Appello comune dei Partiti comunisti e progressisti d'Europa nell'anniversario della fondazione della Comunità Economica Europea (CEE)
Il Trattato di Roma per la fondazione della CEE è stato una scelta delle principali potenze e del capitale monopolista europeo occidentale. Oggi, 50 anni più tardi, gli sviluppi nell'UE danno ragione alle forze che hanno lottato contro le sue politiche, che avevano detto e ridetto NO al Trattato di Maastricht, che esprimono la loro opposizione al “Trattato Costituzionale”. Esse rappresentano tutti coloro che oggi continuano a lottare contro l'Unione Europea del grande capitale, il consiglio d'amministrazione delle grandi potenze neoliberiste e militaristiche.
23-03-2007
Gli obiettivi tanto strombazzati dalle forze dominanti dell'UE, socialdemocratiche, conservatrici, e di destra - vale a dire, la convergenza delle economie nazionali, il lavoro e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, più democrazia, la pace e la cooperazione basate sull'equità - si sono dimostrati falsi. La missione dell'UE consiste nel rafforzare il capitale transnazionale europeo ed i grandi affari nelle principali potenze europee, a discapito dei diritti e del reddito dei lavoratori, espandendo il suo potere economico e la sua influenza a livello delle politiche europee e statali, e sfruttando nuovi mercati e risorse naturali. Tutto questo comporta un aumento dell'ineguaglianza sociale e delle asimmetrie regionali, la diffusione di povertà e marginalizzazione.
Attualmente assistiamo ad una crescita degli attacchi contro lavoro e salari, pensioni e sicurezza sociale, diritti dei lavoratori e sindacali. Diritti fondamentali, come il diritto all'istruzione, sanità e sicurezza sociale sono trasformati in merci e fonti di profitto. La realtà ci propone sfruttamento crescente, disoccupazione e precarietà.
Così come attraverso la cosiddetta “Associazione per gli Accordi Economici”, relazioni di commercio ingiuste sono imposte ad alcuni dei paesi più poveri del pianeta, allo stesso tempo sono costruiti muri per migranti nella fortezza Europa.
Le piccole imprese agricole e di pesca a carattere familiare sono rovinate, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori di industria, commercio e servizi sono annichiliti dal dominio dei colossi finanziari e dalle catene della grande distribuzione. Gravi colpi sono stati inferti ai diritti democratici. C'è una crescita dell'anti-comunismo, in alcuni casi patrocinato dai singoli governi degli stati europei, in altri promosso dalle stesse istituzioni dell'Unione. Le persecuzioni e la messa al bando delle forze politiche di sinistra, anti-capitaliste e dei movimenti popolari sono molto estese. Sono fomentati il razzismo e la xenofobia.
La militarizzazione dell'UE procede, così come la sua cooperazione con la NATO e gli Stati Uniti nelle guerre imperialistiche di Afghanistan ed Iraq e nei voli CIA illegali. Intenti comuni che si manifestano nelle pressioni contro Cuba socialista e Venezuela bolivariano, ed in generale contro tutti i paesi ed i popoli che resistono. Come "richiesto" da NATO e Commissione europea, le spese militari stanno schizzando verso l’alto in una vera e propria corsa alle armi.
Il grande capitale europeo adopera l'allargamento ad est di Unione europea e NATO, così come usa le pressioni politiche contro i paesi d’oriente, al fine di conseguire i propri obiettivi di dominazione politica, economica e geo-strategica.
La sovranità e l'indipendenza dei popoli e delle nazioni sono minate in modo crescente. C'è un piano per rilanciare il "Trattato Costituzionale", nonostante il suo rifiuto esplicito da parte dei popoli francese ed olandese.
Questa offensiva globale dell'imperialismo si sta confrontando con le promettenti lotte dei popoli e dei lavoratori, che noi salutiamo.
I nostri partiti intensificheranno la loro cooperazione attraverso azioni comuni e contribuiranno attivamente a rafforzare l'organizzazione e le lotte della classe operaia e del movimento antimperialista, per resistere, sfidare e combattere le politiche neoliberiste, il militarismo, e rifiutare il "Trattato Costituzionale."
Noi facciamo appello per la creazione di alternative che incontrino i bisogni e gli interessi delle persone, riconoscendo nel socialismo la vera alternativa per i popoli del continente europeo.
Noi facciamo appello per la convergenza di tutte le azioni e le lotte che possano servire a costruire un’Europa della pace, della cooperazione fra stati sovrani, uguali nei diritti. Un'Europa del lavoro e del vero sviluppo economico e sociale. Un'Europa aperta al mondo, capace sviluppare relazioni di amicizia fra i popoli, di commercio equo e di cooperazione con tutti i paesi e i popoli del mondo, rispettando il diritto di ciascuno ad un degno sviluppo economico e sociale. Un’Europa che si faccia promotrice di pace e che si batta per una soluzione politica dei conflitti.
I Partiti:
Partito dei lavoratori del Belgio
Partito comunista dei lavoratori di Bosnia e Erzegovina
Partito comunista di Gran Bretagna
Nuovo partito comunista di Gran Bretagna
Partito progressista dei lavoratori - AKEL - Cipro
Partito socialista dei lavoratori di Croazia
Partito comunista di Boemia e Moravia - Repubblica ceca
Partito comunista di Danimarca
Partito comunista di Finlandia
Partito comunista tedesco - DKP
Partito comunista di Grecia
Partito comunista dei lavoratori ungherese
Partito comunista d'Irlanda
Partito socialista di Lettonia
Partito socialista di Lituania
Partito comunista del Lussemburgo
Partito comunista di Norvegia
Partito comunista di Polonia
Partito comunista portoghese
Partito di alleanza socialista - Romania
Partito comunista della Federazione russa
Partito comunista dei lavoratori di Russia
Partito comunista di Spagna
Partito comunista dei popoli di Spagna
Partito comunista di Catalogna
Partito comunista di Svezia
Partito comunista di Turchia
Partito del lavoro (EMEP) - Turchia
Partito comunista d'Ucraina
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare