Soffia il vento della repressione anticomunista

di Claudio Grassi
(Liberazione del 17/12/2005)

La Repubblica Ceca minaccia di rendere illegale l'Unione comunista
della gioventù. Ma il vero obiettivo è il pc di Boemia e Moravia,
seconda forza politica del paese


"Vi scriviamo per informarvi dell'ultimo attacco del potere dello
Stato contro l'Unione Comunista della Gioventù (Ksm) e contro il
movimento comunista in generale»: così inizia un appello della
gioventù comunista, pervenuto in questi giorni dalla Repubblica Ceca.
Il testo prosegue denunciando l'iniziativa del ministro degli Interni
dello stesso Paese che, sulla base di un rilievo pretestuoso (lo
sconfinamento contra legem dell'attività dell'associazione entro
finalità di competenza dei partiti), minaccia di rendere illegale il
Ksm a partire dal prossimo 31 dicembre 2005. Si tratta di un fatto
gravissimo, i cui effetti politici esorbiterebbero dai confini della
Repubblica Ceca per investire le responsabilità dell'intero continente
europeo: è evidente che l'Europa non potrebbe chiamarsi fuori da una
vicenda che incrina pesantemente il profilo democratico di uno Stato
ad essa così strettamente omogeneo per cultura e istituzioni.
Sul piano tecnico-formale, la strumentalità di tale intervento è
palese: il campo d'azione del Ksm non differisceinfatti da quello di
altre organizzazioni giovanili che operano nella Repubblica Ceca
(Giovani Conservatori, Giovani Socialdemocratici, Giovani
Cristiano-Democratici ecc.). Il punto vero è che il Ksm fa riferimento
ad un partito comunista - il Partito Comunista di Boemia e Moravia
(Kscm) - che nel suo Paese raccoglie un quarto dei voti
dell'elettorato, attestandosi asecondo partito dell'arco parlamentare,
ed è di fatto uno dei più forti partiti comunisti d'Europa.
L'obiettivo dunque di tale censura giuridica sono i comunisti in
quanto tali; ed essa si inserisce nel quadro di un piano di
criminalizzazione dei comunisti. Al riguardo, le notizie contenute
nell'appello e quelle riportate dalle recenti agenzie di stampa sono
più che preoccupanti. Nell'ultimo anno si èinfatti intensificata una
feroce campagna tesa a porre all'indice le idee e il movimento dei
comunisti nonché la stessa parola "comunista", fino a rendere illegale
l'uso stesso dei simboli della falce e del martello: questo è stato il
fine dichiarato di una petizione lanciata da due senatori di destra
(dal significativo titolo "Aboliamo i comunisti"), la quale ha aperto
la strada ad una proposta di legge, già in discussione nel Parlamento
ceco, che - mettendo il comunismo sullo stesso piano del nazi-fascismo
- ne condanna qualunque eredità ed attuale operatività politica. Va
ricordato che Vaclav Havel aveva già emanato nel 2000 una legge,
peraltro rimasta non operativa, in cui erano dichiarate illegali
quelle forze politiche che mirassero a rivolgimenti rivoluzionari di
carattere nazista o comunista.
In un tale clima da crociata maccartista, non sorprende il
coinvolgimento della sedicente "associazione umanitaria" People in
Need-Czech Republic, che al pari di altre simili organizzazioni attive
da qualche tempo nell'Est europeo (per lo più lautamente finanziate da
organismi statunitensi) non ha perso tempo nell'azione di propaganda
del revisionismo storico, finalizzata all'equiparazione di comunismo e
nazi-fascismo: va notato in proposito che persino una parte dell'ex
dissidenza ha rifiutato di applicare alla storia cecoslovacca la
nozione di "genocidio", pertinente alla tragedia dell'Olocausto. Ciò
tuttavia non ha impedito il moltiplicarsi di proposte di modifica
della normativa e dello stesso Codice penale ceco, che vanno nella
direzione di una sostanziale messa al bando dei comunisti.
Accadimenti come quelli appena descritti non sono una novità,
purtroppo, per la democratica Europa. Sin dal dopoguerra, dopo la metà
del secolo scorso, abbiamo dovuto assistere alla messa fuori legge del
Partito comunista tedesco (Kpd); e, poi, all'emanazione del
Berufsverbote, la legge che impediva ai comunisti l'esercizio di
professioni pubbliche, oggi congelata seppure ancora vigente. Ma,
negli ultimi tempi, c'è stata un'ulteriore accelerata involuzione. Il
vento della repressione anticomunista ha ricominciato a soffiare forte
a Est, ad esempio nelle Repubbliche Baltiche: e per le strade di Riga
sono ricomparse, colpevolmente tollerate, le bandiere con la croce
uncinata. Recentemente, la proposta della messa al bando dei simboli
della falce e del martello è perfino arrivata al Parlamento Europeo.
Lasciando ai rigurgiti reazionari le strumentali riscritture della
storia e rivendicando il valore etico e politico della liberazione
dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, proprio degli ideali dei
comunisti e di quanti si sono battuti e continuano a battersi per una
società più giusta e solidale, è oggi importante manifestare una
concreta solidarietà ai giovani compagni del Ksm e in generale ai
comunisti di Boemia e Moravia. Ciò va detto nella convinzione che non
possa esservi alcun progresso democratico quando si manipola e
confonde il valore dell'antifascismo, cui i comunisti di tutta Europa
hanno offerto in prima persona un generoso tributo.


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http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/4661

(english / italiano)

SOLIDARIETÀ AI COMUNISTI DI BOEMIA E MORAVIA

Il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (Italia) si unisce alle
voci di protesta che si stanno levando in tutta Europa contro la
campagna di criminalizzazione dei comunisti in atto nella Repubblica Ceca.

The National Coordination for Yugoslavia (Italy) joins the protest
which is rising all over Europe against the campaign which has been
started in the Czech Republic to criminalize the communists.

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Nella Repubblica Ceca è in atto una feroce campagna anticomunista:

1) si equiparano i crimini del nazismo ed i "crimini del comunismo",
perseguendo penalmente chi li nega;
2) è in atto una fortissima campagna contro il Partito Comunista di
Boemia e Moravia KSCM (uno dei più forti dell'arco parlamentare);
3) il Governo della Rep. Ceca, con delle motivazioni evidentemente
falsate, cercherà dimettere fuori legge la Gioventù Comunista Ceca -
KSM - a partire dal 31/12/2005.

I giovani compagni del KSM stanno facendo circolare un appello in cui
chiedono di reagire a livello internazionale contro questo tentativo
di criminalizzare il movimento comunista nella Repubblica Ceca, di
esprimere solidarietà al KSM e di mandare le proteste contro questo
attacco che non ha precedenti al governo della Repubblica Ceca.

Per il coordinamento delle iniziative a sostegno del KSM si può fare
riferimento su Yassir - leskimo1917 @ yahoo.it - dei Giovani Comunisti
/ area Essere Comunisti del PRC. Si stanno valutando le seguenti
iniziative:
1) lanciare una campagna di raccolta firme, chiedendo l'adesione
di: istituzionali, giuristi, intellettuali, ... contro l'ipotesi di
messa al bando del KSM.
2) Organizzare una serie di iniziative (volantinaggi, conferenze
stampa, ... ) davanti alle sedi della Rep. Ceca in Italia (ambasciata,
consolati, uffici ... ) che trovate sul link internet contenuto
nell'appello (riportato qui sotto).
3) se possibile, promuovere un sit-in di protesta, davanti
l'ambasciata a Roma.


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*KSM** (**Czech** **Republic**),** Request For Solidarity *

*-------------------------------------------------***

*From:* *Communist Union of Youth, (KSM), **Friday**, 09 December 2005***

http://www.ksm.cz , mailto:international@k...

===

*Dear comrades,*

We are writing to inform you of the latest attack of state power – the
Home Office of the Czech Republic – against the Communist Union of
Youth (Komunisticky svaz mladeze, KSM) - a member organization of the
World Federation of Democratic Youth (WFDY) - and against the
communist movement in general in the Czech Republic.

The Ministry of Interior has sent a warning and precept, in which it:

*1. *impugns the status of the KSM as a civic association under
pretext that the goals of KSM´s activity interfere with an area
restricted to activities of political parties that is, according to
the interpretation of the Home Office of the Czech Republic, excluded
from the intervention of civic associations. Nevertheless the KSM does
not differ in this area from the field of action of other youth
political organizations in the Czech Republic like Young
Conservatives, Young Social Democrats, Young Christian Democrats, etc.
Thus it is obvious that this attack against the KSM is politically
motivated. It is an obvious attempt to restrain our freedom of
association.

*2. *tries to coerce the KSM into renouncing its political program,
communist identity, goals, and theoretical basis in Marx, Engels and
Lenin, that is Marxism as a whole.

On this ground the Home Office of the Czech Republic threatens to make
the KSM illegal by December 31, 2005. If that happened it would
without any doubt set a precedent whereby the same argument could be
used against other civic associations. But the Home Office of the
Czech Republic also aims to attack the parliamentary Communist Party
of Bohemia and Moravia (Komunisticka strana Cecha a Moravy, KSCM).

This attack against the KSM is just the climax of a long-run
anticommunist campaign that has increased in intensity this year.
Among its manifestations was for example a petition titled "Let´s
abolish the communists," an endeavour of senators Mejstrik and Stetina
to pass a law that would criminalize communist ideas, movement and the
word "communist" as such. This bill simultaneously put communism and
its ideas on one level with fascism and its crimes. (This text has
been already passed in the Senate of the Parliament of the Czech
Republic and now it shall be discussed in the House of Deputies of the
Parliament of the Czech Republic.) Also a so-called humanitarian
organization People in Need – Czech Republic has been involved in this
anticommunist campaign. This organization has begun to organize a
strongly anticommunist campaign within the public education system in
elementary schools and secondary schools. In recent days the House of
Deputies of the Parliament of the Czech Republic has also passed a new
Penal Code according which it is a criminal act to approve of and/or
deny Nazi and so-called communist crimes.

It is necessary to emphasize that the attack against the KSM is an
attack against the whole communist movement in the Czech Republic, and
therefore also against the Communist Party of Bohemia and Moravia,
which the state power has not so far dared to attack directly; it does
so indirectly by attacking the Communist Union of Youth. The closeness
between the Communist Party of Bohemia and Moravia, which is today one
of the strongest parliamentary political parties in the Czech Republic
and one of the strongest communist parties in Europe, and the
Communist Union of Youth has been shown also with the attendance of
the president of the Communist Party of Bohemia and Moravia Vojtech
Filip at the recent Seventh Congress of the KSM, when he expressed his
wish that the ideas of the KSM find a rousing response throughout the
young people and that "people who have passed through the ranks of the
KSM provide new blood for the KSCM."

Dear comrades, friends,

We believe that it is necessary to stand up internationally against
this attempt to criminalize the communist movement in the Czech
Republic. We ask you therefore to express your solidarity with the KSM
and to send protests against this unprecedented move of the Home
Office of the Czech Republic to the following address:

Ministerstvo vnitra
oddeleni volebni a sdruzovani,
namesti Hrdinu 3,
140 21 Praha 4
Czech Republic

Fax: ++420 974 816 872
e-mail: stiznosti@m...
benesova@m...
krivova@m...

You may also send your protest to the missions of the Czech Republic
abroad. Their addresses are on the following internet page:

http://www.mzv.cz/wwwo/mzv/default.asp?ido=7904&idj=2&amb=1&ikony=False&trid=2&prsl=False&pocc1

We ask you simultaneously to send copies of your protests on our
e-mail: international @ ksm.cz
or on fax: ++420 222 897 426.

Thank you for your solidarity.

Milan Krajca, President of the KSM
Radim Gonda, Vice-President of the KSM
Zdenek Stefek, Vice-President of the KSM
Ludvik Sulda, Vice-President of the KSM
Veronika Sykorova, Vice-President of the KSM

*End*

subscribe/unsubscribe mailto:info@s...,

http://www.solidnet.org


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TRADUZIONE:


Cari compagni,

Vi scriviamo per informarvi dell'ultimo attacco del potere dello Stato
- il governo della Repubblica Ceca - contro l'Unione Comunista della
Gioventù (Komunisticky svaz mladeze, KSM) e contro il movimento
comunista in generale nella Repubblica Ceca.

Il Ministro degli Interni ha inviato una nota e un decreto nel quale:

1. impugna lo status del KSM di associazione civica, col pretesto
che la finalità delle attività del KSM vanno ad interferire con un
ristretto campo d'intervento dei partiti politici che è escluso,
secondo l'interpretazione del governo, dall'ambito di azione delle
associazioni civili. Inoltre il KSM non differisce in questo ambito
dal campo di azione di altre organizzazioni politiche giovanili nella
Repubblica Ceca come i Giovani Conservatori, i Giovani
Socialdemocratici, i Giovani Cristiano- democratici, ecc. Pertanto è
ovvio che questo attacco contro il KSM è motivato politicamente. E' un
evidente tentativo di restringere la nostra libertà di associazione.

2. cerca di costringere il KSM a rinunciare al suo programma
politico, alla sua identità comunista, ai suoi obiettivi, e alle sue
basi teoriche su Marx, Engels e Lenin, cioè al marxismo in generale.

Su questa base il governo della Repubblica Ceca cercherà di rendere
illegale il KSM dal 31 Dicembre 2005. Se ciò accadrà si costituirà
senz'altro un precedente che potrà essere usato contro tutte le altre
associazioni civiche. Ma il governo della Repubblica Ceca ha anche lo
scopo di attaccare il Partito comunista parlamentare di Boemia e
Moravia (Komunisticka strana Cecha a Moravy, KSCM).

Questo attacco contro il KSM è solo il punto culminante di una
campagna anticomunista di lunga lena che è cresciuta di intensità
quest'anno. Tra queste iniziative c'era per esempio una petizione
intitolata "Aboliamo i comunisti", un'idea dei senatori Mejstrik e
Stetina per far passare una legge che avrebbe criminalizzato le idee
comuniste, il movimento e la parola "comunista". Questo provvedimento
avrebbe messo sullo stesso piano il comunismo e le sue idee, al
fascismo ed i suoi crimini (Questo testo di legge è già passato al
Senato e ora dovrà essere discusso alla camera dei deputati).

Anche una cosiddetta organizzazione umanitaria People in Need-Czech
Republic è stata coinvolta in questa campagna anti-comunista. Questa
organizzazione ha portato avanti una forte campagna anti-comunista
nella scuola pubblica elementare e superiore. Negli ultimi giorni i
deputati hanno approvato un nuovo codice penale in base al quale è un
crimine approvare e/o negare sia i crimini del fascismo, che i
cosiddetti crimini comunisti.

E' necessario mettere in evidenza che l'attacco contro il KSM è un
attacco contro l'intero movimento comunista nella Repubblica Ceca e in
fondo anche contro il Partito Comunista di Boemia e Moravia, che il
potere dello Stato non è poi così lontano dall'attaccare direttamente;
la sua strategia è quella di attaccarlo indirettamente attaccando
l'Unione Comunista della Gioventù. La vicinanza del partito comunista
di Boemia e Moravia, che è oggi uno dei più forti partiti politici
parlamentari nella Repubblica Ceca e uno dei più forti partiti
comunisti in Europa, con l'Unione Comunista della Gioventù è stata
dimostrata anche con la presenza del presidente del Partito Comunista
di Boemia e Moravia Vojtech Filip al recente Settimo Congresso del
KSM, quando egli ha espresso il suo desiderio che le idee del KSM
trovino un consenso tra i giovani e che "le persone che hanno militato
tra le file del KSM portino nuova linfa al KSCM."


Cari compagni, amici,

Crediamo che sia necessario reagire a livello internazionale contro
questo tentativo di criminalizzare il movimento comunista nella
Repubblica Ceca. Vi chiediamo perciò di esprimere la vostra
solidarietà con il KSM e di mandare le proteste contro questo attacco
che non ha precedenti al seguente indirizzo del governo della
Repubblica Ceca:


Ministerstvo vnitra
oddeleni volebni a sdruzovani,
namesti Hrdinu 3,
140 21 Praha 4
Czech Republic


Fax: ++420 974 816 872
e-mail: stiznosti@m...
benesova@m...
krivova@m...


Potete anche mandare la vostra protesta alle sedi della Repubblica
Ceca all'estero. I loro indirizzi si trovano alla seguente pagina web:

http://www.mzv.cz/wwwo/mzv/default.asp?ido=7904&idj=2&amb=1&ikony=False&trid=2&prsl=False&pocc1


Vi chiediamo di mandare simultaneamente le copie delle vostre proteste
alla nostra e-mail: international @ ksm.cz oppure al fax: ++420 222
897 426.


Grazie per la vostra solidarietà.


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----- Original Message -----
From: Marco Sferini
To: rome@e...
Sent: Monday, December 12, 2005 1:23 PM
Subject: all'Ambasciata della Rep. Ceca in Italia

Alla gentile attenzione del Signor Ambasciatore della Repubblica Ceca
in Italia
- propria sede in Roma -


Egregio Signor Ambasciatore,

desidero formulare, da libero cittadino della Repubblica Italiana, le
mie più profonde preoccupazioni per le misure adottate dal Suo Governo
contro il movimento KSM (la gioventù comunista del Suo Paese) e,
generale, contro tutti i cittadini della Repubblica Ceca che si
professano di ideologia marxista e che sono o meno militanti di una
forza di sinistra.
Mi permetta, signor Ambasciatore, di farLe rispettosamente osservare
come in nessun Paese dell'Unione Europea i comunisti - che tanto hanno
contribuito alla lotta di liberazione dal nazifascismo - siano oggetto
di misure come quelle che il Suo Governo sta per approntare contro il KSM.
Poichè le attività del KSM sono - sul piano delle intenzioni e delle
azioni - equipollenti a quelle delle altre organizzazioni giovanili
degli altri soggetti politici del Suo Paese, ne dovremmo conseguire
che anche queste associazioni - a detta delle disposizioni del Suo
Governo - vanno perseguite: ci riferimo a movimenti di ispirazione
cristiana, socialdemocratica, ambientalista.
Voglia Signor Ambasciatore farsi portavoce di questa nostra protesta
presso il Suo Governo, al fine di far sì che la Repubblica Ceca non
crei delle difformità così evidenti con il resto dei princìpi di
rispetto delle idee e della libertà di tutti i cittadini dell'Unione
Europea, per la salvaguardia dei diritti di tutti.

Con osservanza.

Marco Sferini
Savona (Italia)