CONTRO NATURA


(...) Voto a favore della fiducia al Governo non certo per approvare
questa legge inutile. Se poi l'amico Russo Spena, che ha ingoiato
l'ampliamento della base di Ederle e che sta per ingoiare il
Protocollo del /welfare/, si accontenta di una norma che è la
ripetizione del Trattato di Amsterdam, facciamolo contento almeno per
una giornata! Tra qualche ora potrà essere chiamato a votare il
bombardamento di Belgrado o di Pristina, e lo voterà, sono certo che
lo voterà. /(Applausi dei senatori Battaglia Antonio e Libè)/.
(...) Con la scadenza del 10 dicembre - sempre che il caro amico
ministro degli esteri Massimo D'Alema, non riesca a prorogare il
termine - il Kosovo dichiarerà unilateralmente la sua indipendenza;
gli Stati Uniti seguiranno e la Germania che, dopo i turchi, ha come
massima minoranza i kosovari di etnia albanese, starà a guardare; e
noi lì non siamo a girare la testa dall'altra parte, come in Libano,
e non siamo neanche a distribuire scatolette; lì noi abbiamo la
giurisdizione su un terzo del Paese e abbiamo l'obbligo, conferitoci
dalle Nazioni Unite, di sparare contro chi turbi la tranquillità. Non
preoccupatevi, amici della maggioranza, la sinistra radicale voterà
anche a favore dei militari che sparano per la pace! /(Applausi dai
Gruppi FI, UDC, AN e LNP)/. Il Governo non cadrà neanche sul Kosovo!
(...) Per questo motivo, io voto a favore di tutto, di tutto, certo
che, se dichiarerò in pubblico che sono fedele al catechismo, che
insegna - io sono più moderato del catechismo - che tra i quattro
peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio c'è il peccato contro
natura, non ci sarà nessun giudice che avrà il coraggio di
condannarmi. /(Applausi dei senatori Tomassini, Baccini, Menardi,
Scalera, Follini e Boccia Antonio)/

(Francesco Cossiga nella sua dichiarazione di voto a favore del
governo Prodi, Senato della Repubblica Italiana, 6 dicembre 2007)