TERRORISMO PSICOLOGICO
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/foibe-ricordo/polemica-opuscolo/polemica-opuscolo.html
Insegnati perplessi dalla consegna di un testo con l'immagine di un
uomo legato a falce e martello con del filo spinato
Il sindaco di Roma: "E' stato un errore, sarà ritirato e sostituito
con quello che avevamo deciso di distribuire"
Foibe, agli studenti con Alemanno un opuscolo sui comunisti assassini
TRIESTE - Il viaggio organizzato dal Campidoglio dedicato alla civiltà
istriano-dalmata e alla tragedia delle foibe si è concluso con una
polemica per un opuscolo consegnato agli studenti romani. Il testo,
intitolato "1945 nascita dello Stato comunista iugoslavo: la logica
del terrore", di Paolo Albertini della Lega nazionale di Trieste
(associazione di esuli italiani), ha come immagine di controcopertina
un uomo sofferente e legato a una falce e martello da un filo spinato.
"Un errore" ha detto il sindaco, Gianni Alemanno, assicurando che
l'opuscolo sarà "restituito, ritirato e sostituito con il libro che in
origine avevamo scelto di consegnare agli studenti".
Nonostante lo stesso sindaco nei giorni scorsi abbia dichiarato più
volte che il viaggio a Trieste e in Istria non voleva rappresentare
una condanna al comunismo, l'opuscolo ha suscitato delle perplessità
tra gli insegnanti che confidano nello spirito critico dei ragazzi.
"Non mi sembra un'immagine all'insegna della pacificazione", ha
osservato una docente del Convitto nazionale; "non è certo un simbolo
di riconciliazione - ha aggiunto un'insegnante dell'istituto Marco
Polo - penso ci vorrebbe una maggiore preparazione storica da parte di
chi organizza i viaggi. I testimoni che abbiamo sentito in questi
giorni si intuiva che fossero di parte, ma siamo venuti qui per
conoscere ed è comunque meglio esserci che non esserci".
Le insegnanti si preparano comunque a compiere nelle classi un "esame
critico", nella convinzione - ha osservato un'altra docente del
Convitto nazionale - che "i ragazzi sanno ragionare con la loro testa
e in questo viaggio ci hanno dato una lezione di vita".
Getta acqua sul fuoco l'assessore alle Politiche educative e
scolastiche, Laura Marsilio: "abbiamo distribuito l'opuscolo preso dal
Centro documentale della foiba di Basovizza per poter dare qualcosa ai
partecipanti al viaggio, in attesa di consegnare quello che abbiamo
scelto come testo ufficiale, 'Il lungo esodo' di Raul Pupo. E' un
prodotto elaborato da un'associazione, ma intendiamo fare un lavoro
più completo e un approfondimento. Ci è sembrato giusto fare ascoltare
le voci delle associazioni degli esuli, che hanno il loro vissuto, le
loro ferite, ma anche comunque mostrato la voglia di andare oltre il
dolore".
Il testo, un volume di 13 pagine costituito dagli atti di un convegno
che si è tenuto a Trieste nel 2004, è stato curato da Paolo Albertini,
il presidente della Lega nazionale, che è la maggiore associazione
nazionale di esuli e ha sede a Trieste. Lo stesso albertini è stato
uno dei collaboratori cui si è affidato il Campidoglio per organizzare
il viaggio ed è stato tra i relatori che hanno spiegato ai ragazzi
alcune delle tappe della visita.
(15 febbraio 2009)
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/foibe-ricordo/polemica-opuscolo/polemica-opuscolo.html
Insegnati perplessi dalla consegna di un testo con l'immagine di un
uomo legato a falce e martello con del filo spinato
Il sindaco di Roma: "E' stato un errore, sarà ritirato e sostituito
con quello che avevamo deciso di distribuire"
Foibe, agli studenti con Alemanno un opuscolo sui comunisti assassini
TRIESTE - Il viaggio organizzato dal Campidoglio dedicato alla civiltà
istriano-dalmata e alla tragedia delle foibe si è concluso con una
polemica per un opuscolo consegnato agli studenti romani. Il testo,
intitolato "1945 nascita dello Stato comunista iugoslavo: la logica
del terrore", di Paolo Albertini della Lega nazionale di Trieste
(associazione di esuli italiani), ha come immagine di controcopertina
un uomo sofferente e legato a una falce e martello da un filo spinato.
"Un errore" ha detto il sindaco, Gianni Alemanno, assicurando che
l'opuscolo sarà "restituito, ritirato e sostituito con il libro che in
origine avevamo scelto di consegnare agli studenti".
Nonostante lo stesso sindaco nei giorni scorsi abbia dichiarato più
volte che il viaggio a Trieste e in Istria non voleva rappresentare
una condanna al comunismo, l'opuscolo ha suscitato delle perplessità
tra gli insegnanti che confidano nello spirito critico dei ragazzi.
"Non mi sembra un'immagine all'insegna della pacificazione", ha
osservato una docente del Convitto nazionale; "non è certo un simbolo
di riconciliazione - ha aggiunto un'insegnante dell'istituto Marco
Polo - penso ci vorrebbe una maggiore preparazione storica da parte di
chi organizza i viaggi. I testimoni che abbiamo sentito in questi
giorni si intuiva che fossero di parte, ma siamo venuti qui per
conoscere ed è comunque meglio esserci che non esserci".
Le insegnanti si preparano comunque a compiere nelle classi un "esame
critico", nella convinzione - ha osservato un'altra docente del
Convitto nazionale - che "i ragazzi sanno ragionare con la loro testa
e in questo viaggio ci hanno dato una lezione di vita".
Getta acqua sul fuoco l'assessore alle Politiche educative e
scolastiche, Laura Marsilio: "abbiamo distribuito l'opuscolo preso dal
Centro documentale della foiba di Basovizza per poter dare qualcosa ai
partecipanti al viaggio, in attesa di consegnare quello che abbiamo
scelto come testo ufficiale, 'Il lungo esodo' di Raul Pupo. E' un
prodotto elaborato da un'associazione, ma intendiamo fare un lavoro
più completo e un approfondimento. Ci è sembrato giusto fare ascoltare
le voci delle associazioni degli esuli, che hanno il loro vissuto, le
loro ferite, ma anche comunque mostrato la voglia di andare oltre il
dolore".
Il testo, un volume di 13 pagine costituito dagli atti di un convegno
che si è tenuto a Trieste nel 2004, è stato curato da Paolo Albertini,
il presidente della Lega nazionale, che è la maggiore associazione
nazionale di esuli e ha sede a Trieste. Lo stesso albertini è stato
uno dei collaboratori cui si è affidato il Campidoglio per organizzare
il viaggio ed è stato tra i relatori che hanno spiegato ai ragazzi
alcune delle tappe della visita.
(15 febbraio 2009)