|
Sretna Nova Godina! Buon
Anno Nuovo, a tutti gli jugoslavi e gli
amici della Jugoslavia!
... Stavolta però andiamo
oltre gli auguri di rito e parliamo un po' di noi.
Di solito non lo facciamo mai, perché è nostro
costume quello di non passare tempo a guardarci
l'ombelico; una volta tanto però facciamo una
eccezione, a confermare la regola.
La recente Assemblea dei
Soci della nostra ONLUS, con la quale abbiamo
concluso il 2016, ha preso decisioni importanti che
vi vogliamo comunicare.
Nel corso dell'anno abbiamo
ricevuto una importante donazione a seguito delle
volontà testamentarie di Giuseppe
Torre, compagno attivo nel movimento
contro la guerra, sensibile alle questioni
internazionali e amico dei popoli jugoslavi e del
popolo serbo in particolare, deceduto nel 2014.
Torre ci ha chiesto infatti espressamente di "difendere i
Serbi accusati presso il Tribunale Speciale
dell’Aia e far conoscere all’opinione
pubblica cos’è veramente quest’istituzione:
un insulto al diritto, alla giustizia e
al senso d’umanità, creato dai vincitori come
corollario e parte integrante delle loro
guerre."
Abbiamo perciò potuto
articolare una
serie di nuovi progetti che inizieranno a
realizzarsi nel 2017: abbiamo stanziato fondi
per le attività connesse alla critica del "Tribunale
ad hoc" dell'Aia; abbiamo deliberato di acquisire
una sede sociale nella quale allestire una
Biblioteca e un Archivio; abbiamo disposto
contributi di solidarietà per alcuni Comuni
dell'Italia centrale colpiti dai recenti terremoti,
nei quali vanno tutelate le memorie della presenza
degli antifascisti jugoslavi nel 1941-'44; abbiamo
un po' di risorse per l'avvio di corsi di
lingua serbocroata e di una nostra collana
editoriale (titolo: "OrientaMenti"), nonché per il
sostegno a realtà jugoslaviste e dei lavoratori
nelle repubbliche ex-federate, e per altre
iniziative ancora.
In particolare, nella
Biblioteca specialistica troveranno posto
volumi, in gran parte fuori catalogo o comunque
introvabili in Italia, sui rapporti tra le due
sponde dell'Adriatico, sull'internazionalismo
partigiano, sui paesi socialisti e soprattutto sulla
RFS di Jugoslavia, sulla cultura e la storia dei
popoli dei Balcani; nell'Archivio saranno ospitati i
fondi personali di ex combattenti, come il compagno
e amico Drago
Ivanović, di studiosi e militanti che vorranno
riversarli a noi per impedirne la troppo frequente
dispersione.
La Assemblea dei Soci 2016
di JUGOCOORD ONLUS, che ha preso tutte
queste decisioni, è stata necessariamente un punto
di svolta nella nostra storia associativa e quindi
anche un momento di bilancio delle nostre
attività. Nel Documento
Strategico che è stato approvato si legge
tra l'altro:
Il Coordinamento
Nazionale per la Jugoslavia –
"CNJ ONLUS" o "JUGOCOORD ONLUS" –
è una associazione non lucrativa di
utilità sociale (ONLUS) iscritta con il
n.ro 3/25455 (prot. 86181 del 20/11/2007) al
registro della Agenzia delle Entrate del
Lazio. In base allo Statuto,
essa
è formata da persone, cittadini
italiani e stranieri, a vario titolo impegnate
sulle problematiche jugoslave, inerenti cioè
allo spazio geografico, culturale e
politico della disciolta Repubblica Federativa
Socialista di Jugoslavia. (...) Il CNJ si
fonda su quegli stessi valori su cui è stato
fondato mezzo secolo di vita pacifica e
di sviluppo della Jugoslavia, contro ogni
secessionismo e contro ogni contrapposizione
nazionalitaria od etnicistica, a partire dalla
Guerra Popolare di Liberazione alla
quale, assieme a tutti gli altri,
parteciparono anche migliaia di italiani. Con
la nostra attività ci prefiggiamo di
contribuire anche a rimediare al profondo
debito storico e culturale e alla profonda
disinformazione sulle vicende jugoslave e del
nostro confine orientale che, proprio in
Italia, ereditiamo da lunga data, attraverso
il nazionalismo italiano post-unitario, le
annessioni coloniali ed il fascismo, la guerra
fredda, lo smembramento della RFSJ. In
questo ci sentiamo in continuità con lo
spirito della comune lotta dei partigiani
jugoslavi e italiani contro il nazifascismo.
JUGOCOORD è
ONLUS dal 2007, ma le sue attività si
esplicavano già, nella veste di associazione
non riconosciuta, negli anni precedenti.
Infatti, il Documento
Costitutivo del Coordinamento –
che prima ancora dello Statuto ha fissato
valori e obiettivi di fondo – risale al
1/7/2001. Con quell'atto, diverse realtà che
dalla seconda metà del 1999 avevano animato
il Coordinamento Nazionale La
Jugoslavia Vivrà stabilirono di
conservare una struttura di collegamento a
livello nazionale che continuasse a promuovere
la necessaria controinformazione e mantenesse
viva la memoria storica dei drammi recenti e
della esperienza jugoslava, anche dopo il
colpo di Stato che nell'ottobre 2000 aveva
ipotecato, almeno per il breve e medio
termine, le aspirazioni jugoslaviste.
Prima ancora della
esperienza del Coordinamento Nazionale
La Jugoslavia Vivrà, numerosi soggetti
sul territorio italiano avevano animato la
mobilitazione contro la aggressione della NATO
della primavera del 1999; alcuni di questi
erano attivi già negli anni ancora precedenti,
impegnati a contrastare la disinformazione
strategica che aveva consentito lo
squartamento dello Stato unitario e lo scoppio
della guerra fratricida in contesti come
quello croato e bosniaco (1991-1992). Tra
questi soggetti, va rilevato che il Coordinamento
Romano per la Jugoslavia – la cui
denominazione è non a caso simile a quella del
CNJ – aveva operato nella Capitale sin dalla
prima metà degli anni Novanta, curando la
trasmissione "VOCE JUGOSLAVA" su Radio Città
Aperta e promuovendo momenti di informazione e
dibattito invero unici in un panorama
assolutamente omologato sui pregiudizi
correnti, come il convegno tenuto
all'Università "La Sapienza" il 10-11/1/1996.
E' significativo che gli attuali Presidente e
Segretario di CNJ ONLUS vengano proprio da
quella esperienza.
Torniamo dunque al
luglio 2001 per passare brevemente in rassegna
le principali iniziative ed i risultati
conseguiti da JUGOCOORD:
–
la prima iniziativa pubblica importante del
nostro Coordinamento si è tenuta a Torino il 4
maggio 2002 quando abbiamo presentato, in
anteprima assoluta per l'Italia, il
documentario della BBC "FASCIST LEGACY" con
una sottotitolazione originale in italiano
prodotta per l'occasione. Con tale evento, cui
partecipò il noto storico Angelo Del Boca, si
portò all'attenzione del pubblico italiano la
esistenza di questo documentario, che allora
nessuno conosceva e che è tuttora censurato
dalle reti RAI;
– grazie
a JUGOCOORD fu promossa la
traduzione in lingua italiana e furono
organizzate presentazioni del libro di Jürgen
Elsässer "MENZOGNE DI GUERRA" (2002–2004); con
lo stesso Autore nel 2005 è stato organizzato
un nuovo incontro a Roma sul tema, oggi più
che mai attuale, della "JIHAD TARGATA U.S.A.";
– a
Trieste il 16 novembre
2002 JUGOCOORD promosse il Convegno
"PASSANDO SEMPRE PER LA JUGOSLAVIA...", primo
tentativo di convergenza tra le numerose
realtà che in Italia erano rimaste attive
sulle questioni jugoslave e serbe (ma con
ospiti anche dall’estero) e nell'ottica di
mantenere tali questioni al centro dell'agenda
del movimento contro la guerra;
– a Roma il 7-8 maggio
2005 JUGOCOORD ha co-promosso
la convention “PARTIGIANI!”,
iniziativa internazionale ed internazionalista
nel 60.esimo anniversario della Liberazione
dal nazifascismo. A fronte di una modesta
partecipazione di pubblico, l'iniziativa è
stata feconda nella costruzione di un'ampia
rete di contatti che negli anni successivi ha
permesso di sviluppare numerose attività
attorno agli argomenti dell'internazionalismo
partigiano e sulle questioni del Confine
Orientale;
–
su queste ultime siamo attivi da sempre.
Sicuramente la nostra opera di
controinformazione ha giocato un ruolo
fondamentale nella divulgazione verso il largo
pubblico, su scala nazionale, delle ricerche
del gruppo di Resistenza Storica attraverso
la prima diffusione via internet di articoli
selezionati sul tema ripresi da La
Nuova Alabarda e la pubblicazione
integrale sul nostro sito della prima edizione
de "OPERAZIONE FOIBE A TRIESTE" di Claudia
Cernigoi (2003). Il Coordinamento ha
co-promosso il convegno "FOIBE: LA
VERITÀ. Contro il revisionismo storico"
tenutosi a Sesto S. Giovanni (MI) il 9
febbraio 2008, partecipando alle attività
anche successive degli organizzatori:
pubblicazione degli Atti, costituzione
del Comitato nazionale contro il
revisionismo storico, fino alla
produzione della mostra "TESTA PER DENTE.
CRIMINI FASCISTI IN JUGOSLAVIA 1941/1945” ed
allo sviluppo del sito dedicato “DIECI
FEBBRAIO”, per la cui esistenza la nostra
partecipazione è determinante;
–
sempre sugli stessi temi, CNJ ONLUS è stata al
centro della polemica e di iniziative di
contrasto a pesanti operazioni revisioniste,
come la fiction Il cuore nel pozzo (nostri
attivisti hanno contestato verbalmente
l'attore protagonista Leo Gullotta al V
Congresso Nazionale del PRC a Venezia, 2005),
la pièce teatrale Magazzino 18 e
le altre comparsate di Simone Cristicchi
(per cui il cantautore ha anche provato a far
censurare il nostro sito internet attraverso
un intervento del suo legale; la petizione sul
ritiro della tessera ANPI a Cristicchi, da noi
sostenuta, ha avuto enorme risonanza);
–
di nuovo a Torino il 5-6-7 ottobre 2005 si è
contribuito alla realizzazione di una
RETROSPETTIVA DI LORDAN ZAFRANOVIC,
prestigioso regista jugoslavo con il quale
permangono contatti; lo stesso Zafranović ha
partecipato nella stessa città nell’ottobre
2007 alle giornate su "LA MEMORIA RIMOSSA.
L'occupazione italiana della Jugoslavia (1941
- 1943)" per le quali il contributo
organizzativo di JUGOCOORD è stato
sostanziale;
–
nel maggio-giugno 2007 JUGOCOORD ha
contribuito all'allestimento a Milano della
mostra “JASENOVAC, TOMBA DI 19432 BAMBINI/E”,
curata da Andrea Catone. Sullo stesso
argomento sono state promosse rappresentazioni
teatrali (di Dino Parrotta: “JASENOVAC, OMELIA
DI UN SILENZIO“) e si è partecipato ad
iniziative-dibattito (ad es. a Poggibonsi,
il 28 gennaio 2009 alla presenza
dell’Ambasciatore di Serbia);
– ancora a Torino il
17 maggio 2011 è stato proiettato il
video “RADE KONČAR. UNA STORIA DI OPERAI
JUGOSLAVI”. Si è trattato di una delle (finora
troppo poche) iniziative dedicate a far
conoscere le vicende gloriose del movimento
operaio e resistenziale jugoslavo;
–
il connubio tra memoria storica antifascista e
intervento artistico-culturale si ha anche, in
anni più recenti, con le rappresentazioni
della pièce teatrale “DRUG GOJKO”, di e con
Pietro Benedetti, incentrata sulla figura di
Nello Marignoli partigiano italiano nella
Resistenza jugoslava;
– a Vicenza nei giorni
21-22 marzo 2009 CNJ ONLUS ha organizzato,
assieme alla Rete Disarmiamoli!,
il Meeting internazionale “TARGET” nel X
Anniversario dei bombardamenti della NATO
sulla Repubblica Federale di Jugoslavia. Si è
trattato dell'unico evento di carattere
internazionale (tra gli ospiti: J. Elsässer e
D. Johnstone) organizzato al di fuori della
Serbia per la ricorrenza; è stato inoltre il
solo nuovo tentativo effettuato in Italia,
dopo quello di Trieste 2002 e parecchi anni
dopo i bombardamenti, di rilancio della
collaborazione tra le realtà rimaste attive
sulle questioni jugoslave e serbe, sempre
nell'ottica di riportare tali questioni al
centro dell'agenda del movimento contro la
guerra;
– nello specifico
della questione
kosovara JUGOCOORD ha prodotto
informazione costante, in particolare
attraverso la mailing list JUGOINFO e
promuovendo alcune iniziative, come quella di
Milano del 10 maggio 2014
("Kosovo-Serbia-Jugoslavia: UN TESORO IN
PERICOLO"), soprattutto incentrate sul
patrimonio culturale storico-artistico; sullo
stesso tema è in lavorazione un testo
divulgativo a cura di Rosa D'Amico, componente
del nostro Comitato
Scientifico-Artistico (CSA);
–
sulla questione linguistica
serbocroata JUGOCOORD è intervenuto
con documenti e prese di posizione pubbliche,
avvalendosi della consulenza di esperti come
la slavista Ljiljana Banjanin nostra socia,
promuovendo a Sesto S. Giovanni (MI) il 3
marzo 2010 una iniziativa su "LINGUE E
CONFINI: LA GUERRA INFINITA?"; più in
generale, per la promozione della conoscenza
della letteratura serbocroata la nostra
associazione ha aperto apposite sezioni sul
sito internet www.cnj.it dove
sono proposte traduzioni originali di poesie e
prose celebri;
– sotto il profilo
della solidarietà, JUGOCOORD ha
sempre sostenuto le campagne attive a livello
nazionale, curate da altre associazioni che a
questo si dedicano specificamente e
continuativamente, tra l'altro attivando
simbolicamente un affido a distanza per un
anno (2002) e poi con continui aggiornamenti
sul sito e la newsletter. Più recentemente,
grazie all'impegno della socia Mengarelli,
JUGOCOORD ha preso direttamente in carico
iniziative di ospitalità e scambio
culturale-didattico quali “UN PONTE PER…
DOMANI!” (2013) e “NA MORE CON AMORE” (oramai
alla quarta edizione);JUGOCOORD
– JUGOCOORD ha
aderito a tutte le principali manifestazioni e
campagne indette contro la guerra, contro
l'imperialismo e contro il razzismo,
partecipando talvolta con un proprio piccolo
spezzone ai cortei: ricordiamo ad esempio
la manifestazione
di Roma dell’8 giugno 2008 indetta
a seguito dell’ondata di pogrom contro i Rom,
in occasione della quale fu prodotto il lungo
striscione "Ridateci il nostro paese";
– proprio sul tema
della condizione Rom, JUGOCOORD è
intervenuto soprattutto con prese di posizione
pubbliche e campagne riguardanti specifiche
situazioni in Toscana tramite la nostra socia
Paola Cecchi;
–
recentemente sulla questione
Ucraina/Donbass JUGOCOORD ha
prodotto informazione (via JUGOINFO e con
pagine dedicate sul sito internet),
co-promosso o partecipato ad iniziative
pubbliche, partecipato alla Carovana
Antifascista promossa dalla Banda Bassotti nel
maggio 2015, ed infine contribuito alla
costituzione del Coordinamento Ucraina
Antifascista;
– l'impegno dei soci
del CNJ è stato determinante per operazioni
editoriali come le pubblicazioni dei libri "IL
CORRIDOIO. Viaggio nella Jugoslavia in guerra"
di J.T.M. Visconti (2006), "A TE MIA DOLORES"
di S. Bozović (a cura di D. Kovačević, trad.
Giacomo Scotti, 2008), “UOMINI E NON UOMINI”
di G. Jelisić (a cura di J.T.M. Visconti,
trad. I. Kerečki, 2013), promuovendone la
diffusione e le presentazioni in tutta Italia;
–
soci della nostra ONLUS sono tra i
protagonisti del progetto di riscoperta della
vicenda dei partigiani jugoslavi in Appennino
e della conseguente pubblicazione del libro “I
PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA
ITALIANA” (Odradek 2011) per la cui promozione
la ONLUS ha avuto un ruolo-chiave;
–
ad Arezzo il 7 dicembre 2013 con il convegno
intitolato "I FALSI AMICI", che ha dato
seguito alla pubblicazione di un ampio dossier
omonimo, si è affrontato per la prima volta in
assoluto in una sede pubblica il problema
delle infiltrazioni della destra nazionalista
e fascista nelle battaglie antimperialiste;
– il nostro
Coordinamento ha sviluppato una radicale
critica al “Tribunale ad hoc” dell’Aia
sin da tempi “non sospetti”, e dal 2001 ha
sostenuto (in maniera informale e discreta,
data l’esistenza di una apposita diversa
struttura e ad evitare esposizioni di
carattere prettamente “politico” inopportune
per una ONLUS) le attività della Sezione
Italiana del Comitato Internazionale per la
Difesa di Slobodan Milošević; la mole di
traduzioni e controinformazione prodotta da
nostri soci sui temi correlati è stata enorme
ed ha consentito tra l’altro la pubblicazione
dei testi-documento “IN DIFESA DELLA
JUGOSLAVIA” (Zambon 2005) e “UOMINI E NON
UOMINI” (Zambon 2013); dopo l’assassinio di
Milošević e il conseguente scioglimento della
predetta Sezione
Italiana JUGOCOORD si è
caratterizzato come nuovo referente
nazionale-internazionale su questi temi;
– sono state
organizzate diverse altre
iniziative-dibattito, specialmente nelle
ricorrenze dei bombardamenti del '99 (24
Marzo) e in polemica con il Giorno del Ricordo
(10 Febbraio), nonché presentazioni di libri,
petizioni e campagne su diversi argomenti,
presenze con banchetti informativi e
diffusione di libri, eccetera – sulle quali
non ci soffermiamo. Ancor più sono state le
iniziative cui JUGOCOORD ha aderito,
su diverse tematiche, pur senza esserne
direttamente organizzatore, impegnandosi
sempre per la loro massima pubblicizzazione
attraverso i canali disponibili.
–
Un capitolo a sé è quello riguardante le
nostre attività nell’ambito
dell’informazione.
JUGOCOORD ha
ereditato dal Coordinamento Romano per
la Jugoslavia una trasmissione
radiofonica – VOCE JUGOSLAVA su Radio Città
Aperta, che va avanti ininterrottamente dal
1993 – ed una newsletter telematica – oggi
sotto il nome di JUGOINFO, che in un ventennio
ha contato circa 10mila invii con una rassegna
di testi spesso introvabili altrimenti –,
mentre il sito internet, già articolato
tematicamente e ricco di documentazione, negli
anni si è “moltiplicato” sviluppando al
proprio interno sezioni tematiche
separate sui bombardamenti NATO del 1999 (https://www.cnj.it/24MARZO99/),
sul carattere internazionale e
internazionalista della Resistenza (https://www.cnj.it/PARTIGIANI/),
sui partigiani jugoslavi nella Resistenza
italiana (http://www.partigianijugoslavi.it/),
su Milošević e il Tribunale “ad hoc” dell’Aia
(https://www.cnj.it/MILOS/).
Il CNJ si è dotato
anche di una propria presenza in Facebook, che
se da un lato ha garantito la nostra
visibilità sul social, dall’altro
non è servita a incrementare la partecipazione
fattiva alle nostre attività. Le ragioni di
questo risiedono nel carattere stesso di
Facebook, che mentre esalta l’esposizione
individuale e la cacofonia comunicativa
globale, attraverso precise “tagliole”
(algoritmi selettivi e condizioni economiche
per la visibilità dei post) relega in secondo
piano le realtà associative o istituzionali,
soprattutto se “scomode”. Si può stimare che a
seguirci più o meno costantemente sulle
diverse piattaforme (newsletter, Facebook)
siano almeno 2000 persone; il numero delle
visite al sito internet non è regolarmente
monitorato, ma basti considerare che nella
settimana 15/09--21/09/2016 si hanno
avuti in media circa 600 click al
giorno; 1500 accessi in quei giorni sono
stati diretti, cioè non via
motore di ricerca ma da chi ha direttamente
digitato il nostro indirizzo!
Per molti anni (almeno
fino al 2006) il nostro Coordinamento è stato
la realtà che a livello nazionale si è più
efficacemente impegnata per produrre le
traduzioni dei documenti fondamentali - e
tuttavia ignorati dai mass-media - sulle
questioni jugoslave e affini. Questo lavoro di
traduzione è andato però via via scemando, e
attualmente le traduzioni da noi proposte (via
JUGOINFO e sul sito) sono quasi sempre riprese
da terze parti.
Il nostro lavoro ha
gettato luce in tempi non sospetti e spesso in
totale solitudine su questioni entrate solo in
seguito nella discussione pubblica o almeno
nel novero dei temi affrontati dai
commentatori più attenti, ad esempio: i
meccanismi della disinformazione strategica;
le responsabilità occidentali nella
“esplosione” dell’islamismo radicale; i dubbi
sulla dinamica dell’11 Settembre; distorsioni
e abusi della “legalità internazionale”; la
propaganda italiana su “foibe” ed “esodo”; la
strumentalizzazione delle questioni nazionali
e i micro-nazionalismi; il dominio tedesco e
la fondazione antipopolare e revanscista della
Unione Europea; i caratteri neo-coloniali e
da compradoras delle nuove
“repubblichette” sorte dallo sfascio degli
Stati ex-socialisti; i pregiudizi slavofobi,
serbofobici e russofobici dominanti a tutti i
livelli, anche accademici, nella nostra realtà
culturale e politica.
Va rimarcato come il
Coordinamento abbia sempre operato con
disinteresse, mettendosi a disposizione per la
divulgazione e realizzazione di iniziative di
terzi o ascritte a terzi, facilitando in
questo modo la circolazione di informazioni e
la diffusione di un “senso comune” critico su
questi argomenti senza preoccuparsi di averne
un “ritorno”. Al contempo, abbiamo sempre
rifuggito ogni tentazione di compiacere
chicchessia, ponendo con rigore quesiti di
principio e discriminanti sia verso l’esterno
che al nostro interno, non avendo paura di
criticare anche personaggi noti dai quali
avremmo potuto avere un qualche sostegno,
persino se membri del nostro CSA. La
nostra funzione è stata finora al contempo
di avanguardia e da “grilli parlanti”, siamo
stati assieme generosi e impopolari:
certamente queste attitudini non ci hanno
agevolato nella crescita della
organizzazione, ma la nostra coerenza è
stata riconosciuta da chi ci ha seguito,
come ha dimostrato Giuseppe Torre
nominandoci a destinatari di un rilevante
lascito, e ci consente di procedere a testa
alta per il conseguimento dei nostri
obiettivi.
Il
quadro è dunque quello di una amplissima gamma
di temi trattati e di una molteplice tipologia
di iniziative: a fronte di
ciò JUGOCOORD fino ad oggi ha potuto
giovarsi solo di forze esigue. (...)
Analogamente modesto è sempre stato il
Bilancio sociale, con un patrimonio
costantemente attestato attorno ai 2000 euro
ed un ricircolo annuo di denaro di dimensioni
non superiori. Negli ultimi anni la
assegnazione del 5 per mille (600-1000 euro)
ha comportato all'incirca il raddoppio delle
entrate ma anche le uscite sono cresciute in
proporzione, in virtù della aumentata mole di
iniziative promosse.
Va
certamente tenuta presente la odierna fase di
crisi dell'associazionismo gravante a tutti i
livelli, che vede anche sodalizi storici
lamentare cali di partecipazione e di tensione
ideale. Tale crisi, sulla quale non è questa
la sede per sviluppare analisi approfondite,
trova notoriamente le sue ragioni principali
nella ricerca della gratificazione
individualistica, nella commercializzazione di
ogni rapporto sociale, nella scarsa abitudine
al lavoro collettivo e alla verifica oggettiva
dei risultati del lavoro di gruppo, ed ha come
esito prevalente la autoreferenzialità e la
perdita del carattere comunitario e conviviale
della vita associativa.
Tra le priorità che
abbiamo individuato c'è quindi quella di "far
crescere il Coordinamento potenziandone la
base di attivisti". Uno strumento che
introduciamo a questo scopo, a partire dal 1
gennaio 2017, è quello di una forma di
tesseramento “leggero”, rivolto ad es. ai
giovani e a chi ancora non conosciamo di
persona. Finora per aderire
a JUGOCOORD è stato
infatti necessario, tra l’altro, essere
presentati da una persona già aderente; in futuro
tale condizione continuerà a valere per
i soci effettivi, mentre
i simpatizzanti ne saranno
esentati (non godranno perciò di alcuni diritti
quali la eleggibilità alle cariche sociali e
il diritto di voto).
Ricapitolando: per
aderire a JUGOCOORD ONLUS
come simpatizzanti è
necessario
-
condividere i contenuti dello Statuto;
- compilare e trasmettere una scheda di adesione
(da noi fornita);
- contribuire annualmente con il versamento di
una sottoscrizione minima di 10
euro/anno.
Per
aderire come soci è inoltre
necessario
-
essere presentati da una persona già aderente.
Si
può aderire dall'Italia e dall'estero. Sia i
simpatizzanti che i soci in difficoltà
economiche possono fare domanda motivata di
esenzione dalla quota sociale annua.
Con la ripresa del
tesseramento rivolto a nuovi soci (2017) e
la apertura della sede si daranno le
condizioni per un significativo incremento
della base sociale. (...) Questo è
ciò che auspichiamo come condizione
necessaria per
lo sviluppo della nostra associazione,
lo sviluppo dei rapporti con
associazioni affini e organizzazioni
jugoslaviste all’estero, ed il
conseguimento dei tanti obiettivi che ci
siamo posti e che grazie alla generosità
di Giuseppe Torre forse diventano più
vicini.
Nessuno dunque se ne voglia se rivolgiamo un
augurio particolare per il Nuovo Anno a noi
stessi del Coordinamento Nazionale per
la Jugoslavia!
(30 dicembre 2016)
|