(francais / italiano)

RSF sul libro paga della NED (CIA)


1. Links
2. La verità su Rsf ora viene a galla
(Gianni Minà)
3. Denunciato il mercenarismo anticubano di Reporters Sans Frontières
(Prensa Latina 15/12/2005)
4. ONG: Quando Reporters sans frontieres copre la CIA
(Thierry Meyssan)


=== 1 # LINKS ===

Salim Lamrani: Les mensonges de Reporters sans Frontières

Dans une déclaration datant du 6 juillet 2005, Reporters sans
frontières (RSF) répond aux accusations portées à son encontre
concernant son acharnement obsessionnel envers Cuba, ses liens
financiers occultes avec le gouvernement des Etats-Unis et certaines
multinationales, ainsi que les rapports qu'elle entretient avec des
organisations aux activités douteuses dont certaines sont gravement
impliquées dans le terrorisme international (1).

http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2005-09-05%2010:18:00&log=invites

Thierry Meyssan: Reporters sans Frontières couvre la CIA

D'où viennent les sous, et ceci expliquerait-il les partis pris de
Ménard ?

http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2005-12-07%2019:30:56&log=invites

Salim Lamrani: Curieuse myopie de l'Europe à propos de l'Amérique latine
La politisation du prix Sakharov

Le 26 octobre 2005, le Parlement européen a conjointement décerné le
prix Sakharov à Mme Hauwa Ibrahim, juriste nigériane, aux Dames en
Blanc de Cuba et à l'organisation parisienne Reporters sans frontières
(RSF)...

http://www.michelcollon.info/articles.php?dateaccess=2005-12-03%2012:45:46&log=invites

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Le " relazioni pericolose" tra Reporter Sans Frontieres e la Cia
(di Thierry Meyssan)

http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/4422

Chi finanzia Reporters sans frontieres?
(di S. Lamrani)

http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/4438 o
http://www.zmag.org/Italy/lamrani-usafinanziarsf.htm

---

Geldspritze aus Washington. Französische Nichtregierungsorganisation
»Reporter ohne Grenzen« im Dienste des US-State Departement

http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/4404


=== 2 ===

REPORTERS SENZA FRONTIERE FINANZIATA DALLA CIA
LA VERITA' ORA VIENE A GALLA - di Gianni Mina'

http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=4206

«La verità su Rsf ora viene a galla»

di Gianni Minà

su Corriere della Sera del 09/07/2005

LA LETTERA

Gianni Minà risponde all'articolo «Reporters sans frontières:
denunciamo Cuba ma non ci paga la Cia», pubblicato il 4 luglio del
2005 sul Corriere della Sera.


Mi rallegra che un mio articolo su come viene finanziata
l'associazione Reporters sans Frontières, pubblicato nel numero
attualmente in libreria di Latinoamerica, la rivista che
l'indimenticabile storico Enzo Santarelli mi ha lasciato in eredità
perché non scomparisse, abbia suscitato l'attenzione di molti che
purtroppo finora non si erano accorti di certe contraddizioni
imbarazzanti dell'attuale mondo dell'informazione. Contraddizioni come
quella rappresentata dall'attività dell'associazione per la presunta
tutela dei giornalisti fondata da Robert Ménard. Mi rallegra perché
ora, per esempio, non sarà più possibile alcun equivoco sul fatto che
Rsf, come ha dovuto ammettere Ménard, è finanziato, tra tanti
potentati, anche dal Ned, National Endowment for Democracy che, non
per me, ma per chiunque abbia voglia di fare una seria ricerca
giornalistica, è un'agenzia della Cia voluta da Reagan nel 1983, in
teoria per «aiutare lo sviluppo delle democrazie nel mondo, in realtà,
come è stato provato, per svolgere un lavoro di intelligence o di
discredito verso tutti quei governi o leader non approvati dal governo
degli Stati Uniti o non convenienti alle strategie delle
multinazionali nordamericane. Insomma, campagne destabilizzanti di
disinformazione come quelle contro Cuba o più recentemente contro il
Venezuela. Negli anni '80-90, con i soldi del Ned, furono creati i
famosi comitati per i diritti umani a Cuba. Ce n'era uno in ogni
capitale europea. Solo per Cuba, ma non, ad esempio, per la Cina che
fucilava e fucila più di duemila persone l'anno o per la Russia che ha
trasformato la Cecenia in un mattatoio o la Birmania o la Colombia
degli squadroni della morte e tanto meno per il Guatemala dei
trentamila desaparecidos, dei 627 massacri accertati e delle tremila
fosse comuni. Negli anni '90, però, Clinton considerò sterile e
ipocrita quella strategia che sperperava soldi inutili e la accantonò.
Bush junior è stato più pragmatico. Ha reputato più semplice usare
direttamente il lavoro embedded di agenzie informative, network
radiotelevisivi compiacenti come hanno malinconicamente ammesso
recentemente molti prestigiosi anchormen Usa e associazioni spesso
sovvenzionate a suon di dollari per imporre un'informazione che
giustificasse politiche spesso discutibili. Non a caso, solo un anno
fa l'Onu ha messo in atto un processo di espulsione per tre anni di
Reporters sans frontières dal ruolo di entità consultiva per «atti
incompatibili con i principi e gli obiettivi della Carta delle Nazioni
Unite... E questo a causa del lavoro, non sempre trasparente e non
sempre da giornalisti, riguardo a Cuba.


=== 3 ===

Denunciato il mercenarismo anticubano di Reporters Sans Frontières

15.12 - Il mercenarismo dell'organizzazione Reporters Sans
Frontières (RSF) e il suo ruolo da protagonista nell'aggressione
mediatica contro Cuba sono stati denunciati oggi a La Habana durante
il VII Festival Nazionale della Stampa Scritta. Il giornalista Jean-
Guy Allard, di Granma Internacional, ha detto come l'Unione Europea
(UE) ostacola in modo burocratico una richiesta del suo collega
francese Maxime Vivas, che cerca di smascherare la dipendenza di RSF
dai potenti circoli anticubani negli Stati Uniti. Allard ha elencato
le vicissitudini di Vivas, il cui reclamo va da un ufficio all'altro
senza una risposta coerente e senza azioni precise.

Fonte: Agencia Informativa Latinoamericana Prensa Latina S.A. -
www.prensa-latina.cu



=== 4 ===

http://www.voltairenet.org/article17502.html

ONG: Quando Reporters sans frontieres copre la CIA

di Thierry Meyssan*

Reporters sans frontières gode, in Francia, di un onorevole
reputazione, mentre i media latino americani l'accusano di essere
assoldato dalla NED/CIA. L'associazione raccoglie più di 2 milioni di
euro all'anno grazie al pubblico francese che contribuisce
economicamente ad aiutare i giornalisti oppressi nel mondo. In realtà,
solo il 7% del budget totale di RSF è destinato alla sua missione
principale. La vera attività dell'associazione, da quando ha firmato
un contratto con la fucina d'Otto Reich, si è trasformata in lotta ai
regimi progressisti latino-americani (Cuba, Haïti, Venezuela).

18 agosto 2005


Durante il processo alla Havana, nel 2003, Nestor Baguer ha
pubblicamente chiamato in causa Robert Ménard , e l'ha accusato di
collusione con i servizi segreti statunitensi. Nello stesso periodo,
reporters Sans Frontières (RSF), di cui M. Ménard è il direttore
esecutivo, ha condotto una campagna contro il governo cubano e lo ha
anche accusato di imprigionare giornalisti dissidenti.

Da allora, la polemica non ha smesso di inasprirsi fino a quando la
giornalista statunitense Diana Barathona, del Northern California
Media Guild, facesse un passo in più avanti accusando Reporters Sans
Frontières di essere finanziato dalla NED/CIA e di scrivere i suoi
rapporti sotto l'influenza dell'amministrazione Bush.

Abbiamo ritrasmesso questa controversa sul nostro sito spagnolo, Red
Voltaire, e rimpiangiamo di averlo fatto senza sfumature. Difatti,
l'indagine del nostro corrispondente canadese Jean-Guy Allard, e le
altre verificazioni del nostro comitato francese, dimostra che il
finanziamento diretto di RSF dalla NED/CIA è aneddotico e recente, in
modo tale che non abbia potuto influenzare la sua attività. Intanto ci
scusiamo nei confronti di RSF. Rimpiangiamo, tanto più che questo
errore nasconde fatti davvero sorprendenti.

Inizialmente fondata per mandare reporters a testimoniare dell'azione
d'ONG umanitarie, Reporters Sans Frontières si è evoluto per diventare
un'organizzazione internazionale di sostegno ai giornalisti repressi.
L'associazione è stata riconosciuta d'utilità pubblica dal decreto del
Primo ministro Alain Juppé, il 19 settembre del 1995. Questa posizione
le ha permesso di accedere più facilmente ai finanziamenti pubblici
che rappresentano, negli ultimi conti pubblicati [1] 778 000 euro.
Provengono dai servizi del Primo ministro francese degli Affari
Esterni, dall'Agenzia intergovernativa della francofonia, dalla
commissione europea, dall'OSCE e dall'UNESCO. RSF può anche contare
sul mecenate privato (FNAC,CFAO, Hewlett Packard, Fondation Hachette,
Fondation EDF etc.) per circa 285 000 euro. Tuttavia, la maggior parte
del budget proviene dalla generosità del pubblico, in particolare per
la vendita dell'album annuale per la libertà della stampa e altre
operazioni speciali ossia 2 125 000 euro su un budget totale di 3 474
122 euro.

Ora, l'attività concreta di Reporters sans frontières è molto distante
da ciò che i donatori credono finanziare. Il fondo d'assistenza ai
giornalisti oppressi, vale a dire il pagamento della parcella degli
avvocati che difendono i giornalisti oppressi, il sostegno materiale
alle loro famiglie, lo sviluppo delle Case dei giornalisti, tutto ciò
che rappresenta il cuore dell'attività ufficiale e la ragione della
generosità del pubblico riceve solo … il 7% del budget generale ! Sì,
avete letto proprio bene : per 1 euro dato per i giornalisti oppressi,
solo 7 centesimi arrivano a destinazione.

Dove va a finire il resto?

La vera attività di Reporters sans Frontières è di condurre campagne
politiche con bersagli ben determinati. Sarebbero legittimi se, come
la Fondazione Soros [2], non strumentalizzassero la libertà della
stampa al punto di evocarlo per giustificare gravi violazioni del
diritto internazionale. A titolo di esempio, RSF si è congratulato del
rapimento del presidente costituzionale d'Haïti da parte delle Forze
speciali statunitensi appoggiate da una logistica francese [3], in
quanto Jean-Bertrand Aristide sarebbe stato un "predatore della
libertà della stampa"; un qualificativo sostenuto da una visione
troncata di avvenimenti che mirava a far passare il presidente
haïtiano per il responsabile dei crimini di giornalisti. È giocoforza
osservare che Reporters sans Frontière sosteneva tramite i media
un'operazione nella quale il governo francese si era smarrito, mentre
lo stesso governo francese sovvenzionava l'associazione.

Il carattere ideologico delle campagne di Reporters sans Frontières
mette l'associazione a volte in ridicolo. Così l'associazione si è
indignata del progetto di legge venezuelano mirando a sottomettere i
media al diritto generale, ma non si è preoccupata del ruolo del
magnate dell'audiovisivo Gustavo Cisneros e dei suoi canali TV nel
tentativo del colpo di stato militare per destituire il presidente
costituzionale Hugo Chavez [4].

Alla fine, è a proposito di Cuba che la polemica si è cristallizzata,
tanto è vero che RSF ha fatto del regime castriste l'asso principale
delle sue campagne. Secondo l'associazione, i 21 giornalisti
imprigionati sull'isola sarebbero stati accusati abusivamente di
spionaggio a favore degli stati Uniti e sarebbero in realtà vittime
della repressione governativa. Per lottare contro questo governo, RSF
ha organizzato diverse manifestazioni, tra le quali quella del 14
aprile 2003 davanti all'Ambasciata di Cuba a Parigi la quale è andata
a finire male. Nel suo entusiasmo, l'associazione ha ugualmente
disturbato la sessione della Commissione dei diritti dell'Uomo, alla
sede dell'ONU a Ginevra. I suoi militanti avevano preso da parte la
presidenza libica della Commissione e molestato anche dei diplomatici.
Di conseguenza, RSF è stato sospeso per un anno del suo stato
d'osservatore al Consiglio economico e sociale (Ecosoc) dell'ONU.
Robert Ménard ha stigmatizzato le derive della commissione perché
secondo lui, la violazione dei diritti dell'uomo si trova nelle mani
di specialisti. Però le sanzioni contro RSF sono state votate dagli
Stati perfettamente democratici come l'Africa del Sud, il Brasile, Il
Benino.

Interrogato via telefono, Robert Ménard ricusa le allegazioni secondo
le quali RSF sarebbe stato comprato grazie ai soldi della NED/CIA [5]
per condurre una campagna contro Cuba. Spiega che l'associazione ha
richiesto una sovvenzione all'Agenzia statunitense per aiutare i
giornalisti oppressi in Africa e che alla fine ha ricevuto solo 40 000
dollari à metà gennaio 2005. Di cui atto.

Proseguendo la discussione, M. Ménard ricusa anche le accuse del
nostro collaboratore Jean-Guy Allard, d'altronde giornalista
all'agenzia nazionale Granma Internacional. Nella sua opera, il
Dossier Robert Ménard. Perché RSF si accanisce contro Cuba
[http://www.reseauvoltaire.net/librairie/product_info.php?products_id=41],
questo ultimo riporta i legami personali stretti che il direttore
esecutivo dell'associazione mantiene con gli ambienti di estrema
destra anticastriste a Miami, e in particolare con Nancy Pérez Crespo.
Alzando la voce, ci accusa di proiettare dei presupposti ideologici
sulle cose, mentre la sua associazione e lui stesso si sottopongono
alla più grande neutralità. Poi, ci accusa di accordare credito alla
"propaganda comunista" (sic).

Dopo verificazione, Robert Ménard frequenta davvero l'estrema destra
di Miami e RSF è finanziata dal lobby anticastriste per condurre una
campagna contro Cuba. Nel 2002, RSF ha firmato un contratto con il
Center for a Free Cuba e i cui termini non sono conosciuti. Al termine
di questo contratto, ha ricevuto una prima sovvenzione di 24 970 euro
e poi è stata aumentata e ha raggiunto il 59 201 euro nel 2003.
L'importo del 2004 non è ancora conosciuto.

Il Center for a Free Cuba è un'organizzazione creata per rovesciare la
rivoluzione cubana e riportare al potere il regime di Battista [6]. È
presieduta dal padrone dei Rhum Bacardi, diretta dal vecchio
terrorista Frank Calzon, e articolata a una fucina della CIA, la
Freedom House [7].

Il contratto firmato con il Center for a Free Cuba è stato negoziato
nel 2001 con il responsabile allora dell'organizzazione : Otto Reich,
il campione della contro-rivoluzione in tutta l'America latina [8]. Lo
stesso Otto Reich, diventato vice segretario di Stato per l'emisfero
occidentale, fu l'organizzatore del colpo di stato fallito contro il
presidente eletto Hugo Chavez ;poi, diventato capro espiatorio
speciale del presidente Bush, soprintese l'operazione di rapimento del
presidente Jean-Bertrand Aristide.

RSF: il 7 % di sostegno ai giornalisti oppressi e il 93 % di
propaganda imperialista statunitense.

Thierry Meyssan
Giornalista e scrittore, presidente del Réseau Voltaire

Note:

[1] Gli ultimi conti pubblicati sono quelli del 2003. I conti 2004
saranno pubblicati questo mese.
[2] La Fondazione Soros ha sovvenzionato RSF nel 2003 dando la somma
di 70 378 euro. A proposito di questo organismo, vedere : " George
Soros, speculatore e filantropo "
[http://www.reseauvoltaire.net/article11936.html%5d, Voltaire, 15
gennaio 2004.
[3] " Colpo di Stato in Haïti "
[http://www.reseauvoltaire.net/article12713.html%5d da Thierry Meyssan,
Voltaire, 1 marzo 2004 ; " Jean-Bertrand Aristide, un anno dopo "
[http://www.reseauvoltaire.net/article16329.html%5d, intervista con
Claude Ribbe, Voltaire, 22 febbraio 2005.
[4] " Operazione fallita nel Venezuela "
[http://www.reseauvoltaire.net/article8686.html%5d da Thierry Meyssan,
Voltaire, 18 maggio 2002.
[5] " La NED, nebulosa dell'ingerenza democratica"
[http://www.reseauvoltaire.net/article12196.html%5d da Thierry Meyssan,
Voltaire, 22 gennaio 2004.
[6] Sull'insieme del dispositivo US, vedere " Gli Stati Uniti in
guerra di bassa intensità contro Cuba "
[http://www.reseauvoltaire.net/article10389.html%5d da Philip Agee,
Voltaire, 10 settembre 2003.
[7] " Freedom House, quando la libertà è solo uno slogan "
[http://www.reseauvoltaire.net/article14830.html%5d, Voltaire, 7
settembre 2004.
[8] " Otto Reich e la contro-rivoluzione "
[http://www.reseauvoltaire.net/article13891.html%5d da Arthur Lepic e
Paul Labarique, Voltaire, 14 maggio 2004.