6 febbraio 2013
Il Presidente dell’Accademia per i Problemi Geopolitici di Mosca, il generale russo Leonid Ivašhov ha dichiarato nell’intervista per il portale IN4S, che il Montenegro con l’adesione alla NATO sarebbe diventato solo carne da canone per la realizzazione degli obiettivi di conquista di tale alleanza militare.
Il generale Ivašhov è uno dei più importanti esperti militari russi ed è noto perchè nel 1999 è stato il primo ad entrare nel Kosovo e Metohija con le truppe russe della SFOR ed aveva occupato l'aeroporto Slatina presso Priština.
Egli è noto all’ opinione pubblica anche perchè è stato uno dei testimoni di difesa nel processo contro Slobodan Milošević nel Tribunale dell’ Aja.
Ivašhov per il portale IN4S parla di come occupò l'aeroporto di Priština prima della NATO, dei piani di conquista dell'Alleanza, sul rientro della Russia nella scena globale, sui nuovi rischi per la sicurezza e sui rapporti tra Podgorica e Mosca.
Egli ha detto che la Nato è un'organizzazione criminale e che il Montenegro con l'adesione a tale alleanza militare sarebbe entrato nella compagnia dei criminali.
''La NATO è un organizzazione criminale internazionale che viene pagata per saccheggiare, e come in qualsiasi struttura criminale, occorre collegare con il sangue il maggior numero possibile dei paesi alleati. Quale vantaggio ci sarà per il Montenegro non oso dire, però bisogna che ogni cittadino montenegrino sappia che il loro paese è invitato ad aderire al gruppo dei banditi e che saranno costretti a saccheggiare altri popoli, ad ammazzare civili, cioè ad attaccare altri paesi com'è successo alla Yugoslavia, Irak, Libia oppure come succede ora in Siria…'', ha dichiarato Ivašhov.
Egli ha sottolineato che alla NATO interessa solo che i cittadini del Montenegro diventino carne da cannone per la realizzazione degli obiettivi di conquista, di tale alleanza militare.
''…Loro hanno bisogno di carne da cannone, hanno bisogno dei soldati che al posto di quelli inglesi o americani lotteranno per gli interessi dei potenti, per gli interessi degli USA, di Gran Bretagna e forse anche di qualche altro paese. Non vedo nessun vantaggio per il Montenegro se aderisce al gruppo di banditi qual'è la NATO'', ha detto Ivašhov.
NATO gruppo di banditi
Egli non ha escluso la possibilità che i soldati del Montenegro, se entra nella NATO, un giorno si trovino davanti nell'attacco alla Russia.
''…Gli americani non vogliono combattere di persona contro di noi, loro vogliono che lo facciano gli europei, forse non in una guerra grande, ma negli scontri minori con la Russia. E il fatto che quando ci sono truppe di vari paesi sul terreno, nessuno ti chiede se sei serbo, montenegrino o inglese. Però, se il Montenegro entra nella NATO, i primi che saranno mandati in guerra contro la Russia saranno i nostri fratelli slavi. Per loro è di grande importanza geopolitica rompere l'unità dei popoli slavi e di provocare sangue tra gli slavi. Ciò è realimente possibile. A tale scopo loro ora avviano le misure nei Balcani ed in tutto il mondo Slavo/ortodosso, misure per ostacolare la nostra unione spirituale, e con il sangue fraterno versato, ciò lo renderebbe possibile…'', ha ammonito il generale russo.
Ivašhov ha sottolineato che Russia e Montenegro attualmente non hanno rapporti particolarmente stretti.
''…Se però ci ricordiamo del passato più lontano, se ci ricordiamo di Njegoš e dei tempi più remoti, allora davvero c'erano rapporti di fratellanza e alleanza, mentre oggi possiamo vedere che, sotto l'influenza dell'Occidente, anche in Russia qualche volta succedono cose non normali.
Ma la Russia oggi si raccoglie, si prepara per la strada futura da prendere per agire in modo forte e potente. La Russia è la madre degli slavi e questa madre oggi e presa dai propri problemi e si è un pò stancata. Non è proprio forte, per cui i figli slavi si sono deviati un pò, alcuni desiderano aderire alla NATO, altri da altre parti. Questa divisione è temporanea. La vita ci costringerà ad agire insieme come nel passato..'', ha detto.
Secondo le sue dichiarazioni, le multinazionali occidentali di proposito ''soffocano'' le economie dei paesi slavi.
'…Oggi siamo testimoni di questo anche in Montenegro. Loro dicono: noi vi daremo i crediti, però vivere di crediti e fondare l'economia solo sul turismo è una favola.
Bisogna sviluppare una produzione propria, ma come vedo in Montenegro oggi non producono nemmeno succhi che però importano dall'Italia come purè importano l’acqua minerale…'', ha dichiarato Ivašhov.
Rientro della Russia
Egli ritiene che la NATO sia una organizzazione per occupare il mondo, per creare una dittatura globale finanziaria basata in primis sulla potenza militare.
''…A che cosa serve oggi la NATO? Chi sarà ad attaccare l'Europa o gli USA? La NATO non è adeguata per la lotta contro attacchi teroristici, l’immigrazione illegale o, per esempio, contro il mercato della droga. Questa alleanza militare è un forte, potente strumento per occupare il mondo. La NATO è uno strumento delle potenze finanziarie globali che sognano di sottomettere il mondo con la gestione del denaro…'', ha aggiunto Ivašhov.
Per questi motivi, egli ritiene che la Russia è un obiettivo dell'Occidente cioè dell'elite anglosassone.
''…Prima di tutto, la Russia è molto ricca di risorse e il 21° secolo sarà il secolo di lotta per le risorse minerarie, i mezzi di energia, il controllo delle comunicazioni strategiche, come pure per il controllo delle aree di importanza chiave. D'altra parte la Russia spaventa l'Occidente con la sua storia, il suo passato glorioso; perchè la Russia ha difeso l'Europa dall'invasione delle orde mongoliche e tartare, perchè l'ha liberata da Napoleone, da Hitler. L'Europa cioè i leader europei immemori ed oggi elite dell'Occidente, temono che la rinascita della Russia, che in effetti avverrà. La Russia rinascerà e cambierà il mondo a vantaggio della giustizia…'', ha ribadito Ivašhov.
Secondo il generale, l'Occidente teme che la Russia diventera nuovamente leader dell'umanità dei popoli, assieme a Cina, India, America latina e Africa.
''…La NATO è lo strumento dell’oligarchia finanziaria globale che sogna di sottomettere il mondo con la gestione del denaro…''
Ivašhov ritiene che la civiltà occidentale si sia dimostrata come la civiltà mondiale più brutale, che funziona mediante la forza e la rapina.
''…La civiltà occdentale vive e si sviluppa grazie ai tassi d'interesse, derubando altri popoli, cioè grazie alle risorse di tutto il mondo. Prima di parlare dell'uso delle risorse russe, consiglierei alla Madelein Olbright di fermare questo orrendo abuso dell'Occidente, di fermare il saccheggio di altri popoli, di vivere dal proprio lavoro, delle proprie risorse.
La Russia non nasconde le proprie risorse nella tasca, è disponibile, sulla base della giustrizia, a mettere le sue riserve a disposizione di altri paesi, ma la Russia non può non pensare alle generazioni future…''.
Ivašhov vede grandi potenzialità nell'alleanza euroasiatica tra Russia, Cina e India.
Parlando dell'occupazione dell'aeroporto di Priština nel 1999, Ivašhov ha detto che in quella situazione non c'era pericolo di scontro con la NATO perchè i membri di questa alleanza militare avevano timore delle forze russe e dell'esercito yugoslavo di allora.
''…Avevamo misure di sicurezza adeguate. Primo: il Consiglio della NATO non era unanime a tale proposito. Tedeschi, greci, italiani, ed io ritengo anche qualche altro paese membro, non erano disponibili a votare per la guerra con la Russia. Ed avevamo anche un'altra misura di sicurezza: sapevamo che nel caso in cui avessero iniziato a spararci, noi avremmo invitato l'esercito yugoslavo ad appoggiarci …'' ha dichiarato.
Ivašhov ha detto che il comando supremo dell'esercito yugoslavo erano completamente disponibili ad essere dalla parte russa nel caso dello scontro.
''….Quando ho presentato la relazione al ministro di difesa russo, e lui al presidente della Russia, loro mi hanno detto che questa era una misura di sicurezza principale. Le forze della NATO erano costrette ad un'operazione via terra della quale avevano grande preoccupazione...”
Secondo lui, l'occupazione russa dell'aeroporto di Priština è stata realizzata in conformità al piano internazionale e c'erano anche le misure di sicurezza citate, in caso di attacco, per questo il comando di brigata inglese ha chiesto le trattative.
“…Gli inglesi hanno trascorso la prima notte nel nostro campo perchè avevano paura dall'attacco dei serbi e degli albanesi. Avevano paura per le loro vite, avevano paura dagli albanesi ed anche la paura di una guerra contro le forze unite di Russia e Serbia. Ritengo che tutto ciò fosse normale, naturale, e noi naturalmente, abbiamo portato il battaglione in accordo con i dirigenti della RFJ e del Presidente Slobodan Milošević, per cui i nostri eserciti hanno agito in armonia ed in comune accordo…’’, ha detto Ivašov.
Ha aggiunto che tutta l'operazione di occupazione dell'aeroporto Slatina di Priština aveva l'appoggio dei dirigenti russi e del presidente.
“…Abbiamo avuto l'autorizzazione però siccome si trattava di un'operazione militare, non lo sapeva nessuno eccetto un gruppo ristretto del comando militare. Non lo sapeva nemmeno il ministro degli affari esteri… per possibile ''fuoriuscita'' delle informazioni. E immaginate, già da sei ore il nostro battaglione, dalla Repubblica Srpska andava verso il Kosovo, e la NATO non ne sapeva nulla, perchè noi ancora abbiamo la capacità slava d'ingegnarsi e possiamo sempre ingannarli…'', ha aggiunto sarcasticamente il generalo russo.
Famiglia slava
Ivašhov ha raccomandato al popolo serbo che bisogna sospendere gli scontri interni e di accostarsi alla propria famiglia slava, cioè di dedicarsi di più ai valori ortodossi.
Ivašhov ha fatto parte di una numerosa delegazione russa che recentemente ha partecipato al funerale del diplomatico yugoslavo, da molti anni a Mosca, Borislav Milošević.
‘’…Abbiamo desiderato esprimere il rispetto verso Borislav Milošević, perchè lui ha combattuto per l’unità dei popoli slavi e per un insieme ortodosso concorde. Ha combattuto contro l’aggressione, contro il fascismo della NATO e perciò la Russia gli ha dato l’addio come ad un amico e figlio fedele…’’, ha dichiarato.
Il generale russo ha aggiunto che ritiene che Borislav Milošević abbia meritato il rispetto dei serbi e montenegrini.
‘’…Mi pare che da parte dell’opinione pubblica serba e montenegrina questo dovere sia stato esercitato soltanto dal metropolita Amfilohije con la chiesa. I presidenti serbo e montenegrino non hanno fatto condoglianze alla famiglia, non c’erano i loro rappresentanti, ma è una cosa loro personale. E’ un fatto che riguarda la ‘’…loro coscienza, la loro umanità..’’, ha detto il generale Ivašhov.
Da IN4S, tramite Forum Belgrado
Traduzione di Rajka V. per Forum Belgrado Italia/CIVG