NEUTRALE SUGLI EBREI. E SUI SERBI, I ROM, E GLI ALTRI?


Testo della didascalia sotto la foto di Pio XII a Yad Vashem (Museo
dell'Olocausto, Gerusalemme):

“La reazione di Pio XII all’uccisione degli ebrei durante la Shoà è
una questione controversa. Nel 1933, quando era Segretario di Stato
vaticano, si attivò per ottenere un Concordato con il regime tedesco
per preservare i diritti della Chiesa in Germania, anche se ciò
significò riconoscere il regime razzista nazista. Quando fu eletto
Papa nel 1939, accantonò una lettera contro il razzismo e
l’antisemitismo preparata dal suo predecessore. Anche quando notizie
sull’uccisione degli ebrei raggiunsero il Vaticano, il Papa non
protestò né verbalmente né per iscritto. Nel dicembre 1942, si
astenne dal firmare la dichiarazione degli Alleati che condannava lo
sterminio degli ebrei. Quando ebrei furono deportati da Roma ad
Auschwitz, il Papa non intervenne. Il Papa mantenne una posizione
neutrale per tutta la guerra, con l’eccezione degli appelli ai
governanti di Ungheria e Slovacchia verso la fine. Il suo silenzio e
la mancanza di linee guida costrinsero il clero d’Europa a decidere
per proprio conto come reagire”.

Fonte: ecumenici @...