I GRANDI CAMPIONI

Zagabria, 18:57
Tpi: Boban e altri sportivi in difesa dei generali croati

Un gruppo di sportivi croati ha espresso oggi
in una lettera aperta la loro opposizione
alla collaborazione del governo con il Tribunale
internazionale dell'Aja (Tpi). La lettera,
come riferisce l'agenzia di stampa 'Hina' è firmata
dagli 11 sportivi famosi, tra cui il
tennista Goran Ivanisevic e il calciatore
Zvonimir Boban. "Siamo costernati per la
decisione del governo di estradare i due
generali al Tpi" scrivono Ivanisevic, Boban,
Aljosa Asanovic, Franjo Ararpovic, Slaven
Bilic, Veljko Mrsic, Alen Boksic, Igor Stimac,
Dino Radja, Davor Suker e Stojko Vrankovic.
"La nostra responsabilità morale nei confronti
dei nostri eroi non ci permette di
tacere"." Sono ridicole, secondo gli sportivi,
le spiegazioni dei dirigenti croati della
"individualizzazione della colpa per difendere,
in questo modo la dignità della guerra
patriottica".
"E' ovvio che si tratta degli sforzi di cambiare
la storia - dicono gli sportivi - e il fatto chi
era la vittima e chi l'agressore"."La Croazia
era la vittima e i generali e i soldati croati -
gli eroi. Questa è la verità".
La decisione del governo di soddisfare le
richieste del Tpi ed estradare i due indiziati,
accusati di crimini di guerra contro i civili
serbi, ha causato una crisi politica. Anche se i
due atti di accusa sono segreti, secondo i
giornali croati si tratterebbe del generale
Rahim Ademi e il generale in pensione Ante
Gotovina, considerati da molti croati eroi
della guerra serbo-croata (1991-95).
L'unico membro di un partito tra gli 11
firmatari è il calciatore del Milan, Zvonimir
Boban. Insieme a Miroslav Tudjman, l'ex
capo dei servizi segreti e figlio del defunto
presidente nazionalista Franjo Tudjman,
Boban fa parte del Partito della identità e
prosperità croata (Hip). (Red)
(da "Repubblica online", 12/7/2001)


"They showed me how to shoot, just for fun.
They let me shoot a machine gun. It was tough
to control, but, oh, it was a nice feeling -
all the bullets coming out. I was thinking it
would be nice to have some Serbs in front of
me."

"Mi hanno mostrato come si spara, tanto per
divertirsi. Mi hanno fatto sparare con una mitragliatrice.
Non era facile da controllare, ma, oh, era una bella
sensazione - tutti quei proiettili che uscivano. Io
pensavo che sarebbe stato bello avere qualche
serbo davanti a me."

GORAN IVANISEVIC, tennista croato, sul
"New York Times" del 22 febbraio 1993
(citato da Steve Tesich,
http://www.srpska-mreza.com/tesich/to-nyt.htm )

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