[# The original text of this article, IN ENGLISH,
"Remembering Srebrenica, Thinking Of Fallujah", can be found at:
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Srebrenica and the Politics of War Crimes
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# On Falluja see also / su Falluja vedi anche:
Falluja: il peggior massacro americano in Iraq (LINKS)
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Guai a occuparsi di Falluja
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IRAQ = JUGOSLAVIJA / 12: Cronache da Falluja
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3486
IRAQ = JUGOSLAVIJA / 9: FALLUJA COME ORADOUR, LIDICE, KRAGUJEVAC...
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IRAQ = JUGOSLAVIJA / 1: Eyewitness Report from Falluja
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FONTE: http://www.uruknet.info?p=14103
http://www.uruknet.info/?s1=1&p=14103&s2=27
Traduzione di Carlo M., revisione del testo a cura di AM per il CNJ


Ricordando Srebrenica, pensando a Fallujah

Ghali Hassan

Countercurrents.org

22 luglio 2005

L'11 luglio del 2005 i leader americani ed europei si sono riuniti per
una cerimonia a Srebrenica in occasione del 10° anniversario dalla
morte di "almeno 8000 uomini e ragazzi bosniaci" durante la guerra di
Bosnia. Come al solito, le notizie sull'anniversario sono state
trasmesse dal vivo in tutto il mondo occidentale, e la presunta
atrocità è stata comparata solo con quella del fascismo ("il peggior
massacro in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale"). Pensate
forse che i leader occidentali, dopo aver commemorato il "massacro" di
Srebrenica e promesso di portare i leader accusati di esserne i
responsabili davanti alla legge, applicheranno gli stessi standard di
giustizia a quelli che hanno commesso il massacro di Fallujah?

La piccola città bosniaca di Srebrenica era (si suppone) "protetta"
dalle Nazioni Unite come un' "area sicura" al tempo in cui i presunti
8.000 musulmani (amati fino all'ultimo dagli Stati Uniti e dai loro
alleati occidentali) furono "massacrati dalle forze serbe" nel 1995
mentre 370 militari tedeschi stavano a guardare. Lo stesso fu ripetuto
pochi anni dopo in Kosovo quando le forze della NATO e della Nazioni
Unite stavano a guardare mentre i terroristi albanesi (il KLA)
rapirono, torturarono e uccisero serbi e zingari. Il "massacro" di
Srebrenica è stato nient'altro che un colpo propagandistico per gli
Stati Uniti e la NATO contro la repubblica jugoslava.

In seguito, gli Stati Uniti e la NATO usarono il "massacro" per
intervenire in nome dei leader musulmani bosniaci nella guerra contro
le forze serbe e per seguire la loro agenda imperiale. L'obbiettivo
era sfasciare la repubblica jugoslava e colonizzare la Bosnia ed il
Kosovo. Prove credibili fornite da fonti statunitensi ed occidentali
hanno dimostrato che il numero dei cosiddetti almeno "8.000 musulmani"
uccisi dalle forze serbe fu gonfiato in modo da fornire agli Stati
Uniti e alla NATO un pretesto "umanitario" per demonizzare i Serbi, ed
ottenere del supporto per l'intervento militare nella regione. Le
organizzazioni umanitarie europee stimano tra gli 80.000 e i 102.000 i
bosniaci morti durante la guerra di Bosnia (1992-1995).

E' anche degno di nota che molti rapporti dagli Stati Uniti (per
esempio, il rapporto del senato e del Foreign Military Studies Office)
hanno accusato le forze bosniache di aver attaccato deliberatamente
gli stessi civili bosniaci (per esempio nel "massacro della fila del
pane" nel 1992, e nei "massacri del mercato di Markale" nel 1994 e
1995) in modo che gli Stati Uniti e la NATO venissero in loro aiuto
contro le forze serbe.

In aggiunta, il "massacro" di Srebrenica è stato usato anche dal
regime croato (la perla del fascismo occidentale) come una cortina
fumogena per condurre una manifesta politica criminale di pulizia
etnica contro serbi e musulmani bosniaci nella Bosnia occidentale,
come verso gli abitanti serbi della Krajina, sempre in Croazia.
Secondo Edward Herman, il più astuto critico riformista dell'America,
la pulizia etnica di massa e le atrocità contro i serbi ed i musulmani
bosniaci furono "condotte con l'approvazione degli Stati Uniti e il
supporto logistico entro un mese dagli eventi di Srebrenica, e
potrebbero aver visto l'uccisione di più civili serbi dei civili
bosniaci musulmani uccisi nell'area di Srebrenica a luglio: la maggior
parte delle vittime bosniache musulmane erano combattenti, non civili,
infatti i bosniaci serbi misero le donne e i bambini di Srebrenica su
dei bus, che li condussero alla salvezza; i Croati non presero questa
precauzione e molte donne, bambini ed anziani furono massacrati in
Krajina".

Come in Iraq, la guerra degli Stati Uniti e della NATO in Jugoslavia
fu un atto di aggressione che ha distrutto tutta la Repubblica e ha
ucciso un numero enorme, ma sconosciuto, di Serbi, le principali
vittime della guerra. Più di un milione di persone (che ora vivono in
Serbia) sono scappate da Krajina, dalla Bosnia e dal Kosovo come
risultato di una politica fascista di 'pulizia etnica' e della guerra
illegale contro la Jugoslavia.

Il "massacro" di Srebrenica è stato universalmente condannato in
Europa e negli Stati Uniti come un "genocidio", un crimine contro
l'umanità. I Serbi accusati delle uccisioni sono stati descritti dai
governi occidentali e dai media occidentali come "Serbi cattivi". Sono
accusati di crimini di guerra e sono state fatte promesse di portarli
davanti alla "giustizia" - ossia, la giustizia occidentale. Comunque,
qualcosa di ben peggiore rispetto al "massacro" di Srebrenica ha avuto
luogo a Fallujah, dove l'operazione è stata descritta dai leader
occidentali e dai loro media accondiscendenti come un "passo
necessario per tenere le elezioni e portare la libertà e la
democrazia" in Iraq.

La città irachena è stata soggetta a pensanti bombardamenti
statunitensi prima e dopo l'occupazione del 2003. Nel novembre del
2004, le forze di occupazione statunitensi hanno intrapreso la
"pacificazione" della città di Fallujah in modo da mostrare un esempio
della brutalità occidentale. L'acqua, il cibo e l'elettricità furono
tolti a questa città di 300.000 cittadini - in violazione delle
Convenzioni di Ginevra. Lo scopo era svuotare la città di donne,
bambini ed anziani mentre si cercava di prevenire la partenza degli
uomini in età di combattimento. In seguito le forze statunitensi hanno
bombardato la città con tutti i civili rimasti. Molte persone sono
state in grado di andarsene, ma altre sono rimaste nelle proprie case.

Per molte settimane, le forze statunitensi hanno bombardato la città
di continuo, con una violenza deliberata che è stata descritta quale
"crimine di guerra". Gli elicotteri e gli arei da combattimento (F-16)
hanno sganciato, nei centri abitati e nei mercati, bombe a base di
Napalm (le MK77, usate in Vietnam e vietate dalla legislazione
internazionale) e bombe con un peso pari anche a 500 libbre (220 Kg).
Per cielo e per le terra, le forze Usa hanno indiscriminatamente
ucciso civili con bandiere bianche o vestiti bianchi sulle loro teste,
assassinato i combattenti feriti, ucciso prigionieri Iracheni
disarmati e distrutto moschee, ospedali e centri sanitari protetti dal
diritto internazionale.

Tutti i maschi tra i 16 e i 60 anni sono stati massacrati. Le forze
Usa hanno attaccato e occupato gli ospedali di Fallujah per prevenire
la pubblicazione del conteggio di vittime civili. I pazienti e i
dottori nell'ospedale sono stati presi e hanno subito violenza da
parte delle forze Usa e dei loro collaboratori iracheni. "Lo staff
medico è stato attaccato dai marine Usa, ai dottori è stato sparato,
l'arrivo dei medicinali è stato bloccato. I bambini sono stati
assassinati davanti alle loro famiglie. Ora immaginate la stessa
situazione negli ospedali di Londra mentre ricevevano le vittime degli
attentati", ha scritto John Pilger.

L'agenzia di stampa francese (Agence France-Presse - AFP) ha riportato
il 18 dicembre 2004 che i comandanti delle unità statunitensi avevano
rivelato come le loro truppe abbiano avuti ordine di sparare a tutti i
maschi in età da combattimento che vedevano nelle strade, armati o
disarmati. Secondo il portavoce della Croce Rossa e la Società
Irachena della Mezzaluna Rossa, più di 6.000 persone sono state uccise
e molte di più ferite nelle prime tre settimane degli attacchi
ingiustificati da parte degli Stati Uniti. L'intera città è stata
distrutta e resa inabitabile dagli umani. Attualmente ci sono circa
250.000 persone che hanno perso la casa per via di questa atrocità.
Gli esperti di legge hanno descritto le atrocità di Fallujah come
crimini di guerra e violazioni della Convenzione di Ginevra e della
legge Usa. Questo assalto è stato parte di una guerra illegale di
aggressione che ha causato immotivatamente la sofferenza e la morte di
migliaia di persone.

Due studi investigativi indipendenti sul numero di civili iracheni
morti hanno stabilito che più di 100.000 Iracheni sono morti come
risultato dall'invasione e dell'occupazione Usa del paese. Nel
novembre del 2004, The Lancet - giornale britannico di medicina
stimato e curato da accademici - ha stimato il numero in 100.000
Iracheni, la maggior parte dei quali donne e bambini. La stima era
prudente, in quanto non considerava le atrocità di Fallujah.

Il secondo studio indipendente è stato fatto dalla Iraqiyun
Humanitarian Organization a Baghdad, secondo la quale almeno 128.000
Iracheni sono stati uccisi dall'inizio dell'invasione nel marzo del
2003. Il dottor Hatim al-'Alwani, presidente di Iraqiyun, ha detto che
il 55 % degli uccisi sono donne e bambini con meno di 12 anni.
Iraqiyun ha compilato i suoi dati partendo dalle testimonianze di
parenti e famiglie dei deceduti, oltre che dagli ospedali iracheni.
Comunque, il numero di 128.000 include solo quelli i cui parenti sono
stati informati delle loro morti e non contempla quelli rapiti,
assassinati o semplicemente spariti per mano delle forze Usa e dei
loro collaboratori. Il numero comprende anche quelli uccisi dalle
forze Usa durante gli attacchi a Fallujah e nella città di Qa'im
dell'Iraq occidentale. In aggiunta, decine di migliaia di uomini
iracheni innocenti, donne e bambini sono imprigionati senza accuse.
Subiscono abusi, sono torturati e vengono loro negati i diritti umani.
Molti prigionieri iracheni e detenuti sono stati assassinati a sangue
freddo e con codardia da killer statunitensi o britannici.

Come parte della propaganda di guerra statunitense e britannica, le
morti irachene non sono conteggiate, perché gli Iracheni sono
considerati disumani. E anche quando si contano, il numero è sminuito
per servire uno scopo preciso. Il 13 luglio del 2005, un rapporto
dello Iraqi Body Count (IBC), con sede in Inghilterra, ha stimato che
le vittime civili irachene sono tra le 22.838 e 25.869, un numero
estremamente basso e contradditorio rispetto ai precedenti conteggi
credibili. Il rapporto è deliberatamente fuorviante e atto a
normalizzare l'atrocità e dare la responsabilità della violenza agli
Iracheni, ignorando l'occupazione Usa come causa principale della
violenza odierna.

Quando 55 persone sono morte negli attentati del 7 luglio, gli
occidentali e i loro alleati erano indignati, pronti a condannare i
crimini e a chiedere che i "perpetratori" fossero portati davanti alla
giustizia per i loro crimini. Comunque, quando 128.000 innocenti
persone irachene, donne e bambini erano assassinati dalla politica e
dalle azioni violente dei leader occidentali, il silenzio era
assordante. I perpetratori di questi crimini di guerra erano riveriti
e rieletti ad alte cariche, grazie alle potenti distorsioni dei media
e ai "valori morali" con gli occhi bendati. Non ci sono stati due
minuti di silenzio per l'omicidio di massa dei bambini iracheni.

Dopo più di due anni di brutale occupazione, il piano degli Stati
Uniti per l'Iraq non muta: l'irachizzazione dell'occupazione e la
violenza. Questo viene sviluppato meiante il franchising (l'appalto)
della violenza Usa ai gruppi armati locali creati dagli Usa stessi, e
rimuovendo le forze di occupazione dalle città irachene e dai paesi
verso aree più protette. In altre parole, l'occupazione sarà
localizzata rimpiazzando le forze straniere con forze irachene create
dagli Usa - i Peshmerga curdi, la brigata BADR addestrata dall'Iran,
la brigata Wolf comprendente i teppisti di Chalabi, la brigata
Al-Hussein. I prerequisiti essenziali per l'adesione a questi gruppi
sono l'esperienza nel campo della corruzione e del sostegno
all'occupazione oltreché l'abilità di torturare e commettere
violazioni dei diritti umani. Sono giustamente chiamati "i cani
dell'occupazione" dagli Iracheni per la loro brutalità e
accondiscendenza verso le forze Usa e i funzionari della CIA.

Questi gruppi armati lavorano a stretto contatto con gli occupanti,
eseguendo ordini degli Stati Uniti come i raid casuali nelle case,
l'arresto di massa di innocenti, e operazioni violente contro civili
iracheni e la resistenza anti-occupazione. Insieme con le forze
occupanti questi gruppi armati stanno commettendo crimini violenti
contro i civili iracheni in modo da distorcere l'immagine della
resistenza irachena ed indebolire il suo supporto popolare. L'obbietto
degli Stati Uniti in Iraq è quello di creare un'atmosfera di terrore
per intimorire la popolazione e instillare la paura nella vita
quotidiana degli Iracheni. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti stanno
incoraggiando il conflitto settario e il fondamentalismo religioso
come vie per minare i movimenti secolari e nazionalisti di resistenza.

E' una vecchia strategia imperialista ideata per permettere alle forze
imperialiste di dominare per procura dietro ad una facciata nazionale.
Questo creerà delle enclavi di sicurezza per le forze occupanti e
ridurrà le loro vittime. Le forze occupanti saranno usate solo nelle
situazioni di emergenza per proteggere i burattini. In altre parole,
le forze straniere saranno usate solo dove i burattinai rischiano di
perdere il controllo della soppressione degli Iracheni. In aggiunta,
l'opinione pubblica negli Stati Uniti e in Europa sarà tenuta a bada
mostrando le elezioni (manipolate dagli Stati Uniti) e la sovranità
(falsa) dell'Iraq, presentate come il "processo politico" verso la
"democrazia".

E' questo "processo politico" e la "democrazia" in stile Usa che è
stata promossa in Iraq dai governi occidentali e dal governo degli
Stati Uniti, dai media occidentali e dalle elite liberali occidentali
(sinistra e destra). Gli Iracheni, che rifiutano questa dittatura
coloniale, sono etichettati come "insorti". E' una vecchia agenda
dell'imperialismo occidentale e non ha nulla a che fare con gli
interessi delle persone comuni dell'Iraq. Il suo scopo è colonizzare
l'Iraq e dirottare la sua ricchezza nei ventri delle aziende
statunitensi ed occidentali. Tutto ciò è stato ammirevolmente
rifiutato dagli Iracheni. Gli Iracheni sono universalmente uniti
contro l'occupazione, ed accusano le forze di occupazione per la
perdurante violenza nel loro paese.

Parlando alla cerimonia per commemorare il "massacro" di Srebrenica,
il segretario agli esteri inglese, Jack Straw, ha detto; fu "una
vergogna per la comunità internazionale che questo crimine abbia avuto
luogo sotto i nostri nasi. Ho dei rimorsi particolari per questo, sono
profondamente dispiaciuto". E' stata un'affermazione molto ingannevole
in quanto Mr Straw è ben conscio che "questo crimine ha avuto luogo"
nuovamente dieci anni dopo, con la piena complicità del suo governo
nel massacro della gente di Fallujah e nella distruzione della loro
già vivace città. Come il "massacro" di Srebrenica, il massacro di
Fallujah è stato un crimine di guerra premeditato in violazione della
Convenzione di Ginevra, del War Crimes Act statunitense e della carta
delle Nazioni Unite.

E' stato suggerito dagli esperti di legge che il massacro di Fallujah
sia il caso perfetto per accusare il presidente degli Stati Uniti per
crimini di guerra secondo la legge statunitense. Il genocidio di
Fallujah è una chiara violazione delle Convenzioni di Ginevra. "Non si
potrebbe avere una violazione più grave delle Convenzioni di Ginevra",
ha detto Noam Chomsky citando il War Crimes Act statunitense, passato
da un congresso repubblicano nel 1996.

E' bene ricordare che a Norimberga non si processarono né i soldati né
i comandanti delle unità, ma le persone che avevano iniziato la
guerra. Uno tra i processati, il ministro degli esteri tedesco
(1938-1945), Joachim von Ribbentrop, fu giudicato colpevole quale
criminale di guerra e impiccato a causa della partecipazione al
crimine internazionale supremo che 'comprende tutto il male che
segue', l'invasione. Non pensate che la comunità internazionale
dovrebbe seguire la stessa giustizia e processare quelli che hanno
istigato la guerra illegale all'Iraq? O i tribunali e le corti per i
crimini di guerra occidentali sono parte della strategia imperiale?

A differenza di Srebrenica, sappiamo che la responsabilità ultima per
i massacri di Fallujah, Baghdad e altre città irachene è del
segretario alla difesa Usa, Donald Rumsfeld, di George W. Bush e di
Tony Blair. Ci sono prove sufficienti per accusare formalmente quelli
che hanno commesso questo crimine di guerra internazionale contro gli
Iracheni.