Dall'archivio di Zivkica Nedanovska:
1. FONTE: Eko Forum Belgrado
2. TITOLO: L’istituto per la protezione della salute della “Zastava” fa
appello perche' siano effettuate ricerche sanitarie sugli operai
3. AUTORE: Glas Javnosti/ B.Kuljanin
4. SITO INTERNET: http://www.ekoforum.org.yu/
5. NUMERO DI PAGINE:1
6. DATA:20.12.2003.
L’Istituto per la protezione della salute della “Zastava” di Kragujevac
ha chiesto ufficialmente al Ministero per la Scienza e la Tecnologia di
impegnarsi a trovare i soldi per la realizzazione del progetto di
ricerca sulla salute degli operai che erano impegnati nel risanamento
delle conseguenze belliche di questa fabbrica nel 1999.
Nel risanamento dei reparti Kovacnica, Alatnica, Lakirnica, ERC e
Namenska, danneggiati durante i bombardamenti della NATO, erano
impegnati circa 1.000 operai. Lo stesso anno del risanamento sono state
fatti controlli e visite mediche sugli operai, come si fanno ogni anno.
Le persone competenti in Medicina del lavoro alla “Zastava” hanno
formato un team particolare per il monitoraggio della situazione
sanitaria di questo gruppo degli operai.
<<La zona della ”Zastava” nel 2000 e' stata dichiarata ambiente
degradato da parte della Missione delle Nazioni Unite. Piralene è stato
riversato in tre località, mentre in un'altra è stato bruciato il
contenuto della stazione dei trasformatori elettrici. In altre sei
località sono stati rilevati ulteriori elementi dannosi. Perciò sono
necessare ricerche e studi sui rischi ecologici e sanitari per gli
operai che hanno lavorato al risanamento degli impianti distrutti e
dell’ambiente contaminato.>> E' il parere della dott.ssa S. Ignatovic,
direttrice di questa unità scientifica.
Due anni fa, il progetto di monitoraggio sanitario degli operai della
”Zastava” non ha ottenuto il sostegno del Gruppo per l’implementazione
del Programma regionale per il rinnovamento dell’ambiente (REREP),
benche' si trovasse nell’elenco dei progetti sottoposti alla Conferenza
dei Donatori a Sarajevo. Sotto controllo regolare si trova solo una
parte degli operai che sono rimasti alla ”Zastava” dopo il risanamento
degli impianti distrutti. I media, però, negli ultimi tempi parlano
molto spesso di singoli casi di operai ammalatisi di malattie cancerose.
Nei giorni scorsi questo fatto e' stato rilevato anche dal sindacato
della “Zastava”, che ha l’intenzione di costituire un Fondo per la cura
degli operai impegnati nello sgombero delle macerie nel 1999. Il
progetto prevede lo spettro completo di controlli necessari, e se si
vuole comprendere tutto il gruppo interessato serviranno 10.000 euro.
Gli esperti della ”Zastava” pensano che si debba evitare ogni
improvvisazione e che il monitoraggio della salute degli operai
impegnati nel risanamento debba essere considerato di interesse
nazionale.
Secondo dati ufficiali, nel Distretto di Sumadija ogni anno si
evidenziano circa 1.000 nuovi casi ammalati per materie cancerogene. Si
parla di un numero in crescita di cancri ai polmoni, problemi con la
tirode, e malattie ematologiche che stanno aumentando anche nei
bambini. Come anni critici si citano il 1993 e il 2000.
I medici della “Zastava” fanno appello ai media perche' sostengano il
loro progetto, e perche' parlino pubblicamente di questo problema
delicato, evitando il sensazionalismo.
1. FONTE: Eko Forum Belgrado
2. TITOLO: L’istituto per la protezione della salute della “Zastava” fa
appello perche' siano effettuate ricerche sanitarie sugli operai
3. AUTORE: Glas Javnosti/ B.Kuljanin
4. SITO INTERNET: http://www.ekoforum.org.yu/
5. NUMERO DI PAGINE:1
6. DATA:20.12.2003.
L’Istituto per la protezione della salute della “Zastava” di Kragujevac
ha chiesto ufficialmente al Ministero per la Scienza e la Tecnologia di
impegnarsi a trovare i soldi per la realizzazione del progetto di
ricerca sulla salute degli operai che erano impegnati nel risanamento
delle conseguenze belliche di questa fabbrica nel 1999.
Nel risanamento dei reparti Kovacnica, Alatnica, Lakirnica, ERC e
Namenska, danneggiati durante i bombardamenti della NATO, erano
impegnati circa 1.000 operai. Lo stesso anno del risanamento sono state
fatti controlli e visite mediche sugli operai, come si fanno ogni anno.
Le persone competenti in Medicina del lavoro alla “Zastava” hanno
formato un team particolare per il monitoraggio della situazione
sanitaria di questo gruppo degli operai.
<<La zona della ”Zastava” nel 2000 e' stata dichiarata ambiente
degradato da parte della Missione delle Nazioni Unite. Piralene è stato
riversato in tre località, mentre in un'altra è stato bruciato il
contenuto della stazione dei trasformatori elettrici. In altre sei
località sono stati rilevati ulteriori elementi dannosi. Perciò sono
necessare ricerche e studi sui rischi ecologici e sanitari per gli
operai che hanno lavorato al risanamento degli impianti distrutti e
dell’ambiente contaminato.>> E' il parere della dott.ssa S. Ignatovic,
direttrice di questa unità scientifica.
Due anni fa, il progetto di monitoraggio sanitario degli operai della
”Zastava” non ha ottenuto il sostegno del Gruppo per l’implementazione
del Programma regionale per il rinnovamento dell’ambiente (REREP),
benche' si trovasse nell’elenco dei progetti sottoposti alla Conferenza
dei Donatori a Sarajevo. Sotto controllo regolare si trova solo una
parte degli operai che sono rimasti alla ”Zastava” dopo il risanamento
degli impianti distrutti. I media, però, negli ultimi tempi parlano
molto spesso di singoli casi di operai ammalatisi di malattie cancerose.
Nei giorni scorsi questo fatto e' stato rilevato anche dal sindacato
della “Zastava”, che ha l’intenzione di costituire un Fondo per la cura
degli operai impegnati nello sgombero delle macerie nel 1999. Il
progetto prevede lo spettro completo di controlli necessari, e se si
vuole comprendere tutto il gruppo interessato serviranno 10.000 euro.
Gli esperti della ”Zastava” pensano che si debba evitare ogni
improvvisazione e che il monitoraggio della salute degli operai
impegnati nel risanamento debba essere considerato di interesse
nazionale.
Secondo dati ufficiali, nel Distretto di Sumadija ogni anno si
evidenziano circa 1.000 nuovi casi ammalati per materie cancerogene. Si
parla di un numero in crescita di cancri ai polmoni, problemi con la
tirode, e malattie ematologiche che stanno aumentando anche nei
bambini. Come anni critici si citano il 1993 e il 2000.
I medici della “Zastava” fanno appello ai media perche' sostengano il
loro progetto, e perche' parlino pubblicamente di questo problema
delicato, evitando il sensazionalismo.