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Lettera Aperta
a
"La Voce della Russia"
Redazione online in lingua italiana
Redazione online in lingua
serbocroata
28 agosto
2013
Da: Coord. Naz.
per la Jugoslavia <jugocoord @
tiscali.it>
Oggetto: Alle redazioni
italiana e serbocroata
Data: 23 agosto 2013
20.16.07 GMT+02.00
A: post_it @ ruvr.ru
Cc: yugo @ ruvr.ru
"La Voce della Russia"
Redazione online in lingua italiana
Redazione online in lingua serbocroata
Spett.li Redazioni,
recentemente è stata pubblicata una "breve"
sulla sezione in lingua russa della vostra
Radio, riguardante vecchie storie, che in
Jugoslavia tutti conoscono, sulla "misteriosa"
origine di Tito.
Rileviamo che mentre il testo originale parlava
di “leader jugoslavo” e “presidente jugoslavo” (
http://rus.ruvr.ru/news/2013_08_20/Iosip-Broz-Tito-bil-russkim-ili-poljakom-dokumenti-razvedki-SSHA-1808/
)
le vostre redazioni online si sono permesse
invece di tradurre scorrettamente con la dizione
“dittatore jugoslavo” (
http://serbian.ruvr.ru/2013_08_20/Americhka-obaveshtajna-sluzhba-Jugoslovenski-diktator-Tito-je-bio-Rus/
http://italian.ruvr.ru/2013_08_21/Secondo-la-CIA-il-dittatore-della-Jugoslavia-Tito-era-russo/
).
Consentiteci dunque le seguenti considerazioni:
* La pubblicazione della "breve" senza alcun
commento critico non fa onore alla storia
prestigiosa della vostra testata. A parte il
fatto che la questione è priva di importanza dal
punto di vista dello "jugoslavismo" di Tito, che
della ispirazione internazionalista e di unità e
fratellanza dei popoli slavi del sud fu e rimane
il principale esponente, andrebbe quantomeno
rilevato che la bizzarra questione viene
sollevata dai servizi segreti statunitensi
proprio ora, in una fase di grande rinnovata
popolarità e nostalgia per Tito e per l'idea
unitaria jugoslava. (Tanto per dirne una: la
pagina Facebook "SFR Jugoslavija - SFR
Yugoslavia" ha la cifra record di 159mila
sostenitori.)
* La scorretta e maliziosa traduzione che le
vostre redazioni, italiana e serbocroata, hanno
fatto indicando Tito come "dittatore" è
ulteriormente disonorevole per le prestigiose
tradizioni della Voce della Russia. Il
Presidente della RFSJ non deteneva altro potere
che simbolico e di influenza carismatica,
laddove invece i poteri reali, in Jugoslavia,
erano detenuti da una miriade di strutture
secondo criteri di decentramento estremo,
anch'essi ineguagliati nel mondo presente e
passato, fino a livelli quasi paradossali dopo
la riforma costituzionale del 1974.
A. Martocchia
segretario, Coordinamento Nazionale per
la Jugoslavia ONLUS
Nessuna risposta è giunta da
"La Voce della Russia" a seguito
di questo nostro intervento.
Viceversa, in occasione della morte di
Jovanka Broz (20 ottobre 2013), la
redazione online italiana ha
continuato a dare prova di mancanza
di professionalità. Tito è
definito "presidente" in serbo, "leader" e
"maresciallo" in russo, "dittatore" in
italiano:
У
Србији преминула удовица југословенског
председника Јосипа Броза Тита
Вдову
Иосипа Броз Тито похоронят в мавзолее
бывшего югославского лидера
E'
morta la prigioniera serba vedova di Tito
Questi redattori, conformisti e
scorretti, sono
quelli che "sopravviveranno" alla
annunciata chiusura delle
trasmissioni in voce in lingua italiana...
Da:
Coord. Naz. per la
Jugoslavia <jugocoord @ tiscali.it>
Oggetto:
[JUGOINFO] Appello
per la "Voce della Russia"
Data:
08 ottobre 2013
20.28.02 GMT+02.00
Via Facebook riceviamo da
Mark Bernardini, e volentieri diffondiamo:
"Vi scrivo perché ormai è ufficiale: il 31
dicembre verrà chiusa la radio italiana
“La Voce della Russia”. Perdiamo uno dei
pochissimi canali di informazione, che ha
sempre illustrato non solo le attività
bilaterali, ma anche quelle degli italiani
in Russia. La sensazione è che l’Italia
venga declassata a Paese secondario, nelle
relazioni internazionali della Russia.
Solo che non è una decisione dello Stato,
o del governo, o dei ministeri competenti,
bensì solo ed esclusivamente del
presidente della radio (non di quella
italiana), che afferma addirittura che gli
ascoltatori si contino sulle dita di una
mano. Vorrei che leggeste la lettera del
nostro capo redattore, che vi allego, per
poi, se lo riterrete opportuno e
possibile, aggiungere anche la vostra voce
alle tante che già manifestano il loro
rammarico (ambasciata, consoli onorari,
banche, imprenditori, singoli
ascoltatori). Grazie in ogni caso."
---
От: Александр Прохоров <prokhorov59 @
mail.ru>
Отправлено: суббота, 7 сентября 2013 г.
20:01
Тема: Fwd: La redazione radiofonica
italiana de “La Voce della Russia”
Важность: Высокая
Gentile Sig.
Volevamo informarla che il 31
dicembre 2013 cesseranno le trasmissioni
in italiano de “La Voce della Russia”.
Ci sembra che si tratti di una decisione
profondamente errata, in quanto questa radio
è profondamente radicata nel territorio e
rappresenta praticamente l’unica fonte di
informazione obiettiva sulla Russia.
Una decisione inoltre che va contro la
tendenza generale che vede la radiofonia in
costante sviluppo. Oltre a decine di
migliaia di stazioni radio che operano in
Italia da ogni centro abitato, potenziano la
loro presenza, aumentando le ore di
trasmissione in italiano, le emittenti
straniere fra cui citiamo soltanto Radio
Capodistria e Radio Pechino che trasmettono
24 ore su 24.
La fine delle trasmissioni in italiano de La
Voce della Russia sarebbe profondamente
negativa sul piano politico specialmente
alla luce dei prossimi avvenimenti come:
o L’Anno incrociato del turismo Italia
– Russia
o Le Olimpiadi di Soci
o Il forum euroasiatico
sull’innovazione e l’internazionalizzazione
del 17-18 ottobre a Verona
o Il vertice bilaterale italo – russo
del 26 novembre a Trieste
o L’anno 2014 dedicato alla cultura in
Russia
o Il semestre di presidenza italiana
in seno all’UE nella seconda metà del 2014
o Senza dimenticare della politica
italiana relativa al Medioriente.
La tendenza principale nell’azienda è quella
di passare dal formato “radio” a quello
semplicemente elettronico, che limiterà la
fruizione degli utenti ad articoli
sprovvisti del formato vocale. Come ci hanno
scritto in precedenza molti ascoltatori de
“La Voce della Russia” dall’estero,
l’eliminazione delle onde corte è vista come
un passo verso la chiusura definitiva ed
uccide la nostra radio, negando la
possibilità di far arrivare informazione
nuova, alternativa e fresca nei diversi
Paesi esteri. L’idea che notiziari on line
di varia natura possano sostituire la viva
voce della radio è profondamente velleitaria
e rappresenta in realtà la chiusura
definitiva di una importante e unica forma
di informazione.
La nostra redazione ha bisogno del vostro
aiuto per impedire questo imperdonabile
epilogo.
Noi siamo convinti della vostra solidarietà
che potete dimostrare rendendo noto il
problema ai massimi vertici del nostro Paese
al fine di poter ottenere un valido aiuto.
Come? Basta scrivere una lettera
elettronica, in russo, italiano o inglese,
ai siti del Presidente
(http://www.kremlin.ru, andando nella
sezione “mandare una lettera”) e al
Ministro degli Esteri Lavrov (sul sito
http://www.mid.ru, andare nell’angolo in
alto a sx “question e-mail”).
Essendo questa un’informazione
confidenziale, la preghiamo di non
rispondere sulla posta interna della radio
ma all’indirizzo mail da cui ha ricevuto la
presente lettera.
Cordialmente
La redazione radiofonica italiana de “La
Voce della Russia”
Alexander Prokhorov
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