Montenegro, il delirio della politica europea


1. Due articoli di Tommaso di Francesco:

Dieci, cento, mille secessioni / Finalmente uno Stato per Milo


2. Selezione di notizie ANSA:

# MANICOMIO CRIMINALE PER SOLANA:
GOVERNO BASCO, IN FUTURO REFERENDUM ANCHE EUSKADI /
REFERENDUM;SOLANA,DELIRANTI RAFFRONTI CON SPAGNA / NAZIONALISTI
SPAGNOLI SALUTANO RISULTATO / SPAGNA, BATASUNA INVITA A RISPETTARE
RISULTATO / NESSUN PRECEDENTE PER SPAGNA, GOVERNO

# NOBILTÀ NERA:
REFERENDUM, FORZE ARMATE RISPETTANO RISULTATO / << ... Il ministro
degli esteri Vuk Draskovic ha tuttavia espresso la convinzione che
Belgrado debba essere pronto a riconoscere il Montenegro indipendente
non appena l'esito del voto verra' ufficializzato e ha auspicato che
la Serbia possa approfittare della fine di quest'ultimo vincolo
jugoslavo per ''raccogliersi attorno al principe Aleksandar
Karageorgevic'', erede dell'ex dinastia regnante nazionale, e
rifondarsi come una moderna ''monarchia costituzionale'' ... >> /
MONTENEGRO: EMANUELE FILIBERTO SAVOIA, SI PREPARA NUOVO CORSO /
Parigi 23/5: la Francia festeggia con sua maestà Nikola Petrovic
Njegos principe del Montenegro

# UN PEZZO DI MONTENEGRO NELLA GRANDE ALBANIA:
BERISHA, ADESSO REGIONE PIU' STABILE / KOSOVO,INDIPENDENZA ARRIVERA'
ANCHE PER NOI/ ANSA

# IL CAMORRISTA ESULTA:
LEGALE DJUKANOVIC, ORA PREMIER HA IMMUNITA' PENALE / DJUKANOVIC INVIA
MESSAGGIO A PRODI

# ODIO IDEOLOGICO:
MONTENEGRO: LA CROAZIA SI FELICITA CON L'EX NEMICO ( << ... ''L'esito
del referendum montenegrino segna la definitiva morte politica della
Jugoslavia nata dopo la Prima guerra mondiale'', ha detto il
presidente del parlamento croato Vladimir Seks... Negli ultimi giorni
la stampa e l'opinione pubblica croata erano visibilmente favorevoli
al divorzio del Montenegro vedendo in esso la logica conclusione
della dissoluzione della federazione fondata nel 1945 dal maresciallo
Tito... >> )

# DIVIDE ET IMPERA:
UE, VOTO REFERENDUM E' LEGITTIMO / REFERENDUM; PER USA OK, ESERCIZIO
DEMOCRAZIA / UE; REHN, NUOVA PROSPETTIVA PER ADESIONE


=== 1 ===

il manifesto
23 Maggio 2006

Dieci, cento, mille secessioni

Tommaso Di Francesco

Da ieri, con la secessione del Montenegro dalla Serbia, invece di
un'Europa più forte e allargata, abbiamo uno stato in più, più
frontiere escludenti protette da quello che sarà un nuovo esercito.
Con una storia contrapposta «dopo 90 anni» di rivendicazioni e un
revisionismo attivo di «valori» e «identità» non ben definite che
camminano verso il possibile avvento di nuove monarchie. Tra gli
spettri dei Balcani nasce l'ombra di un nuovo stato, lo stato per
Milo, grande come mezzo Trentino e con tanti abitanti quanto la
provincia di Catania. Djukanovic, inquisito in Italia per
«associazione mafiosa», l'ha tanto voluto che per questo ha
organizzato anche 150 voli aerei gratis di votanti dall'Europa,
tagliandone 34 da Belgrado. Poi, con l'avallo delle organizzazioni
del Vecchio continente, l'Ue e l'Osce, il Consiglio d'Europa, è
arrivato lo stato «autodeterminato». Com'è possibile l'avvento di una
nazione fresca di nomina e la rimessa in discussione dei confini in
Europa, mentre a Ventotene si richiama in vita l'europeismo e
addirittura il nuovo presidente della repubblica dichiara il limite
storico di ogni nazionalismo? E mentre ci prepariamo a votare contro
la devolution dei privilegi territoriali per una superiore
solidarietà del paese? Ma tutto è fatto «secondo gli standard
internazionali» dicono dal fortino di Bruxelles. Allora ha un bel
dire l'ineffabile Javier Solana, factotum della politica estera
europea, quando scandalizzato denuncia come «delirante» ogni
riferimento degli autonomisti baschi e catalani al «modello
montenegrino» e al «precedente di Podgorica». Ora si fa avanti
perfino la Lega che ci fa un pensierino, e addirittura
l'immarcescibile Eva Klotz dichiara che «il Montenegro è un esempio
per il Südtirol». Perché dobbiamo auspicare per noi il contrario di
quello che approviamo per i Balcani. Delle due l'una: o le secessioni
non vanno bene da nessuna parte - nei Balcani e «da noi» - risultando
infatti ormai solo eterodeterminazioni gravide di guerra. Oppure sono
un traguardo ovunque. E allora di che devolution stiamo parlando?
Viva le secessioni.

---

il manifesto
23 Maggio 2006

Finalmente uno Stato per Milo

Il capo della commissione elettorale annuncia prima del tempo
l'indipendenza del Montenegro: il 55,4% a favore, il 44,6% contro.
Tutto bene per Ue e Osce

Tommaso Di Francesco

Dovevano essere ancora scrutinate 25mila schede di 45 seggi ieri
mattina quando, alle 10,30 circa il capo della commissione
elettorale, lo slovacco Frantisek Lipka - esponente di un paese che
fece una secessione autoritaria nel 1992-1993 senza coinvolgere in un
referendum la popolazione ceca e slovacca -, ha confermato con queste
parole la vittoria del sì al referendum per l'indipendenza del
Montenegro dalla Serbia: «Il 55,4% degli elettori si è espresso a
favore e il 44 per cento per il mantenimento dello stato unico».
Mancavano (sic) allo scrutinio, secondo la stessa commmissione
elettorale, 25mila schede, più del 5%dei 480mila elettori aventi
diritto. La sceneggiatura doveva essere rispettata e bisognava
riconoscere ben prima del tempo utile che la quota di «più del
55%»prevista dall'Unione europea per dare legittimità alla scelta
referendaria, era stata superata almeno di qualche decimale in più,
lo 0,4% - mentre i voti che non erano stati contati erano ancora più
del 5%. Una cosa vergognosa, ma non era finita. Perché ci sono state
le quasi eguali, enfatiche felicitazioni arrivate da opposte sponde,
da Niki Vendola con un occhio agli interessi pugliesi, e da Emanuele
Filiberto, con un occhio al passato monarchico e al legame con Casa
Savoia del Montenegro. Passato mica tanto, visto che lo ieratico
ministro Vuk Draskovic da Belgrado ha invitato la Serbia ad accettare
la separazione di Podgorica e a «stringersi attorno alla famiglia
reale dei Karadjorgevic » per rifondarsi come «monarchia
costituzionale ». Una giornata comunque che era cominciata peggio:
nella notte il premier indipendentista Milo Djukanovic aveva
sostanzialmente preannunciato la vittoria facendo scendere in piazza
i separatisti e facendo capire che quelli erano solo una piccola
avanguardia degli altri pronti a scendere in piazza. Così il
Montenegro ha votato, di strettissima misura - il paese resta
pericolosamente spaccato - per l'indipendenza e tutte le istituzioni
internazionali che si battono il petto per difendere il federalismo,
si sono congratulate per la devastazione dell'ultimo residuo di
federalismo della Jugoslavia di Tito. Il risultato del referendum,
che ha visto un'affluenza dell'86,3% dei 485mila aventi diritto, è
stato in un primo tempo contestato dal leader del fronte unionista,
il socialista Predrag Bulatovic. Ma dall'Unione europea è arrivato un
avallo con l'alto rappresentante per la politica estera, Javier
Solana, che si è «congratulato con il popolo montenegrino». Anche per
l'Osce - storica organizzazione sulla Sicurezza e Cooperazione
europea, dal triste ricordo per la responsabilità avuta
nell'abbandono della missione civile in Kosovo che diede il via ai
raid della Nato - tutto è andato «secondo gli standard internazionali
». Ora con la vittoria nel referendum, il Montenegro pone fine a
un'unione storica con la Serbia che andava avanti dal 1918, senza
dimenticare che l'attuale entità statale era stata formata nel 2003
sotto gli occhi dello stesso Javier Solana che ora plaude alla
secessione. Il premier montenegrino Djukanovic, che adesso ha un suo
stato - uno stato per Milo -, ha sempre sostenuto che l'indipendenza
faciliterà l'integrazione nella Ue, e ieri ha annunciato che adesso
il principale obiettivo di questo nuovo paese sovrano è l'ingresso
nell'Unione Europea, celebrando il coronamento di un decennio di
battaglie per staccarsi da Belgrado dopo essere stato nel 1992 il
beniamino di Milosevic. L'obiettivo è raggiungere l'integrazione
nella Ue subito dopo Bulgaria, Romania - il cui ingresso è stato però
rimandato al 2007 pochi giorni fa dall'Ue - e Croazia, ma prima di
Macedonia, Albania e Serbia - con Belgrado i negoziati erano stati da
poco sospesi perché la Serbia-Montenegro non ha ancora estradato il
presunto criminale di guerra serbo, Radko Mladic. Sarà la Serbia ad
ereditare le sedi internazionali, come il seggio alle nazioni unite.
Si divideranno le ambasciate, e si apre un nuovo affare: chi armerà
il nuovo esercito montenegrino? La Serbia resta senza sbocco al mare.
Ci sarà scontro sulla marina militare e le sue appetibili basi. Lo
sconfitto è il premier Vojislav Kostunica che si è battuto per
l'unione di stato. E gli ultranazionalisti Radicali stavolta mandano
a dire da Belgrado che lavoreranno per la riunificazione.


=== 2 ===

### MANICOMIO CRIMINALE PER SOLANA ###

MONTENEGRO: GOVERNO BASCO,IN FUTURO REFERENDUM ANCHE EUSKADI

(ANSA) - MADRID, 20 MAG - Il premier basco Juan Jose Ibarretxe ha
affermato che Euskadi (il paese basco) ''decidera' il proprio
futuro'' cosi' come lo fara' domani il Montenegro con il referendum
di autodeterminazione. Una delegazione del governo regionale basco,
guidata dal responsabile delle relazioni internazionali Inaki Agirre,
si trova gia' in Montenegro, su invito delle autorita' locali per
assistere al referendum dove gli indipendentisti contano di riportare
una vittoria. Ibarretxe, parlando davanti al parlamento regionale, ha
riconosciuto che Montengro ed Euskadi sono due realta' differenti con
cammini distinti ma legate da un nesso comune, e cioe' che entrambe
decideranno il proprio futuro con un referendum. ''Montenegro decide
domenica il suo futuro, cosi' come noi lo decideremo egualmente qui
un giorno'' ha detto Ibarretxe. Nei giorni scorsi Arnaldo Otegi,
leader del partito indipendentista fuorilegge Batasuna, aveva
sottolineato che il voto montenegrino dimostra che si possono tenere
referendum di autodeterminazione in Europa ed aveva invitato l'UE a
''non guardare dall'altra parte'' e a favorire questo diritto anche
nel Paese Basco. Un diritto, aveva detto, il cui riconoscimento
renderebbe ''irreversibile'' il processo in atto per por fine
all'ultimo conflitto armato nell'Unione Europea. (ANSA). GEL
20/05/2006 11:57

MONTENEGRO: REFERENDUM;SOLANA,DELIRANTI RAFFRONTI CON SPAGNA

(ANSA) - BRUXELLES, 22 MAG - Ogni raffronto tra il referendum
sull'indipendenza in Montenegro e il dibattito in corso in Spagna
sull'autodeterminazione dei Paesi Baschi ''sfiora il delirio'': cosi'
l'Alto rappresentante Ue alla politica estera, Javier Solana, ha
risposto alle domande che gli ponevano i cronisti di Madrid dopo il
voto a Podgorica. Al termine di un incontro con la stampa nel quale
ha commentato la vittoria dei 'si'' al referendum montenegrino,
Solana ha sottolineato che non e' possibile stabilire ''alcuna
somiglianza'' fra questo voto e ''altri paesi europei''. Ogni
raffronto su questo punto ''sfiora il delirium tremens'', ha
sottolineato l'Alto rappresentante. (ANSA) RIG
22/05/2006 13:48

MONTENEGRO: NAZIONALISTI SPAGNOLI SALUTANO RISULTATO

(ANSA) - MADRID, 22 MAG - I nazionalisti baschi e catalani hanno oggi
salutato la vittoria degli indipendentisti nel referendum montengrino
esprimendo la speranza che cio' possa avvenire in futuro anche nelle
loro regioni. Il Partito nazionalista basco (Pnv), al governo in
Euskadi, ha detto che il risultato montenegrino ''e' una buona
notizia'' e un ''esercizio di democrazia'' che fa sperare che in
futuro ''si riconosca anche ai baschi il diritto di decidere''. Josep
Lluis Carod Rovira del partito Sinistra repubblicana di Catalogna
(Erc) ha espresso ''una sana invidia democratica'' nei confronti del
Montenegro. Ed ha spiegato che mentre quel paese ha potuto scegliere
l'indipendenza, la Catalogna andra' al futuro referendum solo per
approvare ''uno statuto di autonomia tagliato'' dall'intervento del
parlamento spagnolo. (ANSA). GEL
22/05/2006 17:18

MONTENEGRO: NAZIONALISTI SPAGNOLI SALUTANO RISULTATO (2)

(ANSA) - MADRID, 22 MAG - Per il partito fuorilegge basco Batasuna,
il referendum montenegrino ''stabilisce un precedente, che conferma
che il diritto all'autodeterminazione esiste e si applica all'interno
dell'UE''. Joseba Alvarez, responsabile degli affari internazionali
di Batasuna ha detto all'Ansa che le dichiarazioni di Solana secondo
cui sarebbe ''un delirio'' paragonare la situazione montenegrina con
quella basca dimostra solo ''l'ossessione della classe politica'' a
voler negare precedenti e parallelismi come gia' nel caso irlandese.
''E' vero che il Paese Basco e' diverso dal Montenegro ma e' anche
vero che questo voto dimostra che l'autodeterminazione non e' cosa
del passato ma un diritto dei popoli che si applica quando c'e'
volonta' politica''. (ANSA). GEL
22/05/2006 17:51

MONTENEGRO: SPAGNA, BATASUNA INVITA A RISPETTARE RISULTATO

(ANSA) - MADRID, 23 MAG - Il partito indipendentista basco Batasuna
ha invitato ''la comunita' internazionale ed europea a rispettare
cio' che il popolo del Montenegro ha deciso in maniera democratica''.
Batasuna, posto fuorilegge sotto il governo di Jose' Maria Aznar
perche' considerato ala politica dell'Eta, in una dichiarazione
afferma che il referendum del Montenegro e' un esempio e un
precedente per le ambizioni indipendentiste di Euskadi perche'
''dimostra che il diritto all'autodeterminazione e' reale e si
applica oggi nel cuore dell'Europa''. Rispondendo al responsabile di
politica estera dell'Ue, Javier Solana che ha definito ieri
''delirante'' qualsiasi paragone fra Montenegro e Paese Basco,
Batasuna ricorda che ''il diritto all'autodeterminazione appartiene
ai popoli'' e quindi anche al popolo basco cosi' come a quello del
Montenegro. (ANSA). GEL
23/05/2006 09:38

MONTENEGRO: NESSUN PRECEDENTE PER SPAGNA, GOVERNO

(ANSA) - MADRID, 22 MAG - La vittoria degli indipendentisti al
referendum in Montenegro ''non e' in alcun modo un precedente'' che
si possa applicare alla situazione interna spagnola, in riferimento
ai casi del Paese Basco o della Catalogna. Lo ha detto all'Ansa un
portavoce del ministero degli esteri a Madrid. Il portavoce ha
spiegato che il referendum montenegrino era previsto dalla stessa
costituzione federale con la Serbia, mentre in Spagna la costituzione
non contempla nulla del genere. La fonte ha aggiunto che dato il
rispetto della democrazia e delle regole con cui si e' svolto il
referendum, il suo risultato non puo' che essere accettato e
''accompagnato'' dall'Europa come ''una decisione che spetta ai
montenegrini''. Il ministero degli esteri spagnolo esprime l'auspicio
che la messa in atto della secessione del Montenegro avvenga in modo
tale da non recar danno alla ''stabilita' e alla pace regionale''.
(ANSA). GEL
22/05/2006 18:20


### NOBILTÀ NERA ###

MONTENEGRO: REFERENDUM, FORZE ARMATE RISPETTANO RISULTATO

(ANSA) - BELGRADO, 22 MAG - Il ministero della difesa serbo-
montenegrino ha ribadito oggi da Belgrado che le forze armate
congiunte - destinate a dividersi dopo l'annunciata vittoria del si'
nel referendum per l'indipendenza del piccolo Montenegro dalla Serbia
- non interferiranno in alcun modo nel processo referendario.
''Rispetteremo la volonta' dei cittadini del Montenegro, nonche' le
decisioni politiche e gli accordi che i leader dei due Paesi (Serbia
e Montenegro) prenderanno dopo la pubblicazione dei risultati finali
del referendum'', si legge in una nota ufficiale diffusa stamattina.
Il vertice del governo serbo, e in particolare il premier Vojislav
Kostunica, critico verso le posizioni indipendentiste, non ha ancora
reagito al referendum. Il ministro degli esteri Vuk Draskovic ha
tuttavia espresso la convinzione che Belgrado debba essere pronto a
riconoscere il Montenegro indipendente non appena l'esito del voto
verra' ufficializzato e ha auspicato che la Serbia possa approfittare
della fine di quest'ultimo vincolo jugoslavo per ''raccogliersi
attorno al principe Aleksandar Karageorgevic'', erede dell'ex
dinastia regnante nazionale, e rifondarsi come una moderna
''monarchia costituzionale''. La stampa belgradese, da parte sua, al
pari di quella locale montenegrina, da' per acquisita gia' sulle
prime pagine di stamattina la scelta secessionista del Montenegro.
''Indipendenza'', titola ad esempio Vecernje Novosti; ''Divorzio'',
fa eco il tabloid Blic; ''Indipendenza di misura per il Montenegro'',
sottolinea il piu' posato Danas; ''Fine'', sintetitzza a tutta pagina
il popolare Press. (ANSA). LR
22/05/2006 11:26

MONTENEGRO: EMANUELE FILIBERTO SAVOIA,SI PREPARA NUOVO CORSO

(ANSA) - ROMA, 22 MAG - ''Ho appreso con vivo compiacimento che la
Commissione Elettorale di Podgorica ha confermato il risultato del
Referendum che ieri ha sancito l'indipendenza del Montenegro dalla
Serbia'': e' il commento di Emanuele Filiberto di Savoia al risultato
del referendum. ''Il legame tra Casa Savoia e il Montenegro -
aggiunge - e' ancora vivo e forte. Questo rapporto di amicizia nasce
nel 1896 quando la Principessa Elena Petrovich Njégoch, figlia del Re
Nicola I del Montenegro, ha sposato il mio bisnonno Vittorio Emanuele
III, Re d'Italia. Questa amicizia si e' rinnovata nei decenni e
ancora oggi vede la mia famiglia in stretto contatto con molti
montenegrini e con il Principe Nicola del Montenegro''. ''Sono certo
- dice ancora Emanuele Filiberto - che il ritorno all'indipendenza
dello stato adriatico sara' motivo di riavvicinamento all'Italia e a
tutta l'Europa, un nuovo corso per rilanciarne l'economia e lo
sviluppo oltre a rinnovare e promuovere gli scambi culturali e
turistici. Augurandomi che, nel solco della tradizione secolare,
l'Italia divenga un partner ideale per il supporto allo sviluppo
montenegrino, rivolgo i piu' calorosi auguri al Premier Milo
Djukanovic e a tutti i montenegrini affinché si realizzino i loro
sogni in questa nuova sfida. Sono molto vicino a tutti loro -
conclude - nel ricordo della mia bisnonna la Regina Elena che lega i
nostri Paesi nell'affetto sincero''.(ANSA). QA
22/05/2006 17:21

---

Parigi 23/5: la Francia festeggia con sua maestà Nikola Petrovic
Njegos principe del Montenegro

http://balkans.courriers.info/article6692.html

PARIS (75012)
Conférence débat : le Monténégro après le référendum
LE COURRIER DES BALKANS/AFEBALK
Mise en ligne : mardi 23 mai 2006
Le 23 mai à 19 H 30
Maison d’Europe et d’Orient
3 passage Hennel 75012 Paris
accès par le 105 avenue Daumesnil
Métro Gare de Lyon - sortie Bd. Diderot / ou Bus 57 ou 29
Deux jours après le référendum du 21 mai, le Courrier des Balkans et
l’AFEBalk vous donnent rendez-vous pour analyser à chaud les
résultats, en présence de :
Prince Nicolas Petrovitch Njegosh de Monténégro, président du
Courrier des Balkans
Amaël Cattaruzza, docteur en géographie, secrétaire du Courrier des
Balkans et de l’AFEBalk
Yves Tomic (BDIC, Paris X Nanterres, Président de l’AFEBalk).


### UN PEZZO DI MONTENEGRO NELLA GRANDE ALBANIA ###

MONTENEGRO: BERISHA, ADESSO REGIONE PIU' STABILE

(ANSA) - TIRANA, 22 MAG - ''La vittoria del referendum per
l'indipendenza del Montenegro, insieme alla futura indipendenza del
Kosovo, faranno definitivamente archiviare una lunga storia di guerre
nella regione'': lo ha detto il premier albanese Sali Berisha nel suo
primo commento ai risultati del voto giunti da Podgorica. ''Da oggi
in poi tutti i cittadini del Montenegro, senza distinzione di etnia,
saranno piu' liberi, e i Balcani piu' stabili e piu' sicuri'' ha
aggiunto Berisha. Il premier ha voluto rivolgere una rassicurazione
al governo montenegrino sulla volonta' dell'Albania di ''espandere e
approfondire ulteriormente la collaborazione con il nuovo Stato
indipendente''. Berisha si e' infine compiaciuto per l'atteggiamento
avuto dal governo serbo nei confronti del ''diritto dei montenegrini
all'autodeterminazione', un comportamento che secondo il premier
albanese ''aiuta la Serbia a distaccarsi dal suo passato''.(ANSA) BLL-
COR
22/05/2006 17:51

MONTENEGRO: KOSOVO,INDIPENDENZA ARRIVERA' ANCHE PER NOI/ ANSA

(ANSA) - PRISTINA, 22 MAG - In Kosovo si festeggia l'indipendenza del
Montenegro, quasi come fosse la propria stessa indipendenza. Un
traguardo che gli albanesi dell'attuale provincia autonoma inseguono
da 17 anni, essendo stati i primi tra i popoli dell'ex federazione
jugoslava a chiedere un referendum sull'autodeterminazione. Tutta la
leadership albanese del Kosovo si e' espressa oggi con toni
entusiastici per il risultato raggiunto da Podgorica. Di sapore
naturalmente opposto le reazioni della minoranza serba che ha
considerato quel voto ''un autentico tradimento''. ''L'indipendenza
del Montenegro, insieme alla futura indipendenza del Kosovo, faranno
definitivamente archiviare una lunga storia di guerre nella
regione'', ha commentato il premier albanese Sali Berisha. ''Da oggi
in poi tutti i cittadini del Montenegro, senza distinzione di etnia,
saranno piu' liberi, e i Balcani piu' stabili e piu' sicuri'' ha
aggiunto. ''La separazione del Montenegro dall'unione con la Serbia
consacrata dal referendum, fa cadere anche l'ultimo alibi che ci
negava il diritto all'indipendenza'' spiega un analista di Pristina.
Il riferimento e' alla risoluzione 1244 delle Nazioni Unite che nel
1999 fisso' le regole da seguire dopo la fine del conflitto fra
Belgrado e la Nato, e che fissava un Kosovo come ''parte della
federazione jugoslava'', quindi non indipendente. Ma con la piena
sovranita' riconosciuta ora al Montenegro, la federazione non esiste
piu', e quindi secondo gli albanesi decade anche quell'ultimo vincolo
sancito dalle Nazioni Unite. E' soprattutto con questa prospettiva
che gli albanesi del Montenegro, che costituiscono il 7 per cento
della popolazione, hanno votato in favore della secessione da
Belgrado. Un voto addirittura decisivo, alla luce di quel risicato
0,4 per cento che ha sancito la vittoria dei ''si''. Tirana si e'
detta compiaciuta per l'atteggiamento dimostrato dal governo serbo
nei confronti del ''diritto dei montenegrini all'autodeterminazione',
un comportamento che secondo il premier albanese ''aiuta la Serbia a
distaccarsi dal suo passato''. Affermazione che suona anche come
un'implicita esortazione a proseguire su questa strada, ora che i
negoziati sullo status del Kosovo entrano nella loro fase definita e
cruciale. Anche Pristina tento' di staccarsi da Belgrado con un voto
popolare: era il 1989, la consultazione non autorizzata dal governo
serbo si concluse con il 100 per cento dei voti a favore della
secessione ma il risultato non venne riconosciuto da nessuno Stato.
Fu l'inizio della repressione da parte della Serbia, cui segui' la
resistenza (prima pacifica, poi armata) sostenuta poi dai
bombardamenti della Nato e rimpiazzata infine da un protettorato
internazionale, che va avanti da sette anni e che nei prossimi mesi
potrebbe concludersi con la proclamazione dell'agognata indipendenza.
Non piu' attraverso un referendum, come accaduto per i montenegrini,
ma tramite un negoziato che va faticosamente avanti fra Pristina e
Belgrado e con la mediazione della comunita' internazionale. (ANSA).
BLL-COR
22/05/2006 19:55


### IL CAMORRISTA ESULTA ###

MONTENEGRO: LEGALE DJUKANOVIC,ORA PREMIER HA IMMUNITA' PENALE

(ANSA) - BARI, 22 MAG - ''Il referendum ha confermato l'assunto del
primo ministro, Milo Djukanovic, circa la sovranita' del Montenegro:
quindi ora nessun dubbio puo' rimanere circa l'immunita' dei capi di
Stato e di governo di cui godeva e gode Djukanovic''. Ne e' convinto
il penalista napoletano Enrico Tuccillo, difensore di Milo
Djukanovic, indagato a Bari per associazione mafiosa finalizzata al
traffico di sigarette di contrabbando e al riciclaggio di danaro,
reati contestati tra la fine degli anni Novanta e il 2000.
Sull'immunita' dalla giurisdizione penale si era pronunciata lo
scorso anno la Cassazione che aveva affermato che a Djukanovic non
spetta l'immunita' riservata ai capi di Stato e di governo, non
essendo il Montenegro uno Stato sovrano e un soggetto autonomo ed
indipendente. A giudizio del legale, anche a seguito del risultato
del referendum che ha proclamato l'indipendenza dalla Serbia, ''tutte
le indagini compiute dalle Procure di Napoli e Bari, che non hanno
portato a nulla, devono essere dichiarate improcedibili perche' il
presidente Djukanovic gode di un'immunita' di carattere assoluto.
Cio' vuol dire che non si puo' procedere ne' nel merito ne' contro la
persona''. ''Djukanovic - continua il legale - ha sempre confermato
di non temere il merito delle accuse che sono inesistenti, ma non
poteva accettare l'interpretazione secondo cui il Montenegro non
fosse uno Stato, e che al suo presidente della Repubblica e al capo
del suo governo non fosse riconosciuta l'immunita' dalla
giurisdizione penale''. ''Stasera - conclude Tuccillo - su invito del
presidente Djukanovic, assieme ai miei colleghi di studio che hanno
seguito in caso giudiziario, mi rechero' in Montenegro per
festeggiare l'emozione di un popolo sovrano che proclama al mondo la
propria liberta' e la propria indipendenza''. (ANSA). BU
22/05/2006 18:27

MONTENEGRO: DJUKANOVIC INVIA MESSAGGIO A PRODI

(ANSA) - BELGRADO, 22 MAG - Il primo ministro montenegrino, Milo
Djukanovic, alfiere dell'indipendenza dalla Serbia, ha inviato oggi
un messaggio di felicitazioni al nuovo presidente del Consiglio
italiano, Romano Prodi, tra i suoi primi atti pubblici seguiti alla
vittoria nel referendum di ieri. Nel messaggio, Djukanovic ha
ricordato ''la lunga tradizione di amicizia e buon vicinato'' tra
Italia e Montenegro, definendola ''buona base per un'ulteriore
collaborazione''. Il leader di Podgorica - tuttora nel mirino della
magistratura italiana per una controversa vicenda di traffico di
sigarette risalente ad alcuni anni or sono - ha quindi sottolineato
che ''la riconquista della piena sovranita''' da parte del Montenegro
''apre nuove possibilita''' alle prospettive di cooperazione
bilaterale. (ANSA). LR
22/05/2006 19:30


### ODIO IDEOLOGICO ###

MONTENEGRO: LA CROAZIA SI FELICITA CON L'EX NEMICO

(ANSA) - ZAGABRIA, 22 MAG - I piu' alti dirigenti politici croati si
sono felicitati oggi con i loro colleghi montenegrini per il
risultato positivo del referendum sull'indipendenza dell'ultima
repubblica jugoslava per lasciare la federazione che dieci anni fa
insieme alla Serbia con le armi contesto' il diritto della Croazia a
divorziare da Belgrado. ''Si tratta di un evento cruciale nella
recente storia del Montenegro '' ha scritto il presidente croato
Stipe Mesic in un comunicato diffuso a Zagabria ed ha aggiunto ''di
essere convinto che l'esistenza di un Montenegro stabile e
progredito, devoto ai valori europei, sia anche nell'interesse della
Croazia''. Anche il premier Ivo Sanader, oggi in visita in Macedonia,
si e' felicitato con il premier montenegrino Milo Djukanovic, leader
del campo indipendentista, dicendosi sicuro che la piena indipendenza
di Podgorica contribuira' alla stabilizzazione dell'intera regione
dei Balcani e all'avvicinamento del Montenegro alle integrazioni
euroatlantiche. ''L'esito del referendum montenegrino segna la
definitiva morte politica della Jugoslavia nata dopo la Prima guerra
mondiale'', ha detto il presidente del parlamento croato Vladimir
Seks in una lettera inviata al suo omologo montenegrino Ranko
Krivokapic. Seks ha auspicato che anche i montenegrini che ieri hanno
votato per l'unione con la Serbia accetteranno con sincerita' e
lealta' il risultato e che non ci saranno contestazioni o
boicottaggi. Le relazioni tra Zagabria e Podgorica si sono
stabilizzate sin dalla fine degli anni Novanta e la conclusione delle
guerre jugoslave nelle quali i due paesi si erano trovati dalla parte
opposta, in particolar modo dopo le scuse di Djukanovic a tutti i
croati che hanno eventualmente sofferto per la partecipazione dei
suoi connazionali nelle operazioni belliche dell'esercito jugoslavo,
controllato all'epoca dall'uomo forte di Belgrado, il presidente
serbo Slobodan Milosevic. Negli ultimi giorni la stampa e l'opinione
pubblica croata erano visibilmente favorevoli al divorzio del
Montenegro vedendo in esso la logica conclusione della dissoluzione
della federazione fondata nel 1945 dal maresciallo Tito. (ANSA). COR
22/05/2006 18:25


### DIVIDE ET IMPERA ###

MONTENEGRO: UE, VOTO REFERENDUM E' LEGITTIMO

(ANSA) - BRUXELLES, 22 MAG - La presidenza austriaca di turno dell'Ue
ha riconosciuto la ''legittimita' del referendum'' sull' indipendenza
del Montenegro. L'Ue ha inoltre sottolineato di ritenere che ''il
voto verra' riconosciuto da tutte le forze politiche del paese e
della regione'', afferma in una nota la ministro degli esteri di
Vienna, Ursula Plassnik, precisando che ''la legittimita'' del
referendum e' ''assicurato'' dall'alta affluenza alle urne. (ANSA) RIG
22/05/2006 19:18

MONTENEGRO: REFERENDUM; PER USA OK, ESERCIZIO DEMOCRAZIA

(ANSA) - WASHINGTON, 22 MAG - L'Amministrazione degli Stati Uniti
accoglie con soddisfazione lo svolgimento ''regolare'' del referendum
in Montenegro, che ha visto la vittoria degli indipendentisti. Tom
Casey, portavoce del Dipartimento di Stato, esprime ''plauso per la
maniera pacifica, democratica e trasparente in cui si e' svolto il
referendum. Ci congratuliamo quindi con la popolazione del
Montenegro''. ''Pensiamo che il processo vada applaudito'', ha
proseguito il portavoce, notando che ''c'e' stata una grande
affluenza al voto. Ora, aspetteremo di conoscere i risultati
ufficiali'', prima d'esprimere un giudizio di merito. Resta il dato
positivo che gli osservatori dell'Osce hanno constatato la
regolarita' delle consultazioni. Sollecitato dai giornalisti, Casey
non ha voluto fare previsioni su ''possibili legami'' tra l'esito del
referendum in Montenegro e ''i negoziati sullo status del Kosovo''.
(ANSA). I05*GP
22/05/2006 22:21

MONTENEGRO: UE; REHN, NUOVA PROSPETTIVA PER ADESIONE

(ANSA) - BRUXELLES, 23 MAG - La vittoria del si' nel referendum di
domenica ''apre una prospettiva per l'adesione di Montenegro
all'Unione europea'', ha detto il commissario Ue all'allargamento
Olli Rehn, dopo essersi compiaciuto per l'ordinato svolgimento del
voto. ''Ora tutte le parti dovranno rispettare il risultato e
lavorare insieme per costruire un consenso sulla base dei valori e
degli standard europei'', ha aggiunto. Per quanto riguarda la Serbia,
Rehn ha rilevato che Belgrado ha ugualmente la possibilita' di
avvicinarsi all'Ue, ''in particolare cooperando con il Tribunale
penale internazionale (Tpi) per la ex Jugoslavia''. Il negoziato tra
Bruxelles ed i dirigenti serbi e' stato recentemente sospeso a
seguito della mancata consegna alla corte dell'Aja di Radovan
Karadzic e Ratko Mladic, latitanti ormai da dieci anni ed accusati di
genocidio, crimini di guerra e contro l'umanita' per il ruolo avuto
nella guerra dei Balcani. In attesa della conferma dei risultati del
referendum, il commissario all'allargamento ha annunciato che la
Commissione preparera' due proposte per il Consiglio dei ministri:
una per un nuovo Accordo si associazione e stabilizzazione (Asa) da
negoziare con il Montenegro ed una per modificare la trattativa con
la Serbia in conseguenza della divisione tra i due stati. Le
proposte, ha spiegato Rehn, mirano a ''consolidare i risultati
ottenuti ed a gettare le basi affinche' il negoziato possa
continuare''. (ANSA). VS
23/05/2006 12:08