Intervento il 25 aprile in Piazza a Firenze

Salve a tutti!
Ad un mio intervento nel lontano 1992 (lontano per i tragici eventi
succedutisi) dal pubblico una persona irritata apostrofò: "La
Jugoslavia non esiste più!".
Hanno fatto si scomparire la denominazione di Jugoslavia, ma siamo
rimasti noi jugoslavi resistenti e combattenti! Dunque si può parlare
di "ex jugoslavi" malgrado esistiamo?! Anche i curdi sono senza patria
ma non si dichiarano ex curdi!
Mi trovo qui con voi oggi a celebrare il 60-esimo anniversario di
Liberazione, ricordando la Resistenza di allora ma anche ricordando i
popoli che tuttora lottano per la propria libertà.
Di resistenza anche contro il revisionismo storico, auspicando sempre
l'unità di azione nel movimento comunista operaio in cui ha mancato la
cosiddetta sinistra, ma ahimé anche il (i) Partito comunista!
D'altronde cosa si può aspettare da un Segretario del partito che nei
suoi comizi nomina più il papa che Marx?!
In Italia a causa del revisionismo storico e dello spostamento a
destra di tutto il quadro politico e culturale negli ultimi anni si è
cercato di sminuire il significato della lotta partigiana e di far
dimenticare i fondamenti antifascisti della Repubblica.
Ma esite in Italia anche una rimozione ben più profonda e che risale
subito dopo la liberazione. E la rimozione del carattere
internazionale ed internazionalista della resistenza partigiana.
Voglio ricordare che la Jugoslavia è il paese dove più massiccia ed
eroica è stata la partecipazione popolare alla lotta antifascista e
antinazista.
Anche partigiani italiani hanno combattuto in Jugoslavia, come i
partigiani jugoslavi in Italia, sopratutto tra Umbria, Marche ed Abruzzo.
Il nord est italiano è stato liberato con il contributo essenziale
dell'esercito partigiano jugoslavo e, ad esempio, Trieste dal IX corpus.
Queste verità storiche non possono essere contraddette nemmeno dalla
peggiore propaganda revisionista quale quella scatenatasi negli ultimi
anni su questioni quali le "foibe", Porzus, con "cuori nel pozzo", etc.
Sono felice di vedere in questa piazza, oggi, tanti giovani. E da
questa piazza abbiamo il dovere di trasmettere ai giovani i sani
ideali della guerra di liberazione, della convivenza tra i popoli,
l'uguaglianza...
Per tutti questi motivi organizzeremmo a Roma, il 7 e 8 maggio
prossimo, un'iniziativa "Partigiani", alla quale saranno proiettati
alcuni film, documentari ed alla quale abbiamo invitato a parlare
combattenti e figli di combattenti dall' Italia, Jugoslavia, Albania..
Lasciatemi ancora qualche minuto per ricordare la Jugoslavia. In
questi giorni ricorre il VI anniversario della barbara aggressione
NATO. 78 giorni di bombardamenti dei dieci stati più potenti nel mondo
contro la piccola Jugoslavia ("pardon", Serbia)!
La Jugoslavia, che fù un esempio di covivenza, di pace, che poteva
essere da esempio per l'Europa unita.
Quasi per cinque decenni in Jugoslavia abbiamo vissuto nel socialismo
che aveva decine di difetti ma migliaia di pregi. La Jugoslavia è
stata smembrata. Tutte le ex repubbliche jugoslave sono spinte in un
capitalismo selvaggio che ha migliaia di difetti e nessun pregio!
Nel socialismo era grantito il lavoro (una delle principali conquiste
operaie) e tutti lavoravano. Ora la maggior parte della popolazione
non ha lavoro, ne soldi. E non ci saranno fintantoché al potere
saranno governi borghesi imposti con le armi e i dollari NATO, coi
quali si comprano i leccapiedi ed i vili. Tutte le Repubbliche
jugoslave si trovano ora occupate, economicamente e militarmente.
Con l'azione comune tra il governo vassallo e degli stati NATO, anche
il nome della Jugoslavia federativa (costituita dalla Serbia e
Montenegro), ha cessato di esistere. Sistematicamente e con l'inganno
stanno dividendo la Serbia e il Montenegro (e ancora non si fermeranno).
Noi jugoslavi resistiamo, con l'auspicio di "un ritorno alla
fratellanza e all'unione (almeno quella possibile) dei popoli
jugoslavi. Il loro cammino comune verso la democrazia, come è stato
varie volte nella loro storia, è la via della salvezza, la pace
duratura su quella terra. Ogni altro tentativo serve a nulla!" (*)
Perciò la vecchia esclamazione è più che mai attuale (maggari un pò
aggiornata),
"Morte all'imperialismo (che sempre fascismo è) e libertà ai popoli!"

Ivan per il CNJ

(*) Antonio Jerkov in "Balcanica", rivista di politica e cultura