Coordinamento Nazionale
per la Jugoslavia
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FIRENZE
13 MAGGIO 1999
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foto di Matteo Zamboni
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Su YouTube i video delle grandi
manifestazioni
A
shameful verdicte delle violenze contro i manifestanti il 13 maggio 1999 a Firenze: http://www.youtube.com/watch?v=myG-NmLP_M8 http://www.youtube.com/watch?v=KSGqYrMlV1k http://www.youtube.com/watch?v=oyIC4zsYFeg AGGIORNAMENTI 2010 Finalmente buone notizie dal processo per i fatti del 13 maggio 1999 Da:
Comitato 13 maggio 1999
Oggetto: L'appello ha funzionato! Grazie! Prescritti i 13 condannati a Firenze Data: 05 novembre 2010 15.23.15 GMT+01.00 Cari/e tutti/e, Grazie per aver sottoscritto il nostro appello [Giustizia ed equità per chi manifestò contro la guerra: vedi anche qui - con tutte le firme - oppure su JUGOINFO]. Stamane la sentenza d'appello ha riconosciuto le attenuanti, che non erano state concesse in primo grado, e pertanto il reato di resistenza è andato in prescrizione. Continuiamo a pensare che manifestare contro la guerra non sia reato, così come il subire una immotivata carica da parte delle forze dell'ordine. In ogni caso l'importante è che per i 13 imputati è finito un incubo! Grazie per l'adesione all'appello, che ha raggiunto le duemila firme, ed è stato portato in aula dagli avvocati difensori. Il Comitato 13 maggio 1999 Il 28 gennaio 2008 tredici imputati nel
processo per i fatti del 13
maggio 1999 sono stati condannati in primo grado a sette anni di
carcere per "resistenza aggravata".
Per il 5 novembre 2010 la Corte d'Appello di Firenze ha fissato l'udienza di secondo grado che dovrà esaminare il ricorso presentato dalla difesa degli imputati. Si presentano qui materiali e comunicati sulla vicenda. Il 23 ottobre 2010 si tiene al CPAFiSud una giornata di solidarietà con gli imputati e di controinformazione. Alle 16.30 assemblea e dibattito con l' Avv. Giuseppe Pelazza. Alle 21.00 cena di solidarietà. Alle 22.30 concerto. Le iniziative di solidarietà proseguono in autunno e nell'inverno 2008-2009 con cene e concerti, come quello del 10 aprile. La tarda primavera del 2008 è dedicata ad iniziative di solidarietà: la VI Tre Giorni di musica popolare, il concerto della Banda Bassotti, lo spettacolo teatrale Ingannati. Manifestazione del primo marzo; millecinquecento partecipanti - 2 marzo 2008. Solidarietà da Napoli da parte del Collettivo Internazionalista - 28 febbraio 2008. Il re è nudo! il sito di processo al processo, con filmati e documentazione - 21 febbraio 2008. Manifesto e comunicato di convocazione per la manifestazione del primo marzo - 21 febbraio 2008. Solidarietà dal PRC - Università ai tredici condannati - 19 febbraio 2008. Comunicato di Peace and Justice, statunitensi contro la guerra (Roma) - 18 febbraio 2008. Assemblea cittadina e mobilitazione contro le condanne - 15 febbraio 2008. La notizia arriva in Germania: articolo dal Berliner Umschau - 13 febbraio 2008. Solidarietà di delegati RSU all'Azienda Sanitaria di Firenze - 10 febbraio 2008. Solidarietà dagli Americani contro la Guerra - 9 febbraio 2008. Solidarietà dalla RSU dell'Università di Firenze - 6 febbraio 2008. Volantino / manifesto di solidarietà sottoscritto da CPAFiSud, Cantiere Sociale K100 Fuegos, Voci dalla Macchia, Rete degli studenti medi fiorentini, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Collettivo di Economia FuoriLOGO, realtà ed individualità anarchiche fiorentine - 4 febbraio 2008. Condannati a 7 anni per aver manifestato contro la guerra, la feature di Indymedia Toscana sull'argomento; contiene anche il link per il video delle cariche e per le attestazioni di solidarietà. - 1 febbraio 2008. Solidarietà della FLC-CGIL Firenze - 30 gennaio 2008. Aggravante politica e sentenza collettiva, comunicato del CPAFiSud sulla sentenza di primo grado - 30 gennaio 2008 Rassegna stampa (I), - 29 gennaio 2008 Solidarietà dalle RdB - CUB di Firenze, - 29 gennaio 2008 Comunicato di CoBas e M.A.T. sulla sentenza del 28 gennaio 2008 - 29 gennaio 2008 Concerto per gli imputati del maggio '99 - 27 gennaio 2008 La manifestazione del 26 gennaio, tremila persone in piazza a Firenze contro la repressione e la criminalizzazione dell'opposizione di classe - 26 gennaio 2008 Mobilitazione per il 26 gennaio, la manifestazione convocata a Firenze - 16 gennaio 2008 Sostegno ai processati per la lotta antimperialista! - 13 Gennaio 2008 AGGIORNAMENTI 2008 13 Italians sentenced to 7 years each for having demonstrated against Nato’s attack on Yugoslavia On May 13, 1999, when the bombing raids against Yugoslavia were in full swing, anti-war protesters took to the streets of Florence, Italy, among them also a contingent of the anti-imperialists. The police attacked the demonstration heavy-handedly injuring also the then member of Tuscany’s regional parliament, Orietta Lunghi. A law suit filed by her against the police was turned down by the judiciary. Meanwhile the police in return accused 13 protestors for having committed civil disorder. On January 28, 2008, the judge handed down the sentences: seven years imprisonment for all of them. Though Italy is known for its politically biased judicial system, nevertheless this sentence is widely regarded as to be exceptionally high. The Florentine section of the Anti-imperialist Camp wrote in a press communiqué dated January 28, one day after the scandalous verdict: “Yesterday’s sentence is one of a police state waging war. While those who should have been persecuted for having committed war crimes in the aggression against Yugoslavia violating §11 of the constitution remain in top governmental charges, those who fought against these crimes are being sentences to seven years. This monstrosity can only be explained with the permanent war under US leadership attacking international law and sidelining also those of the national states.” Source: Anti-imperialist Camp www.antiimperialista.org
No war contro il Kosovo, 13 condanne a
sette anni
Novantuno anni di condanna contro il
movimento antiguerra fiorentino Comunicato della Rete nazionale Disarmiamoli! 28/01/2008
Comunicato congiunto del Movimento Antagonista Toscano e della Confederazione Cobas sulle condanne agli attivisti fiorentini che manifestarono contro la guerra nei Balcani il 13 maggio 1999. 31 gennaio 2008 La realtà supera sempre la fantasia A Firenze come nella Grecia dei colonnelli 13 condanne a 7 anni per resistenza! Il Tribunale di Firenze ha deciso di abolire ogni unità di misura ed ha condannato a sette anni di reclusione i tredici imputati per gli incidenti al Consolato USA del 13 maggio 1999 in occasione dello sciopero/manifestazione indetto dal sindacalismo di base contro la partecipazione dell'Italia alla guerra nei Balcani. Sette anni per aver preso un sacco di legnate a mani nude. Sette anni a conferma che nella società contemporanea non c'è più misura. Nello sfruttamento come nelle sentenze dei tribunali. Sette anni vengono dati per omicidio (con le attenuanti). Cinque per banda armata. Qualche manciata di mesi per stupro, nulla per gli omicidi sul lavoro. Non parliamo della signora Dini e dei suoi traffici internazionali finiti con una pena abbondantemente sotto l'indulto. Questi giudici ci fanno tornare in mente i colonnelli greci e lo Shakespeare di "Misura per misura": viviamo la nostra contemporaneità nella svalutazione dei valori, dunque il dramma è quanto mai attuale.. La Magistratura interpreta la crisi verticale della rappresentanza politica, quella società dello spettacolo andata in onda anche pochi giorni fa al Senato, e della sua incapacità di controllare spinte e conflitti sociali. Non si deve manifestare, tanto meno contro la guerra. E poi, se al governo c'è il centrosinistra è ancora più grave, viene meno ogni "giustificazione politica". E' il trend giudiziario di Genova e di Cosenza. E' l'altra faccia del delirio securitario che vuole incarcerare tutti i romeni che scappano dalla Romania a causa dei "nostri" imprenditori arrivati a sfruttare la forza lavoro locale per 80 euro al mese. A Firenze c'è la mano precisa dei DS in questa sentenza. Dopo aver riesumato le ordinanze (1933) del Podestà per deportare i lavavetri, hanno dichiarato la guerra ai poveri colpevoli di avere cattiva incidenza sul turismo, come se Firenze non fosse una città internazionale e cosmopolita. Ed ora indicano nelle case occupate, nei richiedenti asilo che esodano dalle guerre il prossimo nemico da colpire. La città va affidata a guardie pretoriane che devono esercitare il controllo assoluto non solo sui movimenti, ma sui corpi e sulle menti, perchè cresce la marea dei senza reddito, senza casa, senza cittadinanza e che devono rimanere anche senza voce. Queste sentenze vogliono sancire lo slittamento del conflitto sociale all'interno della normativa penale. Imputate/i capri espiatori, diversificati per provenienza ed estrazione, per poter esercitare su di loro una giustizia altrettanto diversificata. Per sperimentare la tenuta di "nuovi" reati, quali devastazione e saccheggio, mantenendo i "vecchi" resistenza e danneggiamento. Daremo vita ad una campagna nazionale su questa sentenza capace di coinvolgere tutto quanto si muove nella società italiana per garantire la libertà di movimento e la demolizione di questa e delle altre sentenze. RICORDIAMO I FATTI Il 13 maggio 1999 lo sciopero delle organizzazioni di base fu un grande successo (a Firenze 3.000 in piazza). Lo sciopero dimostrò la possibilità di lottare contro la guerra NATO nei Balcani, guerra sostenuta dal governo di allora, guidato da D'Alema, e definita da CGIL-CISL-UIL "una contingente necessità". A corteo concluso davanti al Consolato Americano partirono, senza preavviso, durissime cariche poliziesche: candelotti sparati ad altezza d'uomo, 5 manifestanti costretti alle cure ospedaliere, mentre tanti altri contusi evitarono gli ospedali. L'atteggiamento delle forze dell'ordine fu conseguente alla circolare D'Alema-Iervolino ("perché non vengano tollerate manifestazioni contro basi militari e sedi governative"). Un paese in guerra adegua il comportamento della propria polizia alla situazione bellica. Un video mostrò l'esatta dinamica delle cariche - video ripetutamente fatto vedere dalla trasmissione "Striscia la notizia", anche, strumentalmente, nei confronti del centrosinistra al governo. Già le richieste del pubblico ministero apparivano SURREALI: dai 4 ai 5 anni per "resistenza a pubblico ufficiale". La sentenza dimostra che ancora una volta la realtà supera la fantasia! Movimento Antagonista Toscano -
Confederazione Cobas
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