L'ALBERELLO DI NATALE
E' stato spedito dalla Croazia a fine novembre l'albero di Natale da
esporre quest'anno in Piazza San Pietro a Roma. Si tratta di un abete
alto 28 metri e del peso di sette tonnellate.
L'usanza di tagliare l'abete alla base senza estirparne le radici desta
come al solito l'indignazione delle persone dotate di una minima
sensibilita' ambientalista. Ma in questo caso l'indignazione dovrebbe
essere molto piu' grande, poiche' l'albero proviene dalle montagne di
Gorski Kotar, nella regione di Delnice (tra Fiume e Zagabria),
"etnicamente ripulita" di tutta la popolazione cristiano-ortodossa dalle
truppe neonaziste di Tudjman: non e' dunque solo un eufemismo dire che
quell'albero si e' nutrito del sangue versato sul terreno nella guerra
fratricida scatenata dai "cattolicissimi" nazionalisti croati nel 1991.
C'e' poco da sorprendersi: il papa si e' recato in visita di cortesia
nella Croazia di Tudjman ben due volte, nel 1994 e nel 1998. La prima
volta l'effetto fu quello di offrire un servigio politico eccezionale a
Tudjman, alla vigilia della attuazione della "soluzione finale" contro
la minoranza serba (1995); la seconda volta il "nobile" scopo della
visita fu invece quello di beatificare il cardinale Alojzije Stepinac,
collaboratore del nazista Ante Pavelic e dunque corresponsabile del
genocidio attuato nello Stato Croato Indipendente (1941-1944; si veda:
"L'Arcivescovo del genocidio", di M.A. Rivelli, Kaos edizioni 1999).
L'"innocuo alberello natalizio" e' stato benedetto alla partenza dal
vescovo di Fiume, monsignor Ivan Devcic. Il 17 dicembre in Vaticano
l'albero sara' ufficialmente consegnato a Giovanni Paolo II dal
presidente croato Stipe Mesic, in visita privata in Vaticano per tre
giorni. Saranno giornate utili anche a preparare una ulteriore visita
del Papa in Croazia, per il maggio 2003, tappe previste: Fiume e Trsat.
Quest'ultima e' meta di pellegrinaggio per i croati, che credono che di
li' "gli angeli avrebbero trafugato la casetta di Maria, trasportandola
a Loreto". Tanti pellegrini croati sono anche attesi a Roma, a dar man
forte a Wojtyla e Mesic in occasione della cerimonia della consegna
dell'"alberello di Natale".
(A cura di I.Istrijan ed I.Slavo. Fonti:
http://www.ansa.it/balcani/croazia/20021129192732402161.html ;
"Slobodna Dalmacija": Utanaceni kalendar i narav posjeta hrvatskog
Predsjednika Vatikanu. PAPA CE 16. PROSINCA PRIMITI STIPU MESICA U
PRIVATNU AUDIJENCIJU.
"...dan kasnije na Trgu sv. Petra odrzat ce se svecanost u povodu
postavljanja bozicnog drva koje Hrvatska daruje Papi...")
E' stato spedito dalla Croazia a fine novembre l'albero di Natale da
esporre quest'anno in Piazza San Pietro a Roma. Si tratta di un abete
alto 28 metri e del peso di sette tonnellate.
L'usanza di tagliare l'abete alla base senza estirparne le radici desta
come al solito l'indignazione delle persone dotate di una minima
sensibilita' ambientalista. Ma in questo caso l'indignazione dovrebbe
essere molto piu' grande, poiche' l'albero proviene dalle montagne di
Gorski Kotar, nella regione di Delnice (tra Fiume e Zagabria),
"etnicamente ripulita" di tutta la popolazione cristiano-ortodossa dalle
truppe neonaziste di Tudjman: non e' dunque solo un eufemismo dire che
quell'albero si e' nutrito del sangue versato sul terreno nella guerra
fratricida scatenata dai "cattolicissimi" nazionalisti croati nel 1991.
C'e' poco da sorprendersi: il papa si e' recato in visita di cortesia
nella Croazia di Tudjman ben due volte, nel 1994 e nel 1998. La prima
volta l'effetto fu quello di offrire un servigio politico eccezionale a
Tudjman, alla vigilia della attuazione della "soluzione finale" contro
la minoranza serba (1995); la seconda volta il "nobile" scopo della
visita fu invece quello di beatificare il cardinale Alojzije Stepinac,
collaboratore del nazista Ante Pavelic e dunque corresponsabile del
genocidio attuato nello Stato Croato Indipendente (1941-1944; si veda:
"L'Arcivescovo del genocidio", di M.A. Rivelli, Kaos edizioni 1999).
L'"innocuo alberello natalizio" e' stato benedetto alla partenza dal
vescovo di Fiume, monsignor Ivan Devcic. Il 17 dicembre in Vaticano
l'albero sara' ufficialmente consegnato a Giovanni Paolo II dal
presidente croato Stipe Mesic, in visita privata in Vaticano per tre
giorni. Saranno giornate utili anche a preparare una ulteriore visita
del Papa in Croazia, per il maggio 2003, tappe previste: Fiume e Trsat.
Quest'ultima e' meta di pellegrinaggio per i croati, che credono che di
li' "gli angeli avrebbero trafugato la casetta di Maria, trasportandola
a Loreto". Tanti pellegrini croati sono anche attesi a Roma, a dar man
forte a Wojtyla e Mesic in occasione della cerimonia della consegna
dell'"alberello di Natale".
(A cura di I.Istrijan ed I.Slavo. Fonti:
http://www.ansa.it/balcani/croazia/20021129192732402161.html ;
"Slobodna Dalmacija": Utanaceni kalendar i narav posjeta hrvatskog
Predsjednika Vatikanu. PAPA CE 16. PROSINCA PRIMITI STIPU MESICA U
PRIVATNU AUDIJENCIJU.
"...dan kasnije na Trgu sv. Petra odrzat ce se svecanost u povodu
postavljanja bozicnog drva koje Hrvatska daruje Papi...")