Testo dell'intervento in assemblea
di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA Trieste
Carissime bambine, carissimi bambini, care lavoratrici e cari
lavoratori della Zastava, eccoci di nuovo insieme, in questa occasione
in cui riaffermiamo i legami di solidarieta' e di amicizia tra
lavoartori provenienti dall'Italia e i loro fratelli jugoslavi.
Vi porto il saluto delle associazioni che qui rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
l'associazione SOS Jugoslavia di Torino
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL.
In questa occasione abbiamo con noi circa 90 quote di adozioni; 16 di
esse sono nuove e quindi testimoniano il fatto che nel mio Paese molti
lavoratori insime alle loro famiglie non hanno dimenticato e non
vogliono dimenticare quello che e' successo in Jugoslavia nel 1999.
La Jugoslavia, al centro dell'Europa, e' stata aggredita in nome di una
presunta ingerenza umanitaria, in realta' per scardinarne il sistema
sociale e impadronirsi del suo territorio, dal quale si controllano
tutti i flussi delle merci dall'Asia all'Europa.
Basta pensare al fatto che dopo la primavera del 1999 gli Stati Uniti
hanno costruito in Kosmeth la piu' grande base militare che possiedono
in Europa, e cioe' Camp Bondsteel.
E poi e' capitato all'Afghanistan e poi all'Iraq, mentre il popolo
palestinese e' prigioniero e massacrato nella propria terra.
Le ultime aggressioni non hanno piu' il nome di ingerenza umanitaria,
ma di guerra preventiva al terrorismo.
Ne sa purtroppo qualcosa il popolo iraqueno, che ha visto distruggere
la propria economia, il proprio tessuto sociale, e questo dopo anni e
anni di micidiale embargo.
A proposito del ruolo del mio Paese in queste guerre, ricordo che esso
partecipo' all'aggressione contro di voi nel 1999, con un governo a
quell'epoca di centro-sinistra; ora partecipa con un governo di destra
alla distruzione dell'Iraq a fianco di Stati Uniti ed Inghilterrra.
Saprete forse che pochi giorni fa 19 militari italiani sono stati
uccisi in Iraq.
Sono stati presentati come eroi della pace; in realta' credo che la
loro morte servira' solo a qualche ricco padrone italiano per riempire
ancora di piu' il suo portafoglio, partecipando alla spartizione delle
ricchezze di quel paese.
Il nostro NO alle guerre di aggressione dell'imperialismo deve essere
senza condizioni, non solo perche' portano lutti, distruzioni,
incertezza per il futuro, ma perche' i loro scopi sono assolutamente
opposti ai nostri interessi come classe.
E l'arma piu' forte che abbiamo e' la solidarieta' internazionalista
tra i lavoratori.
Il nostro mondo non e' quello dei ricchi e dei potenti, il mondo che
vogliamo noi e' quello basato sul lavoro e sull'amicizia tra i popoli.
I nostri interessi sono quelli di chi vuole vivere in pace, con un
lavoro decoroso, con scuola e sanita' pubbliche efficienti, con una
giusta pensione per gli anziani, in un mondo libero senza barriere,
dove non esistono popoli sfruttatori e popoli sfruttati, dove i giovani
possono istruirsi e poi lavorare nella propria terra, senza diventare
servi a basso costo del capitale.
Poche parole sulla situazione sociale in Italia.
Il governo ha varato una legge sul lavoro che lo rende sempre piu'
precario, senza certezze per il futuro, con salari sempre piu' bassi.
In questo momento poi e' partito unpesante attacco alle pensioni, con
il proposito di aumentare di cinque anni la vita lavorativa.
Contro questi attacchi alle condizioni materiali di vita dei lavoratori
ci sono stati scioperi imponenti, ed altri seguiranno.
Ma torniamo alla nostra assemblea.
Care bambine, cari bambini,volevo informarvi che la manifestazione
nazinale per gli alunni delle scuola elementari italiane, dal titolo
Non bombe ma solo caramelle
sara' ripetuta nel vostro nome nel prossimo mese di maggio.
Siamo felici di essere qui con voi; termino qui augurandovi un prossimo
anno migliore di quello che sta finendo.
SVE VAS VOLIM
Kragujevac, 21-12-2003
di Gilberto Vlaic del gruppo ZASTAVA Trieste
Carissime bambine, carissimi bambini, care lavoratrici e cari
lavoratori della Zastava, eccoci di nuovo insieme, in questa occasione
in cui riaffermiamo i legami di solidarieta' e di amicizia tra
lavoartori provenienti dall'Italia e i loro fratelli jugoslavi.
Vi porto il saluto delle associazioni che qui rappresentiamo:
il gruppo Zastava Trieste
l'associazione SOS Jugoslavia di Torino
il coordinamento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della CGIL.
In questa occasione abbiamo con noi circa 90 quote di adozioni; 16 di
esse sono nuove e quindi testimoniano il fatto che nel mio Paese molti
lavoratori insime alle loro famiglie non hanno dimenticato e non
vogliono dimenticare quello che e' successo in Jugoslavia nel 1999.
La Jugoslavia, al centro dell'Europa, e' stata aggredita in nome di una
presunta ingerenza umanitaria, in realta' per scardinarne il sistema
sociale e impadronirsi del suo territorio, dal quale si controllano
tutti i flussi delle merci dall'Asia all'Europa.
Basta pensare al fatto che dopo la primavera del 1999 gli Stati Uniti
hanno costruito in Kosmeth la piu' grande base militare che possiedono
in Europa, e cioe' Camp Bondsteel.
E poi e' capitato all'Afghanistan e poi all'Iraq, mentre il popolo
palestinese e' prigioniero e massacrato nella propria terra.
Le ultime aggressioni non hanno piu' il nome di ingerenza umanitaria,
ma di guerra preventiva al terrorismo.
Ne sa purtroppo qualcosa il popolo iraqueno, che ha visto distruggere
la propria economia, il proprio tessuto sociale, e questo dopo anni e
anni di micidiale embargo.
A proposito del ruolo del mio Paese in queste guerre, ricordo che esso
partecipo' all'aggressione contro di voi nel 1999, con un governo a
quell'epoca di centro-sinistra; ora partecipa con un governo di destra
alla distruzione dell'Iraq a fianco di Stati Uniti ed Inghilterrra.
Saprete forse che pochi giorni fa 19 militari italiani sono stati
uccisi in Iraq.
Sono stati presentati come eroi della pace; in realta' credo che la
loro morte servira' solo a qualche ricco padrone italiano per riempire
ancora di piu' il suo portafoglio, partecipando alla spartizione delle
ricchezze di quel paese.
Il nostro NO alle guerre di aggressione dell'imperialismo deve essere
senza condizioni, non solo perche' portano lutti, distruzioni,
incertezza per il futuro, ma perche' i loro scopi sono assolutamente
opposti ai nostri interessi come classe.
E l'arma piu' forte che abbiamo e' la solidarieta' internazionalista
tra i lavoratori.
Il nostro mondo non e' quello dei ricchi e dei potenti, il mondo che
vogliamo noi e' quello basato sul lavoro e sull'amicizia tra i popoli.
I nostri interessi sono quelli di chi vuole vivere in pace, con un
lavoro decoroso, con scuola e sanita' pubbliche efficienti, con una
giusta pensione per gli anziani, in un mondo libero senza barriere,
dove non esistono popoli sfruttatori e popoli sfruttati, dove i giovani
possono istruirsi e poi lavorare nella propria terra, senza diventare
servi a basso costo del capitale.
Poche parole sulla situazione sociale in Italia.
Il governo ha varato una legge sul lavoro che lo rende sempre piu'
precario, senza certezze per il futuro, con salari sempre piu' bassi.
In questo momento poi e' partito unpesante attacco alle pensioni, con
il proposito di aumentare di cinque anni la vita lavorativa.
Contro questi attacchi alle condizioni materiali di vita dei lavoratori
ci sono stati scioperi imponenti, ed altri seguiranno.
Ma torniamo alla nostra assemblea.
Care bambine, cari bambini,volevo informarvi che la manifestazione
nazinale per gli alunni delle scuola elementari italiane, dal titolo
Non bombe ma solo caramelle
sara' ripetuta nel vostro nome nel prossimo mese di maggio.
Siamo felici di essere qui con voi; termino qui augurandovi un prossimo
anno migliore di quello che sta finendo.
SVE VAS VOLIM
Kragujevac, 21-12-2003