Il quotidiano "Il Manifesto", che nel corso di tutti gli anni Novanta ha
appoggiato il partito politico di Ibrahim Rugova e la sua cosiddetta
"lotta nonviolenta" (cioe' il boicottaggio assoluto delle istituzioni
jugoslave ed il separatismo su base etnica) ha finora (siamo al 10
maggio) completamente omesso di riportare i dettagli delle udienze del
Tribunale "ad hoc" dell'Aia del 3 e 6 maggio 2002, nel corso delle quali
si e' svolto un aspro confronto tra Rugova e Milosevic.

===*===

> http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20020503132732211710.html

MILOSEVIC: TPI, SLOBO CONTROINTERROGA RUGOVA

(ANSA) - L'AJA, 3 MAG - Slobodan Milosevic ha dato inizio
nell'aula del Tribunale dell'Aja ad un aggressivo controinterrogatorio
del presidente del Kosovo e leader dell' etnia albanaese nella
regionbe balcanica Ibrahim Rugova. ''Davvero crede - e' stata una
delle prime domande di 'Slobo' a Rugova - che la Nato sia
intervenuta per difendere tutti i cittadini del Kosovo? E cosa dice dei
360.000 serbi che sono stati costretti a fuggire dalla provincia
e delle migliaia di morti causati dai bombardamenti?'' Il presidente
della Corte, il britannico Richard May, ha invitato Milosevic
a concentrarsi sugli eventi precedenti al 1999, ma l'ex presidente
jugoslavo ha rivendicato la rilevanza delle sue domande. In
precedenza Rugova aveva rievocato l'ondata di repressione in Kosovo
negli anni Novanta: ''Belgrado - ha detto - decise chiaramente
di distruggere il Kosovo attraverso la violenza e la guerra''. (ANSA).
MY
03/05/2002 13:27

> http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20020503193732212396.html

MILOSEVIC: TPI; DURO CONFRONTO 'SLOBO'-RUGOVA ALL'AJA /ANSA

(ANSA) - L'AJA, 3 MAG - L'imputato-avvocato 'Slobo', duro e
sprezzante come sempre, che attacca a testa bassa e cerca di
intimidire il testimone d'eccezione Ibrahim Rugova; il leader
albanese del Kosovo, spessi occhiali da miope e la caratteristica
sciarpa
di seta attorno al collo, che risponde con tono monocorde, senza
mai guardare l'ex uomo forte dei Balcani, e tiene il punto per ore
senza cedere le armi. E' il serrato confronto che e' andato in
scena oggi nell' aula del Tribunale dell'Aja in una delle sessioni piu'
gravide di tensione dall'inizio del processo a Milosevic. Di nuovo
di fronte, ma in situazione completamente ribaltata rispetto al loro
ultimo incontro-farsa del primo aprile 1999 al Castello bianco
di Belgrado, i due nemici hanno offerto opposte 'letture' di oltre un
decennio di storia del Kosovo. Rugova ha accusato Milosevic di
''aver deciso di distruggere il Kosovo con la violenza e la guerra''
con il pretesto di combattere i ''terroristi'' ma con l'obiettivo
reale di spazzar via il movimento independista nella provincia: ''Fu un'
operazione attentamente pianificata di pulizia etnica: sappiamo
tutti cos'e' successo nel 1998 e 1999''. 'Slobo', dopo averlo
ascoltato con aria annoiata, ha indossato i panni del difensore
di se stesso ed ha sottoposto il presidente kosovaro ad un
controinterrogatorio aggressivo e tambureggiante, piu' volte
interrotto dal presidente della Corte Richard May.

- MILOSEVIC: L'UCK STRUMENTO DELLE POTENZE OCCIDENTALI -
Milosevic si e' esibito in numerose citazioni da articoli della ''stampa
occidentale'' (soprattutto americana) sui canali di finanziamento
dell' UCK e sulle presunte forniture di armi che l'Esercito di
Liberazione del Kosovo avrebbe ricevuto da Stati Uniti, Germania
ed altri paesi. Piu' volte Rugova, incalzato dall'ex presidente
jugoslavo, ha insistito di non saperne niente. ''Signor Rugova -
ha attaccato 'Slobo' - lei crede di essere stato usato,
personalmente ed insieme agli albanesi del Kosovo, per attuare
la volonta' delle grandi potenze, si' o no?'' ''Non siamo stati usati.
La verita' - ha replicato Rugova - e' che la comunita'
internazionale e' intervenuta per difenderci dai massacri perpetrati da
lei e da
Belgrado''. In molte occasioni, il testimone si e' rivolto
alla Corte giudicando ''non rilevanti'' le domande dell''avvocato'
Milosevic e
rifiutandosi di rispondere. Milosevic si e' soffermato a lungo
sull'appartenenza di Rugova alla 'Lega dei comunisti' di Jugoslavia,
chiedendogli se questo non avesse agevolato la sua carriera di
scrittore ed accademico. ''Devo la mia carriera - ha ribattuto
Rugova - solo al mio lavoro ed alle mie opere''. Il 'duello'
continuera' lunedi'. Il giudice May ha avvertito 'Slobo' che avra' solo
un'ora e mezzo per portare a termine il suo controinterrogatorio,
innescando le vibrate proteste dell' imputato. ''Ho ancora molte
domande da porre al signor Rugova. E' per me assolutamente vitale
interrogare a fondo questo testimone, che non sta
rispondendo'', ha detto Milosevic. ''Se lei non avesse perso molto
tempo facendo domande irrilevanti - ha tagliato corto il
magistrato - non saremmo a questo punto. La questione e' chiusa''.
(ANSA). MY
03/05/2002 19:37

> http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20020506130832214011.html

TPI: MILOSEVIC, SCINTILLE A PROCESSO FRA SLOBO E RUGOVA

(ANSA) - L'AJA, 6 MAG - Scintille e scambi di accuse al processo
Milosevic fra l'ex-capo dello stato jugoslavo, imputato per
presunti crimini di guerra e contro l'umanita', e il teste
dell'accusa Ibrahim Rugova, attuale presidente del Kosovo. Dopo la
deposizione di Rugova venerdi, oggi toccava a Milosevic, che
all'Aja si difende da solo, contro-interrogare il testimone. Uno dei
momenti di maggiore tensione e' stato quando l'ex-presidente
jugoslavo ha voluto ricordare a Rugova di avergli ''salvato la vita''
nel maggio 1999, quando secondo Milosevic l'Uck voleva assassinarlo,
autorizzandolo a recarsi in Italia con la famiglia. Una
affermazione contestata dal presidente kosovaro. ''Mi guardi
negli occhi, e mi dica se non l'ho salvata'' ha chiesto Milosevic,
piantando lo sguardo fisso sul testimone. ''Non e' vero, non
voglio essere maleducato, ma e' una bugia'' ha replicato Rugova,
senza guardare l' imputato: ''non c'e' stato un tetativo di
assassinarmi da parte di albanesi'' ha aggiunto. Milosevic a sua volta
ha
definito ''completamente menzognere le dichiarazioni del testimone''.
I due si sono scontrati anche sull'origine delle violenze in
Kosovo. Milosevic ha sostenuto che da parte dei ''terroristi''
albanesi dell'Uck era in atto un ''genocidio'' contro i serbi del
Kosovo. Rugova ha contestato le affermazioni di Milosevic: ''per
favore, non confonda tutto, non c'e' stato un genocidio contro i
serbi, e' avvenuto il contrario'' ha risposto. Alla fine
dell'interrogatorio Milosevic ha lanciato un monito velato a
Rugova: ''quando lei e' stato minacciato di morte, e' partito
per l'Italia: ha gia' pensato a dove partira' quando
l'occupazione del Kosovo da parte delle
forze Nato finira' ?'' ha chiesto Slobo. Rugova non ha risposto:
il presidente della corte Richard May ha dichiarato la domanda
fuori tema ed ha sospeso l'udienza per la pausa di mezzogiorno. (ANSA).
CEF
06/05/2002 13:08