Militari all'estero

1. 10.000 militari italiani impegnati in operazioni all'estero ma solo
uno su 30 in missioni dell'ONU

2. Unione Nazionale Carabinieri: Per noi poco chiara la versione data
sulla morte del paracadutista Salvatore Marracino

Fonte: http://www.contropiano.org/doc_europa&russia.asp


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10.000 militari italiani impegnati in operazioni all'estero ma solo uno
su 30 in missioni dell'ONU


I militari italiani impegnati in missioni all'estero, la cui proroga e'
stata votata dalla Camera, sono oggi 9.053, secondo dati aggiornati
allo scorso 21 febbraio. Complessivamente i nostri soldati sono
impegnati in 25 missioni distribuite in 18 paesi e tre aree
geografiche. Ma solo il 12% è impiegato in missioni effettivamente
delle Nazioni Unite. Diversamente da quanto riferito, la gran parte
sono impegnati in missioni militari della NATO o su base di accordi
bilaterali e multilaterali e non in missioni dell'ONU.

La maggioranza dei militari e' schierata nei Balcani: 4.364 in totale,
fra i quali 2.501 in Kosovo, 1.149 in Bosnia, 506 in Albania e 193 in
Macedonia. In Iraq i militari italiani sono 3.303. Il contingente e'
basato sulla Brigata 'Garibaldi', che a fine dicembre ha avvicendato la
brigata 'Friuli'. I soldati, oltre al controllo e al monitoraggio di
tutta la provincia di Dhi Qar, assegnata dalla coalizione al
contingente italiano, sono impegnati nella formazione delle forze di
sicurezza irachene - sono stati addestrati 5.000 poliziotti e 700
militari - e nella ricostruzione di infrastrutture, con centinaia di
progetti avviati e realizzati.

In Afghanistan, invece, sono complessivamente 655 gli italiani
impegnati nella Isaf, la Forza di stabilizzazione internazionale a
guida Nato. Sono impiegati una compagnia di sicurezza, uomini del
Genio, delle Trasmissioni, plotoni Nbc e artificieri.

Ad Enduring Freedom, la missione anti-terrorismo a guida americana,
l'Italia contribuisce con i 233 marinai che compongono l'equipaggio di
nave Zeffiro, che incrocia nel mare Arabico settentrionale, nel Golfo
persico e nel Corno d'Africa. Altra zona di impiego e' l'Eritrea, dove
sono 52 i carabinieri inseriti nella missione dell'Onu finalizzata al
rispetto della tregua e alla definizione dei confini contesi tra
l'Etiopia e l'Eritrea stessa. Infine 221 uomini sono distribuiti tra
Israele, India-Pakistan, Libano, Marocco, Egitto, Malta, Sudan, Senegal
e nella citta' di Hebron.

(15.03.2005)


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Per noi poco chiara la versione data sulla morte del paracadutista
Salvatore Marracino

Unione Nazionale Carabinieri

E’ difficile per Noi del mestiere, credere che un esperto paracadutista
possa commettere una imprudenza simile, con la propria arma carica, per
giunta durante una esercitazione quando necessita la massima attenzione
e concentrazione. E’ già grave che simili incidenti si verifichino in
corso delle esercitazioni di routine in Italia, tra le reclute non
tanto esperte di armi, è gravissimo che ciò possa accadere in zona di
guerra, in Iraq appunto dove non c’è bisogno di esercitazioni di tiro
nei poligoni, essendo tutto l’Iraq un possibile poligono dove si spara,
e per davvero, più o meno per difendersi. Non crediamo quindi alla
versione fornita a caldo dai Comandanti di stanza in Iraq, e chiediamo
che si faccia chiarezza, ricordando che in Italia, quando si verificano
casi del genere, sia per “suicidi” di militari, che per morti a seguito
dell’esplosione del “fuoco amico” di qualche collega, si parla quasi
sempre di “ spiacevole incidente “ così escludendo responsabilità di
terzi nelle vicende. Non sarà il caso del paracadutista Marracino, ma
appare opportuno indagare ed a fondo su quanto accaduto, da parte di
organismi “esterni” e “ super partes” alle Forze Armate in causa, per
evitare qualsiasi distorsione della verità di cui è colma la Storia del
nostro Paese. Noi dell’Unione Carabinieri, continuiamo a ripetere da
tempo che il clima in Iraq, in cui vivono i nostri ragazzi, non è
affatto quello che arriva in Italia. Alla nostra Call Center, arrivano
di continuo telefonate di “preoccupazione” e di richiesta di “notizie”
certe, da parte dei familiari e dagli stessi militari che sono in Iraq
, i quali NON ci sembra che abbiano preso favorevolmente la scelta del
Governo Italiano di procrastinare quella che Noi continuiamo a definire
una “scellerata” Missione di guerra. Esprimiamo il nostro cordoglio
alla Famiglia dell’ultimo caduto, e garantiamo la nostra massima
dedizione a quel Contingente seguendo, da vicino ogni risvolto e dando
l’aiuto e l’informazione necessaria.

Per informazioni: Unac Presidenza : M.llo CC. Antonio SAVINO -
centralino 080.5238277 – 339.8430532 – Il Presidente Nazionale U.N.A.C.
Direttore de “La Rivista dell’Arma “ M.llo Ord.CC.® Antonio SAVINO
-U.N.A.C. - Unione Nazionale Arma Carabinieri -

(16.03.2005)