
British diplomats are training a Yugoslav élite-in-waiting to
oversee the country's transformation to a civil society after the
Milosevic regime falls.
Senior Serbian figures in professional fields such as the
military, law enforcement and academia are being brought to
Budapest in neighbouring Hungary to design a blueprint for
post-Milosevic Serbia, and prepare for the country's
re-integration into Europe.
The New Serbia Forum, an initiative funded by the Foreign
Office, focuses on key issues to shape the future Yugoslavia
such as instituting civilian control of the military, punishment
for those who committed atrocities under President Slobodan
Milosevic and reconstruct- ing a stable economy.
Many of the Serb participants held senior posts in Yugoslavia
before the country began to implode in the 1991 Croatian war
of independence. Their refusal to participate in Mr Milosevic's
nationalist drive forced them out of their jobs.
British officials want to prevent a repeat of the post-1989
transitions from Communist dictatorship of eastern Eur-ope's
new democracies.
Sir John Birch, former British ambassador to Hungary, said: "In
1989 there was no action plan for a new democratic
government and a lot of time was wasted arguing over
inconsequential questions such as flags and anthems,
instead of coping with the budget deficit or thinking about how
to deal with people from the old regime.
"We are not a subversive organisation, talking about how to get
rid of the Milosevic regime. We are looking at Serb solutions to
Serb problems, with outside assistance, about what Serbia
needs to reintegrate."
Forum participants, including Dr Miroslav Hadzic, a former
colonel in the Yugoslav army, said they wanted to learn from
other ex-communist nations. "It is very important for us to be in
touch with modern democratic experts which have experience
of issues such as civilian control of the army, in transition
countries such as Hungary, the Czech Republic and Slovenia,"
said Dr Hadzic, now a research fellow at a Belgrade institute.
The Western policy of isolation and sanctions had supported
Mr Milosevic, by strengthening his position, said Dr Hadzic.
"The Serbian people have no hope and without hope you
cannot do anything. All sanctions should be lifted now and
Yugoslavia should be admitted to all international
organisations.
"The Serbs are paying the price of 10 years of a bad choice,
and it is a high price."
Budapest, capital of Hungary, which borders three states of the
former Yugoslavia - Croatia, Slovenia and Serbia - has long
been a key meeting place for nationals of the south Slavic
nations, now divided into independent states.
Bosko Colak-Antic, a former journalist with Tanjug, the
Yugoslav state news agency, said: "We do not have free and
open expression, to meet experts and clarify our attitudes and
opinions. This [forum] brings together the élite of people who
can express their opinions about what should happen after the
fall of Milosevic."
Attending the forum is not without risks. Participants are often
called in by the police on their return home and questioned.
One Serb delegate said Belgrade officers asked him who he
met, and what the forum was about, then verbally abused him.
The role of the army and the police in the transition to a
post-Milosevic era is a key question. Analysts are not certain
the army will support Mr Milosevic; nor can he rely on police.
But many analysts expect the end of the Milosevic regime to be
protracted and bloody. Internationally isolated, its domestic
support crumbling, riven by factions and threatened by armed
organised crime gangs it unleashed during the Bosnian war,
the regime is likely to end not with a whimper, but with a Serb
Götterdämmerung.
One delegate said: "There is too much at stake for government
circles and they have no way out. They will fight until the last
drop of our blood."
---
FreeRepublic.com "A Conservative News Forum"
[ Last | Latest Posts | Latest Articles | Self Search | Add Bookmark |
Post | Abuse | Help! ]
Disclaimer: Opinions posted on Free Republic are those of the individual
posters and do not necessarily represent the opinion of Free Republic or
its
management. All materials posted herein are protected by copyright law
and the exemption for fair use of copyrighted works.
British deal fuelled Balkan war
Foreign Affairs Opinion (Published)
Source: The Guardian
Published: 05/28/00 Author: Blaz Zgaga and Antony Barnett
Posted on 05/28/2000 18:17:59 PDT by Miss Antiwar
British deal fuelled Balkan war
Military sale to Slovenia flouted Tory foreign policy
Kosovo: special report
Blaz Zgaga and Antony Barnett
Sunday May 28, 2000
Britain flouted its own foreign policy by approving the sale of millions
of pounds worth of military equipment to a
former Yugoslav republic only days before the outbreak of the bloody
Balkans war, The Observer has established.
Eight days before Slovenia became the first area to break from the
unified Yugoslavia in 1991, a British firm delivered
communications equipment to the Slovenian forces to help them fight the
Serb-led Yugoslav army.
The revelation that this deal was approved by the Conservative
Government will embarrass former Foreign Secretary
Douglas Hurd, who was the principal architect of the West's policy of
supporting a unified Yugoslavia. He had warned
the republics to stay in the federation.
Until now, Germany has shouldered the blame for the Balkan tragedy by
prematurely recognising the breakaway
republics of Slovenia and Croatia. Britain's help to Slovenia casts a
new light on events.
Labour MP Ann Clwyd, who sits on the House of Commons International
Development Select Committee, said: 'These
revelations show once again that the export of military equipment from
Britain needs to be much more rigorously
scrutinised.'
After Slovenia declared independence, the Yugoslav army began its
military offensive against the 'rebel' republic. The
ensuing 10-day war signalled the start of the conflicts that ultimately
killed hundreds of thousands.
Three months after Britain exported military equipment to Slovenia the
United Nations imposed an arms embargo on the
region.
The Observer has obtained details of the multi-million-pound contract
between the Slovenian Defence Ministry and
Racal, the British defence and communications group. A fax dated 29 May,
1991, from one of Racal's military
subsidiaries, Racal Tacticom, to the Slovenian Defence Ministry lists
four batches of tactical military communication
equipment worth £5 million.
Racal's communications network played a vital role in helping Slovenia
beat the Serb-led Yugoslav forces. The
equipment arrived on 17 June, eight days before the war of independence
began.
Janez Jansa, then Slovenian Defence Minister, praises Britain for its
role in his memoirs. He writes: 'The government of
one of the more decent Western states has, on our request, officially
approved the export of mili tary radio stations with
secure data transmission to Slovenia.'
One senior source at Racal Defence Electronics confirmed that it had
delivered the equipment after it received an export
licence from the Department of Trade and Industry. He said the contract
was with the 'regional government' of Slovenia,
and the export was for 'the purpose of national defence'.
Misha Glenny, a Balkans expert, said: 'If the British Government was
fully aware of this, it would imply that the
Government was covertly operating in contradiction of its stated policy
and aims. It would also shift some of the
responsibility carried by Germany.'
The former Slovenian Defence Minister's book also claims that the
British Embassy in Belgrade learnt that the Yugoslav
air force was planning to shoot down a Slovenian aircraft due to carry
the equipment to its new owner. According to
Jansa, the British tipped off the Slovenians, who decided to send the
cargo by road. Government sources in Slovenia
confirm that the aircraft that was to have delivered the shipment was a
passenger plane owned by Adria Airways, the
national airline. The jet was to have flown from Gatwick to the capital
Ljubljana, in central Slovenia.
Suggestions that the British Embassy in Belgrade knew of the military
shipment and warned the Slovenians are strongly
denied by Sir Peter Hall, who was ambassador in Belgrade. He said:
'These allegations of British Embassy involvement
are without foundation... I had no, absolutely no, knowledge of any
military equipment being sent from Britain to
Slovenia. Indeed, given the great tension in the region at the time I
would be surprised that any such equipment would
have been sent at all.'
The Observer contacted Lord Hurd and Peter Lilley, who was then Trade
Secretary, with details of the arms shipment.
Both declined to respond. A spokesman for the Blair Government refused
to comment, saying it needed permission from
Racal to give details of any export licence.
Lord Owen, the EU peace negotiator in Bosnia, said: 'I am surprised that
such sales took place, particularly as the British
Government, the US and Nato's view was to keep the Federation of
Yugoslavia together. But this equipment was not
aggressive - it was radios not guns. I think it sails close to the
border but does not cross it.'
Blaz Zgaga works for the Slovenian daily 'Vecer'.
1 Posted on 05/28/2000 18:17:59 PDT by Miss Antiwar
[ Reply | Private Reply | Top | Last ]
To: Miss Antiwar
A united Yugoslavia would never have joined NATO and would never have
aligned itself with the
west against Russia. It was essential to the interests of the western
European countries -
Britain, Germany, France, Italy, et al - that Yugoslavia be dismembered.
2 Posted on 05/28/2000 18:28:40 PDT by josiban
[ Reply | Private Reply | To 1 | Top | Last ]
To: Miss Antiwar
After Slovenia declared independence, the Yugoslav army began its
military offensive against the
'rebel' republic.
Er...not quite. The Yugoslav army, already stationed on its own soil in
Slovenia, simply moved to
take control of Slovene border posts. It was a clumsy, chaotic affair in
which a lot of people died
needlessly.
3 Posted on 05/29/2000 00:51:45 PDT by Canuck1
[ Reply | Private Reply | To 1 | Top | Last ]
To: Canuck1
Ditto!
4 Posted on 05/29/2000 07:49:50 PDT by F-117A (clinton is a War
Criminal)
[ Reply | Private Reply | To 3 | Top | Last ]
Disclaimer: Opinions posted on Free Republic are those of the individual
posters and do not necessarily represent the opinion of Free Republic or
its
management. All materials posted herein are protected by copyright law
and the exemption for fair use of copyrighted works.
[ Top | Latest Posts | Latest Articles | Self Search | Add Bookmark |
Post | Abuse | Help! ]
FreeRepublic , LLC, PO BOX 9771, FRESNO, CA 93794
Forum Version 2.0a Copyright © 1999 Free Republic, LLC
--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
------------------------------------------------------------