Negligenza mortale 
testo di Paul Polansky sulle responsabilità dei governatori coloniali del Kosovo nell'avvelenamento e nell'apartheid della popolazione rom.
Si vedano le puntate precedenti:
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3919
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3933
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3946
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3956
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3966
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3979
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3986
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=3997
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=4006
http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=4018

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Negligenza mortale (XI puntata)


by Paul Polansky

[continua]


Saša Rašić


IL PREMIO OFFUSCAMENTO: mette in discussione le intenzioni, l'apertura e la trasparenza di un ministro del governo kosovaro riguardo al salvare gli zingari dei campi di Mitrovica sotto la sua giurisdizione.

Saša Rašić, Ministro per le Comunità ed i Ritorni nel Governo del Kosovo, è nato il 18-07-1973, nel povero villaggio serbo di campagna di Dobrotin, comune di Lipljan. Prima di diventare ministro del governo kosovaro, questo Serbo è stato vice ministro agli Affari Interni. Prima ancora ha lavorato come avvocato, interprete della KFOR britannica a Lipljan, ed assistente e coordinatore della polizia UNMIK a Lipljan e Priština.

Uno dei suoi compiti dopo essere diventato Ministro per le Comunità ed i Ritorni era di supervisionare ed evacuare i campi zingari che si trovano su terreni contaminati, la cui gestione è stata passata nel 2008 dall'UNHCR al governo del Kosovo. Nonostante i ripetuti rapporti dei media mondiali (BBC, International Herald Tribune, Washington Times, Aljazeera, Bild Zeitung, ZDF, ARTE TV, The Sun, ecc.) che richiamavano l'attenzione su questi "campi di morte", né Rašić né nessun membro del suo ufficio hanno mai visitato i campi. A tutt'oggi, il Ministro Rašić non ha ancora rivelato un piano per evacuare medicalmente i campi, come richiesto dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e da innumerevoli altre OnG.

Da quando è diventato membro del gabinetto del Primo Ministro Thachi, Rašić ha rifiutato di incontrare i giornalisti stranieri che volevano discutere il tema dei campi contaminati dal piombo, o la costruzione dei 60 appartamenti per IDP (Persone Disperse Internamente), nel villaggio di Laplje Selo dove gli zingari dei campi fuori dalla città di Mitrovica (che non hanno mai vissuto nel quartiere Fabricka a Mitrovica sud) potrebbero essere trasferiti. Nonostante fosse programmato come uno sviluppo multietnico dal ministero di Rašić, i 60 appartamenti sono stati assegnati soltanto a Serbi, che non hanno sofferto una situazione di minaccia alla vita come gli zingari sui terreni contaminati.

Sebbene in loco ci siano forti sospetti che chi ha costruito i 60 appartamenti ha costruito nel contempo sull'altro lato della strada un palazzo per il Ministro Rašić, anche se la stupenda casa in effetti esiste (l'ho fotografata), non credo ci sia una prova scritta che provi questo gossip. Sono sicuro che il governo del Kosovo ha già investigato su questi rumori locali senza sostanza e li abbia trovati infondati. Nondimeno, sarebbe conveniente che il Ministro Rašić ed il governo kosovaro fossero più trasparenti con i giornalisti e con il pubblico e, naturalmente, per salvare i Rom/Askali assieme ai vicini serbi del Ministro Rašić.

sasa.rasic@...



Ambasciata Svizzera a Pristina
Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione (SDC)
Società per i Popoli Minacciati (GFBV - sezione Svizzera)


PREMIO "NON FATE NESSUN RUMORE": disonora i summenzionati partner che rifiutarono di "fare rumore" a favore dei bambini zingari che soffrivano di livelli di piombo mortali negli ex campi ONU ora gestiti dal governo del Kosovo.

Poco dopo la morte di Jenita Mehmeti, quattro anni, per avvelenamento da piombo nel campo ONU di Zitkovavc, mi precipitai nell'ufficio SDC di Pristina e li supplicai di aiutarmi. Per due anni SDC aveva generosamente finanziato le mie classi per insegnare l'inglese ai Rom nelle enclavi serbe vicino a Pristina, ed anche nei quartieri Gabeli/Egizi a Peja e Gjakova. SDC aveva anche finanziato i miei piccoli progetti lavorativi per gli zingari di tutto il Kosovo.

La morte di Jenita non era stata causata soltanto dal terreno contaminato dove l'ONU aveva piazzato la sua famiglia, ma anche dal fatto che suo padre riciclava batterie d'auto nella loro baracca ONU. L'attività era stata approvata dai gestori del campo. I Serbi che gli portavano le batterie avevano una licenza rilasciata dall'ufficio ONU di Zitkovac. ACT (Agenzia Svizzera di Soccorso) e NCA (Norwegian Church Agency) che assieme amministravano il campo ONU ammettevano che le batterie per auto, consegnate di solito a mezzogiorno in un camioncino aperto, venissero scaricate dai bambini zingari che non avevano altro da fare. L'atteggiamento di NCA era che gli zingari trovassero un lavoro (di qualsiasi tipo) invece di essere parassiti, dipendenti dagli aiuti umanitari.

La mia richiesta all'SDC era di farmi finanziare piccoli progetti lavorativi per i campi Rom/Askali, così che non dovessero smaltire le batterie delle macchine. Sfortunatamente, l'SDC aveva appena cambiato il proprio capo missione. Ero sicuro che il capo precedente avrebbe istantaneamente approvato il mio progetto che salvava delle vite, ma il nuovo, una donna svizzera di nome Barbara Burri, rifiutò.

Non ne fui sorpreso. Per diversi anni come vice capo missione, aveva rifiutato di assumere personale delle minoranze, solo Albanesi. Il capo precedente dell'SDC a Pristina era imbarazzato per questo atteggiamento, ma fece con me un accordo. Fintanto che non mi lamentavo del rifiuto dell'SDC di assumere minoranze, avrebbe finanziato i miei progetti zingari. Ma il nuovo capo missione non la pensava così. Ero andato troppo oltre nel tentare di coinvolgere la Svizzera. L'SDC intendeva ancora aiutare gli zingari onesti che vivevano nelle enclavi. Ma non gli zingari che morivano nei campi ONU. Sarebbe stato troppo politico per la loro "mentalità svizzera neutrale". Dopo tutto, dove aveva l'UNHCR (gli amministratori dei campi della morte) il proprio quartier generale? A Ginevra, Svizzera.

Con l'Ambasciata Svizzera non andò meglio. Anche loro si rifiutavano di assumere dalle minoranze, solo Albanesi. Quando feci appello all'ambasciatore in carica per aiutare questi bambini che morivano di avvelenamento da piombo, mi disse di cercare dei fondi altrove. Farsi coinvolgere in un progetto che avrebbe potuto imbarazzare l'ONU o gli Albanesi, non era nelle corde della Svizzera.

Il mio terzo tentativo di cercare aiuto dalla Svizzera avvenne cinque anni più tardi, quando contattai la Società per i Popoli Minacciati, a Berna. Sin dall'estate 1999 l'organizzazione madre in Germania era stata attiva nel denunciare l'avvelenamento da piombo nei campi e a chiederne l'evacuazione assieme all'OMS ed altre OnG. Infatti, la GFBV tedesca aiutò mandando una TV della Germania (ZDF) e la Bild Zeitung nei campi per dare più risonanza possibile sulla sofferenza di quei bambini. All'inizio GFBV (Svizzera) mostrò appoggio per un'azione diretta, proponendo persino di tenere assieme a noi una manifestazione presso il quartier generale UNHCR a Ginevra. Ma dopo una visita in Kosovo e dopo discussioni con l'Ambasciata Svizzera a Pristina (che disse loro di non creare rumori attorno ai campi), GFBV (Svizzera) non solo rifiutò di appoggiare la nostra campagna ma convinse anche GFBV in Germania ad unirsi a loro nel non dare più risalto alla questione dei campi.

Adottando la medesima mentalità della II guerra mondiale, la neutralità rimane il modus operandi della Svizzera. E proprio come agli Ebrei venne impedito di entrare in Svizzera durante la guerra, così pure ai nostri bambini Rom/Askali veniva proibito adesso di entrare nei cuori e nelle menti dell'Ambasciata Svizzera e dell'ufficio SDC a Pristina.

Ancora, non ne fui sorpreso. Assumendo solo Albanesi per lavorare nei loro uffici; essendo uno dei primi paesi a riconoscere il Kosovo come uno stato indipendente; perché ora gli Svizzeri avrebbero voluto "salvare gli zingari" e mettere in imbarazzo il governo del Kosovo? Probabilmente gli Svizzeri avevano paura che salvare dei "gypos" nei "campi della morte" ora gestiti dagli Albanesi poteva causare uno sciopero del loro staff albanese.


Fine undicesima puntata

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Negligenza mortale (XII puntata)

by Paul Polansky

[continua]


Prof. dr. Alush Gashi


IL PREMIO MENGELE: disonora e disgrazia questo ministro della Sanità del Kosovo che rifiuta di svolgere i suoi dovere e richiedere l'immediata evacuazione medica dei campi contaminati dove più di 80 zingari sono morti per complicazioni dovute all'avvelenamento da piombo e dove ogni bambino nasce con danni irreversibili al cervello.

Se vuoi bere il miglior vino rosso in Kosovo, il prof. dr. Alush Gashi è l'uomo da tenere in considerazione nei "suoi giri". Nei ristoranti di Pristina il vino migliore non è mai sul menù. E' riservato soltanto ai "politicos" come Gashi, che è un grande intenditore. Vorrei soltanto che ponesse altrettanta attenzione ai bambini zingari che muoiono nei campi ONU, ora sotto l'amministrazione del governo del Kosovo e del suo ministero della salute.

Una volta bevvi con Alush in un ristorante esclusivo in un parco fuori Pristina. Stavamo discutendo con un comandante di marina degli USA degli attacchi nel marzo2004 di rivoltosi albanesi contro le enclavi delle minoranze. Alush era stato nominato dal parlamento del Kosovo per investigare sulle cause della rivolta. Alla terza o quarta bottiglia di squisito vino rosso, Alush confessò che l'attacco era stato così ben pianificato che non intendeva procedere oltre con le indagini. Avrebbe soltanto imbarazzato gli alleati del Kosovo se si fosse rivelato quali politici kosovari avevano organizzato i disordini. Invece, Alush ordinò un'altra bottiglia "del migliore" nascosto nella cantina del ristorante lontano dai normali clienti.

Alush Gashi è nato il 4 ottobre 1950. La sua biografia sulla pagina web del governo del Kosovo per i gabinetti ministeriali è molto approssimativa. Ma tramite una ricerca su Google ho trovato che Alush ha scritto di essere dottore in medicina, professore di anatomia, chirurgo generale ed una volta è stato professore assistente alla facoltà di medicina dell'Università di California a San Francisco. Ha anche dichiarato di essersi recato diverse volte in America e in Europa per scopi di studio ed è autore di testi professionali e scientifici pubblicati in Kosovo, Europa Occidentale ed America (non sono riuscito a trovarne nessuno). E' stato preside della facoltà di medicina a Pristina e consigliere per i Diritti Umani del dr. Rugova, l'ultimo presidente del Kosovo. Attualmente è membro del parlamento del Kosovo per il partito LDK e ministro della Sanità del Kosovo.

Andavo a trovare Alush molte volte nel suo ufficio di ministro della Sanità. Fummo buoni amici fino a quando non portai troppi giornalisti a vederlo a proposito dei campi zingari contaminati dal piombo, che ora erano di sua responsabilità. Due anni fa le sue ultime parole che mi disse furono: "Quei campi sono la mia priorità numero uno." Ma non ci andò mai. Nemmeno nessun membro del suo staff.

Alush una volta descrisse se stesso in un'intervista ad un giornale americano come "...un innocente medico che cerca di aiutare gli altri."

Un giornale britannico una volta scrisse "ALUSH GASHI è un uomo piccolo, asciutto, dagli occhi vivaci, un chirurgo, un guaritore."

Ma i riconoscimenti della stampa straniera sono finiti da quando Alush ora rifiuta di incontrare i giornalisti stranieri che cercano da lui risposte sui bambini zingari che muoiono nei campi di morte del governo del Kosovo. A volte Alush concede al suo addetto stampa di parlare coi giornalisti internazionali, ma quando questi menzionano i campi zingari l'intervista viene improvvisamente interrotta.

Anche se il prof. dr. Alush Gashi non è il salvatore degli zingari del Kosovo, è un grande entusiasta dell'America e dei valori americani. In un'intervista ad una pubblicazione di Washington DC, Alush ha detto: "...L'America ha dato ai membri di questa comunità dei Balcani conoscenza e simpatia per i valori americani. Gli Stati Uniti sono venuti in aiuto del Kosovo in risposta alla campagna di pulizia etnica del presidente dell'ex Jugoslavia Slobodan Milosevic, che intendeva sterminare qualsiasi popolo non-serbo dalla provincia. L'impegno americano in Kosovo è unico, a partire dall'aiuto umanitario pre-guerra... poi l'America inviò i suoi figli e le sue figlie a combattere Milosevic e le truppe serbe per salvare civili innocenti, a cui era capitato di essere musulmani... e creare le condizioni perché i Kosovari potessero tornare a casa, stabilire la democrazia e rimodellare il loro futuro. Sotto la protezione NATO i Kosovari sono ritornati a casa, ma gli Americani ed i loro alleati sono rimasti. Sono rimasti ed hanno continuato a supportare chi amava la pace e stava costruendo un Kosova post-bellico... costruendo scuole, ospedali, strade e moschee. Credo che gli Albanesi del Kosova amino l'America perché sono coscienti dei valori americani."

Sfortunatamente, anche i valori americani (assieme ad Alush) sono assenti nei campi zingari. Non solo l'ambasciata americana a Pristina ha rifiutato di chiederne l'evacuazione per motivi medici, come richiesto dall'OMS,  ma l'ambasciatore americano si è rifiutato di incontrarmi per discutere una soluzione sanitaria (vedi lettera seguente). Forse Alush Gashi, ministro della Sanità del Kosovo, i suoi valori li ha appresi dall'ambasciatore americano Christopher Dell.



Ambasciatore Cristopher W. Dell


6 luglio 2009

Spett. Ambasciatore Dell,

Sono un cittadino americano che ha lavorato in Kosovo dal luglio 2009 come capo missione della Società per i Popoli Minacciati. Il mio lavoro è stato quasi esclusivamente con i Rom kosovari, specialmente con quanti vivono dal settembre 1999 nei campi per IDP costruiti su terreni contaminati a Mitrovica nord. Dalla vostra udienza di conferma, vedo che siete a conoscenza di questa tragedia che dura da dieci anni.

Per diverso tempo, ho cercato senza successo di parlare con l'attuale ambasciatore americano a Pristina sulle adeguate cure mediche per questi Rom. Sfortunatamente, nessuno vuole discutere  di un'immediata soluzione sanitaria, solo di future rilocazioni, ancora molto lontane. Anche quanti sono stati reinsediati dal 2006 nella loro precedente mahala a Mitrovica sud, non hanno ancora ricevuto il promesso trattamento per avvelenamento da piombo.

Ci sono precedenti in Kosovo per salvare migliaia di vite di vite di Albanesi e Serbi con l'immediata evacuazione, quando le loro vite erano in pericolo. Tuttora per questi Rom di Mitrovica che hanno i più alti livelli di piombo nella storia medica, non è stata considerata nessuna evacuazione d'emergenza.

Riguardo al reinsediamento, Mercy Corps non intende iniziare la costruzione delle 50 case prima di settembre, e soltanto se i test sulla tossicità del terreno (ancora da fare) saranno negativi. Nel contempo, MC rifiuta di rivelare qualsiasi piano sanitario. Come Ambasciatore americano in Kosovo, ritengo Lei possa incoraggiare il governo del Kosovo, Mercy Corps, USAID, UE/CE a salvare questi poveri Rom. Non soltanto abbiamo avuto già tra di loro 82 morti (molti di loro bambini) su questi terreni contaminati, ma secondo un dottore tedesco che li ha visitati e analizzato i risultati dei test, ogni bambino concepito nascerà con danni irreversibili al cervello.

Spero, Ambasciatore Dell, che lei mi riceva per discutere un'urgente soluzione medica prima che sia troppo tardi per salvare questi bambini.

In fede,

Paul Polansky

Il senatore USA Russ Feingold ha inviato la mia lettera assieme ad una sua presentazione, chiedendo all'ambasciatore Dell di ricevermi. L'ambasciatore Dell non ha mai risposto.

Fine dodicesima puntata


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Negligenza mortale (XIII puntata)

by Paul Polansky

[continua]


Dr. Sergey Shevchenko


[FOTO] Il Percorso della Salute del dr. Shevchenko costruito accanto ai cumuli di scorie tossiche che attorniano i campi zingari. I cartelli sono in inglese, serbo ed albanese. In inglese dicono: Inala l'odoure (sic) della salute. E' una sfida per te. VINCILA. L'esercizio creato per un corpo sano.


IL PREMIO "PERCORSO DELLA MORTE": disonora e disgrazia quel dottore ONU che approfittò finanziariamente della costruzione di impianti sportivi su terreni contaminati.

Non tanto tempo fa, chiesi ad un incaricato dell'UNMIK chi avrebbe perseguito per questa tragedia dei campi zingari contaminati da piombo. Senza esitazione, mi disse: 1- il dr. Kouchner per aver messo lì gli zingari; 2- Norwegian Church Aid per aver amministrato i campi senza riportare un decesso o senza aver poi protestato; 3- il dr. Shevchenko per essersi riempito le tasche di soldi con i progetti sportivi realizzati su terreni contaminati.

Il dr. Shevchenko, un optometrista, era il dottore ONU incaricato di Mitrovica nord, che includeva due dei tre campi originari (Cesmin Lug e Kablare). Alcuni del suo staff dicono che è un russo originario di Vladivostok e gira con un passaporto diplomatico russo, ma che vive oggi a Vancouver, BC, Canada. Però, nel 2005 disse all'avvocato americano Dianne Post di avere passaporto canadese.

Ma la cattiva fama del dr. Shevchenko è dovuta al "Percorso della Salute". Ispirandosi ad un parco della salute in Canada, Shevchenko costruì il suo Percorso della Salute su un terreno contaminato tra i campi zingari di Kablare e Cesmin Lug ed i 100 milioni di scorie tossiche la cui polvere per molti giorni ricopriva i campi. Il dr. Shevchenko trasformò un vecchio sentiero di 1,5 Km. in un percorso di jogging tossico ed installò anche barre per gli esercizi accanto al cammino, più una rete da basket e due porte improvvisate da calcio. Pose cartelli blu di due metri con scritte in bianco, firmati dall'ONU in tre lingue, incoraggiando i locali a "respirare l'odore della salute". Gli esercizi, aprire i polmoni, permette a più polvere tossica di entrare nel corpo, ma questo non era menzionato sopra la firma dell'ONU.

Secondo il suo staff ONU, Shevchenko raccolse 66.000 euro per costruire queste infrastrutture sportive, pagandole però ai contraenti locali che le costruirono solo 10.000 euro. Incoraggiato da come fosse facile ottenere fondi per "progetti zingari", il dottore-affarista Shevchenko scrisse allora un progetto da 300.000 euro per costruire più baracche sui terreni contaminati per rifugiati zingari, a favore dei rifugiati che l'ONU stava rimpatriando dalla Serbia. Secondo il suo staff locale il nostro optometrista in orgasmo da sviluppo aveva un contraente serbo locale che intendeva costruire le baracche per 100.000 euro. Quando venne chiesto loro (il suo staff) su perché non premessero per dar luogo ai lavori, mi dissero che avevano così paura di perderlo. Shevchenko lasciò il Kosovo prima che il suo progetto dei baracche venisse approvato.



KAAD (Kosovo Agency for Advacacy and Development)


IL PREMIO DIETA SPECIALE: disonora questa OnG di Pristina che ha amministrato il campo zingaro di Osterode dal dicembre 2008, ma sta facendo pochissimi sforzi per tenere in vita i bambini.

Non ho mai pensato che potesse esserci un amministratore di campi peggiore di Norwegian Church Aid nel non curarsi se i bambini dei campi zingari vivessero o morissero. Ma questa OnG albanese a contratto e finanziata dal governo del Kosovo, potrebbe essere di parecchio peggiore. Ergin Salihi, bambino di nove anni, è entrato ed uscito sette volte dall'ospedale negli ultimi anni per insufficienza renale causata da malnutrizione e debolezza del sistema immunitario causata da avvelenamento da piombo. Suo fratello Robert, cinque anni, è in condizioni persino peggiori. Senza una dieta adeguata, dicono i dottori locali, non vivranno a lungo. Sino a settembre 2009, KAAD ha fornito la dieta speciale al costo di 7 euro al giorno. Da settembre, KAAD ha sospeso la somministrazione dicendo di non potersela permettere.

Quando Human Rights Watch (l'OnG internazionale con base a New York) a novembre 2008 visitò i campi, parlò con una dottoressa part-time del campo, Javorka Jovanovic, che dichiarò che era impossibile distinguere tra cause mediche dipendenti solamente dal piombo e quelle semplicemente collegate alla povertà e alla deprivazione. Aggiunse che la combinazione dei due fattori peggiorava sempre di più ogni condizione. Tuttavia, notava nei bambini su base giornaliera i sintomi da contaminazione come rachitismo, nervosismo, fatica ed epilessia. Disse che l'avvelenamento da piombo stava rendendo i bambini più vulnerabili alle altre malattie.

La dottoressa Jovanovic sentiva che la cattiva salute dei bambini peggiorava a causa della loro dieta. Molte, se non la maggior parte, delle famiglie vanno a cercare il cibo nei container delle discariche cittadine. Nel 2002 ACT/NCA interruppero tutti gli aiuti alimentari ai campi, dicendo che gli zingari ne rivendevano una parte per comprarsi le sigarette. Gli zingari ammisero di vendere alcuni degli aiuti, ma soprattutto per comprare le scarpe perché i bambini potessero andare a scuola. Nondimeno, tutti gli aiuti alimentari vennero fermati nel 2002.

Tutte le madri del campo si sono lamentate con KAAD sulle cattive condizioni igieniche e per la dieta che sta esacerbando la situazione sanitaria dei più vulnerabili, i bambini sotto i sei anni d'età e le donne incinte. La dottoressa Jovanovic ha detto che la concentrazione di malattie nei campi rende la situazione medica senza paragoni con nient'altro che abbia mai visto nei suoi 35 anni come dottoressa.

Anche se KAAD ed il governo del Kosovo non sono responsabili per la costruzione di questi campi su terreni contaminati, furono gli Albanesi che allontanarono gli zingari dalle loro case dopo che le truppe NATO francesi avevano occupato la città. Punire ora i bambini nati lì dopo la guerra appare una rivincita senza senso. Ma è quello che sta succedendo adesso. Altrimenti perché KAAD dovrebbe interrompere  la dieta speciale del novenne Ergin? Sicuramente KAAD che mantiene uno staff di 42 persone ed è finanziata dal governo del Kosovo può permettersi 7 euro al giorno per salvare Ergin ed i suoi fratelli. Nessuno in Kosovo, KAAD specialmente, sembra comprendere che la negligenza dolosa verso i bambini è un crimine.

Fine tredicesima puntata