(srpskohrvatski / italiano)

ASSASSINI ALL'INGROSSO: UN UOMO CHIAMATO EMMA


----- Original Message -----
From: Avv.Vilardo Pasquale
To: lettere@...
Sent: Friday, May 05, 2006 1:07 PM
Subject: Bonino Ministro della Difesa.

Caro direttore,
per Emma Bonino viene rivendicato il Ministero della Difesa. La
stessa a suo tempo si fece un nome in appoggio alla Nato nei 78
giorni di bombardamenti sui popoli della ex Yugoslavia e oggi e'
contraria al ritiro delle truppe italiane dall'Iraq.
Viene in mente il magistero artistico ed etico di Charlie Chaplin nel
film "Monsieur Verdoux" allorche' indica come, nella societa'
capitalista, il crimine e' un modo di fare affari "con altri mezzi"
e che la guerra e' si' il crimine piu' grande ma anche il piu'
impunito e fa dire al protagonista, ormai avviato al patibolo: "Ho
sbagliato e ho pagato perche' ho usato l'assassinio al dettaglio e
non quello piu' grosso che resta impunito", facendo riferimento alla
guerra.
Gia' a suo tempo Erasmo di Rotterdam osservava: "voi vedete di solito
i saggi alle prese con la poverta', con la fame, ingloriosi, invisi a
tutti e vedete invece gli stolti nuotare nell'oro, salire al governo
degli stati, prosperare in tutti i modi".
Nei " tempi moderni", tanto per restare al gioco delle citazioni
chapliniane, si direbbe che ben poco e' cambiato e che - per salire
al governo degli stati - occorre stare dalla parte dei bombardieri e
dimenticarti la nonviolenza, che pure e' stato il tuo " marchio di
fabbrica politico".
Nulla di personale contro la Bonino, ne' tanto meno accuse dirette,
ma la contraddizione ideologica e' comunque reale e inquietante.
Pasquale Vilardo


=== FLASHBACK ===

From: jugocoord
Subject: [JUGOINFO] UN UOMO CHIAMATO EMMA
Date: December 26, 2003 11:51:40 PM GMT+01:00

From: "Jugoistrijan"

Leggo che settori del cosiddetto centro-sinistra, da Prodi a Fassino,
caldeggiano l'attribuzione ad Emma Bonino di un incarico speciale delle
NU per i Paesi arabi.
Mi chiedo quale logica porti a proporre per un incarico simile una
persona notoriamente legata agli USA. Ricordiamoci che il Partito di
Emma Bonino e Marco Pannella ha adottato come bandiere - esibite nella
loro sede ed in tutte le loro manifestazioni pubbliche - quella
statunitense, quella britannica e quella israeliana.
A questo centro-sinistra opportunista (o sotto ricatto?), dalla memoria
corta, ricordiamo quello che scrisse giustamente Nichi Vendola su
"Liberazione", l' 11 -12 aprile 1999:

"Un uomo chiamato Emma"

di Nichi Vendola

Il lato maschile di Marco Pannella si chiama Emma Bonino. Emma è un
uomo di rara furbizia e di rocambolesco cinismo. Si veste come un
monaco tibetano ma ragiona come un funzionario modello della CIA.
Milita da sempre, con trepidante fanatismo, sul fronte occidentale:
laddove intreccia ghirlande di propaganda a favore dei diritti del
mercato e del mercato dei diritti. Non disdegna, tale è la sua passione
per i deboli, la compagnia degli hooligans del potere finanziario e
degli ustascia di tutte le Croazie del mondo. Lui, il Bonino, ama la
guerra condita con ironiche citazioni dei Mahatma Gandhi. Il quale è
incolpevole della vomitevole strumentalizzazione radical-chic di chi,
come Pannella, in quei tempi lontani avrebbe naturalmente tifato per il
colonialismo britannico. Lui, oggi commissario della polizia europea
predica la non violenza dei Mirage e dei B 52. Gli piacciono le stragi
ornamentali e le carneficine umanitarie. Emma è un sacerdote
dell'idillio atomico e dell'armonia occidentale, imposta con le buone o
le cattive: o pax americana o riposini in pace nei camposanti balcanici
o africani o di ogni meridione di questa Terra. Emma si compiace nel
farsi fotografare accanto a fanciulli ossuti e disperati: proprio
quelli che sono così piccoli e così poveri e così straziati grazie ai
suoi amici della NATO, del Fondo monetario, della Banca mondiale. Non
sei anche tu, carissimo Bonino, impegnato a consegnare al destino
inappellabile del sottosviluppo e della espropriazione di risorse, di
vita, di futuro, milioni e milioni di bambini nati fuori dal campo
dell'opulenza capitalistica? Una vipera con la faccia di colombella,
così è la nostra candidata quirinalizia, il nostro soldato Emma Bonino,
l'uomo giusto al posto giusto. (Su quale sia il giusto posto ciascuno
di noi potrebbe esprimere opinioni fantasiose). Nella storia della
tarantella dei tarantolati, gli ex radicali entreranno, ballando e
contorcendosi, da protagonisti assoluti. Magri, dietetici,
apocalittici. Nacquero libertari e morirono liberisti. Furono in altri
tempi scintille di trasgressione politica e culturale, oggi sono il
lato "anticonformista" del servilismo e dell'obbedienza di classe. Con
l'elmetto in testa, con la tessera NATO in tasca, con il cuore nel
portafoglio: come il colonnello Emma Bonino.


P.s. Seguirà traduzione in serbo-croato. Ivan


From: jugocoord
Subject: [JUGOINFO] MUSKARAC PO IMENU EMA
Date: December 30, 2003 9:36:46 PM GMT+01:00

Citam da u krugovima t.zv. Ljevicarskog centra, od Prodija do Fasina,
zagovaraju pripisivanje specijalne nadleznosti UN za arapske drzave,
Emi Bonino. (Uci vec par godina arapski jezik u Egiptu).
Pitam koja je logika predlagati takvu duznost jednoj osobi, opce
poznato, vezanoj za SAD! (I nakon vec jedne katastrofalne takve
duznosti vezane za Afganistan u vrijeme prve Berluskonijeve vlade)!
Podsjetimo se da je Partija Eme Bonino i Marka Panele usvojila, za
isticanje u svom sjedistu kao i na svim njihovim javnim
manifestacijama, americku, britansku i izraelsku zastavu.
Ovoj oportunistickoj ljevici (ili pod ucjenom?), tako kratkog pamcenja,
podsjecamo ono sto je s pravom pisao Niki Vendola u "Liberazione"
(Oslobodjenje) od 11. - 12. aprila 1999. Tekst je preveden i stampan
u "Savremeniku", trobroj 70-71-72/1999, Beograd;

Ivan

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Niki Vendola: MUSKARAC PO IMENU EMA

Muska strana Marka Panele zove se Ema Bonino. Ema je covek retke
lukavosti i smelog cinizma. Oblaci se poput tibetanskog monaha i
rasudjuje kao pravi funkcioner CIA. Deluje oduvek aktivno, uz poletni
fanatizam, na zapadnjackom frontu: tu gde splice vence propagande u
korist trgovinskog prava i trgovine pravima. Tolika je njena patnja
zbog nezasticenih da ne odbija ni drustvo huligana financijske moci, ni
svih ustasa Hrvatski sveta. On, Bonino, vodi rat zacinjen ironicnim
citatima Mahatme Gandija koji ne snosi krivicu zbog gnusne
instrumentalizacije radikal-sik krugova cije bi pristalice, poput
Panele, u onim minulim vremenima navijale za britanski kolonijalizam.
On, trenutno komesar evropske policije, propoveda nenasilje miraza i B
52. Voli ornamentalni masakr i humanitarne pokolje. Ema je svestenik
atomske idile i zapadnjacke harmonicnosti nametnute milom ili silom:
ili se prihvata mir po americkoj zamisli, ili se pociva na grobljima
Balkana, Afrike i ostalih juznih sfera ove planete. Ema voli da se
fotografise s izgladnelom decicom beznadezne buducnosti: upravo s onom
sto su tako krhka, tako siromasna i tako tragicno izmucena zahvaljujuci
njenim NATO prijateljima, njenim prijateljima iz Monetarnog fonda i
Svetske banke. Nisi li i ti, dragi Bonino, angazovan u izrucenju
nerazvijenosti i ekspropracije rezervi kao konacnoj sudbini zivota i
buducnosti miliona i miliona dece rodjene izvan podneblja
kapitalistickog obilja? Nisi li i ti terorista t.zv. OVK i Bele
kuce preobucen u bosonogog karmelicanskog monaha?
Zmija u liku goluba, to je nas kandidat za predsednicku duznost, nas
vojnik Ema Bonino, pravi covek na pravom mestu (a koje je to pravo
mesto svako bi od nas mogao mastovito da iskaze).
Nekadasnji radikali su stupili na scenu kao apsolutni protagonisti,
igrajuci tarantelu i grceci se poput pomahnitalih koje je ujela
tarantula. Mrsavi pod rezimom dijete, apokalipticni. Poceli su kao
pobornici slobodnog misljenja a zavrsili kao pristalice liberalizma.
Nekada bejahu varnica politickog i kulturnog prestupa, danas su
"antikomformisticki" izraz servilnosti i klasne pokornosti. Sa slemom
na glavi, s NATO legitimacijom u dzepu, s novcanikom u srcu, poput
pukovnika Eme Bonino.

(Prevela Mirjana Jovanovic - Pizani)