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In Ucraina non ci sono nazisti e l'UE promuove la democrazia

0) LINKS
Analisi e documenti / Chiesa uniate nazista / Battaglione Azov / Abbattimento volo di linea malese / Aggiornamenti
1) INIZIATIVE
* Roma, 12 settembre 2014: CONCERTO DELLA BANDA BASSOTTI
* APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE in sostegno delle Repubbliche di Nuova Russia
* PETIZIONE: L'Italia non aderisca alle sanzioni contro la Federazione Russa
* Incontro tra i rappresentanti della Novorossija e la direzione del Partito Comunista della Federazione Russa
* Empfohlenes Buch: DIE UKRAINE IM FOKUS DER NATO – von Brigitte Queck
2) Ukrainian Maneuvers (GFP 2014/09/10)
3) Lettera di appello del Presidente di Confindustria Russia Ernesto Ferlenghi al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi
4) Schweizer-Radio&Fernsehen und die NATO


=== 0: LINKS ===


--- ANALISI  E DOCUMENTI

Ukraine: Atrocities committed by the US-Supported Ukrainian National Guard (GlobalResearchTV, 5/lug/2014)

Sara Flounders on Ukraine & Palestine
06/set/2014 – Sara Flounders, co-Director International Action Center, talks about resistance in Gaza and the Donbass

Bugie di guerra: riassunto dei mesi mai raccontati dai TG (di Germana Leoni, 9 settembre 2014)

In und durch Europa führen (Berlin fordert stärkere deutsche Rolle in der Weltpolitik; GFP, 11.09.2014)

Time to end the bloody Ukraine conflict (Katrina vanden Heuvel, September 9, 2014)

“Ukraine – a rehearsal for the union of liberals and neo-Nazis in Europe.” 
Interview to A. I. Fursov, political historian, sociologist, and Head of Department at Moscow State University (MGU) – 28/05/14
http://slavyangrad.org/2014/08/27/ukraine-a-rehearsal-for-the-union-of-liberals-and-neo-nazis-in-europe-280514/
Ucraina, prova generale dell’unione tra liberali e neo-nazisti in Europa
Intervista a A. I. Fursov, storico politico e sociologo, Capo del dipartimento dell’Università Statale di Mosca (MGU) – 28/05/14
http://aurorasito.wordpress.com/2014/08/28/ucraina-prova-generale-dellunione-tra-liberali-e-neo-nazisti-in-europa/

Amnesty International Reports on Human Rights Violations in the Ukraine

Ucraina. Complimenti Amnesty International!


--- CHIESA UNIATE NAZISTA COME NEL 1941-1944

Sacerdote in Ucraina esorta ad uccidere dieci miliziani per ogni caduto della guardia nazionale (11 settembre 2014)
Al funerale di uno degli uomini dell'organizzazione filo nazista "Pravy Sektor" il prete della Chiesa greco-cattolica Nikolaj Zaliznjak ha tenuto un sermone. Nel suo discorso ha pronunciato frasi aggressive che non dovrebbero appartenere ad un rappresentante religioso. «Per ognuno dei nostri decine di loro cadranno!» - ha gridato il prete. In questo caso, sul volto del prete, vi era una chiara espressione di odio e di insormontabile rabbia. Atteggiamenti che dovrebbero essere insoliti per un Ministro della Chiesa. Un link al filmato è apparso sulla pagina personale di un social network dell'Arciprete Victor Gorbach, responsabile del Dipartimento Missionario della Diocesi Juzhno-Sakhalinsk della Chiesa Ortodossa russa. Secondo Gorbach, il sacerdote cattolico nel suo discorso suscita discordia etnica e mostra una insolito carattere aggressivo del cristianesimo.


Sacerdote uniate di Bologna promuove la raccolta fondi per l'equipaggiamento dell'esercito (agosto 2014)
FOTO: https://www.cnj.it/documentazione/ucraina/bologna190814.jpg


--- SUL BATTAGLIONE "AZOV"

# La svastica sugli elmetti del battaglione "Azov" nel servizio del Tg2 del 5/9/2014 (ore 13:00). Ovviamente, "non ci sono nazisti a Kiev"…

# fonte: pagina Facebook "Premio Goebbels per la disinformazione", 7/9/2014
 
I criminali banderisti ucraini del battaglione Azov mandano un saluto (in italiano, tramite un presunto "volontario" che si fa chiamare Constantin) ai "camerati" del nostro Paese. "Non ci sono nazisti in Ucraina"…

Вітання італійським соратникам від соратників з батальйону "Азов" (5/set/2014)

# AT LAST! German TV Shows Nazi Symbols on Helmets of Ukraine Soldiers

# Altri video del battaglione Azov: http://www.youtube.com/channel/UCewl92lzIMDO8QiAYOQ2d8w

# Da fonte simpatizzante con il battaglione Azov:
Ucraina, tra i feriti del battaglione Azov (Danilo Elia / OBC, 29 agosto 2014)


--- ABBATTIMENTO VOLO DI LINEA MALESE

Il rapporto integrale sull'abbattimento del volo MH17 

Volo Mh17, patto tra governi per insabbiare le indagini (Franco Fracassi, 4 settembre 2014)

Ucraina: rapporto, volo Mh17 colpito da numerosi oggetti ad alta velocita' [SIC] (ADNKronos, 09/09/2014)

MH17 broke up in mid-air due to external damage - Dutch preliminary report (RT, September 09, 2014)

Crash MH17 – Chairman Tjibbe Joustra about the preliminary report (09/set/2014)

Ucraina, il rapporto sul volo Mh17: fu abbattutto da proiettili (La Stampa, 9/set/2014)

MH17 abbattuto in Ucraina: colpito da "numerosi proiettili", si è spezzato in volo (RAI News, 9/set/2014)

L'aereo malese abbattuto da proiettili di mitragliatriceIn evidenza (Redazione Contropiano, 09 Settembre 2014)

Un'analisi italiana sulle indagini della sciagura del boeing malese (Tatiana Santi, 9/9/2014)
http://italian.ruvr.ru/2014_09_09/Rapporto-preliminare-sul-Boeing-777-Niente-di-nuovo-6423/
Il commento a caldo a Gianandrea Gaiani, direttore di “Analisi e difesa”
AUDIO: http://cdn.ruvr.ru/download/2014/09/09/13/gaiani_boeing_report.mp3

Ucraina: ribelli, rapporto conferma responsabilita' Kiev su volo Mh17 (9/9/2014)

Dutch report into Ukraine jetliner disaster continues cover-up (By Robert Stevens / WSWS, 10 September 2014)

CTRL+C CTRL+V: cosa significano i copia-incolla tra Corriere e Repubblica (Riccardo Rinaldi / Noi restiamo, , 12 Settembre 2014)


--- AGGIORNAMENTI

Russian Embassy, UAE
#NATO's latest evidence of #Russian armor invading #Ukraine has been leaked! Seems to be the most convincing ever! pic.twitter.com/nMdXdILX6q

Fornitura gas russo, ministro Guidi: “Temiamo le ripercussioni di Putin” (2/9/2014)

Quando certi “esperti” non sanno di che parlano
06/09/2014 – Giulietto Chiesa a Radio Città Futura rivela le menzogne dei media italiani replicando alle bugie sfacciate della professoressa Brogi

Amnesty a Kiev: stop ai crimini di guerra dei battaglioni volontari (di Massimo Lauria, 8 settembre 2014)

La Russia: "Nuove sanzioni? Chiudiamo i nostri cieli agli aerei" (RAI News, 8 settembre 2014)

Fonte: pagina facebook "Con l'Ucraina antifascista", 8/9/2014
Oggi a Saur-Mogila, centinaia di persone ricordano la liberazione del Donbass (8 settembre 1943) dai nazifascisti, avvenuta durante Grande Guerra Patriottica. La collina su cui sorge il memoriale, distrutto nei mesi scorsi dalle truppe di Kiev, era stata liberata dalle milizie popolari nella fine dello scorso agosto…

Obama commits US to war against Russia in defense of Baltic states (Barry Grey  / WSWS, 8 September 2014)

Ucraina, altro che tregua. Nuove sanzioni a Mosca e provocazioni Nato (Marco Santopadre, 08 Settembre 2014)

Celebrato al Memoriale di Saur Mogila (distrutto dagli europeisti di Kiev) l'anniversario della Liberazione

Ucraina: Ue, approvate sanzioni contro Russia ma applicazione sospesa (8/9/2014)

La UE rinvia l'adozione delle sanzioni contro la Russia (8 settembre 2014)
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_08/La-UE-rinvia-ladozione-delle-sanzioni-contro-la-Russia-8057/

Crisi ucraina: operative martedì le nuove sanzioni europee contro la Russia (Luca Lampugnani, 08.09.2014)
http://it.ibtimes.com/articles/70022/20140908/ucraina-russia-sanzioni-est-kiev-mosca-putin-ribelli-petrolio.htm

I filorussi di Donetsk ribadiscono l'indipendenza dall'Ucraina (8 settembre 2014)
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_08/I-filorussi-di-Donetsk-ribadiscono-lindipendenza-dallUcraina-6275/

La Russia stanzia 25 milioni € per i profughi ucraini (9/9/2014)
http://italian.ruvr.ru/news/2014_09_09/La-Russia-stanzia-25-milioni-per-i-profughi-ucraini-5180/

Military maneuvers and sanctions: NATO, EU escalate threats against Russia (By Johannes Stern / WSWS, 9 September 2014)

Esercitazioni Nato nel Mar Nero, Mosca nega ‘provocazioni’ (Redazione Contropiano, 09 Settembre 2014)

NATO Summit sets agenda for aggression (By John Catalinotto / WW, on September 9, 2014)

US, EU intensify military threats against Russia (By Kumaran Ira / WSWS, 10 September 2014)

Ucraina, si spara di meno ma si spara (Marco Santopadre, 10 Settembre 2014)

10 Settembre 2014 - Battaglione Cherkasy della giunta ucraina si arrende in blocco

Merkel scatenata contro Putin pretende subito altre sanzioni (Fausto Biloslavo - Gio, 11/09/2014)

Allarme gas dalla Polonia: Mosca ci ha ridotto le forniture (di Sissi Bellomo, 11 settembre 2014)

Poland Halts Reversed Deliveries of Russian Gas to Ukraine: Ukrtransgaz (RIA Novosti, 10/09/2014
http://en.ria.ru/world/20140910/192808072/Poland-Halts-Reversed-Deliveries-of-Russian-Gas-to-Ukraine.html

Poland resumes reverse gas flow to Ukraine (RT, September 12, 2014)

Amnesty International documents war crimes by pro-Kiev militia (By Julie Hyland / WSWS, 11 September 2014)

Ucraina. Le madri dei separatisti ricevono le teste dei figli in scatole di legno (11 settembre 2014)

Sanzioni Ue alla Russia forse sì, meglio no. I conti in tasca (di E. Remondino, 12/9/2014)
http://www.remocontro.it/2014/09/12/sanzioni-ue-russia-forse-si-i-conti-in-tasca/


=== 1: INIZIATIVE ===

Roma, 12 settembre 2014
presso il Centro sociale Intifada, Via di Casal Bruciato 15

CONCERTO DELLA BANDA BASSOTTI

Fonte: pagina Facebook "Archivio Azione Antifascista Internazionale", 10 settembre 2014

IMPORTANTE SOSTENETE E DIFFONDETE:
Venerdì 12, prima del concerto della Banda Bassotti, si terrà all'Intifada un incontro tra il Comitato romano per il Donbass è le altre realtà italiane e cittadine solidali con la Resistenza ucraina per costruire una MOBILITAZIONE NAZIONALE a sostegno di Nuova Russia.

Questo l'appello:

Appello per una manifestazione nazionale in sostegno delle repubbliche di Nuova Russia

Come Comitato romano di sostegno alla lotta antimperialista nel Donbass intendiamo cogliere l’occasione fornita dal concerto della Banda Bassotti di venerdì 12 settembre al Cs “Intifada” per invitare le altre realtà nazionali e cittadine, sensibili alla causa antifascista in Ucraina (diverse tra le quali hanno già annunciato la loro presenza all’iniziativa), a tenere insieme un confronto che getti le basi per la convocazione, nelle prossime settimane, di un corteo nazionale a sostegno della Resistenza nel Donbass.
Consapevoli dell’assoluta necessità di ribaltare l’inaccettabile contegno liquidazionista e rinunciatario finora tenuto sulla questione dalla Sinistra ufficiale, denunciando le simpatie per il Maidan, il preoccupante deficit d’analisi, gli appelli alla neutralità che non solo hanno impedito una mobilitazione di peso al fianco degli antifascisti del Donbass ma negli scorsi mesi, hanno anche cercato di screditare ed isolare le poche, coraggiose voci di sostegno agli insorti ucraini.
Noi, d’altro canto, siamo assolutamente convinti della necessità di far crescere il sostegno internazionale attorno alla titanica lotta degli antifascisti ucraini impegnati non solo a respingere fisicamente l’assalto militare dei nazisti di Kiev ma anche in prima linea nel respingere e scardinare i piani predatori dell’occidente capitalista desideroso, come gli Usa, di portare a compimento il processo di militarizzazione dell’est Europa o come la Germania, di realizzare i piani hitleriani di conquista ad est di nuovi “spazi vitali”. 
Ancora una volta, pur di vedere saziati i propri appetiti geopolitici, le potenze occidentali non hanno esitato ad indossare i panni dell’apprendista stregone versando fiumi di denaro nelle tasche dell’estrema Destra ucraina e scatenandola in un’orgia di violenza contro le popolazioni dell’est, sottoposte dall’attuale esecutivo di Kiev ad una vera e propria politica di apartheid. Simili mosse spregiudicate erano state attuate dalle forze Nato, nei decenni passati, già in relazione coi fondamentalisti islamici e conosciamo bene, partendo dall’11 settembre 2001 per giungere alle attuali performance dell’Isis, di cosa siano capaci queste “creature” dell’imperialismo statunitense, una volta ribellatesi ai propri mentori. 
Per queste ragioni, smascherando i piani guerrafondai ed imperialisti di occidente e Nato su scala globale e di cui troviamo le prime avvisaglie nella mobilitazione di truppe speciali interforze in Ucraina (tra cui un centinaio di parà italiani), siamo convinti che la futura mobilitazione nazionale in sostegno della Resistenza nel Donbass non debba risolversi, per ciò che concerne piattaforma ed impianto rivendicativo, in una generica ed astratta condanna della guerra e della violenza ma nella puntuale denuncia dei piani criminali e bellicosi di Nato, Usa e Ue.

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fonte: pagina facebook "Con l'Ucraina antifascista", 9 settembre 2014

Ieri a Mosca: incontro tra i rappresentanti della Novorossija e la direzione del Partito Comunista della Federazione Russa, tra cui il leader Gennadij Zjuganov.
La dichiarazione di Oleg Tsarov (già parlamentare della Verkhovna Rada di Kiev, ora speaker del parlamento della Novorossija):
"Ieri ho incontrato la direzione del Partito comunista. I comunisti hanno accolto con favore il referendum in Novorossija e hanno proposto di riconoscere la Novorossija
I comunisti, come nessun altro partito in Russia, hanno fornito assistenza umanitaria alla Novorossija. Dall'inizio del conflitto militare ci hanno inviato più di mille tonnellate di aiuti umanitari! 
A nome di tutta la Novorossija ho ringraziato, nel pieno senso della parola, questi compagni".

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PETIZIONE diretta alla Camera dei Deputati

L'Italia non aderisca alle sanzioni contro la Federazione Russa

Lanciata da Mark Bernardini (Mosca, Russian Federation)

Noi, cittadini italiani residenti in Russia, italiani in Italia che intrattengono rapporti professionali con la Russia, e più in generale persone che hanno a cuore i rapporti economici, politici, culturali ed umani tra i nostri due Paesi, esprimiamo la nostra forte preoccupazione e il nostro disappunto per l’estremizzazione del confronto tra Russia ed occidente, che ha già provocato consistenti perdite economiche ed un indebolimento della nostra posizione nel mercato russo, conquistata con una lunga storia di amicizia e di integrazione sociale e professionale.

Assistiamo ad una strategia di comunicazione strumentale ad opera della maggior parte degli organi di informazione italiani ed europei, guidata da posizioni nostalgiche di antiche contrapposizioni ideologiche che speravamo fossero superate da anni.

Il danno è estremamente elevato: nel solo settore agroalimentare perderemo circa 400 milioni di euro nell’esportazione verso la Russia. L’Italia era al secondo posto tra i Paesi europei nei rapporti commerciali con la Russia. Questa perdita potrebbe diventare strutturale ed irreversibile: la Russia non è un Paese autarchico, sostituirà l’Italia con nostri concorrenti del BRICS e dell’America Latina, e ci vorranno decenni per ritornare ai livelli attuali di interscambio. Un interscambio che nel solo primo semestre del corrente anno registra un calo del 6%, parliamo di mezzo miliardo di euro.

Perderemo le opportunità che i crescenti investimenti nel settore petrolifero avrebbero garantito per i prossimi decenni a numerosi contrattisti italiani, che offrono servizi e macchinari a numerose Società anche straniere che operano in Russia.

L’adozione di misure di sanzionamento delle maggiori banche russe e l’impossibilità di ricorrere da parte di queste ultime a linee di finanziamento a lungo termine comporterà tra le altre cose la difficoltà di molti italiani a vedere confermate le lettere di credito.

La posizione dell’Europa – e, con nostro rammarico, del nostro governo – alimenterà quel clima di sfiducia e diffidenza che porterà a contrapposizioni da cui nessuno trarrà beneficio.

State distruggendo decenni di lavoro, di investimenti e di collaborazione proficua e soprattutto di quel clima di rispetto e di considerazione di cui noi italiani abbiamo goduto da sempre.

Vi invitiamo ad un maggiore equilibrio e ad una più marcata autonomia del nostro Paese. Il rappresentante dell’UE a Mosca è l’ambasciatore lituano Vygaudas Ušackas, il rappresentante dell’UE a Kiev è l’ambasciatore polacco Jan Tombiński. E’ così che l’Unione Europea pensa di costruire la sua diplomazia? Qui non è questione di destra o sinistra: se in Italia e Francia governa il centro-sinistra, in Germania, Inghilterra, Spagna, governa il centro-destra, giusto per citare i Paesi più rappresentativi. E non gli Stati Uniti a dover stabilire cosa debba o non debba fare l’Europa con la Russia.

Ci rendiamo conto che confidare in una posizione “fuori dal coro” dell’Italia possa sembrare ambizioso e fantasioso. La storia insegna che, talvolta, il mondo cambia per le scelte coraggiose di qualcuno che agisce per primo, e l’Italia è appena entrata nel suo semestre di Presidenza dell’UE. In fondo, la Francia, cofondatrice della NATO, ebbe il coraggio di uscirne nel 1966 con De Gaulle, rientrando solo nel 2009 con Sárközy. L’Inghilterra, pur facendo parte dell’UE, non ha mai rinunciato alla propria valuta nazionale.

Non stiamo invitando ad uscire dalla NATO, dall’UE o dalla zona euro: ciò esula dalle nostre competenze. Tuttavia, se persino la Finlandia, membro anch’essa dell’UE, ha ora assunto una posizione ufficiale contro le sanzioni, che la danneggiano, non vediamo perché non possa farlo l’Italia. Ci state mettendo in ginocchio, in un momento in cui anche senza sanzioni in Italia si parla di recessione, di disoccupazione che sfiora il 13%, raggiungendo il 43% tra i giovani, di fallimento delle imprese (40 ogni giorno). Vi stiamo dunque invitando a fare una cosa semplice: fare gli interessi di quel Paese a governare il quale siete stati chiamati.


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Die Ukraine im Fokus der Nato

von Brigitte Queck

Russ­land - ei­gent­li­ches Ziel Russ­land
Um die heu­ti­ge Lage in der Ukrai­ne zu ver­ste­hen, ist es wich­tig, sich: 1. über die Be­deu­tung der Ukrai­ne für das ka­pi­ta­lis­ti­sche Eu­ro­pa, aber vor allem für die von den USA ge­führ­te NATO, im Kla­ren zu wer­den; 2. die in­ne­ren Kämp­fe in der Ukrai­ne für bzw. gegen einen EU und NA­TO-Bei­tritt in der Ver­gan­gen­heit zu be­leuch­ten; 3. die Ein­ord­nung der Ukrai­ne in die Kräf­te­kon­stel­la­ti­on in der Welt zu be­trach­ten. Die­sen Ver­such un­ter­nimmt das vor­lie­gen­de Buch.

Seiten: 215
ISBN: 978-3-88975-231-4
Sprache: Deutsch
Cover: Broschiert
Jahr: 2014 
Preis: 12,00 €


=== 2 ===

Auf Deutsch:
Ukrainische Manöver (MH17-Untersuchungsbericht, Manöver in der Ukraine; GFP, 10.09.2014)

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Ukrainian Maneuvers
 
2014/09/10
KIEV/BERLIN
 
(Own report) - The publication of the preliminary report on the crash of Boeing MH17 in eastern Ukraine, has left crucial questions unanswered. For example, the report gives no indications of what sort of projectiles had hit the aircraft. This would be important for reconstructing whether the MH17 was actually shot down from a position on the ground. On-site forensics, which would have facilitated the investigation, had already been halted weeks ago, due to the Kiev government troops launching attacks on rebel positions in the immediate vicinity of the crash site. While resolving the cause of the crash is being delayed, NATO is loosing no time in its planning and carrying out military maneuvers. Over the past few days, the Alliance has held maneuvers in Baltic countries bordering on Russia - with German participation. More maneuvers are planned for today and over the next few days. The scenarios range from wars of intervention and occupation à la Afghanistan, to controlling maritime regions, to conflicts with militarily powerful nations, such as Russia. In reference to this latter scenario, NATO is planning a transition to a new type of warfare, according to the US military.
Unanswered Questions
What had caused the July 17 crash of the Boeing MH17 in eastern Ukraine, killing all 298 persons aboard, remains unclear. According to the preliminary report published yesterday, there were no indications of technical malfunctions. The damage to the forward fuselage and cockpit section of the MH17, as shown in photographs, seem to have been caused "by a large number of high-energy objects that penetrated the aircraft from outside.” The plane apparently broke apart in mid-air. This, in fact, confirms that the Boeing had been shot down. However, the report does not provide answers to the crucial questions. The allegation by Russian sources that Ukrainian fighter jets were flying in the relative proximity of the passenger plane remains unanswered. Also unanswered is whether the aircraft had been hit by an air-to-air or a surface-to-air missile; whether the numerous small holes in the cockpit were caused by machinegun rounds, as the Canadian OSCE observer Michael Bociurkiw claimed, shortly after his first inspection. Important questions about the circumstances in which the forensics were undertaken remain unanswered as well. For example, why did Ukrainian troops force the experts to halt their on-site investigation of the crash, after only a few days, by launching attacks on rebel positions in the immediate vicinity.[1]
No Reliable Evidence
At the end of last week, the German government responded to a parliamentary interpellation concerning the MH17 crash, saying that the MH17 had been tracked during its flight by "two AWACS aircraft ... by means of radar, as well as signals from the MH-17's transponder." However, the radar recordings ended at 14:52 CET - just before the crash - when the Boeing left the AWACS' "zone of reconnaissance." According to the German government, the AWACS had recorded "signals from an anti-aircraft-missile system, which are "classified as 'Surface to Air-Missile' SA-3." It remains unclear, whether the latter was within the AWACS' "zone of reconnaissance," which the MH17 had already left by the time it is alleged to have been downed. If an anti-aircraft-missile system would have been stationed near the crash site, the question arises, how could the AWACS record a ground-based object, but not the airborne MH17. The German government admits that according to available information, it has "no reliable evidence of the possible use of anti-aircraft-missile systems" against the MH17.[2] This confirms that the German government has supported sanctions on Russia, purely on the basis of speculations. Immediately following the downing of the Malaysian Boeing, the EU imposed its first sanctions.
Take off from Ramstein
Even though the obvious shooting down of the MH17 is the second massacre remaining unresolved - with the February 20 sniper-murders at Kiev's Maidan Square - NATO is launching a set of maneuvers in rapid fire succession in countries bordering on Russia. Already, during NATO's summit in Newport, the war alliance carried out its "Steadfast Javelin II" maneuver - with German participation. The combat exercise began at the US Air Force Base in Ramstein, Germany, September 2. Around 2,000 soldiers from ten nations took part. On the weekend, 500 paratroopers were dropped at an airfield in Latvia - not even 150 km from the Russian border. Another 160 paratroopers trained in Lithuania. Smaller maneuvers were held also in Estonia and in Poland. The maneuver ending tomorrow, Thursday, is characterized by the US military as a transitional step from training exercises for combat interventions à la Afghanistan to training for combat with militarily powerful nations, such as Russia. This points toward NATO's future. Other maneuvers are set to follow.
Control of the Black Sea
The "Sea Breeze" maneuver, which began this past Monday, ends today, Wednesday. According to US information, this maneuver is especially focused on maritime interception missions - operations to intercept enemy forces. However it also trains in measures for taking control of maritime regions in crisis situations. Particularly armed forces from Black Sea riparian nations are participating - units from the NATO countries Turkey and Rumania, but also non-NATO nations Georgia and Ukraine. The "Sea Breeze" maneuvers, focused on taking control of the Black Sea, have been regularly held since 1997 in the Crimea, often with German troops participating. The population has repeatedly protested against these NATO combat maneuvers. In the aftermath of the February putsch in Kiev, Russia feared that Ukraine, with its new, extremely anti-Russian regime, could challenge Moscow's continued use of its essential Crimean naval base and possibly replace it with a NATO naval base.
From Kosovo to East Ukraine
Ultimately, the maneuver "Rapid Trident" is scheduled to begin in Western Ukraine next Monday, again with German participation. Like "Sea Breeze," "Rapid Trident" has also regularly been held since 1997. According to a report, it trains troops in the "typical tasks of stabilization missions, such as were recently standard in Afghanistan, for example providing security against mines and ambushes for military patrols."[3] This is an indication of Ukraine's past and future function for NATO - furnishing personnel and equipment for western interventions throughout the world. Ukraine's Ministry of Foreign Affairs has declared that Kiev actually does keep soldiers in reserve for any NATO mission.[4] Ukrainian troops were already participating in the Iraq invasion. From August 2003 - under President Leonid Kuchma - until December 2008, the government had sent up to 1,650 soldiers into that country under US occupation. The Ukrainian civil war imposed limits on Kiev's activities. It has been reported that Hungarian soldiers have recently replaced around 100 Ukrainian soldiers, who were stationed in Kosovo, in the KFOR framework, so that they can fight in the civil war raging in the east of their country.
[1] Dutch Safety Board: Preliminary report. Crash involving Malaysia Airlines Boeing 777-200 flight MH17. The Hague, September 2014.
[2] Antwort der Bundesregierung auf eine Kleine Anfrage der Fraktion Die Linke. Berlin, 05.09.2014.
[3] Johannes Leithäuser: Gipfel der Gesten. Frankfurter Allgemeine Zeitung 05.09.2014.
[4] Ukraine's contribution to NATO peace support activities. nato.mfa.gov.ua.


=== 3 ===


Lettera di appello del Presidente Ernesto Ferlenghi al Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi



Al Presidente di Confindustria
Giorgio Squinzi
Mosca 02.09.2014

 

Caro Presidente,
la recente situazione venutasi a creare attorno alla crisi Ucraina, con l’inasprimento di azioni sanzionatorie da parte dell’Unione Europea contro la Russia,  stanno portando i rapporti fra il nostro Paese e la Russia al punto più basso nella lunga storia di collaborazione.
La nostra comunità imprenditoriale, i nostri Soci, sono fortemente preoccupati della escalation che sta assumendo il confronto tra la Russia e l’occidente che ha già provocato consistenti perdite economiche ed un indebolimento della nostra posizione nel mercato russo conquistata con una lunga storia di amicizia e di integrazione sociale e professionale.
Assistiamo ad una strategia di comunicazione strumentale da parte della maggior parte degli organi di informazione italiani ed europei, guidata da posizioni nostalgiche di antiche contrapposizioni ideologiche che speravamo fossero superate da anni.
Il danno per le nostre aziende è molto elevato: perderemo solo nel settore agroalimentare circa 400 milioni di euro nell’esportazione verso la Russia, erosione dell’interscambio che  poneva l’Italia al secondo posto tra i paesi europei nei rapporti commerciali con la Russia, con la certezza che la perdita diventi strutturale, a favore dei nostri diretti concorrenti europei e cinesi che spesso operano in JV con società russe e pertanto già localizzate.
Perderemo le opportunità che i crescenti investimenti nel settore petrolifero garantiranno per i prossimi decenni ai numerosi contrattisti italiani che offrono servizi ed equipment alle numerose società anche straniere che operano in Russia.
L’adozione di misure di sanzionamento della maggiori banche russe e l’impossibilità di ricorrere da parte di queste ultime a linee di finanziamento a lungo termine comporterà tra le altre cose la difficoltà di molti nostri colleghi a vedere confermate le lettere di credito.
La posizione dell’Europa e con nostro rammarico del nostro Governo alimenterà quel clima di sfiducia e diffidenza che porterà a contrapposizioni da cui nessuno trarrà beneficio.
Caro Presidente, capisci bene che questo vuol dire distruggere decenni di lavoro, di investimenti e di collaborazione proficua e sopratutto quel clima di rispetto e di considerazione di cui noi italiani abbiamo goduto a sempre.
Proprio per questo ti scrivo per rappresentare il disagio e manifestare tuta la nostra incredulità e la voglia di reazione condivisa con tutti i  nostri colleghi.
Ti chiediamo di fare tutto i possibile affinché questa nostra richiesta, con il peso di Confindustria, possa convincere i  nostri governanti ad un maggior equilibrio ed a una più marcata autonomia del nostro Paese.
Sicuri della Tua sensibilità e disponibilità cogliamo l’occasione per inviarTi i più calorosi saluti

 

Il Presidente di Confindustria Russia
Ernesto Ferlenghi

 


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Schweizer-Radio&Fernsehen und die NATO


----- Original Message -----
Sent: Sunday, September 07, 2014 12:58 PM
Subject: SRF und NATO

Sehr geehrte Damen und Herren

ich protestiere in aller Form gegen die Art und Weise, wie SRF die grauenhafte Situation in der Ukraine darstellt. Eins zu eins wird übernommen, was die Kriegstreibernation Nr 1 an Desinformation und Lügen in die Welt setzt. Man könnte meinen, SRF habe die Chefredaktion im Pentagon.
Den Gipfel dieser Unterwürfigkeit bietet - nicht zum ersten Mal - Fredy Gsteiger mit seiner VÖLLIG UNKRITISCHEN Berichterstattung aus Wales und seiner Glorifizierung der NATO.  Und das alles in einer öffentlich-rechtlichen Institution eines angeblich neutralen Landes.

Ich fordere Sie auf, endlich der Wahrheit zum Durchbruch zu verhelfen und vorab eine Kriegsindustrie (und wer daran verdient) anzuprangern, die immer wieder neue Feinde und Kriegsfelder braucht, um ihre Produkte zu verkaufen und dabei zu allem fähig ist: siehe Jugoslawien,  Afghanistan, Irak, Syrien, Lybien, etc. Und sie schreckt in gewissen Fällen nicht mal davor zurück, versteckt beide Kriegsparteien zu beliefern (siehe ISIS!!!)

Zur Ukraine: Wieso wird immer nur Putin angegriffen, er liefere Waffen an die Aufständischen, wo USA, NATO samt europäische Vasallen lange vor Maidan (siehe Mr Mc Cain!) die ukrainischen Faschisten versteckt beraten, beliefern und mit Privatkiller-Kommandos "begleiten"? - alles weitgehend unerwähnt in Ihren Medien....
 
Nehmen Sie bitte Ihre Verantwortung war und tragen Sie zur Deeskalation bei!
 
Frieden statt NATO!

Mit freundlichen Grüssen
Samuel Wanitsch, Rentner, Zeiningen
 
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Am 04.09.2014 16:14, schrieb Schweizer Radio und Fernsehen:

Sehr geehrter Herr Wanitsch

Man kann die USA kritisieren für ihre aussenpolitischen Fehler, die sie zweifellos auch gemacht haben. Sie aber als Kriegstreiber-Nation Nr.1 zu bezeichnen ist indiskutabel.

Gerade Ihre Generation müsste sich doch eigentlich noch etwas Anerkennung und Dankbarkeit für die Rolle der USA im Zweiten Weltkrieg aufbringen. Vielleicht fragen Sie ja auch einmal einen Kosovaren, der vor einem Genozid durch die Serben bewahrt wurde, oder eine afghanische Frau, die wieder ohne Burka einen Beruf ausüben durfte oder einen politischen Ex-Häftling in Libyen, der wieder sagen darf, was er will, was die von den USA halten. 

Wir berichten unabhängig und kritisch, aber wir machen nicht mit beim Anti-Amerikanismus und lassen uns nicht blenden von der russischen Propaganda.


Mit freundlichen Grüssen

Gregor Meier
TV-Nachrichtenchef SRF

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Sehr geehrter Herr Meier

..womit Sie Ihre unkritische Haltung gegenüber der Politik der USA auch gleich bestätigt haben.
Nach Assange, Bradley Manning und Snowden sollten Sie diese plumpe Antiamerikanismus-Keule nicht mehr verwenden und überzeugendere Argumente einbringen. 
Zweiter Weltkrieg: Wer hat die Nazis und den Faschismus entscheidend gestoppt und die grössten Opfer gebracht? Sicher nicht die Amis, sondern das russische Volk.
Kosovo: Wollen Sie behaupten, den Kosovaren gehe es heute besser als damals in Jugoslawien? Und wer regiert sie heute? Fragen Sie mal Dick Marty. Und wollen Sie damit die "humanitäre Intervention " der NATO mit Uran-angereicherter Munition gutheissen, die mittlerweile zu 20'000 mehr Krebsfällen in Serbien geführt hat?
Libyen: Angesichts der Tausenden von Toten und noch mehr Flüchtlingen von gewonnener Meinungsäusserungsfreiheit von Gefangenen (wie steht es damit in den USA?) als Erfolg zu sprechen ist einfach nur noch zynisch.
USA keine Kriegstreiber? Was war und ist mit Guatemala, mit Chile, mit Honduras? Was ist mit der US-Subversion in Bolivien, Ecuador, Venezuela, Cuba?

Herr Meier, tun Sie mir bitte einen Gefallen: Sagen Sie nicht mehr, Sie würden "unabhängig und kritisch" berichten. Auch wenn das stereotyp mal für mal gesagt wird, es wird nicht wahrer. Ich wünsche Ihnen, dass Sie vor Ihrer Pensionierung zur halt manchmal unbequemen Wahrheit finden - so wie es diverse verantwortungsvolle Journalisten-Kollegen immerhin im Alter geschafft haben.

Mit freundlichen Grüssen

Samuel Wanitsch
seit 1973 und Chile punkto US-Subversion sensibilisiert  - und gleichwohl mit guten Freundinnen und Freunden in den USA verbunden

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Bemerkung von K.Trümpy:

Der linke Aktivist Samuel Wanitsch und der SRF Journalist Gregor Meier bewegen sich offensichtlich in zwei Parallelwelten. Dabei vertritt Herr Meier die Mehrheitsmeinung (noch), die jedoch nicht unbedingt für Waheit und Logik steht. Er bemüht z.B. die US-Neocon - UCK Propaganda, wonach die NATO die Kosovaren vor einem Genozid durch die Serben bewahrt habe. Effektiv ist damals Milosevic gegen bewaffnete, vom Westen gesponserte UCK-Separatisten, militärisch vorgegangen. Die massenhafte Fluchtbewegung im Kosovo ist erst mit Beginn der NATO-Bombardemente entstanden. Jetzt hat aber im Westen niemand etwas dagegen, wenn Poroschenko ganze Städte in der Ostukraine bombardieren lässt, sodass schon tausende Zivilisten umgekommen und hunderttausende nach Russland geflohen sind.