From:   geppinoaragno  @...
Date: July 23, 2007 7:01:38 PM GMT+02:00

Allego una notizia che ha dell'incredibile: nel direttivo dell'istituto della resistenza di Verona, il comune ha designato un neonazista, Andrea Miglioranzi. Nell'allegato un articolo che dice chi sia questo personaggio e poi la notizia della sua nomina. Falla conoscere, perché bisogna reagire.

Giuseppe Aragno


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Un «fascista» all'Istituto per la Resistenza di Verona

Massimo Franchi

Tre mesi di carcere per istigazione all'odio razziale, leader degli skinhead, dirigente della Fiamma Tricolore, membro del gruppo musicale "Gesta bellica", che come pezzi culto ha canzoni dedicate a Erik Priebke ("Il capitano") e a Rudolph Hess ("Vittima della democrazia"). Quale curriculum migliore per far parte dell'Istituto per la resistenza di Verona? La splendida idea di nominare il 35enne Andrea Miglioranzi («Fascista? Per me è un termine molto caro») come rappresentate del Comune all'ente fondato nel 1998 che ha tra i compiti quello di «raccogliere testimonianze di partigiani» è venuta alla maggioranza del consiglio comunale. Ancora elettrizzati dalla fresca nomina dopo l'elezione a sindaco dell'astro nascente della Lega Flavio Tosi (quello che come prima cosa ha cacciato gli «zingari» dalla città), i consiglieri della destra si sono sentiti di osare. Dovevano nominare due persone.

La prima è stata Lucia Canetti di Alleanza Nazionale. E già ci sarebbe di che discutere. Ma per secondo hanno scelto lui, «il camerata Miglioranzi». Uno che era già conosciuto nel mondo del "white power rock", ma è diventato ancora più famoso per essere il primo in Italia a finire in carcere per la legge Mancino sull'istigazione all'odio razziale. Nel 1996: tre componenti del gruppo (oltre a Miglioranzi, c'è il leader Alessandro Castorina, ora segretario provinciale della Fiamma Tricolore) organizzano un'aggressione nei confronti di uno "sharp" (skinheads di sinistra), reo di essere l'ispiratore di alcune iniziative musicali multietniche. Le minacce sono chiare: «A Verona queste cose non le vogliamo, se ci provi ancora sei morto». I picchiatori sono di Napoli, i mandanti si limitano ad osservare il pestaggio. Con entusiasmo. La Digos li arresta e, grazie all'applicazione della legge Mancino, scontano in carcere quasi tre mesi.

Qualcuno a Verona, città medaglia d'oro per la Resistenza, si è opposto. Oltre allo scultore e sopravvissuto ai campi di concentramento Vittore Bocchetta («Qui è peggio del periodo di Hitler, a Verona manca totalmente la memoria storica»), è la senatrice di Rifondazione Tiziana Valpiana a organizzare la protesta. «Io sono anche componente del direttivo dell'Istituto e posso promettere che Miglioranzi non varcherà mai la soglia della nostra sede. Mi impegno in nome dei miei parenti morti a Mathausen. La sua nomina è in spregio alla resistenza e già lunedì chiederò a Oscar Luigi Scalfaro, come presidente degli enti di ricerca sulla resistenza, di chiedere l'annullamento della nomina». La senatrice Valpiana, poi, dietro Miglioranzi vede la mano di Tosi. «Sono sicura che l'idea è sua. Il nuovo sindaco vuole mostrarsi come uomo forte, come nuovo Gentilini (l'ex sindaco di Treviso, ndr) e per farlo arriva a provocazioni come quella di nominare un fascista pregiudicato a custode della memoria dei partigiani».

E difatti il neo sindaco di Verona (accomunato a Miglioranzi per una condanna, ancora non definitiva, per lo stesso reato) non si nasconde. «Le nomine sono del Consiglio comunale, ma li avrei votati anch'io se fossi stato presente. I due consiglieri nominati sono sicuramente persone preparate, con idee politiche magari diverse. Ma sono convinto che possano portare un confronto positivo all'interno dell'Istituto, non per riscrivere la storia o per fare del revisionismo, ma per approfondire alcuni aspetti sui quali fino ad ora c'è stata minore sensibilità». Oltre a Tosi, a Miglioranzi è stata espressa solidarietà dal presidente veronese di An Massimo Giorgetti. «In democrazia funziona così, non capisco lo sconcerto. E poi mi pare che il dopoguerra sia finito da un pezzo», ha commentato stupito al "Corriere di Verona".

Insomma, Miglioranzi (e Canetti di An) potranno dimostrare che i partigiani stavano dalla parte sbagliata e che i giusti stavano vicino Verona, nella Repubblica Sociale di Salò. Miglioranzi potrà farlo canticchiando le canzoni del suo gruppo. Come "Feccia Rossa": "feccia rossa/nemica della civiltà/ bestia senza umanità/ la celtica croce vincerà". Oppure "8 settembre '43": "una data senza perché/ è giunta l'ora della viltà/ un altro marchio di infamità/ Ma io sono camicia nera/ nel mio cuore una fede sincera".


Pubblicato il: 21.07.07


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VERONA CONVEGNO

SABATO 4 MARZO 2006



Ore 16:00 presso la sala "Erminio Lucchi" piazzale Olimpia n.3 (di fronte alla tribuna ovest dello stadio Marcantonio Bentegodi)
- Introduzione a cura di Andrea Miglioranzi (Associazione culturale VFS),Giuseppe Trimeloni(Alternativa Antagonista)
Interverra':
PAOLO SIGNORELLI



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Allegato B

Seduta n. 872 del 7/3/2001

Pag. 36713

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INTERNO

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento): 

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
con lettera ufficiale (protocollo n. 59 del 15 febbraio 2001), il presidente della regione Veneto, Giancarlo Galan, ha comunicato al signor Miglioranzi Andrea, uno dei leader del famigerato Veneto Fronte Skinheads, il riconoscimento del patrocinio ufficiale della regione Veneto per la sua iniziativa finalizzata alla formazione di un Osservatorio sulla giustizia;
il signor Miglioranzi è attualmente imputato per violazione della cosiddetta legge Mancino (decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito con modificazioni dalla legge 25 giugno 1993, n. 205) per istigazione all'odio razziale;
la suddetta iniziativa, volta alla eliminazione dalla legislazione italiana delle leggi Scelba e Mancino contro il razzismo e nazismo, ha visto il coinvolgimento di esponenti di Forza Nuova e di partiti della Casa delle Libertà e risulta essere improntata alla delegittimazione dell'azione preventiva e repressiva delle forze dell'ordine e della magistratura;
negli ultimi anni, le regioni del nord est italiano sono state teatro di episodi di cronaca e di manifestazioni di violenza a sfondo politico-razziale di cui si sono resi responsabili naziskin di lingua italiana, riconducibili a gruppi che hanno chiari collegamenti con il Fronte Veneto Skinheads e con Forza Nuova;
recentemente, il 24 febbraio 2001, Forza Nuova ha tenuto una manifestazione nella città di Trieste insieme ai neonazisti tedeschi dell'Npd contro la legge approvata dal Parlamento italiano per la tutela della minoranza slovena -:
quali le valutazioni del Governo con riferimento ai fatti sopra esposti e quali iniziative intenda assumere al fine di impedire che un'alta istituzione pubblica, quale una regione, possa offrire - quand'anche indirettamente - sostegno a gruppi eversivi che seminano l'odio razziale, in spregio della legislazione di civiltà che l'Italia si è data e ad iniziative tendenti a delegittimare l'azione delle istituzioni preposte al rispetto di tale legislazione. 

(2-02945)
«Mussi, Bonito, Schmid, Ruzzante, Soda, Peruzza, Manzato, Olivieri, Ruffino, Di Bisceglie, Buglio, Debiasio Calimani, Basso».